“Il nostro portafogli gronda quattrini”

bloodIl testo della manovra finanziaria 2011 di Tremonti sarà presente sulla Gazzetta Ufficiale a partire dalla mezzanotte di domani. “Il nostro cuore gronda sangue” ha detto il presidente del Consiglio Berlusconi, che sembra vedersi costretto a fare quello che aveva promesso di non fare mai: mettere le mani in tasca agli italiani. Del resto 45,5 miliardi di euro non si recuperano in poco più di due anni senza sacrifici. Piangono le Regioni:”Per Regioni ed enti locali tagli complessivi per quasi 15 mld”. E sarà la morte per diverse province. “Abbiamo fatto domanda di ammissione ai lavori usuranti, per tutti”. Questo è l’esordio scherzoso del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, in occasione della conferenza stampo dedicata alla manovra finanziaria 2011. Tremonti ha parlato di un provvedimento “serio e impegnativo, da impegnare tutta la classe politica e tutto il Parlamento su interessi di carattere generale, cercando di chiedere fiducia su questi numeri e dal Paese, data la criticità della situazione che ha questo Paese”. Tremonti ha poi sottolineato che ”è evidente che” la crisi “non riguarda solo il nostro Paese ma come una quota enorme del pil dell’Europa.

La crisi può riguardare anche altri Paesi dell’Europa”. Gli eurobond sarebbero stati la salvezza, ma si è scelto di non percorrere quella strada:”Non saremmo arrivati a oggi se ci fossero stati”. Invece ”è fondamentale un maggiore grado di consolidamento delle finanze pubbliche in Europa”.”Ho l’impressione che ci sia una grande attesa – ha continuato Tremonti – per il vertice franco-tedesco della settimana prossima. Molto dipende dalle scelte che potranno essere fatte sull’Europa e per l’Europa nei prossimi giorni”. “La manovra si compone di ”tre parti: i costi degli apparati burocratici e politici e la loro riduzione, la parte relativa allo sviluppo e quella relativa alla finanza pubblica”. “Si tratta – ha sottolineato- di un secondo decreto aggiuntivo che si integra con l’altro”. Vediamo nel dettaglio alcuni punti della manovra. Verranno eliminati tutti gli enti pubblici con meno di settanta addetti. I membri del Cnel passeranno da 121 a 70. Consiglieri e assessori degli Enti locali più che dimezzati: da 140.000 a 53.000. -20% per i consiglieri regionali, da 775 a 610. Molti comuni saranno accorpati: ben 1970 comuni sotto i mille abitanti. Ci sarà anche una riforma costituzionale:”il punto di caduta definitivo – ha detto Roberto Calderoli – sarà il disegno di legge costituzionale approvato dal Consiglio dei ministri, che porterà al dimezzamento del numero dei parlamentari, ma attraverso la fine del bicameralismo perfetto i tempi verranno dimezzati e conseguentemente le spese dell’attività legislativa”. Scatta anche un “contributo di solidarietà” che per qualcuno assomiglia molto a una patrimoniale: 5% per il redditi fra 90.000 e 150.000 euro, 10% dai 150.000 euro in poi. Per quanto riguarda le contrattazioni aziendali:”E’ prevista l’estensione verso tutti i dipendenti di quegli accordi che sono coerenti con l’intesa interconfederale realizzati prima di questa intesa e validati dal consenso maggioritario dei lavoratori. Penso a Mirafiori e Pomigliano ma devono essere accordi coerenti con l’intesa interconfederale”. Lo ha detto il ministro Sacconi. Novità anche per i licenziamenti. “La norma che risponde alla sollecitazione della Bce – ha spiegato Sacconi – rafforza la contrattazione di prossimità, quella aziendale e quella territoriale. Non interviene invece su minimi contrattuali ma – ribadisce Sacconi – ha una capacità compiuta su tutto ciò che è organizzazione della produzione e del lavoro anche in deroga ai contratti nazionali, dall’orario di lavoro al mansionamento, dai rapporti lavoro fino alle conseguenze del licenziamento senza giusta causa con l’esclusione dei licenziamenti discriminatori”. “L’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori non è stato modificato. Non l’abbiamo toccato. Abbiamo solo previsto la possibilità che con accordi aziendali si possano definire accordi in materia di licenziamenti senza giusta causa”. Brutte notizie per le tredicesime dei dipendenti pubblici, slitteranno:”.Non è un taglio ma – ha detto Tremonti – è uno slittamento nell’erogazione”.

