Regalo di Natale

natale-stella-cometa_31009-gif-animataMentre il Codacons piange sull’ennesimo calo degli acquisti per i regali di natale dei comuni cittadini calati stavolta del 20%, il nostro Salvatore, alias professor Monti, dopo averci pensato su tutto il giorno, ha finalmente annunciato la lieta novella: “sale” in politica con un dono per grandi e piccini, una bella agenda. In effetti  c’è anche un sito creato apposta: www.agenda-monti.it in cui il Verbo è distribuito gratis a tutti gli internauti. Già perchè l’agenda ha questa particolarità: non è che uno ci puo’ scrivere le note, vedere quando è il suo compleanno, guardare le figure, appuntarci i numeri telefono, i pensierini, etc, no qui non c’è manco il calendario, ed è scritta fitta, fitta, con le ricette per sistemare ben bene il paese e i suoi abitanti, cioè noi, compresi i poveri tassisti. E siccome è già stato chiarito che non è una faccenda negoziabile, chi ci sta ci sta, secondo la nobile e nota idea della democrazia bocconiana, che persino i nostri cosiddetti rappresentanti hanno dovuto imparare rapidamente quando li hanno ammessi a parlare con un sotto-sotto-sotto-segretario ai tempi dell’ultima liberalizzazione, non ci resta che studiare e mandare a memoria come si conviene ad ogni buon vangelo. Data la nostra professione, suggerirei di leggere con particolare attenzione il capitolo “Continuare la stagione delle liberalizzazioni” che già dal titolo ci promette un futuro sempre più sereno e radioso. E infatti il cuore dell’articolo, scritto in grassetto ci spiega con chiarezza l’assoluta necessità di “proseguire ed intensificare la politica di apertura dei mercati dei beni e dei servizi…nei servizi pubblici locali…e nei servizi resi da lavoratori autonomi e professionisti nonché nella rimozione dei vincoli che limitano in essi la concorrenza, sulla linea  delle indicazioni della Cominità europea e dell’ Antitrust nazionale” …eccetera, eccetera. CHE STIA PARLANDO ANCHE DELLE NOSTRE LICENZE? Chiedetelo cari amici al nostro salvatore/professore, perchè come dice il Vangelo, quello vero, è scritto: “Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perchè chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto” (Luca, 1-13).

Persino ai tassisti, amici miei, persino ai tassisti!

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37 commenti

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  2. I NEOLIBERISTI DE’NOANTRI
    I liberisti italioti sono in ritardo rispetto il trend storico mondiale e x questo più insidiosi,pericolosi e assemblatori di disastri (vedi riforma pensioni, articolo 18, deregulation feroce contro la piccola impresa e debole -anzi a favore- del Grande Capitale, ecc, ecc.
    La vittoria di Hollande in Francia e soprattutto di Obama negli USA, cioè la fine del ciclo politico/economico neoliberista, sembrano eventi lontani e insignificanti. Gli “avvocati” del mercato sono ancorati ad un passato pre-crisi da cui stentano ad emanciparsi. L’genda Monti è la riproposizione di stantio ciarpame liberista/rigorista da cui tutti -ad esclusione di Frau Merkel e i falchi della banca centrale tedesca- stanno prendendo le distanze. Dalla crisi si esce con più investimenti pubblici x rilanciare l’economia, difesa del welfare,ri-regulation dei mercati (in primis la tecnofinanza mondiale) e governo della globalizzazione. In sintesi politiche economiche di matrice Keynesiana; ovvero più laburismo e meno liberismo.L’idea della “crescita attraverso austherity e deregulation dei mercati” è una monumentale e fallimentare stupidaggine.

  3. Basta semplicemente e democraticamente, non votare coloro i quali sono pronti ad appoggiare il prof. monti..

  4. Ho sempre pensato che il nostro settore avrebbe avuto nel corso degli anni delle crisi per mancanza di lavoro ,causa la perdita di abitanti in citta’ e la maggiore motorizzazione,mai avrei immaginato che altri soggetti,con l’aiuto della politica e di capitali ci avrebbero ridotti alle condizioni di piatire un voto di scambio come soluzione ai nostri problemi.Una categoria come la nostra,forte di migliaia di addetti e presente in ogni città e conosciuta come un lavoro particolare,umano e sociale,sia così debole da non riuscire a difendersi con dignità rivolgendosi a avvocati costitunialisti,amministrativi e difendersi nei luoghi a questo preposti,vogliamo ripresentarci come rivoluzianari tipo “Masianello”e perdere con soggetti sfuggenti e tanto vili da non esporsi se non dietro una facciata debole e ingannatrice come “concorrenza e garanzie “per cosa non si sà in un monopolio naturale regolato dalla legge 21/92 e sottoposto dover concordare a tariffe ,vincolo di turni e numeri,da regolamenti comunali che prevedono anche la revoca,Chiudere dicendo di svegliarsi è patetico e abusato e mi rimane solo di augurare Buon Anno.

