LE QUERCE

Noi, i tassisti italiani, siamo come le querce e chiunque, a partire da chi ha l’onere e l’onore di rappresentarci,  dovrebbe in primo luogo essere orgoglioso di appartenere a questa categoria che è più dei singoli che la compongono: l’unica o una delle poche rimaste capace di difendere la legalità e i propri diritti naturali e costituzionali di esistenza. E se è inattuale chiedere il rispetto delle leggi e non volere essere ridotti in schiavitu’, bene siamo inattuali. Il caporalato digitale, il neoschiavismo, è antico come le cose animate di Aristotele, le miniere di sale romane, i campi di cotone americani, è solo digitale. Ed io provo pena e vergogna ogni volta che vedo sfrecciare dinanzi al mio taxi un ciclista infreddolito carico di cibi, magari laureato, magari con la scuola dell’obbligo, e quelli in risciò, sfruttati e pagati due euro e mezzo a consegna o tre, e mi domando come siamo potuti arrivare a tanto nella patria di Beccaria, nella patria del diritto

Ogni anno provano a distruggerci insieme alle nostre famiglie, ai nostri mutui, alle migliaia di ore passate a respirare polveri sottili, ci coprono di insulti, fascisti, lobbisti, puzzolenti, analfabeti, monopolisti, rozzi, volgari, violenti, ,irresponsabili, criminali.

Ma noi siam sempre qui e per chi è in grado di capire, siamo, cerchiamo di essere un   baluardo non contro un’astratta liberta’ di liberalizzare, ma contro l’infinitamente più concreto governo delle vite, quelle vere, in carne ed ossa, attraverso le liquidissime piattaforme digitali. Non siamo un algoritmo, siamo persone vive e libere. E vorremmo rimanere proprio così vivi e liberi.

Da lunedì inizierà una trattativa, i tavoli tecnici, la legge delega. Trenta giorni non uno di più ci hanno comandato. Bene. Dovrebbe essere tracciato un nuovo quadro normativo ” rinnovato” adeguato ai tempi alle tecnologie e alle esigenze di un mondo, dicono, sempre più mobile, in perenne comunicazione, liquido come diceva il grande e compianto Baumann. Con dentro le famose piattaforme e tenendo conto delle esigenze di tutti quanti. Benissimo. Saremo anche neanderthaliani, ma non del tutto scemi. Non abbiamo nulla contro le piattaforme, purchè non si trasformino  in piattaforme dello sfruttamento.

21 commenti

  1. Bravo. Bentornato. Si è sentita la tua mancanza senza nulla togliere a tanti altri bravi colleghi che scrivono cose intelligenti.

  2. parole sacrosante, il sistema taxi è uno dei pochi sistemi virtuosi che esistano… almeno finché esisterà.

    nei prossimi 30 giorni anche gli ncc, forse meglio coordinati dei tassisti, preparano le contromosse… http://www.repubblica.it/cronaca/2017/02/22/news/intervista_leader_sindacale_ncc-158906836/
    associazioni, radiotaxi, colleghi, & co. facciamo attenzione… rischiamo di restare col cerino in mano al posteggio dove la colonnina non c’è più e il numero unico non funziona, e le chiamate a orario differito (guai a chiamarle prenotazioni), gli abbonamenti, i globix, ecc, ecc saranno roba da rimessa, poco importa se di milano, novara, cuneo, catanzaro ecc.
    il mondo cambia, si evolve, diventa tecnologico, e in 30 giorni le centrali rtx diventano centrali per ncc perché la nuova legge dirà che il servizio taxi si rivolge a un’utenza indifferenziata, e se chiama il sig, rossi usando il radiotaxi non è più indifferenziata.
    non ci capisco più niente… di fronte al mondo che si evolve il servizio taxi fa un salto nel passato? boh, un mese passa alla svelta, ma se nel frattempo qualcuno più lucido di me riesce a spiegarmi meglio. grazie a tutti

  3. Articolo stupendo e triste realtà all’orizzonte, almeno che non avvenga un miracolo. Cerchiamo di essere uniti in questo momento così difficile.