Fonte: NewsPedia – F.Manna – 13/8/2011

72 commenti

  1. Ho seguito passo-passo la conferenza stampa dei ministri, e non si fa cenno di liberalizzazioni. Viene però ribadito che la manovra attuale, intesa come provvedimento supplementare straordinario, lascia immutate le decisioni già deliberate nella manovra precedente. Per quanto concerne l’argomento liberalizzazioni, resta tutto abbastanza aleatorio. Si parla di servizi pubblici locali, che sono cosa ben diversa da trasporto pubblico locale. Ciononostante il livello di guardia resta alto

  2. Purtroppo sono costretto a smentirti , pur non essendo un esperto di diritto ho dato una veloce scorsa su internet per scoprire che il trasporto pubblico locale è uno dei principali servizi pubblici locali di rilevanza economica , come la raccolta dei rifiuti e la distribuzione dell’acqua. Secondo me non hanno nominato ancora la parola taxi per non trovarsi il paese bloccato dalle auto bianche a ferragosto. L’incubo greco si sta materializzando e bisogna prepararsi a un autunno rovente.

  3. io non ci sto capendo più niente tutti dicono la loro, vi prego siate più precisi ho paura

  4. Titolo II Liberalizzazioni, privatizzazioni ed altre misure per favorire lo sviluppo
    Art. 3
    Abrogazione delle indebite restrizioni all’accesso e all’esercizio delle professioni e delle attività economiche
    1. In attesa della revisione dell’articolo 41 della Costituzione, Comuni, Province, Regioni e Stato, entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, adeguano i rispettivi ordinamenti al principio secondo cui l’iniziativa e l’attività economica privata sono libere ed è permesso tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge nei soli casi di:
    a)vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali;
    b) contrasto con i principi fondamentali della Costituzione;
    c) danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana e contrasto con l’utilità sociale;
    d) disposizioni indispensabili per la protezione della salute umana, la conservazione delle specie animali e vegetali, dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio culturale;
    e) disposizioni che comportano effetti sulla finanza pubblica.
    2. Il comma 1 costituisce principio fondamentale per lo sviluppo economico e attua la piena

    Questo è il testo del decreto e se lo interpreto bene ( accetto consigli ) noi siamo esclusi per la bolkestein . Ma leggendo più avanti sembra che hanno ribaltato il regolamento comunale :Le restrizioni in materia di accesso ed esercizio delle attività economiche previste dall’ordinamento vigente sono abrogate quattro mesi dopo l’entrata in vigore del presente decreto.
    9. Il termine “restrizione’”, ai sensi del comma 8, comprende :
    a) la limitazione, in forza di una disposizione di legge, del numero di persone che sono titolate ad esercitare una attività economica in tutto il territorio dello Stato o in una certa area
    geografica attraverso la concessione di licenze o autorizzazioni amministrative per l’esercizio, senza che tale numero sia determinato, direttamente o indirettamente sulla base della popolazione o di altri criteri di fabbisogno;
    b) l’attribuzione di licenze o autorizzazioni all’esercizio di una attività economica solo dove ce ne sia bisogno secondo l’autorità amministrativa; si considera che questo avvenga quando l’offerta di servizi da parte di persone che hanno già licenze o autorizzazioni per l’esercizio di una attività economica non soddisfa la domanda da parte di tutta la società con riferimento all’intero territorio nazionale o ad una certa area geografica ;
    c) il divieto di esercizio di una attività economica al di fuori di una certa area geografica e l’abilitazione a esercitarla solo all’interno di una determinata area;
    d) l’imposizione di distanze minime tra le localizzazioni delle sedi deputate all’esercizio della professione o di una attività economica;
    e) il divieto di esercizio di una attività economica in più sedi oppure in una o più aree geografiche;
    f) la limitazione dell’esercizio di una attività economica ad alcune categorie o divieto, nei confronti di alcune categorie, di commercializzazione di taluni prodotti;
    g) la limitazione dell’esercizio di una attività economica attraverso l’indicazione tassativa della forma giuridica richiesta all’operatore;
    h) l’imposizione di prezzi minimi o commissioni per la fornitura di beni o servizi, indipendentemente dalla determinazione, diretta o indiretta, mediante l’applicazione di un coefficiente di profitto o di altro calcolo su base percentuale;
    l) l’obbligo di fornitura di specifici servizi complementari all’attività svolta.
    10. Le restrizioni diverse da quelle elencate nel comma 9 precedente possono essere revocate con regolamento da emanare ai sensi dell’articolo17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, emanato su proposta del Ministro competente entro quattro mesi dall’entrata in vigore del presente decreto .
    Prima siamo esclusi poi siamo inclusi quale delle due?
    Accetto spiegazioni