  5. Cari tassisti, guardatevi bene dai molti che pretendono di rappresentare i vostri interessi. Sappiate capire chi davvero può darvi una mano. E ricordate che molti, tra quelli che si dicono vostri amici, hanno tutto da guadagnare da una liberalizzazione del settore. Volete difendervi da chi vi attacca? Liberatevi prima di tutto da chi vi attacca da dentro. Dimenticate i falsi eroi. Non hanno fatto niente per tutelarvi.

  6. Come darti torto Moro 14? Caro Martano, amico mio, noi dobbiamo contare sopratutto su noi stessi, sulla nostra capacità di essere uniti e determinati come nessun altro al momento del bisogno. Lo so io, lo sai tu ed è giusto che lo sappiano anche i nostri amici liberalizzatori. E perchè no, anche i commercialisti, che in fondo, a modo loro, sono pur sempre lavoratori autonomi. Buon anno a tutti.

  7. Sì, attenti ai falsi amici, a tutti quelli, ad esempio, che propongono seriamente soluzioni alla Masaniello, epopee di eroi e guerrieri o presunti tali.
    La deregulation serve a tanti interessi, tra cui quelli di chi vuole diventare padrone di compagnie di radiotaxi, e possedere te e la tua licenza. Costui, cercherà di far saltare qualsiasi trattativa, adducendo argomenti di terrore, cercherà di fare il maggior macello possibile, in modo da rendere irricevibile la delegazione, minandone alla base la rappresentatività.

    Oh…
    L’agenda Monti, non lo so, ma il decreto Monti era talmente non discutibile che è stato cambiato…
    Grazie a una profonda spiegazione della materia, e grazie a una protesta civile, e nonostante il disastro che qualcuno, che ancor oggi se ne vanta, ha cercato, deliberatamente e volontariamente, di provocare, conducendo la protesta in termini e modi non accettabili. Già, ma era quel che voleva, giocando con le nostre famiglie e le nostre paure.
    Attento, collega, che chi vuole diventare non il tuo rappresentante, ma il tuo padrone, dall’alto dei suoi 5000 Euro di stipendio non glie ne frega nulla di rovinare te e la tua famiglia. L’importante è che tu ti leghi a lui a triplo file, a parecchie centinaia di Euro al mese, e piano piano diventi un dipendente.
    Cercate di ragionare, per favore… Sia a Roma che a Milano…

  8. Il decreto Monti non è stato cambiato innanzitutto grazie all’impegno e alla lotta dei tassisti di tutta Italia, al freddo che hanno preso mentre altri stavano al caldo, e ai loro sacrifici, anche economici, mentre altri intascavano fino all’ultimo cent i mensili di gennaio, e NONOSTANTE quello profuso invano dai pompieri professionisti. Il quadro politico poi è determinante ieri come oggi e domani. E di questo qui si sta parlando.. Ma alla fine, l’unica cosa che conta è sapere chi ti vuole bene e chi no, e studiare, studiare, studiare leggi e decreti e dichiarazioni d’intenti. E cercare di usare la propria testa, se uno ce l’ha, senza spaventarsi della propria ombra.

  9. Bravo Luca, chiaro e incisivo, peccato che tanti colleghi non passano di qua e non lo leggeranno, bisognerebbe darne risalto. Comunque mi è piaciuta la descrizione sintetica di come si sono svolti e si evolveranno gli eventi…..

  10. Caro Khoolaas, condivido il tuo pensiero per la quasi totalità.
    Il quasi è questo: mi limito a tentare di distinguere tra una protesta legittima e civile (quale quella in cui tutti assieme si è riusciti a smuovere il Governo e farsi ricevere in tempi stretti ed accettabili) ed i salti in avanti dei giorni successivi. Ci siamo salvati GRAZIE alle proteste legali, civili e coordinate, affiancate dalle argomentazioni politiche e legali (la “sostanza”) prima, e NONOSTANTE l’impegno profuso invano dgli agitatori professionisti poi.

    Tu pensala come vuoi, il tuo pensiero lo rispetto perché ti so in buona fede, ma ti assicuro che per altri NON è così. Mi stupisce che chi ha un trascorso significativo in altre realtà, non riesca a capire che premere per il caos più totale facendo leva sulle paure più nere e sul panico, durante un incontro PER OTTENERE IL QUALE ci si era fermati, serva solo e soltanto a togliere il terreno da sotto i piedi a chi è a quell’incontro: la controparte ti chiede: “ma chi rappresenti?
    La protesta civile ed organizzata, ancorché dura, è una cosa (e fa paura a chi è nelle stanze dei bottoni), l’orda barbarica è un’altra cosa (e non solo non fa paura, ma fa piacere, in quanto fornisce pretesti).

