Sciopero taxi, Aloisi: timore violenze su NCC, Lamorgese ci tuteli

radiocolonna.it È tutto pronto per lo sciopero generale dei taxi previsto per domani, 24 novembre. Una mobilitazione nazionale che, a Roma, assumerà le vesti di un corteo da Piazza della Repubblica a Piazza Venezia e che si annuncia ad alta tensione. Al centro della contesa, l’articolo 8 del ddl concorrenza voluto dal premier Mario Draghi. Ma c’è una categoria che più di altre teme la protesta dei tassisti: gli NCC, che domani saranno in servizio e che temono di subire violenze da parte di qualche manifestante. A raccontare questo timore a Radiocolonna è Giulio Aloisi, dirigente dell’Anitrav che si appella al ministro degli Interni Luciana Lamorgese affinchè tuteli la propria categoria.

“La categoria a livello nazionale è molto preoccupata per quello che potrà avvenire domani sulle strade italiane. Per questo, abbiamo chiesto al ministro Lamorgese di prestare una particolare attenzione, visto che i noleggiatori verranno chiamati a sopperire allo sciopero dei tassisti prendendo persone che solitamente chiamerebbero le auto bianche, e questo potrebbe causare notevoli problemi – spiega Aloisi a Radiocolonna – non bisogna mai dimenticare l’atto criminale subito dalla nostra categoria nel 2006, quando un tassista ha ucciso a pugni un noleggiatore, Pasquale Leonardo, di fronte a un hotel della Capitale. Un atto che ci ha turbato profondamente e che riaffiora ogni volta che c’è una manifestazione dei tassisti. Alcuni media hanno indicato in maniera erronea che domani scenderebbero in piazza sia taxi, sia NCC. Bene, questa è una fake news, perché domani a scioperare saranno solamente i tassisti, una precisazione che deve far comprendere all’opinione pubblica come l’80/90% dei noleggiatori non teme il ddl concorrenza”.

Aloisi non vuole dunque che qualcuno domani possa manifestare anche a nome degli NCC.

“Noi non vogliamo che si interrompa un ddl che guarda al futuro, che vuole una mobilità più efficiente e che migliori l’occupazione. I tassisti manifestano perché temono che i privilegi di cui hanno goduto in tutti questi anni possano venire meno, anche mettendo all’angolo i noleggiatori con manovre lobbistiche messe in atto grazie al supporto di alcuni esecutivi.

Ma qual è il privilegio più clamoroso di cui godrebbero i tassisti?

“Sicuramente i privilegi fiscali. Non si capisce perché tutte le categorie pagano le tasse in base al lavoro che svolgono, mentre ai tassisti è concesso un generoso forfettario che sfiora i 3mila euro annui a taxi, quando è acclarato che guadagnano in media intorno ai 400/500 euro al giorno – conclude Aloisi – e ciò spiegherebbe il perché i taxi vendano le proprie licenze attorno a 170mila a Roma, per non parlare di Firenze, dove il costo è addirittura doppio o a Venezia, dove una licenza taxi può costare anche 500mila euro. Ma resto convinto che fare manifestazioni non gli gioverà affatto, anzi, accenderanno ancora di più i fari sui privilegi che le altre categorie non hanno mai avuto, soprattutto da un punto di vista fiscale”.

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