Addio centrale radio arriva il «MyTaxi» Accordo tra Campidoglio e Tim

Via le colonnine per chiamare il taxi.

FINE_DEL_MONDOE presto anche le centrali radio potrebbero andarsene in pensione. Del resto, le nuove tecnologie, meno costose e più sicure, sono ormai un "must" anche per le amministrazioni e i servizi pubblici. Smartphone, iPhone e tablet potranno presto essere utilizzati per chiamare il taxi. Una semplice applicazione ci metterà direttamente in contatto con l’auto bianca più vicina. A fare da apripista l’accordo che Roma Capitale ha concluso con la Tim per la fornitura di schede telefoniche a tariffa agevolata. Nel particolare l’operazione rientra nella «serie di iniziative promosse dall’amministrazione capitolina al fine di ridurre i costi di gestione per gli operatori del trasporto pubblico non di linea, così come stabilito nelle linee guida del nuovo regolamento». Intervento esteso ora anche al settore della telefonia. «Siamo lieti di comunicarvi – scrive l’assessore capitolino alla Mobilità, Antonello Aurigemma, rivolto a tutte le associazioni taxi – che mediante un accordo con la Tim, permetterà la distribuzione di schede telefoniche a tariffa agevolata a ogni possessore di licenza taxi….

È inoltre in corso di avanzata definizione il progetto di dotare i tassisti che ne faranno richiesta di tablet, per inserire la propria vettura nel sistema del numero unico 060609, che consente di mettere in contatto diretto il cliente con il tassista». Il sistema, noto come «MyTaxi» dal nome dell’applicazione, è in uso in molte città tedesche e si sta diffondendo a macchia d’olio in tutta Europa: si chiama il taxi con lo smartphone provvisto di un’app dedicata; il taxista che prende per primo la chiamata compare nello schermo dello smartphone del cliente con tanto di nome, cognome, numero di telefono e percorso che sta facendo per raggiungere il cliente, con stima conseguente del tempo di arrivo. Il servizio è semplice da usare, elimina le attese telefoniche e abbatte i costi. Viene infatti completamente bypassata la centrale radio di smistamento, la più nota nella Capitale ad esempio è il 3570 del Radiotaxi, che a questo punto non serve diventerebbe quasi del tutto inutile. Al tassista solo un esiguo costo di commissione a MyTaxi che, ad esempio in Germania dove il sistema è ormai consolidato, di 79 centesimi a chiamata.

È questo dunque il progetto del Campidoglio che vede già d’accordo la maggior parte delle associazioni. «Si tratta di un nuovo sistema di gestire anche il nostro lavoro – spiega Angelo Mele, presidente di Assodemoscoop – rendendolo più trasparente e meno oneroso. Un discorso che vale anche per l’amministrazione che, in questo modo, eliminerebbe le famigerate colonnine che non hanno mai funzionato veramente, basti pensare agli atti di vandalismo alle quali vanno sempre soggette». Le tariffe delle schede Tim sono particolarmente vantaggiose: un centesimo al minuto per le chiamate verso le numero mobili del contratto; cinque centesimi al minuto per le chiamate verso numerosi nazionali mobili; 2 centesimi per le chiamate verso i fissi. Gratuito lo scatto alla risposta.

Per quanto riguarda gli sms, anche in questo caso pagando solo 4 euro al mese si potranno inviare 200 messaggini gratis verso tutti gli operatori. Il vantaggio insomma è assicurato. Del resto, commenterà qualcuno, si tratta di un telefono di lavoro. Uno, appunto. Perché tre? Nell’accordo sono previste tre schede tim con questo piano tariffario per ogni operatore. Questo sì che ha il sapore di agevolazione, non tariffaria.

fonte: iltempo.it 1/10/2012

47 commenti

  1. Che strano, l’Authority dei Trasporti non è ancora nata che questi qua l’hanno già bypassata con la scusa di farci un grande favore. Ma chi lo vuole questo favore che non fa altro che fare risparmiare soldi all’amministrazione comunale per la manutenzione delle colonnine, che non farà più, e ci caricherà direttamente il costo sul nostro groppone?
    E chi controlla l’onestà dell’operatore My….?