  4. Cari colleghi, innanzitutto vorrei dare il bentornato a Khoolas collega di Milano che conosco personalmente e che mancava da molto tempo sul Blog, come sempre hai fatto una analisi che condivido a pieno riguardo quello che si prospetterà sul nostro futuro da qui a 30 giorni.
    Un abbraccio un collega di Milano

  5. Francesco , il punto è proprio quello che hai evidenziato tu..
    Per questo ci battiamo per avere licenze regionali , numerate, per evitare doppioni ed inutili bandi comunali….

    Io parlo per la Lombardia perché è la mia realtà.
    Tanti Ncc, e NON SAPPIAMO PIÙ COME DIRVELO, non lavorano per U….
    Credo che ormai non si possa fermare, ma almeno proviamo ad arginare il problema.

    Licenze fuori dalla Lombardia NON NE VOGLIAMO.
    Cerchiamo di TENERE IL LAVORO NELLA NOSTRA REGIONE e credo ce ne sia per tutti.
    Piemontesi, Romani, Veneti , Emiliani, etc, lavorassero nelle loro regioni con o senza U…. , non è problema nostro.

    Chiamate al momento è prenotazioni per un NCC , fanno fatica ad andare d’accordo.
    Sistemate il discorso di un unica centrale e vedrete che il lavoro per voi sarà diverso.
    Le prenotazioni lasciatele a noi, che per un taxista sono solo rotture ( a parte i soliti che le gestiscono e sanno quali prendersi….. ).

    Lotta ai veri abusivi ( cinesi ,etc ).

    Un saluto da un Ncc che ha una licenza a 15 km da Milano , che non lavora SOLO a Milano e NON VUOLE ESSERE CLASSIFICATO COME ABUSIVO…

    Ps. Di Milano non ne ho trovate purtroppo. Non per una questione di soldi ,perché la differenza 16 anni fa, era poca….

  6. Nessuno che si chiede perché i tassisti stanno perdendo clienti e i noleggi da rimessa tutt’altro. Sono un tassista di un piccolo centro dove i tassisti fanno un po’ i noleggi e viceversa i noleggi fanno l’opposto. Per anni sono stato socio di una cooperativs di radiotaxi e n.c.c.insieme fondata già nel 1983. Tutti facevano le stesse cose, con lz sola diffrrenza del posteggio alla stazione. Anche noi a suo tempo abbiamo combattuto contro sindaci delle città vicine per avere emesso licenze che poi operavano nel nostro territorio. Non si é mai risolto nulla e alla fine ci si é dovuto convivere. Da qualche tempo si è deciso di collaborare con l’altra categoria e devo dire che l’ultimo anno c’è stato un vantaggioso scambio di lavoro per i tassisti. Quindi a parte che conviene collaborare, la problematica delle due attività ce l’ha più il tassista perché il noleggiatore può fare il tassista ma il contrario a volte non è possibile a causa del colore bianco e dell’ insegna taxi che alcune ditte o hotel non vogliono per i loro clienti. Allora perché non cercare di unificare due servizi visto che infine si fa lo stesso lavoro e togliere tutti i vincoli che ha il tassista rispetto l’altra categoria.

  7. Una volta un cliente mi consigliò di fare come a Parigi. Rendere l n c c un taxi di lusso, con tassametro stessi obblighi ma tariffe più costose. A numero chiuso su base comunale. In modo tale che la questione si controlla meglio e il consumatore può decidere in base al suo standard

  8. Hai scritto qualcosa che risveglia dalle offese e mortificazioni che hanno un solo colpevole,LO STATO..LO STATO!!!E’propio lui quello che chiama new economy i portatori di cibo a 3 euro ora!!LO STATO che vuole da me solo soldi che nn ho piu’!!LO STATO che nn ti considera se non quando vede un profitto personale!Caro STATO ITALIANO ho deciso da un po’che tu non esisti per me come io non esisto per te!Legittima Difesa.