    Quei giorni, solo il buon senso dei Prefetti, che avevano raccolto e ben capito cosa si rischiava, ci ha impedito di fare la fine dei disoccupati di Napoli di dalmiana memoria (celere e mazzate). E chi dai prefetti c’era, lo sa benissimo.

    I carogna li puoi riconoscere perché, nel momento del bisogno, sebbene non fossero chiusi con la delegazione governativa, erano irreperibili, irraggiungibil, chi semplicemente col telefono spento, ma in piazza a cercare di agitare gli animi, chi persino ben nascosto fuori Roma dopo averli agitati per benino. Erano, e sono, disposti a passare sopra parecchi cadaveri pur di diventare “padroni della melonera”. Lo scopo loro è di spazzare via chi difenda la categoria (chi meglio, chi peggio) per poterla asservire.

    Un buon criterio è quel che tu hai buttato lì, sapientemente: il mensile di gennaio. QUANTO prendono tutte queste persone? Chi deve anche lavorare in piazza (e in piazza lo trovi) è un conto. Perché, vedi, dipende anche lui dal lavoro in piazz, insomma “è sulla nostra stessa barca”. Chi invece non ce lo trovi, o chi prende cifre spropositate (anche 4 / 5 / pare 7mila Euro NETTI al mese) è un altro.

    Sì, sottoscrivo: “Ma alla fine, l’unica cosa che conta è sapere chi ti vuole bene e chi no, e studiare, studiare, studiare leggi e decreti e dichiarazioni d’intenti” di Governo ed enti collegati.. “E cercare di usare la propria testa, se uno ce l’ha, senza spaventarsi della propria ombra.”

  11. Inutile fare polemiche amiche mio, al momento del bisogno chi c’è c’è e ognuno mette la propria faccia, gli altri non esistono e questo i colleghi che parlano magari poco ma ci sono sempre lo capiscono benissimo. E’ sempre a loro, i miei insegnanti e i miei fratelli, a cui mi rivolgo sempre. buon anno

  12. Quale polemica?
    Capisco che non è popolare dire quel che ho detto, che è molto comodo e piacevole raccontarsela. Dà un’illusione di potenza che non c’è. Beninteso, non certo in malafede (la malafede la lasciamo ai masanielli): si tratta di un arcinoto meccanismo di difesa psicologica.
    Credo che i colleghi che parlano poco e che ci sono sempre siano perfettamente in grado di riflettere e non abbiano bisogno di sentirsi dire cosa pensare, né da me, né da altri. Spero che, qualsiasi decisione si prenderà in futuro, sarà presa non con la voce del panico, non con la testa di altri (qualunque altro, compreso il sottoscritto) ma con la propria. E pensandoci profondamente.

    Questo, appunto, vuole solo essere uno spunto di pensiero.

  13. Meravigliosi eloquenti verbosi amici, dimenticate che un bel giorno un nostro amato rappresentante di categoria sceso dal suo scranno portò il suo triste ghigno al cospetto della canea tassistica urlante nello speranzoso quanto vano intento di calmare gli esarcebati animi. Cosa ottenne? Quasi si prese dei calci nel piatto fondoschiena e si ritirò quindi a spron battuto. A imperituro ricordo egli le sue chiappe sullo scranno ripose.
    Ci vediamo alle prossime comunali/provinciali/regionali/nazionali, in qualunque ordine esse saranno porteranno sconquassi e qualcuno dovrà tornare al lavoro. Quello vero.

  14. Ok, giochiamo.
    O meraviglioso anonimo amico, dotato di coraggio tale da far veder il volto nell’era di FB…
    No,.il gioco della presa per i fondelli, lo lascio a te, a me non piace.

    Insomma: vantarsi di dato un calcio nel culo a R. G. cosa cambia di quanto detto sopra? Intendo, a parte il sentirselo duro per la mascolinità mostrata?
    Può essere simpatico o antipatico, può darti fastidio che sia un Consigliere Comunale, può piacere o non piacere, puoi stimarlo o meno, puoi fidarti o no, ma Il punto NON è questo.
    Il punto è, perché l’avete preso a calci in culo? Perché è successo quello che è successo? Se ti limiti alla simpatia / antipatia fiducia / sfiducia per una persona, sei come quello che davanti a chi gli indica il cielo, guarda il dito.

  15. La verità di quei famosi giorni di gennaio 2012 è che se i tassisti non si mobilitavano autonomamente e a dispetto dei sindacati il risultato sarebbe stato un via libera ai noleggi di rappresentarsi da soli davanti a@@l governo e cominciare da subito la liberizzazione del nostro comparto al di fuori dei vincoli della legge 21/92.La domanda è :Come mai i sindacati non avevano avvertito il problema e sottovalutandolo non si erano mossi? Forse condividevano il progetto di separazione tra le due figure senza accorgersi che era la nostra morte?<comunque un bel ricambio generazionale sarebbe indispensabile se vogliamo una rappresentanza più attenta e moderna.