    Perchè dobbiamo sempre pagare noi e, di riflesso, i nostri clienti?
    Questo sarebbe il grande favore che ci fa l’amministrazione comunale, quello di farci pagare anche la chiamata che prima arrivava sulla colonnina?
    MA PER PIACERE SMETTETELA DI PRENDERCI PER IL ****!!!


  2. iotassistanopirla:

    Che strano, l’Authority dei Trasporti non è ancora nata che questi qua l’hanno già bypassata con la scusa di farci un grande favore. Ma chi lo vuole questo favore….

    Effettivamente non capisco neanch’io. Il nuovo regolamento romano diche che “si faranno una «serie di iniziative promosse dall’amministrazione capitolina al fine di ridurre i costi di gestione per gli operatori del trasporto pubblico non di linea, così come stabilito nelle linee guida del nuovo regolamento” e poi la chiamata alla colonnina, oggi gratuita, domani costerà al tassista una cifra stimabile approssivamente intorno i 79 centesimi. Non capisco, proprio mi sfugge dove stia il risparmio del tassista.

  3. Se dovessi prendere 7/8 corse al giorno mi costerebbe più di 6 euro al giorno. Per 25 giorni fanno 150 euro mensili. Per un anno 1800 euro. Che vanno in tasca a quelli che gestiscono My….. Chissà chi saranno? La risposta è semplice. Basta ***********. Facciamoli ******* prima ancora di iniziare. Nessuno utilizzi le loro schede e vadano al diavolo. Vogliono fatturare sul nostro groppone. Dopo 2/3 mesi che si accorgono della mancanza di adesioni chiudono baracca e burattini e cercano qualche altro pollo da spennare. Qui entra in gioco il tassista italiota che deve avere la capacità di rinunciare alle finte sirene di questi soggetti. C’è la farà? Sistemino le colonnine. Sono a costo zero, per noi. L’unica App accettabile sarebbe quella a costo zero per ogni chiamata. Chi vuole fare altri soldi sulle nostre spalle vada a c…….

  4. Ma il nostro regolamento ci permette il contatto diretto con l’utente? Perchè dovrei dare il mio numero ad un’emerito sconosciuto che poi mi controlla se da S.Babila a Via Durini ho fatto il giusto percorso per caricarlo? A New York hanno detto NO GRAZIE.

  5. Le “debolezze” di questo sistema:

    anche gli anziani dovranno saper usare e possedere uno smartphone e quindi sostenerne i costi per magari chiamare un taxi ad ogni morte di papa.

    79 cent a chiamata oggi ma poi quando si creerà il monopolio rischieremo di finire come ai tempi d’oro della Telecom o con le assicurazioni RCA

    In taluni cassi le centrali rtx sono anche dei punti di “agglomerazione” dei tassisti tolte queste vincerà il dividit et impera. Questa è una salva di siluri verso la corazzata Bittarelli, che non mi sta simpatico, ma che in breve lo potrebbe mettere in serie difficoltà.

    0,79 cent a corsa x 5 corse al giorno x 22 giorni lavorativi = 86,9 euro mensili forse + iva e forse + il canone operatore ma siamo sicuri che sia un affare.
    Perchè non torniamo alle vecchie colonnine pensateci bene prima della larga diffusione degli rtx com’è che la gente chiamavo o prendeva il taxi?

  6. Lumachino mi stupisce la tua veduta un po’ ristretta (perdonami l’ardire) sulla salva di siluri, o di supposte che dir si voglia, la quale dopo avere colpito la corazzata che citi. prenderà la mira e fara affondare tutte le navi italiane provocando uno sconquasso intero della flotta. Insomma aggiungiamo una nuova gabella, le supposte non sono più gratis dai tempi della SAUB.

