Nuovo stop in Germania per Uber dai tribunali di Amburgo e Berlino

resisteremacitynet.itI tribunali di Amburgo e Berlino hanno detto no ad Uber: l’azienda non avrebbe rispettato le leggi tedesche relative al trasporto dei passeggeri. Una decisione che andrebbe in conflitto con quella presa dal tribunale di Francoforte meno di quindici giorni fa: il tribunale di Francoforte aveva dato infatti il via libera all’azienda per tornare ad essere operativa sul territorio tedesco. La notizia della nuova decisione di un tribunale tedesco, riportata da Reuters, è solo l’ultima tappa della vicenda di Uber in Germania e in Europa. L’app che ha rivoluzionato il trasporto all’interno delle più trafficate città è stata al centro di polemiche da parte dei tassisti, polemiche cresciute a tal punto da determinare una ondata di scioperi a giugno, quando i taxi di Milano, Parigi, Londra, Madrid, Berlino e di altre città europee si sono fermati come atto di protesta nei confronti di Uber e della sua – a detta dei tassisiti – aggressione del mercato con tariffe non allineate alla media e con modalità non completamente legali che sfruttano le norme che riguardano le attività di noleggio con conducente. Uber non ha ancora detto se farà ricorso per poter annullare le due sentenze.

Un portavoce di Uber ha dichiarato che “l’azienda sta esaminando nel dettaglio i documenti del tribunale prima di commentare la decisione di Berlino e Amburgo, ma continuerà a rispettare il diritto tedesco”. Per i due tribunali tedeschi la presenza di Uber sul mercato andrebbe contro la legge tedesca per questioni che riguardano le licenze commerciali e il divieto servirebbe a proteggere l’esistenza dei servizi di taxi. Le carte giocate da Uber, che si è difesa parlando di libertà di esercitare una professione e di libertà europea a offrire servizi, non sono servite a nulla a Berlino e Amburgo.

5 commenti

  1. Ma abbiamo leggi così diverse in Italia rispetto alla Germania? Il diritto tedesco e’ così differente dal nostro? Ma perché il rinomato studio legale che abbiamo “assoldato” oltre a stendere proposte di legge per il nostro settore non ci illumina proprio sul “diritto” . Possibile leggere dichiarazioni di U Beer che dichiara di rispettare il diritto tedesco mentre qui ce lo vuole insegnare? Ma non si sentono delle pezze da piedi le nostre amministrazioni?

  2. Caro Vittorio, in Germania si difendono i diritti dei tedeschi e di chi vive e lavora onestamente nel rispetto di leggi e regolamenti. In questo paesucolo delle banane si difendono i presunti diritti di tutti i disonesti, dei ladri e di chi delinque, si fanno ponti d’oro alle multinazionali e per i nostri politicanti (non li chiamo politici perchè il significato del termine è diverso e loro non si meritano di essere definiti politici) le pezze da piedi sono i cittadini onesti che tutti i giorni tirano la carretta. Il discorso sarebbe semplicissimo:
    1) Vigono delle leggi molto severe che, giustamente, regolamentano il nostro settore.
    2)U… vorrebbe fare il nostro lavoro senza rispettare le leggi e portandolo all’anarchia più becera.
    3) Proprio perchè U… non rispetta leggi e regolamenti sul trasporto persone, non deve poter operare in questo Paese e nemmeno in altri Paesi nei quali vigono delle leggi.
    4) …purtroppo in Italia sembra che far rispettare le leggi sia impossibile…e questa anomalia tutta italiana và sempre a scapito dei lavoratori onesti!

  3. Sogno la Germania.
    Dunque, a Londra i tassisti si incazzano e non avendo leggi antisciopero liberticide come le nostre (richieste dalla nostra sinistra politica anni addietro per non disturbare i consumatori/utenti) bloccano le strade con i loro bei taxi .
    In Germania che sono più concreti, oltre a farsi sentire con i blocchi del traffico hanno agito legalmente , impostato una causa legale , un giudice ha deciso, e via via tra batti e ribatti qualche risultato sta arrivando. Se non altro U Beer non fa spallucce , anzi dichiara di voler rispettare il diritto tedesco.
    Qui da noi che non c’è niente e nessuno da rispettare , tranne le scadenze irpef iva imu e via dicendo il nostro studio legale suggerisce tre ,dico tre articoli da inserire nella legge esistente per “regolare”.
    Ma un legale non dovrebbe impostare esposti, cause, trascinare in tribunale qualcuno??.
    No. Lo studio legale fa il legislatore. Proposta di legge di iniziativa popolar tassinara.
    Sicuramente utile ma mi piacerebbe sapere e vedere che agiamo su due fronti. Anzi tre. Quello movimentista, quello legislativo ma anche quello giudiziario. ( la butto li non so se il termine è corretto)
    Nel frattempo black pop rock blues fanno i comodi loro. Pure il rumeno che porta i bagagli ha una focus di cui mi ha fatto vedere le belle chiavi ,quando qualche giorno fa , vantandosi mi ha dato i suoi clienti , solo perché lui era fatto di birra. E sai lui rispetta le leggi del codice della strada…..

  4. Un ragazzo a posto, un fulgido esempio. Prova a fargli leggere il nostro “nuovo” regolamento, magari potrebbe essergli di qualche ispirazione o, più semplicemente, metterlo di buonumore anche senza la birra e impietosirlo per lasciarci filtrare qualche corsa decente, visto che dagli alberghi, stazioni, aeroporti non escono più corse superiori ai 3 Km e mentre noi osserviamo i deliri di leggi e regolamenti inventate per impedirci di lavorare, quei bei tipi fanno il bello e il cattivo tempo. Viene voglia di pagargli la tessera sindacale.

  5. Tre mesi al 30% in meno! Informazione serrata e poi col ca..o che la gente prende rU…!

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