  16. Caro Luca, scusami non riesco a seguire completamente il tuo ragionamento.
    Da un lato dici di diffidare dei finti amici, di non cadere nelle trappole del masaniello di turno e dall’altro mi pare predichi moderazione. Ora capisco che non si possano pubblicamente fare nomi e cognomi ma a gennaio abbiamo visto e sentito di tutto dagli amici, dai finti amici e dai nemici. Abbiamo visto i masaniello, abbiamo visto quelli che venivano a dirci di tornare a lavorare e noi con la nostra testa dura come quella dei muli (per dirla alla Khoolaas), fermi in assemblea permanente.
    Quando accenni ai finti amici che vogliono diventare nostri padroni, guarda che secondo me ci siamo già molto vicini.
    Quando ti tocca pagare fior fior di eurini per la tua centrale RTX a prescindere dal servizio che ti dà , dal lavoro che ti passa ecc. (e sono tutte più o meno uguali tranne una) stiamo parlando di amici, nemici o finti amici?
    A me pare che ci sia un deficit clamoroso di rappresentanza, democrazia, trasparenza e leadership.
    Ma visto come vanno le assemblee “democratiche” come fai a schiodarli dalle cadreghe?
    A quanto pare non bastano neanche i calci in c…o.
    Io sono completamente d’accordo con Khoolaas, studiare, pensare con la propria testa e agire, se necessario, di conseguenza con fermezza e decisione senza farsela sotto dalla paura.
    E se per il 2013 cominciassimo a pensare ad una confederazione ASSOTAXI sul modello Confindustria?
    Buon anno a tutti!

  17. Eh, Milano 32…
    Centrato il punto sui quasi padroni (sì, ci siamo quasi, purtroppo) e sulle finte assemblee di molti. Non tutti, però.
    Tutte più o meno uguali, le radio, tranne una? Una di Roma o di Milano? In che senso sarebbe differente? Sono curioso…
    Eh, eh… La Confindustria… Una confederazione di cosa? Dei nostri quasi padroni, dei radiotaxi? Sarebbe proprio quel che vuole un aspirante negriero: avere il padrone (cioè lui) a rappresentare gli schiavi…

    Ma se è una forma associativa più forte che vuoi, spero non rimarrai deluso.
    Sì, il nostro mondo va riformato, va reso più forte. Lo dobbiamo a noi, ai nostri figli e anche ai nostri clienti: più forti vuole anche dire un servizio sempre migliore, e con conducenti più sereni. E, nel contempo, il tassista va tutelato, da costi eccessivi e da colleghi che mangiano sulle spalle comuni.

    Quanto al predicare moderazione, non vedo contraddizione tra il pensare ed essere moderati e contemporaneamente guardarsi da chi finge di volerti bene, ti dice quel che vuoi sentirti dire, ma in realtà….

    Roberto Martano, scusami, ma secondo te il casino era per la “separazione delle carriere”? Mah…
    Poi, il problema degli ncc deregolamentati (ringraziare qualche romano troppo intransigente per la questione 1 quater, a proposito) è ben noto. Cito uno a caso, non di Milano, così sto super partes: Nordio (Venezia) sono lustri che lo dice, ed argomentando…

  18. caro Luca,
    sì RTX di Milano: ingresso costo 0, canone la metà degli altri e niente assemblee finto democratiche niente consigli di amministrazione niente apparecchi superspecializzati niente centrale radio. Insomma il MINIMO indispensabile con l’ausilio delle nuove tecnologie e soprattutto solo colleghi di quelli con il volante in mano tutto il giorno.
    Ciao

  19. No,Luca,i noleggi erano 15 anni fà dei ragazzini ,ora sono diventati grandi,vogliono andarsene da casa e i loro papa’ che li hanno allevati con cura non sono riusciti a tenerli perchè oltretutto col tempo sono cresciuti a dismisura.Ragazzacci non come i nostri mammoni ,che se ne stanno buoni,buoni,col controllo delle nascite,loro vogliono figliare ed essere sempre di più.

  20. @milano32
    Ah, è unaradio che ancora non c’è… Leggendo il rapoprto costi da supoprtare / spese mi vengono dei dubbietti, ma prima vedremo progetto e (soprattutto) visure camerali.

    @Martano
    No, appunto: il casino era per altro. Quel che avevano in mente i colleghi (èaura, e tanta) e quel che avevano in mente altri che, se non restano da soli presto presto, possono scordarsi di mangiare sulle nostre spalle a prezzi TOTALMENTE fuori mercato.
    Per fortuna non tutti sono mammoni né se ne stanno buoni buoni…
    Ma non ho da litigare con te: sai meglio di me che bisogna pensare con categorie di pensiero nuove… Completamente nuove…

  21. Luca,per la mia comprensione sei troppo ermetico e a volte non capisco a dove vuoi arrivare,milano 32 credo che tà abbia voluto suggerire una radiotaxi esistente ,ma purtroppo senza chiamate e io credo che senza una centrale operativa con speaker non si vada lontano.A Marco gliela posso pagare,ma sappia che sta sfruttando un povero pensionato artigiano tassista.