  7. Un paio di mesetti fa ero a Monaco e mi sono fermato a parlare di My…. con qualche collega tedesco:mi hanno detto che all’inizio ha avuto un piccolo boom ma poi lentamente tutto è tornato quasi alla normalità per un semplice fatto di comodità dell’utenza,tant’è che esistono ancora i radiotaxi e My…. gestisce non più di un centinaio di corse quotidiane…

  8. Io non so quanto pagano a Roma i taxisti come quota mensile alle centrali ma, di certo, il costo per me a Bari è insostenibile: 0,79€ a chiamata? Se ipotizzo che confermo 250 chiamate al mese con il nuovo sistema pagherei il doppio di quanto spendo oggi. Dov’è il risparmio x la categoria? Ma forse dipende dalle realtà.

  9. D’accordo con Giuanin. Ci vorrebbe poco per renderlo legalmente inammissibile. Se le associazioni avessero legali minimamente all’altezza. O forse si sono accordati per una fettina di torta? Si scordino che pagheremo 2 canoni. A questo punto o si svegliano o non fanno i furbi o stiamo pronti a restituire l’apparato radio e salutare. Tutto questo agire nel sottobosco deve finire. Se non reagiscono significa che la torta è già stata spartita. Facciamo in modo da subito che sia spartita solo sulla carta. Nomi e cognomi di chi sta dietro l’App My….

  10. La cosa vergognosa è che il più grande rtx europeo non riesca ad avere una PROPRIA app come già ci sono a Bologna e Milano con rtx che sono un sesto e la metà del ****
    .
    La differenza tra un’app propria e un qualunque My…. è enorme, ma i taxisti non lo capiranno.


  11. zi’ baldone:
    Senza polemizzare come del resto non hai fatto tu, io mi riferivo a quella Corazzata perchè la questione oggi riveste solo Roma ma in ogni grande città esistono corazzate, fregate e fregature.

    Un ulteriori punti deboli sono l’impossibilità di gestire buoni e abbonamenti e, forse non conoscendo il sistema, la scelta del mezzo alto, basso, sw grande, pos, aria condizionata, trasporto animali. E se il cliente tira il bidone, cosa non rara già oggi con gli attuali rtx, devi pagare comunque la corsa .
    Avremo mai la certezza che queste apps non finiscano nelle mani sbagliate ovvero abusive?

    Lumachino mi stupisce la tua veduta un po’ ristretta (perdonami l’ardire) sulla salva di siluri, o di supposte che dir si voglia, la quale dopo avere colpito la corazzata che citi. prenderà la mira e fara affondare tutte le navi italiane provocando uno sconquasso intero della flotta. Insomma aggiungiamo una nuova gabella, le supposte non sono più gratis dai tempi della SAUB.

  12. il costo da pagare va calcolato come per il canone della radio e non per la colonnina.. Speriamo prenda piede in modo di finirla con le corse “belle” riservate agli amici. Anche se sarà lungo il periodo per la sua diffusione

  13. E…. dal vostro piccolo taxi di provincia una notizia: la verita’ ancora non si svela. E gia’ ! la realta’ e ben diversa da quello che appare, la pentola che bolle e’ romana. il sistema non e’ quello indicato. il prezzo non e’ il giusto. E… e poi. … voglio proprio stare a guardare lo spettacolo che sara’. chissa’ dove andrete a finire. 0.79 cent? ha!ha!ha! che ridere…

  14. Nessuno ha detto che i 0,79€ si pagano anche in caso di bidone, e non ha l’allarme in gps. Non voglio dare i miei dati a un pregiudicato.