  5. Manuel » Nessuna illusione, nessuna certezza. Ciò che è certo è proprio quel “ciò che non sarà espressamente regolamentato (entro 8 mesi) sarà libero” che fa già parte della manovra precedente (che resta in vigore). Cerchiamo di mantenere i nervi ben saldi e rimanere lucidi.


  6. luca ud10:

    io non ci sto capendo più niente tutti dicono la loro, vi prego siate più precisi ho paura

    stiamo calmi. Lo dico a tutti. La paura è sempre nemica della determinazione

  7. Secondo me l’art. 9 par. a)- b) ci mette dentro in pieno, abbiamo 8 mesi per farci escludere, partendo dalla Bolkestein.

  8. Ma quello che dico, nessuno riesce a contattare qualcuno o qualche sindacalista per saperne di piu’ ……siamo troppo mosci !!!!!!!!!

  9. in effetti, da mezzo profano e senza tenere conto della diettiva (leggendo qui, alcuni dicono che va rispettata, pena sanzioni ue, altri dicono che una direttiva è come un consiglio e non necessariamente va rispettato…onestamente, non ci ho capito nulla), leggendo la parte citata da Svizzero, mi farebbe intendere che implicitamente anche i taxi sono liberalizzati; però, continuando a leggere, si trova questo:

    “11. Singole attivita’ economiche possono essere escluse, in tutto o
    in parte, dall’abrogazione delle restrizioni disposta ai sensi del
    comma 8; in tal caso, la suddetta esclusione, riferita alle
    limitazioni previste dal comma 9, puo’ essere concessa, con decreto
    del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro
    competente di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze,
    sentita l’Autorita’ per la concorrenza ed il mercato, entro quattro
    mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del
    presente decreto, qualora:
    a) la limitazione sia funzionale a ragioni di interesse pubblico;
    b) la restrizione rappresenti un mezzo idoneo, indispensabile e,
    dal punto di vista del grado di interferenza nella liberta’
    economica, ragionevolmente proporzionato all’interesse pubblico cui
    e’ destinata;
    c) la restrizione non introduca una discriminazione diretta o
    indiretta basata sulla nazionalita’ o, nel caso di societa’, sulla
    sede legale dell’impresa.”