  22. Caro Luca,
    anch’io come Martano trovo la tua prosa troppo criptica.
    L’RTX esiste già eccome e dal mio nickname avrai anche già capito qual’è.
    Certo non è fra le major, certo il volume di lavoro è quel che è (ma mi sembra che anche le altre coi tempi che corrono non facciano scintille). Per il resto è tutto vero anzi di più perchè (a parziale smentita di Martano) c’è anche lo speaker che parla col cliente.
    Non c’è la centrale radio con tutto l’ambaradan hardware di annessi e connessi (e relativi costi) ormai obsoleti.
    Per la pizza parliamone ma visto che il numero si ingrossa sarà meglio fare alla romana e quella di Martano la pago io.

  23. Una bellissima e interessantissima cascata di parole….peccato che io nei sopra citati giorni di sciopero ero pesente, sia a Milano che a Roma e alcune facce e alcune voci che da queste pagine si levano forti e sapute , in quei freddi giorni di Gennaio non le ho proprio viste….forse erano dal Prefetto a “salvare” il culo ai guerrieri come me ? Forse ( anche se personalmente non ne sentivo la necessità ) o forse erano barricati nelle loro associazioni di categoria, contenitori freddi dove i taxisti fanno una tessera non x convinzione, ma x poter avere una macchina di scorta….io ho sempre avuto più cuore che grammatica, ma di non far parte di certa elite ( sempre ammesso che di elite si tratti ) x me è un vanto. E me ne frego di chi predica dal pulpito virtuale , quando poi in assemblea ( e mi riferisco a quelle dei radiotaxi tanto criticati ) sanno raccogliere solo sbadigli ; molto meglio allora saper parlare in stampatello cosi da essere capiti e apprezzati da tutti. In ogni caso farò tesoro di ció che ho letto qui sopra e la prima volta che vedrò chi ha scritto , fare ” lingua in bocca” con il potente di turno…….perchè le parole devono essere sempre seguite da fatti concreti, altrimenti servono solo a spostare l’aria. Per quanto mi riguarda preferisco un soldato a un politicante, se non altro perchè posso da subito valutarne la pericolosità. La storia mi ha insegnato ad apprezzare di piu un combattente come Publio Sestio Baculo, legionario fedelissimo di Cesare piuttosto di senatori dalla toga immacolata capaci di cospirare nel buio x poi pugnalare alle spalle. Se un giono nuovamente verrà dove bisognerà lottare, allora tutti sapremo, al di la degliscritti e delle parole, riconoscere chi avrà veramente il coraggio di esporsi e di difendere la propria categoria e i propri colleghi.

  24. Milano32, sì, dato che è milanese, sì. Ma ti faccio presente che anche un’altra radio, a Milano (pur avendo la sala radio ed il pesante sistema) costa metà delle tre big.
    Si tratta di scelte su cosa , come e quanto allocare a bilancio.

    Eh, Davide, hai detto bene: Publio Sesto Baculo… Caspita, spero che un giorno, quando ci sarà pace e tranquillità, ci troveremo a chiacchierare di eserciti e personaggi del mondo antico. Credo ci divertiremmo parecchio. E spero potremo, un giorno, ridere di queste discussioni. Ma torniamo al “Bastone”, a Baculo.

    Tu, come Baculo, vuoi un padrone, un Cesare. Penso sia più che abbastanza, unito al commento del “27 dicembre 2012 alle 17:31”. Non credo sia ermetico, direi. Né necessita di dire molto altro, se non: rileggete quel commento dopo l’elogio di Baculo. Non c’è altro da dire.

    Poi, preferisco cercar di indicare come riconoscere un certo tipo, piuttosto che farne l’elenco: si può lasciarne fuori qualcuno, o metterne uno di troppo, o cascare nelle braccia di uno nuovo non incluso. Meglio riconoscerli, no?
    Mi fermo qui perché non è ancora ora di parlare di fusioni e trasformazioni di aziende, di creazioni di maggioranze apparenti e di gruppi di azionisti di controllo reali di aziende.

    Bada benissimo che far rilevare che preferisci servire un Cesare NON è una critica a te, perché è una scelta. Una scelta che, se la consideriamo NON sotto un profilo di principio, ma sotto un profilo di “scelgo ciò che manterrà meglio la famiglia” ha una sua ragione, molto concreta. Poi, hai una fedeltà canina al tuo Cesare. Penso anche che portai fare a lungo la salutatio e godere della sportula che Cesare ti darà, perché la Storia insegna che i Cesare vincono spesso.