  15. Sono un collega di Roma, come per la maggior parte dei colleghi sono senza radio. Per chi non è di Roma deve sapere che qui da noi c’è la radio *** *** ***, che ormai lo sapete tutti la sede si trova nell *** *** *** probabilmente per pagare quest’ultima chiede per ottenere questa radio ben **.*** euro (si avete letto bene!) di cui **** sono per l’at
    trezzatura e altro, solo il compiuterino cinese tipo tablet lo fanno ben **** euro, chi conosce l’informatica sa che attualmente un tablet cinese costa sulle *** euro, e solo quello di una nota azienda con la mela non raggiunge le **** euro, quindi si specula pure su quello. E non solo dopo * mesi ed entro i * anni, bisogna pagare altri **** euro per diventare soci effettivi, quindi in totale si sborsa **.*** euro. In più bisogna aggiungere altri *** euro mensili per i soci in formazione, o *** mese per i soci effettivi.
    E non solo, prendono pure una *** *** *** *** *** ***.
    Ovviamente a Roma ci sono una baraonda di piccole radio, dal costo modesto che in 10 ore di lavoro danno al massimo una corsa. Oppure come nel mio caso non ho nulla, e passo le giornate al parcheggio oppure a girare a vuoto, e lo chiamano servizio pubblico.
    Le colonnine non hanno manutenzione da secoli.
    Io ho notato diversi clienti esasperati, che non hanno trovato un taxi, e perso importanti appuntamenti di lavoro, solo perche tutti uffici, banche, istituzioni e molto altro chiamano la nota radio del ***, ossia l’unica che l’utente medio conosce, e allora la musica è sempre la stessa: la vocina registrata che ci informa che non ci sono taxi in zona, ed io senza radio, sto al parcheggio nel mio caso anche in terza fila, a discutere con vigili e colleghi, e cosa ben più grave il cittadino percepisce che “a Roma non c’è un taxi”.
    Quindi magari, la nascente autorità, prima di aumentare il numero di licenze o peggio liberalizzare, a noi senza radio di Roma che siamo la metà dei tassisti, ci fornisca una radiolina, non dico gratis, ma almeno con prezzi onesti da crisi.
    Comunque più in dettaglio, per la nota radio fioccano le disdette, diversi colleghi han gettato la spugna per via dei suoi alti costi, tanto in questo momento radiomuniti e non, come diciamo noi a Roma “non c’è trippa per gatti”.
    Quindi morale della favola, già prima il noto Mr. *., ha osteggiato il numero unico del comune di Roma che tanto non serve a nulla, e secondo voi un tipo tosto come lui accetta di farsi portare via tutto, da noi poveracci con un fantomatico tablet… Vi ricordo che ha la ***** ancora da ultimare…

  16. in tutte le considerazioni che ho letto,ne manca una e mi permetto,con modestia,di evidenziarla,questo sistema SI PAGA A CONSUMO.senza fondi infruttiferi,canoni fissi sia che lavori o meno (oggi,3 giorni di influenza a casa PAGHI=) cauzione o acquisto apparecchiatura ecc. l’unica nota dolente che rischia di vanificarne l’espansione, SONO I BIDONI, anche se, tutto sommato……….!

  17. Se mai questa app dovesse prendere piede i bidoni scomparirebbero…cioè l’utente si registra con numero ed estremi della carta di credito sul portale My…..Quando il tassista accetta la chiamata vengono scalati 0,79 cent al tassista stesso che poi a fine corsa comunica l’importo a My….,che gestisce il traffico di denaro,muovendo la somma da un conto all’altro.Io ho capito così…e se realmente così fosse io spengo il tassametro quando ho la certezza di avere preso un bidone,ma mi faccio accreditare comunque la cifra espressa dal tassametro…un po’ come l’STP senza bisogno del codice finale dell’utente..

  18. Credo che il giornalista si sia buttato un po’ oltre la notizia mettendoci molto del suo. Ad oggi non mi risultano delibere capitoline sulla gestione delle chiamate a fantomatiche aziende, che si tratti di quella in oggetto che di altre. Molto rumore per nulla? Stiamo a vedere, sono proprio curioso.

  19. scusa Marco di Roma non ho capito nulla,non potevi mettere i numeri al posto degli asterischi? 😀

