Green Pass sui taxi: è obbligatorio dal 15 ottobre?

sicurauto.it Dal 1° settembre 2021 il Green Pass è necessario non solo per viaggiare all’estero ma anche, a livello nazionale, per usufruire dei trasporti aerei, marittimi e portuali (su tratte interregionali) nonché per viaggiare sui treni Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità e su autobus che effettuano servizio su percorsi a lunga percorrenza (ossia che collegano più di due regioni). Sono dunque esclusi dall’obbligo i mezzi del trasporto pubblico locale, in particolare i treni regionali e interregionali e i bus urbani ed extraurbani che collegano al massimo due regioni. E i taxi? Al momento nessun decreto ha introdotto l’obbligo del Green Pass sui taxi per i passeggeri, pertanto è possibile viaggiare in taxi anche senza avere la certificazione verde e lo stesso vale per i servizi NCC fino a 9 posti. Ciò significa che in NESSUN CASO un tassista può richiedere il Green Pass ai passeggeri.

Ovviamente chi viaggia sui taxi, che abbia o meno il Green Pass, è sempre tenuto a rispettare le consuete norme per evitare il rischio di contagio:

– uso obbligatorio della mascherina;

– divieto di occupare il posto accanto al conducente;

– massimo due persone per ogni fila posteriore di sedili.

I limiti sulla capienza possono essere superati solo se i passeggeri sono tutti congiunti o comunque conviventi sotto lo stesso tetto (circostanza da provare con autocertificazione).

Dal canto loro i tassisti devono provvedere ala sanificazione giornaliera del mezzo. È inoltre raccomandato il montaggio di paratie divisorie tra le file di sedili.

GREEN PASS TASSISTI: È OBBLIGATORIO?
Abbiamo finora parlato degli obblighi e delle responsabilità per i clienti di taxi. E per i tassisti, invece, come funziona? Essendo lavoratori come tutti gli altri, anche loro dal 15 ottobre 2021 dovranno munirsi del Green Pass obbligatorio per svolgere la propria attività. Green Pass che, ricordiamolo, si può avere con la vaccinazione, il tampone molecolare o antigienico oppure dopo la guarigione dal Covid. A questo punto però la domanda sorge spontanea: chi controlla che i tassisti abbiano il Green Pass?

In base alle disposizioni del Governo la verifica spetta al datore di lavoro quando c’è un rapporto di dipendenza. Nel caso dei tassisti il controllo dovrebbe dunque spettare alla cooperativa o alla società di cui fanno parte. Ma a questo proposito si attendono linee guida più precise per capire come e quando si effettueranno tali controlli. L’unica cosa al momento certa, invece, (confermata dalle FAQ sul sito del Governo) è che i passeggeri non possono pretendere l’esibizione del Green Pass da parte dei tassisti, in quanto non sono datori di lavoro ma stanno soltanto acquistando un servizio (cioè la corsa in taxi). Hanno però la facoltà di chiederglielo e, di fronte all’eventuale rifiuto del tassista (o se il tassista dichiara di non avere il GP), possono facoltativamente scegliere di rinunciare o meno alla corsa. Senza però nessuna conseguenza per il tassista.

Intanto alcuni tassisti stanno pensando di esibire a bordo del mezzo il Green Pass accanto alla licenza, coprendo ovviamente i dati sensibili, per rassicurare i clienti garantendogli un viaggio in sicurezza.

6 commenti

  1. L’ennesima vessazione, umiliazione ormai “sempre rigorosamente per il nostro bene o per il bene comune, ci condizioneranno la nostra vita sociale, lavorativa privata e sentimentale affettiva mettendoci obblighi quotidianamente dietro la “presa in giro “della emergenza oggi sanitaria ieri finanziaria (spread) domani per la sicurezza poi climatica ecologica e via cosi.
    Ma cosa hanno fatto in questi due anni di covid?????
    Sono stati capaci di trovare un “vaccino.” che tale non è perche perche per essere tale ci vogliono anni di sperimentazione(leggasi sito humanitas in merito al termine vaccino) è un siero sperimentale
    anche se adesso qualcuno lo chiama vaccino innovativo…
    Quanti soldi hanno destinato dal pnnr alla sanità meno del 10% pet essere in una situazione di emergenza sanitaria mi sembra ben poco o meglio niente.
    I tamponi neanche quelli salivari ritengono validi per l’infame tessera verde quelli nasoorofaringei invasivi
    e ogno 48 ore : ma questi godono ad umiliare e vessare e ricattare la gente????
    Si ricattare perche tutto questo io lo vedo come un ricatto: “vuoi lavorare devi vaccinarti (che favore alle bigpharma!!!) ed intanto poi io ti schedo per ora carta verde o con qrcode smartphone poi per il tuo bene e per la tua praticità con un bel microchip.
    Il futuro è adesso non accettiamo questi suprusi questo si che è per il nostro bene.

    ,

  2. Non ho alcuna intenzione di tornare a fare 2/3/4 ore di attesa per una corsa da pochi euro.
    Finalmente c’è un, seppur limitato, ritorno alla normalità e farò di tutto per far sì che continui e migliori.
    Se qualcuno vuole “essere libero” butti lo smartphone, cancelli l’account facebook e vada a fare il tassista al polo nord da babbo natale.

  3. Grazie per “l’educata ed etichettata (ma chi te lo dice che sono un novax????????? )risposta”.
    Non ti preoccupare non sporcherò piu il blog con i miei “deliri”.ricordati solo che sono un collega e vivo da tren’tanni su un taxi in mezzo ad una strada come te e tanti altri, e non c’è come la strada per vedere la vita.
    Continua a guardare il dito io preferisco anche se fa male a volte guardare la luna.

  4. Volevo chiedere una cosa sul green pass..
    Quali sono le sanzioni per chi non è vaccinato e non volesse fare il tampone?…multa,o anche sospensione della licenza?…grazie se riceverò risposta.

  5. Ad ora non mi pare che nessuno degli uffici comunali preposti al controllo dei taxi si sia espresso in merito. Se qualcuno dovesse avere informazioni diverse è pregato di farcelo sapere.

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