    Ti starai chiedendo: e adesso arriva la stilettata.
    No, non arriva. Vedi, perché saprai benissimo anche tu che a Roma la schiavitù non era né intollerabile né eterna, e c’era chi, da libero, si vendeva volontariamente ad un padrone (preferibilmente potente) perché in quel modo la vita cessava di avere incertezze, a volte terribili. E la cosa non era ritenuta immorale. Rispetto il tuo pensiero.

    Il mio problema è solo che… non è il mio pensiero. a Cesare preferisco dei princìpi (ai quali sono fedele), alla tranquillità della sportula preferisco non avere padroni. Mi spiace, se per Cesare non sono diposto a mandar giù qualsiasi cosa. Sarò fatto male…

    Tanti auguri di felice e prospero Anno Nuovo a tutti.

    PS #1:
    Oh, ringrazio te (e gli altri) per il suggerimento: cercherò di dotarmi dei mezzi per evitare di essere “criptico”.
    PS #2:
    salutatio e sportula: http://it.wikipedia.org/wiki/Salutatio_matutina
    PS #3:
    Sì chi non era in giro era un po’ preso ad evitare un clamoroso suicidio di massa. Non avendo quei miseri mortali il dono dell’ubiquità, non potevano essere contemporaneamente né a Milano e Roma, come né dentro né fuori da i Ministeri. Ciascuno fa quel che ritiene giusto: chi per sé, chi per tutti. Sì, se ci sarà da lottare, vedremo chi chi avrà veramente il coraggio di difendere la propria categoria e i propri colleghi o chi vorrà mandarli al macello, per prenderne le spoglie.

    E adesso, basta così.

  25. Caro Luca, diciamo allora che in guerra servono i combattenti come Davide, i generali e gli ambasciatori che tengano aperte le linee di comunicazione col nemico.
    Mi pare tu sia fra questi ultimi e mi sta bene.
    Ognuno col suo ruolo ma tutti uniti contro lo stesso nemico. Ciò che conta è non avere infiltrati al tuo fianco che per propria convenienza in realtà stanno combattendo non per vincere ma per farti perdere la guerra.
    Buon 2013 a tutti anche da parte mia.

  26. Purtroppo gli infiltrati al fianco ce li abbiamo e non sono propriamente “infiltrati” perchè il ruolo che coprono non si può definirlo in modo tale, ma molto più semplicemente dei Giuda che per i famosi trenta denari lavorano da tempo per i loro loschi interessi erodendo lentamente le regole del nostro mondo lavorativo. Fatto sta che pezzettino su pezzettino a colpi di modifiche e maneggi della legislazione ad ogni legge che ci riguardi (approvata sempre chissà perchè dopo un Decreto d’Urgenza), a colpi di ricorsi al Tar regolarmente vinti da chi ci accerchia e a colpi di regolamenti comunali/regionali a volte folli e con la complicità silenziosa di certi personaggi bene infiltrati (questi sì) nelle Istituzioni, il nostro Castello si sta sgretolando e sta perdendo pezzi dalle mura di cinta.
    Teniamo duro finché si può, in altre realtà il mondo dei taxi è stato distrutto già da tempo e l’esercito di schiavi sottopagati è lì a dimostrarci che peggio di così si può.

  27. Caro Luca, per l’ennesima volta cadi ( almeno nei miei confronti ) nell’errore di considerare diciamo un po “stupido” chi forse non è istruito come te….fa niente è Capodanno e ti faccio tanti sinceri auguri lo stesso. Su Pubblio Sestio detto il ” bastone” ti inviterei invece a rileggerti un po di storia dal momento che esso fu un eroe, fedelissimo si ma non schiavo, uno che fu citato x il suo immenso coraggio x ben 3 volte nel “de bello gallico” che se permetti non mi sembra carta da cesso….sul resto io continuo non capirti, come continuo a non capire il ” tuo ” piccolo Cesare con il quale condividi la poltrona e forse, tu si, uno stipendio. Se vuoi parlare di me devi farlo portandomi rispetto, in quanto anch’io come il Baculo non sono schiavo di nessuno se non dei miei convincimenti, convincimenti che mi portano si ad avere un credo, sia politico, sia religioso che all’interno del Radiotaxi con il quale collaboro e x il quale TU e non IO sei stato un amministratore ( ma forse, dal momento che non mi risultano tuoi atti di eroismo a favore dei soci, in quel lungo periodo quello che dici essere il mio Cesare, non ti sembrava cosi malvagio…) La mia vita e i miei tanti anni da sportivo mi hanno insegnato a soffrire e ad essere tenace…mi è difficile spiegareti cosa si prova a correre x 40 km, ma anche chi come te non lo ha mai fatto e probabilmente non lo farà mai, poi provare ad immedesimarsi nello sforzo e nella tenacia che occorrono x compiere unasimile prova, una tenacia che io cerco di mettere in tutto ciòche ho fatto e che provo a fare nella vita. Se solo tu e i tuoi colleghi della tua Associazione provaste a capire cosa può essere uno come me all’interno della nostra categoria ( sono titolare di licenza dal 1988, figlio di un taxista,marito di unataxista, genero di un taxista ecognato di taxisti ) capiresti il perchè, pur senza essere un virtuoso dello stile e della parola, sono stimato e seguito da moltissimi colleghi… colleghi con i quali ho condiviso tanti anni di strada da prima ancora che tu e chi con te forse avevate la patente di guida…cercare di liquidare me con frasi articolate e ad effetto equivale liquidare la maggior parte di questa categoria. A Roma io c’ero e ho visto ( o forse è meglio dire non ho visto ) chi doveva rappresentarci al Circo Massimo….ho visto anche le facce dei colleghi quando lessero quel famoso articolo del 2uale nessuno si è dimenticato…hovisto le loro facce e la loro frustrazione e ho capito, che tanti begli scritti come quelli che tu periodicamente fai non cancelleranno mai quella sensazione di abbandono vissuta in quei momenti e x la quale inmolti si sono fatti un nodo al fazzoletto……se solo prima di rispondermi tu provassi a pensare a tutto ciò che ti ho scritto, allora veramente, anche da subito ci potremmo incontrare x progettare e pensare insieme a un domani condiviso. CIAO DAVIDE