  20. Da tassista di Roma vi posso dire che la possibilita’ del “bidone” c’e’ anche col rtx ed il canone lo paghi lo stesso, anzi generalmente e’ meglio la corsa presa al telefono che per rtx, almeno e’ un indirizzo sicuro. Dubito fortemente che almeno qui in Italia la gestione delle chiamate taxi possa essere demandata a terzi esterni al settore in quanto per definizione l’ unico soggetto abilitato a ricevere la chiamata e’ il tassista stesso o chi gli ha rilasciato l’autorizzazione (e quindi il Comune che non puo’ fare altro che girarla al tassista stesso in quanto gestore unico del servizio che svolge). Dimostrazione di questo e’ il fatto che i titolari di licenza si associano in consorzi o cooperative, creano un centralino che raccoglie le chiamate e lo mettono a disposizione dell’ utenza finale senza pero’ avere nessuna esclusiva (unici riferimenti legali sono la 21/92 e i regolamenti comunali). Ora, la comunicazione data dall’ assessorato di Roma parla di accordo a tariffe vantagiose (ed in effetti e’ cosi trattandosi di un piano business) ma non di demandare ad altri se non ai tassisti la gestione del servizio.
    Circa il My taxi e la possibilita’ di divulgare i dati personali del tassista credo che l’autore dell’articolo abbia fatto un bel volo di fantasia (a Roma c’e’ una ordinanza che consente ai tassisti di mantenere riservati i loro dati personali esponendo in vettura il solo numero di licenza)
    Se e’ una innovazione che aiuta ad abbattere i costi e mettere in comunicazione diretta utente e servizio riducendoci i tempi di lavoro ben venga.

  21. @Marco di Roma
    Ma 3000 taxisti non si riescono ad organizzare per creare un rtx “onesto” a “proprietà condivisa” senza doverlo elemosinare a chicchessia?

  22. @EdBologna: mi permetto di rispondere io.
    Forse 3000 tassisti (in realta’ qualche centinaio in meno) hanno scelto di lavorare in modo indipendente ed e’ giusto in quanto contribuenti soggetti a studi di settore che usufruiscano di servizi per i quali pagano tasse comprensive di addizionali comunali. Consorzi o cooperative servono a creare condizioni favorevoli sul mercato per gli associati consentendo di allargare l’offerta a condizioni piu’ vantaggiose. L’attuale regolamento comunale di Roma sui servizi pubblici non di linea mette in grado il singolo tassista (ultimamente qualcuno invocava “una macchina uns licenza un tassista” di operare in questo senso) di operare in questo senso e questo si chiama liberismo e concorrenza.

  23. Quel giornalista è strafatto. Senza delibera del comune di Roma tutte quelle fregnacce sul futuro dei radiotaxi sono semplici allucinazioni. Per ora sta di fatto che il comune è riuscito ad ottenere da TIM delle tariffe telefoniche stracciate per i tassisti.
    Prima di sotterrare “il radiotaxi” e il suo Cesare deve passare ancora un bel po’ di acqua sotto il ponte Milvio.

  24. majin » Purtroppo sono costretto a cancellare cifre e nomi, ma ti assicuro che si tratta di cose a cui siamo abituati e quindi non ci vuole molto ad immaginare.

  25. Solo polemiche come sempre e Zero costruire, tipico italiano e taxi pure. Ma chi lo sa come sarà? Ancora non ne sappiamo nulla e già lo bocciiamo? E poi vogliamo il numero unico, magari gestito da comune(rabbrividisco) o da una ditta privata? Ma quale? E pagata quanto?. È vero, 79 cent a corsa x yy corse al dì x yy gg si arriva alla paurosa cifra di yyy euro e passa al mese..più del doppio di qualunque canone abituale. MA…! Se per questa cifra mi GArantisce yyy corse al mese equamente distribuite tra Malpensa, fuori Milano, disposizione, e tutto ciò che un comune mortale tassista da piazza neanche si sogna.. senza più manette, guerra fra centrali, fra colleghi, e magari vigilando su abusivi e abusi vari…ovviamente cifra detraibile in toto, e con agevolazioni possibili.. che ne pensate? Certo, troppo perfetto x essere vero in Italia…

  26. Casper,
    “lavorare in modo indipendente” significa lavorare in modo inefficiente, oltre a causare alcuni effetti collaterali del tipo intasamento dei posteggi centrali, rifiuto delle corse verso le periferie, rifiuto delle corse brevi, eccesso di taxi agli aeroporti, ecc.
    Inoltre ho sempre creduto che la scelta di lavorare senza radio sia una scelta fatta sulle spalle di chi invece la radio ce l’ha e se la paga, perché se tutti i taxisti avessero scelto di non avere rtx molto probabilmente i taxi di Roma non sarebbero quasi 8000, ma quasi 15000, perché se i taxi sono inefficienti ce ne vogliono di più per soddisfare la stessa domanda.
    Quindi i “cani sciolti”, come qualcuno li chiama…, dovrebbero essere un po’ grati a chi decide di spendere qualche € oggi (troppi?, non lo so: colpa degli ***), perché gli € spesi in rtx, cioè in EFFICIENZA, si ripagano oggi con qualche corsa in più, ma SOPRATTUTTO si ripagano domani con meno taxi in circolazione.
    Ogni scelta ha dei costi, alcuni sono qui e ora (canone rtx), altri sono posposti nel tempo (8000 vs 15000): chi può dire quali siano maggiori?