  9. Questa storia di un terzo settore non professionale è ASSURDA !!!!
    Altro che controllo dell’abusivismo , questo sarebbe un abusivismo legalizzato e di massa !!!!
    Spero che anche gli NCC si uniscano nel tavolo tecnico a questa lotta con noi tassisti contro un liberismo alla deriva senza controllo e senza regole !!!!

  10. gli ncc si siederanno al tavolo eccome… non aspettano altro. e forse qualche ragione ce l’hanno anche loro.
    nell’intervista su repubblica è scritto molto chiaramente cosa vogliono.
    e faranno di tutto per ottenerlo.
    la coperta è sempre quella… se a milano ci sono 100000 corse al giorno saranno suddivise in funzione dei nuovi regolamenti, i quali non moltiplicheranno il numero delle corse.
    che poi sia un problema sopratutto laziale non è da sottovalutare in lombardia e in tutte le altre regioni

  11. Cari colleghi, ve lo ribadisco ancora una volta e poi basta perchè l’ho già scritto in vari post che ho inviato sul blog, ma dal 22 Febbraio 2017 il governo con l’ approvazione de decreto Milleproroghe contenente l’emendamento della senatrice Lanz……., ha sancito la totale LIBERALIZZAZIONE del NOSTRO SERVIZIO.
    Un abbraccio un collega di Milano

  12. Complimenti Khoolaas!!! Il problema secondo il mio punto di vista è che se la multicrimin*** inizia a investire tramite gli Ncc anche solo regionali potrebbe è sono sicuro che lo farà ” scontare ” per non dire regalare le corse agli utenti taxi. I tassisti si troverebbero a guardarsi in faccia increduli non avendo fatto neanche una corsa al giorno. Con il tempo la multi-vatteneapesca proporrebbe un rapporto di collaborazione con commissione agevolata del 5% ai tassisti che inizierebbero ad aderire per la disperazione. Dopo qualche anno la multi acquisisce il monopolio totale e i prezzi rispetto ad oggi saranno più alti ma nessuno potrà fermarla. Dicesi monopolio. Qualcuno dice sì ma l’Antitrust? Sai che risate !!! Nella G.D.O. ( grande distribuzione organizzata ) le attività di sottocosto sono concesse solo tre volte l’anno, se sgarri la prima volta, paghi una sanzione di E. 6.000 ( nulla per un centro commerciale che fattura circa 2mln di euro al giorno ) la seconda volta di sgarro ti fanno chiudere per tre giorni ( e qui sono ca22i ). Ora io chiedo perché tutta la concorrenza sleale della multinazio**** non viene sanzionata? Anche solo i 10E. di sconto rappresentano un sottocosto rispetto all’incasso del 20% che ricava ( perché qui la base è il 20% su cui calcolare il sottocosto ) e non il prezzo finale che percepisce il driver. Mi auguro che ci siano dei paletti immediati alla possibilità di effettuare Dumping contro le auto bianche perché se no saremo morti che camminano da subito dopo l’accordo.

  13. Buona parte dei noleggi lombardi lavorano regolarmente secondo me quindi non vengono a Milano. Restano quelli dei piccoli comuni che secondo me già lo fanno. Bisogna mettere un paletto ben saldo sul rilascio delle autorizzazioni

  14. Bell’articolo K.., ci siamo incontrati in centrale durante il fermo di settimana scorsa e quando un giornalista ha chiesto a qualcuno se avesse qualcosa da dire tu ti sei chiamato fuori. Non capisco perché chi si destreggia così bene con l’uso della favella non abbia dialogato e non abbia fatto da portavoce ad una protesta gestita da chicchessia. Occasione persa e non mi rispondere che non fai il sindacalista, non era di quelli che avevamo bisogno ma di un bel poeta operaio che interloquisse come si deve.

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