  28. cari amici a me delle vostre centrali radio taxi non fregava nulla nel 2012 e continuerà a non fregarmi nulla nel 2013. E così pure delle associazioni. Utili tutti, danno servizi più o meno cari, più o meno professionali, c’è largo spazio per migliorare credete a me, basta farsi un giretto a Parigi o Londra e vedere come funzionano lì i taxi e il sistema. Lo sapete ad esempio che a Parigi ognuno fa l’orario che più gli pare – max 11 ore – senza pagare un centesimo, senza andare in uffici sempre chiusi, semplicemente con una speciedi tassametro posto sul vetro posteriore che accende quando inizia e che tic, tic scandisce quanto maNCA ALLA FINE TURNO? E che la licenza vale 250mila euro, nonostante la liberalizzazione parziale ahimè avvenuta anche lì? E come mai? E che in proporzione i 17.000 taxi di Parigi sono pochissimi se confrontati ai 6000 milanesi tenuto conto ovviamente dei bacini d’utenza? NO, qui non si sa nulla e questo consente a soggetti che altrove difficilmente avrebbero per così dire possibilità di regnare su una massa di ignavi, come loro convinta cche il mondo finisca ai bastioni o a Trastevere, come loro beatamente felice di non parlare nessuna lingua e così via. Ma torniamo al punto di questo post. Qui il 24 febbraio si vota e ognuno può pensare e valutare con la propria testa il futuro che lo aspetta dal punto di vista tassistico per così dire e non solo. Io a ottimisti e pessimisti, pompieri e masaniello, coraggiosi e ultrafifoni, o prudenti come si definiscono, auguro buon anno e assicuro che taxi story sarà sempre là dove bisogna esserci, cioè là dove sono i tassisti, quelli che guidano giorno e notte. E’ semplice e facile quando uno ha capito dove VUOLE STARE, dove DEVE STARE.

  29. koolass,sono d’accordo con te sulle tue affermazioni,ma certi modi di lavorare vanno discussi e a Parigi mi risulta che la licenza taxi si affitta a giornata e così pure nella libera New York ,il mio pensiero è che si può ristrutturare il nostro sistema,ma condividendo certi principi di umana solidarietà e democraticità che non ho certo ravvisato in coloro che da molti anni gestiscono una categoria assente ,anche perchè molto disinformata.Ben vengano persone come te a cercare di svegliare sentimenti e desideri di difendere il proprio lavoro e tutto sommato la propria famiglia.

  30. Non sono stato io a parlare di Cesari e sopratutto non ho iniziato io a citare in maniera neppure troppo velata cose e situazioni che coinvolgono e sopratutto hanno anche me coinvolto in prima persona. Qui si scrive e ci si confronta…almeno, mi sembra questo il senso di questo gruppo, pertanto quando mi capita di imbattermi in filippiche come quelle che hanno preceduto il mio intervento, non riesco a trattenermi dal pensiero che a Cicerone, quando ha esagerato, hanno tagliato mani e piedi e anche dell’altro. Da par mio , a Lucone non ho intenzione di mozzare niente, salvo però ogni tanto ( appunto quando esagera in filippiche ) riportarlo a certew realtà dei fatti. Chi mi conosce sa che sono leale e pertanto se ci si vuole confrontare con me, nessun problema, salvo però farlo con rispetto senza allusione a schiavi e denari di cui, grazie a Dio non ho bisogno…prima di Natale ho partecipato anch’io personalmente ad un incontro con l’assessore Maran e molto probabilmente in futuro, con la delega da parte del mio radiotaxi, continuerò a farlo cosi che potrò vedere di persona come si svolgono certi incontri tra mediatori e ambasciatori….sul resto Io resto IO e prossimamente ci sarà occasione di vedere, giudicati dai colleghi in assemblea, chi avrà avuto torto e chi ragione su determinate vedute….cordialmente,( ma sempre fermamente ) Davide