    Quindi, che ci si possa appellare e concordare una nuova regolamentazione? Le porte al dialogo, apparentemente, sono aperte…

    In effetti, fossi in voi, da domani tartasserei i vostri sindacati, anche se è domenica. Qui ne va del futuro vostro e della professione. Ok non farsi prendere dal panico, ma meglio interessarsi per nulla piuttosto che fare gli ottimisti e prenderselo in quel posto ; )

  10. ops, 1 minuto fa ho aggiunto un commento in modo anonimo convinto d’aver ancora aperto il login…

  11. provo a dar fiato a delle riflessioni personali tra me e il mio criceto(cervello):
    In attesa della revisione dell’articolo 41.
    minimo 9-12 mesi (a meno che il cagotto preso sui mercati non li porti ahinoi a piu’ miti e celeri consigli).
    Comuni, Province, Regioni e Stato, entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.
    aggiungiamo altri 12 mesi e siamo alle elezioni 2013………
    a voi tirare le somme.
    adeguano i rispettivi ordinamenti al principio secondo cui l’iniziativa e l’attività economica privata sono libere ed è permesso tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge nei soli casi di.
    noi siamo ampiamente normati,anche se………..
    a)vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali.
    la bolkestein e’ nient’altro che 1 consiglio,altrimenti non si spiegherebbero giuridicamente situazioni in salsa greca o peggio irlandese.
    :Le restrizioni in materia di accesso ed esercizio delle attività economiche previste dall’ordinamento vigente sono abrogate quattro mesi dopo l’entrata in vigore del presente decreto.
    qui’ oltre a non spiegarmelo,incomincio a preoccuparmi.
    9. Il termine “restrizione’”, ai sensi del comma 8, comprende :
    a) la limitazione, in forza di una disposizione di legge, del numero di persone che sono titolate ad esercitare una attività economica in tutto il territorio dello Stato o in una certa area
    geografica attraverso la concessione di licenze o autorizzazioni amministrative per l’esercizio, senza che tale numero sia determinato, direttamente o indirettamente sulla base della popolazione o di altri criteri di fabbisogno;
    b) l’attribuzione di licenze o autorizzazioni all’esercizio di una attività economica solo dove ce ne sia bisogno secondo l’autorità amministrativa; si considera che questo avvenga quando l’offerta di servizi da parte di persone che hanno già licenze o autorizzazioni per l’esercizio di una attività economica non soddisfa la domanda da parte di tutta la società con riferimento all’intero territorio nazionale o ad una certa area geografica ;
    c) il divieto di esercizio di una attività economica al di fuori di una certa area geografica e l’abilitazione a esercitarla solo all’interno di una determinata area;
    d) l’imposizione di distanze minime tra le localizzazioni delle sedi deputate all’esercizio della professione o di una attività economica;
    e) il divieto di esercizio di una attività economica in più sedi oppure in una o più aree geografiche;
    f) la limitazione dell’esercizio di una attività economica ad alcune categorie o divieto, nei confronti di alcune categorie, di commercializzazione di taluni prodotti;
    g) la limitazione dell’esercizio di una attività economica attraverso l’indicazione tassativa della forma giuridica richiesta all’operatore;
    h) l’imposizione di prezzi minimi o commissioni per la fornitura di beni o servizi, indipendentemente dalla determinazione, diretta o indiretta, mediante l’applicazione di un coefficiente di profitto o di altro calcolo su base percentuale;
    l) l’obbligo di fornitura di specifici servizi complementari all’attività svolta.
    10. Le restrizioni diverse da quelle elencate nel comma 9 precedente possono essere revocate con regolamento da emanare ai sensi dell’articolo17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, emanato su proposta del Ministro competente entro quattro mesi dall’entrata in vigore del presente decreto .
    e qui’ il pericolo non lo vedo tanto per il ns.comparto (anche se il rischio ce’ ed e’ tangibile) ma SOPRATUTTO per i cugini N.C.C. che sono a tutti gli effetti dei cavalli di tro.a (HO DETTO CAVALLI) con cui fagocitare e scardinare il ns.impianto cosi’ come lo conosciamo ora.
    posso aver detto 1 sacco di stupidaggini e nel caso chiedo venia,ma sarei grato di conoscere la vs.gradita opinione.