  27. Apprezzo molto la concretezza degli argomenti di EdBologna,lquello trattato ha molteplici sfaccettature e abbisognerebbe affrontarlo con una competenza che solo chi ha avuto responsabilità di rtx potrebbe spiegare ,e ,che la comunicazione si è così velocemente innovata ultimamente ,che il nuovo di ieri è già vecchio oggi e solo chi è nel settore può con competenza discutere di certi argomenti che ritengo siano fuori dalla nostra portata,i grandi fallimenti a spese del taxista nei sistemi radio insegnano.Sono contento che finalmente questi argomenti ,tabù fino ad ieri,vengono affrontati e con la necessaria calma vengano risolti a vantaggio della categoria tutta.

  28. Sierra 15 non capisco bene il tuo discorso,questo sistema al limite dovrebbe portare via un cliente ai rtx mica ai manettari che come si sa hanno tutto un altro modus operandi,a quelli di questi problemi da barboni non gliene frega niente.il loro referente resta la reception

  29. Be’ Manin dicevo che poi il cliente ha in mano praticamente un modem con scelta automatico visa, sw, clima o nulla di ciò è dopo poco che vedrà che con un click il taxi arriva immediatamente, non lo chiederà più in reception..almeno speriamo in bene, perché sempre ostici? E te lo dice il re dei pessimisti conservatori, ma proviamo. Se non funziona, si chiuderà da solo.

  30. Fratelli,
    ci siamo detti tutto e il contrario di tutto.
    Personalmente sarei favorevole almeno a provare ma questo conta poco.
    Quello che conta è CHI CONTROLLA LA GESTIONE?
    Se la GESTIONE sfugge dalle nostre mani allora può accadere di tutto o meglio accadrà esattamente quello che il GESTORE vorrà che accada.
    Ad esempio:
    – aumento progressivo e incontrollabile dei costi (potenzialmetne fino a strangolarci)
    – la gestione finanziaria degli importi dovuti (quando e come pagheranno?). Qualcuno ha presente come vengono rimborsati i vari bar/mense con i tickets mensa aziendali? ecco proprio così!
    – vie “preferenziali” per assegnare le corse più redditizie a qualcuno più “amico” di qualcun altro ecc.
    – stipula unilaterale di convenzioni a tariffe di favore (per il cliente ma sfavorevoli a noi) con alberghi/ristoranti/aziende/clienti abituali che dovremmo “ingoiare” per avere accesso al servizio.
    E cito solo le prime cose che mi vengono in mente.
    E’ quindi FONDAMENTALE che se APP’S deve essere che sia in qualche modo però sotto il NOSTRO CONTROLLO.
    Ed infatti in Germania si è subito scatenata la bufera tra le associazioni taxi e la società che ha lanciato la APP’S (che non aveva nulla a che fare con la categoria.
    Insomma non dobbiamo cadere dalla padella (RTX) alla brace (APP’S).

  31. milano32 » Colpito e affondato, anche se ci sarebbero alcune questioni molto tecniche come il controllo di alcuni parametri (e qui non possiamo svelare quali, ma i addetti ai lavori lo sanno) e sicurezze che un telefonino qualsiasi asportabile dalla vettura non può dare.