  31. martano, amico mio, ti pare che Khoolaas possa anche solo pensare a qualsiasi forma di liberalizzazione per un settore già troppo affollato e al limite del collasso economico come il nostro? Monti, Giannino, quelli si lo scrivono a chiare lettere nei loro sette o dieci punti usciti dai loro deliri power point – chiari efficienti e coincisi – e tutti quelli che hanno in animo di votarli. Se a Parigi, questo era il mio ragionamento, dove hanno fatto una parziale liberalizzazione CONTRO il volere dei nostri colleghi d’oltre alpe sia chiaro, la licenza vale molto più che a Milano e i taxi sono molti meno che a Milano IN PROPORZIONE ALL’UTENZA E’ EVIDENTE, quale demente demagogo può ancora pensare di romperci i…? Eppure.. Questa la sintesi del mio intervento precedente. Certo noi abbiamo un problema di cui faremmo bene a occuparci e subito: i treni internazionali e non ( es. Italo) hanno arrivi a Rogoredo e Garibaldi, stazioni prima non utilizzate se non per treni locali, CHE NON SONO ASSOLUTAMENTE COPERTI ADEgUATAMENTE negli ORARI DI ARRIVO. Questo si ci danneggia in immagine e oggettivamente crea un disservizio che porta acqua al mulino degii speculatori che vogliono affittare a giornata come dici tu o meglio a settimana dico io (1000 euro a settimana mi risulta a Parigi, sempre per rimanere nell’esempio precente) e per farlo devono arrivare al cumulo di licenze in capo a un soggetto giuridico ( Il solito ” esponente della società civile” si ma di famiglia adesso dopo tanti tentennamenti “sceso in campo”? Un bel radiotaxi-cooperativa centro servizi?). Infine ai MIEI colleghi, cioè quelli che guidano giorno e notte, quelli che li rapinano, col mal di schiena etc etc, MON FRERES dico e ridico: chiunque parla a nome nostro, ieri come domani, ci deve prima chiedere COSA DEVE DIRE altrimenti certo Lucone non conta nulla perchè rappresenta solo se stesso, che stia dentro o fuori dai palazzi, che lo ricevano o lo caccino, che parli col premier o con lo scopino. Ma speriamo che il 2013 sia un ottimo anno per tutti anzi che venga ricordato come l’anno del tassista.

  32. Senza voler tornare in argomento… 5 precisazioni.
    1. Caro Davide, io NON penso tu sia un ignorante, affatto. Se l’avessi pensato, non avrei dato per scontato che tu sappia perfettamente cosa significa apparentarsi ad un partigiano di Cesare. Penso, invece, che sei perfettamente conscio di quel che scrivi (e, confermo, sarebbe di un interesse enorme chiacchierare dei grandi del mondo antico; sono certo che un giorno ci sarà occasione. Un esempio? Mi piacerebbe parlare di Leonida e Temistocle, due personalità per una guerra).
    2. Non ho detto che sei uno schiavo. Ho scritto che a Roma la schiavitù (ecc), quindi non c’è vergogna a voler essere “clientes” di un potente. Non c’è vergogna. Preciso ulteriormente: Non schiavo, ma fedelissimo cliente di Cesare. Il link allegato, parla proprio di questo. E il riferimento a Baculo, in questo, è inequivocabile.
    3. Io non ho Cesari. Ho un pensiero indipendente e personale. E sto dove questo è considerato un valore aggiunto.
    4. Elenco totalitario dei soldi percepiti dal sottoscritto da Tam Acai sinora. Euro 25 di rimborso spese i due giorni degli stati generali del Comune sull’expo. Stop.
    5. Quando scrivo che la fedeltà di Davide è canina, intendo dire che è una persona che se dà la sua parola che è fedele a qualcuno o ad una causa, come me, morirebbe piuttosto che tradire. Mi è uscita un po’ acida, me ne scuso, ma il senso è quello.

    Personalmente, sarei molto contento se continuassero a delegare te negli incontri comunali. Credo la tua presenza possa essere molto significativa.

    RItenendo ampiamente chiusa la questione, non credo che quel che ho scritto porti a dover dibattere ancora. Non procedo oltre, perché condivido quel che ha detto Marco di Taxistory: non proseguiamo con le polemiche.

  33. E io prendo atto di tutto con piacere….pertanto discorso chiuso anche da parte mia. Guardiamo avanti e apprestiamoci a cercare una linea, magari unitaria x guardare e affrontare il futuro…..

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