  12. il testo del decreto lo trovate sul sito online del corriere della sera.
    1 – la Bolkestein non è più per l’italia solo una direttiva ma è passata legge a maggio del 2010 ed è comunque un vincolo derivante dalla comunità europea come indicato al punto tre.
    2 – ora sono moderatamente più tranquillo . ho ripreso il testo della legge regionale 20/1995 all ‘ art.7 comma 2 dice: ” .. La giunta regionale … determina … il contingente delle licenze….. sulla base della densità della popolazione dell’ estensione territoriale e delle relative caratteristiche…..” quindi in netto contrasto con quanto riportato dall’ articolo 9 comma a.
    Se ci pensate quest’anno è entrato a far parte della conurbazione anche il comune di Bresso e ogni anno viene rivisti il contingente di licenze.
    Nonostante questo teniamo alta l’attenzione per sicurezza

  13. nella sua prima formulazione la manovra prevede effettivamente la nostra liberalizzazione. c’è scritto, nero su bianco, che il sistema delle licenze è un’indebita restrizione alla libertà economica. il punto a) dell’articolo 9 è l’unico che lascia aperto uno spiraglio. nel senso che è scritto male e secondo me si può interpretare in due modi. dove dice ‘senza che tale numero sia determinato, direttamente o indirettamente sulla base della popolazione o di altri criteri di fabbisogno’, questo potrebbe anche significare che il numero chiuso rimane se è determinato in relazione alla popolazione, come avviene per noi. d’altra parte, può anche voler dire il contrario. è scritto proprio male. ma non mi farei troppe illusioni su questioni interpretative. se dovesse davvero saltare il principio del contingentamento delle licenze sarebbe proprio dura. ma se volessero riformare il settore mantenendo però un numero determinato di licenze, allora se ne potrebbe ragionare perché, con le giuste decisioni, potremmo tutelare licenza e lavoro.

  14. Ho letto questa notte la gazzetta ufficiale. Purtoppo al momento per noi taxi drivers non c’è scampo in quanto il decreto prevede l’abrogazione di tutte quelle “restrizione”, per es.: il numero di licenze per svolgere una determinata attività, ecc.. La nostra ancora di salvezza è che nei prossimi 120 giorni (pochissimo tempo) dobbiamo dimostrare che abrogare le “restrizioni” nel settore taxi non porta benefici all’utenza per i motivi che noi tassisti sappiamo bene, e che adesso dobbiamo illustrarli al governo, in modo talmente convincente da farci restare fuori dal decreto.

  15. Da noi stamattina c’ e ‘ molta agitazione qualcuno da se ci sono novità’???

  16. SPERO DI NON AVER TROVATO UNA CAVOLATA MA LEGGETE QUA””Decreto di ferragosto 13/8/2011 n 138: niente liberalizzazione delle professioni (c’era in “bozza”) da http://www.dirittodelle professioni.it Leggi qui il testo del decreto di ferragosto sulla (in realtà, mancata) liberalizzazione delle professioni. E’ l’art. 3 del decreto legge n. 138 del 13/8/11, intitolato “Abrogazione delle indebite restrizioni all’accesso e all’esercizio delle professioni e delle attività economiche”.

    DATEMI UN VS. PARERE O UNA CONFERMA

  17. Rinfreschiamoci le idee e rinfreschiamole a chi di dovere

    http://www.reloaderitalia.it/doc/stampa/corrtrasp2.pdf

    http://www.assotaxi.it/it/archivio/Taxi_vittima_del_libero_mercato.pdf

    come è diventato rischioso e complesso prendere un taxi ad Amsterdam
    http://www.dutchamsterdam.nl/63-amsterdam-taxi

    e per finire un confronto di opinioni interessante
    http://www.lavoce.info/commenti/281002182.html

    Caro moderatore forse riterrai opportuno, è nel tuo diritto, non pubblicare questo mio post ma visto che in tanti, e non solo taxisti, leggono questo blog ho fatto io una ricerca che magari alcuni di questi lettori non hanno fatto.

