Il tassista, la massaia e il giornalista

vetturinoLe recenti disavventure di un nostro buon collega sul vecchio vecchissimo tema dei favolosi guadagni del vetturino mi inducono a provare a ricordare a tutti ancora una volta quello che ogni massaia sa e che ogni giornalista ignora E CHE OGNI ESATTORE FINGE DI IGNORARE. Sulle origini del mito del tassista  rimando al mio articolo dal titolo la Leggenda del tassista milionario.

A) IL LORDO NON E’ IL NETTO. E’ PER QUESTO CHE SONO DUE PAROLE DIVERSE, PERCHE’ INDICANO DUE COSE DIVERSE.

B)  IL NETTO NON E’ IL LORDO MENO LE SPESE VIVE. FATE COSI’: TOGLIETE IL 50% AI VOSTRI INCASSI E VI SARETE FORSE AVVICINATI AL NETTO,  IN REALTA’ ANCORA MINORE.

C) UN LAVORATORE AUTONOMO NON E’ UN LAVORATORE DIPENDENTE: VOI E IL VOSTRO INTERVISTATORE APPARTENETE A DUE GALASSIE DIVERSE LUI NON VI CAPISCE NON SA NEPPURE DI CHE COSA STIATE PARLANDO E VI SPIEGO PERCHE’:

1) non gli frega nulla di voi vuole solo confermare che il vetturino è la causa di tutti i mali come gli hanno insegnato alla scuola di giornalismo

2) non crede minimamente che voi siate davvero la causa di tutti i mali, ma sa che tutti i fessi ci crederanno e lo lasceranno in pace insieme ai suoi padroni per un altro pò

3) lui al contrario di voi, non solo ha malattia, liquidazione, pensione integrativa, rimborso spese, taxi incluso, macchina, tablet, smartphone aziendale, assicurazione sanitaria integrativa, ferie, permessi retribuiti, premi, m.b.o, retribuzione variabile, cene pranzi e casse di vini a sbafo, etc, etc, ma sopratutto ogni 100 che prende ne costa 250 e LUI una parte di questa differenza la  accumula in contributi per la pensione, tfr, e mille altre cose di cui i vetturini non immaginano neppure l’esistenza e che gli verranno date quando andrà in pensione insieme a una ricca consulenza. VOI invece quando e se andrete pensione potrete contare solo sulla vostra licenza, ammesso che valga ancora qualcosa SE A FORZA DI ARTICOLI CONTRO I TASSISTI NON RIUSCIRANNO PRIMA O POI AD AZZERARE PURE QUELLA.

D) SE AVETE CAPITO I PUNTI A, B, C POTETE FARE DUE COSE: O NON PARLATE MAI PER NESSUNA RAGIONE DI SOLDI CON I GIORNALISTI, O GLI SPIEGATE PRIMA I PUNTI A, B, C, VI ASSICURATE CHE ABBIA CAPITO BENE, VI FATE MOSTRARE LA SUA DENUNCIA DEI REDDITI E POI GLI DITE CHE NON SIETE AUTORIZZATI A PARLARE CON LUI DI SOLDI.

11 commenti

  1. ineccepibile, argomentazioni usate e da usare magari in tutte quelle situazioni in cui l’utente spara minchiate. per esempio domandare, come prima risposta, ” se mi permette, ma lei invece che lavoro fa?”; potrebbe rispondere appunto il giornalista, l’avvocato, lavoro per la Rai, eccetera.. garantisco perciò grasse risate.

  2. …dirigente di banca.. avete davanti, anzi dietro di voi, forse qualcuno dei massimi livelli di parassitismo della società che sta pure parlando a vanvera :-O :-O

  3. Articolo molto pertinente di questi tempi,quello che non capisco è perchè dobbiamo sempre giocare di rimessa e non siamo capaci di spiegare allDa gennaio 2012e persone il valore del nostro lavoro e i danni per la sua scomparsa,che costiamo di meno di un qualsiasi dipendente pubblico e che la nostra vita di sacrifici al suo termine ci propina una pensione da fame e che il valore della licenza è soltanto il recupero di una somma investita per avere un lavoro.Da gennaio 2012 sono scomparsi all’orrizzonte i nostri maggiori rappresentanti sindacali nazionali e presumo che il prossimo gennaio ci attendano nuove novelle a cui dovremo rispondere con i soliti movimenti di piazza.Non è possibile chiedere un incontro con l’Authority trasporti e cominciare a alzare i toni nei confronti dell’ufficio delle entrate,degli eccessivi costi,della mancanza di lavoro,della concorrenza di soggetti che vorrebbero impadronirsi e mutare le regole nel settore?Si dice che dal concime nascono fiori,ma dove siamo noi non nasce mai niente e pure di concime ce ne tanto?

  4. Istruzioni per l’uso ad imperituro monito per futuri “pollacchietti” che, dopo quanto successo, credessero ancora alla buona fede da sempre inesistente dei pennivendoli.

  5. GRANDE Khoolaas!!! Come sempre attento, preciso e puntuale. Purtroppo vale il vecchio detto napoletano che dice: “la mamma degli scemi è sempre incinta”, per cui troveremo ancora qualche “ingenuo” che vorrà fare il protagonista non immaginando quali implicazioni comportino le sue “ingenue” dichiarazioni.
    Io rimango dell’idea e da indagini fatte sul campo mi rafforzano sempre più questa idea, che per mettere a tacere questa diatriba l’unica sia quella del tassametro con scontrino fiscale accompagnato da una serie di sgravi fiscali.
    Un saluto

  6. Grande Buranello, però, se permetti, voglio la ricevuta fiscale dei vespasiani (6 al dì) per scaricarli giustamente dalle tasse, poi le toppe per i jeans, la risuolatura scarpe, il pacchetto di cracker, il maalox, gli occhiali da sole, il vetril per i vetri e il corriere della sera che per pulire gli specchietti retrovisori mi è indispensabile. Dopo avere scaricato tutto questo dalle tasse ne riparleremo.

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