  32. 37 e 38: Esatto, il punto è proprio questo.
    Il punto nodale è nella simmetria, nella parità di forza tra domanda e offerta.
    Il cliente (NON i tassisti) è tutelato dalla tariffa fissata dal Comune.
    Il sistema delle “stelline” di Mycoso, espone il tassista al rischo di essere ricattato dal cliente: siccome c’è l’opzione di selezione ei soli tassisti 5 stelle, se non fai lo sconto, il cliente scrive che puzzi, bestemmi e fumi in auto e ti dà 1 stella. E tu non lavori più. Siamo in Italia, il paese dove, a detta dei clienti, il taxi all’estero costa la metà anche se la tariffa è doppia. Lo faranno.
    Con Mycoso, dunque, prepararsi ad andare da Lotto a Linate e ALL’ARRIVO o prendere 15 Euro, o essere fatti fuori. In ogni caso, sono cetrioli. Puntuti.

  33. se il cliente t scrive nn t mette le stelle, le fai mettere da un amico… nn c vuole molto…

    cmq costa caro, preferirei un unica radio, a canone piu basso…

    a NY nn hanno accettato, ma pensate voi, al posto di guidare, guardare il cellulare…saranno contenti i carrozzieri ahahah

  34. “37” CHI CONTROLLA LA GESTIONE? Questo è uno dei problemi fondamentali, ciò che non è entrato dalla porta, rischia di entrare dalla finestra. Mi spiego meglio: il controllo della gestione viene affidato ad una società e nulla può togliere che quote e parte della società, se non tutta, possa essere comprata da qualcuno, leggi bell’imbusto col ciuffo con le scarpe di pelle umana del suo amico che si ferma iin un’area di servizio a comprare un maglione. Significa che avendo in mano una società che offre questo servizio, ti offro un servizio con un altro servizio abbinato ai prezzi che decido io e tu taxista sei di nuovo col cetriolo appuntito in quel posto. Oggi invece abbiamo le Cooperative, i Consorzi che controllano e gestiscono le chiamate, con gestione della privacy e scusate se è poco perche se questi dati andassero in mano a qualche maleintenzionato o psicolabile il gioco è fatto.
    Invece una bella battaglia all’interno delle suddette coop. e consorzi vari per l’abbattimento dei costi questa sì che sarebbe una bella cosa., però bisogna partecipare alle assemblee!!! Un abbraccio
    P.s.: scusate gli eventuali errori ma sono senza occhiali

  35. e una bella assemblea sull’argomento?O è pretendere troppo dagli eroi della tastiera,come veniamo considerati?

  36. Fratelli,
    allora argomento stellette: il problema è ben noto a tutti gli operatori (ristoranti, allberghi, eyc.) che sono da tempo “inquadrati” da questi mezzi informatici. Si calcola che almeno il 30% dei “voti” assegnati siano falsi. Infatti c’è gente che si “offre” per scrivere opinioni false dietro pagamento (quasi sempre negative).
    C’è una via di (parziale) salvezza le stellette possono essere bidirezionali (tipo E-bay). Cioè anche l’operatore può dare il “voto” al cliente. Allora il cliente “rompi…….ni” se ti dà 0 stellette può essere ripagato con la stessa moneta. Quando ricevi una chiamata da un cliente con basso/bassissima valutazione gli si fa un bel marameo e ciao.
    Per quel che dice Buranello: è tutto giusto quel che scrivi, ma:
    – oggi i costi dei RTX sono PROIBITIVI, qui non si tratta di contenerli/ridurli etc.
    Oggi come oggi le ns. centrali DEVONO RIVEDERE COMPLEMENTE
    – STRUTTURA DI GESTIONE (fine di fior fiore di stipendi a uf)
    – STRUTTURA DEI COSTI (via costi di accesso assurdi e ingiustificati per installazione hardware/software, via canone fisso indipendente dalle corse assegnate)
    – STRUTTURA HARDWARE (secondo me con l’avvento degli smartphone non hanno più senso strutture hardware “pesanti” come le centrali radio per come le abbiamo sempre conosciute.
    In poche parole si tratta non di modificare/aggiustare/rattoppare quel che c’è. Serve un opera MOLTO più radicale.
    Arrivo a dire un’eresia: SERVE UNA RIFONDAZIONE (non comunista) DEL SISTEMA.
    Chi come noi è quello che deve PAGARE il COSTO di questo servizio dovrebbe chiedere (col forcone in mano pronto all’uso):
    – chiusura delle centrali attuali.
    – aprire un’unica centrale per città
    – fornire il servizio su smartphone per i grando volumi di lavoro
    – fornire il servizio telefonico “classico” per le nicchie da smistare su smartphnone del taxista
    Naturalmente dovrebbe essere un processo “gestito” in un arco di tempo ragionevole che permetta a tutti di uscirne ancora interi e di mettere a punto perfettamente il nuovo.
    Non vi mando più il solito abbraccio perchè sennò Khoolaas mi prende per il c..o
    Ciao