    Ciao

  18. Ciao a tutti e’ uscito il decreto legge per intero si tratta del 11G0185 c’e’ qualcuno che riesca a decifrarlo?,io da una prima lettura non ci vedo implicati,ma forse non riesco a leggere tra le righe,provateci anche voi basta inserire il codice in google ed esce il decreto.
    Grazie
    Dario

  19. Signori, scusatemi il ritardo, ma sono dedito a cercare di stabilire contatti.
    Prima la parte brutta: siamo dentro. Cioè, se nulla cambia da oggi, siamo liberalizzati. Il nuovo DL 12.08.2011 ha espressamente eliminato la legislazione precedente, quindi non ci sono più dubbi. Ma poi viene la parte bella: il nuovo decreto (Art.4 c.2) apre anche una speranza. Possiamo intervenire e spiegare, anzi, dimostrare perché al Paese non convenga liberalizzare i taxi, e illustrare come e dove siano fallite le liberalizzazioni. La partita si sposta lì.
    Le Associazioni di categoria, a fine luglio, si erano già mosse in tal senso (io ero lì, anche se non sono un rappresentante di categoria, ma ero lì in rappresentanza consultiva di Autoradiotassi xxxx; dato il momento difficile avevano convocato anche i radiotaxi, e c’erano tutti), cioè di motivare giuridicamente e sostanzialmente le nostre obiezioni. Per cui, preoccupati, e molto, sì. Determinati, fino in fondo, anche. Ma non facciamoci prendere dal panico: come ha già detto Leo “La paura è sempre nemica della determinazione”. Perché stanno agendo, almeno qui a Milano, nel modo giusto. Se ciascuno farà la sua parte, ce la poremo fare, anche se sarà dura, perché chi vuole mettere le zampe sul nostro settore è molto forte e motivato.

    Se Marco e Leonardo vogliono, hanno il permesso di “copiaincollare” l’articolo di ieri che ho postato su blogtassista.

  20. lumachino » Non trovo particolari motivi per non approvare il tuo post: se hai torvato fonti informative che sono interessanti è giusto condividerle e ha fatto la scelta giusta

  21. Lucone » Dalle parole dette in conferenza stampa, il DL 12.8.2011 sarebbe complementare a quello precedente e non sostitutivo. La sicurezza di “esserci dentro” a mio avviso non è assoluta e in ogni modo esistono tempi tecnici del decreto che possono scongiurare la cosiddetta “sorpresa d’agosto”: Pubblicato sulla gazzatta uff. con l’esame al senato il 22 agosto, l’obiettivo è quello di portare il decreto a palazzo Madama dal 5 settembre, poi la manovra dovrà passare al vaglio della Camera.

  22. signori mi permetto di rifare una personalissima considerazione,siamo tutti nella stessa barca,giusto?..bene detto questo credo che la liberalizzazione selvaggia delle licenze non potrà essere attuata per evidente mancanza di spazio nei posteggi ( mi dite voi dove si metterebbero le macchine se ci fossero 20000 licenze a milano?)e questo è uno. SECONDO, ma con tutti quelli che hanno comprato e pagato salatamente la licenza( io compreso) pensate che i nostri illustri ministri e onorevoli ( nonchè sindaco a cui spetterebbe l’immissione eventuale di nuove licenze) non sappiano del putiferio naturale che una eventuale immissione scatenerebbe? TERZO, qua le cooperative hanno già fallito in passato,il costo è troppo alto e alla fine si dovrebbero arrendere all’evidenza,QUARTO, siamo tanti ed eventuali scioperi non gioverebbero ne a noi,ne alle nostre città,ma se non ci fosse altra scelta che fareste voi? (e loro pensate che non ci pensino?)…succederà qualcosa,ma sicuramente non sarà tragica…o almeno lo spero 🙂

  23. Ho l’impressione che ci sia una grandissima confusione su tutto e organi non ufficiali (come ad esempio blogtassista) emettano sentenze troppo frettolose.
    Mi pare strano che i nostri sindacati più grandi non siano già al lavoro per capire ed effettuare controproposte, ma soprattutto che non abbiano modo di sapere esattamente come stanno le cose e comunicarle in qualche modo a noi tassisti.
    Inoltre mi chiedevo,e ,mi piacerebbe aver risposta da qualcuno: ma tutta questa preoccupazione è solo qui a Milano? Qualcuno ha scritto da Roma, Firenze Palermo o chissà dove?
    In Italia ci sono quanti Taxi? 40- 50.000?
    Mi dicono anche che le licenze di altre città sono molto più costose di quelle di Milano. Possibile buttare tutto al vento??