  37. aggiungo: fornire un servizio all’operatore a CONSUMO possibilmente andato a buon fine,dite la verita’……quanti di voi sarebbero pronti a fare carte false,per poter pagare un TOT a corsa aggiudicata EFFETTIVAMENTE svolta?

  38. In 15 anni di lavoro da tassista di fronte ad ogni novita’ ho sempre visto delle levate di scudi oltre misura e sentito commenti al limite del fantascientifico, che spesso poi hanno spalancato la porta a “reazioni” da parte delle amministrazioni locali di portata epocale: a Roma ci siamo beccati 2500 macchine in piu’ e 470 persone a processo per 5 anni perche’ volutamente qualcuno urlava al lupo al lupo.
    Ora…poiche’ come gia’ detto l’ autore dell’ articolo ha fatto dei bei voli di fantasia.
    Il comunicato della amministrazione capitolina non parla di My taxi, fantomatici gestori esterni, guerre ai rtx, controllo della vita dei tassisti, deportazioni e sbarchi alieni.
    Il comunicato dice solo che e’ in fase avanzata la possibilita’ di collegare il tassista che ne fara’ richiesta (e quindi libera scelta) con il numero unico gia’ attivo a Roma, nessuno ha parlato di costi (scusate ma quando rispondete alla colonnina pagate qualcosa??? ) In questo caso si tratterebbe di girare per la citta’ e sapere che se in un posteggio non c’e’ nessuno non si perderanno potenziali clienti.

  39. Casper » Tanto per aggiungere carne al fuoco: è stato presentato alle associazioni milanesi un progetto per le “colonnine virtuali wi-fi”.
    Mi piacerebbe tanto sapere se qualcuna di queste associazioni vorrà, bontà loro, sottoporre tale progetto all’approvazione della categoria, o dovrà essere come il solito taxistory a pubblicarla a spizzichi e bocconi.
    Siamo in attesa di un cenno da lassù.

  40. Io dalla mia centrale radio mi sento trattato solo da suddito, quando segnali qualche malfunzionamento o possibile concreta miglioria di dicono sempre di si come ai matti ma nulla cambia, molti di loro sono colleghi per modo di dire perchè in giro non li si vede MAI, chissà di cosa campano?

    La prima cosa da fare a favore di una libera concorrenza tra rtx sarebbe abolire per legge di fare acquistare ai tassisti apparecchiature specificatamente dedicate al loro sistema, abolire fondi di ingresso a fondo perduto. Entrambi questi fattori impediscono di fatto la possibilità da parte del tassista di passare da un rtx all’altro e quindi la libera concorrenza tra i vari rtx. Da molti anni ormai se si cambia la banca, il mutuo o la compagnia telefonica non si pagano penali per il rtx invece si.
    Sono queste le cose che se abolite scardinerebbero l’attuale stato di fatto delle centrali rtx che indipendentemente dal numero di “sudditi” e dipendenti fanno pagare il medesimo canone mensile, almeno questo succede a Milano.
    Che dire sono innamorato della scelta tecnologica del **** che ti offre il servizio e tu ti acquisti uno smartphone o un tablet, quindi un investimento minimo, e inizi a lavorare. Se nel futuro tutte le centrali si adattassero alle web application stile **** non sarebbe più necessario acquistare costosi terminali con i relativi costi di installazione e la migrazione da un rtx all’altro sarebbe semplice ed economica. Quando in merito alla centrale unica qualcuno nomina l’antitrust penso che andrebbe nominata anche in merito ai contributi a fondo perduto che siamo costretti a versare per lavorare ed offrire un servizio migliore.

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