  24. So che non centra una mazza con il post, ma non si riesce ad organizzare un incontro per conoscerci finalmente, almeno sappiamo che faccia abbiamo.

    ps. Moderatore se ritieni opportuno non pubblicarlo, non c’è problema, grazie per il vostro contributo. E’ veramente confortante a volte sapere in tempo reale le opinioni dei collegi in questo agosto. ciao

    Nota del webmaster: abbiamo lanciato la proposta a luglio inoltrato, ma probabilmente non è stato il periodo più adatto. Ci riproveremo a settembre o giù di li. Ciao Leonardo

  25. leonardo, il tuo ragionamento sui tempi non fa una piega. ma credi davvero che in commissione e, successivamente, in aula, ci sarà davvero qualcuno disposto a retrocedere su un passaggio normativo così altamente simbolico come le liberalizzazioni? il punto è comprendere se, come e quando, la CATEGORIA UNITA (UNITA, UNITA, UNITA) deciderà di intervenire sul legislatore per provare finalmente a esercitare quell’attività di pressione che è l’unico modo per salvare il salvabile.

  26. baccala » i sindacati, cgil in testa, annunciano sciopero a settembre per varie categorie di lavoratori coinvolti dalla manovra. A quanto pare non saranno solo i tassisti ad avere qualcosa da dire.

  27. luca » Appena le Organizzazioni Sindacali romperanno il silenzio (!) verremo – forse – a conoscenza dei loro interventi in programma. Penso che a fine agosto se ci metteremo di fronte a un sindacato qualsiasi a bussare alla porta, qualcuno ci aprirà. Se a bussare saremo in TANTI, tanto meglio: dai commenti che leggo i volontari di certo non mancherebbero. Per quanto riguarda le possibilità di retrocedere, penso che prima di retrocedere sia più importante CAPIRE (questo mi spaventa di più). Rassegnato però MAI, e come me pare anche tantissimi altri

  28. Tutti diciamo il contrario di tutto possibile che non esiste un tecnico che abbia capito qualcosa
    Io credo da ignorante che la palla sia sempre in mano ai comuni?
    Pero’ la mia paura e’ un altra per caso non e che con questa legge una persona possa decidere di diventare tassista prescindere dai comuni
    Cioè io pinco pallo da oggi faccio il taxi driver
    Fatemi sapere

  29. Leonardo manadmi tua email. Ho un numero di un collega sindacalista di Roma che mi ha detto cose interessanti, ma non posso mettermelo nel blog. Potresti fare 2 chiacchiere con lui o ti mando il mio Cell e ti spiego cosa mi ha detto

  30. Comunque il mercato completamente libero è distorto tanto quanto quello completamente bloccato. Per funzionare deve essere un ibrido dei 2 altrimenti si inceppa. Non ci possono essere 10 taxi, 20 farmacie, 5 avvocati ecc in una città ma ugualmente non ci possono essere neppure 60000 taxi, 800000 farmacie o 1.000.0000 di avvocati. Il contingentare i vari settori in base a parametri di necessità è il giusto compromesso per permettere al sistema di funzionare. Oggi qualcuno cerca di forzare la mano perché la continua speculazione borsistica ha ormai spremuto tutto quello che c’era da spremere. L’UE è destinata a fallire in quanto Unione fatta di solo speculazione finanziaria. Greci, Irlandesi, Portoghesi, Spagnoli e da diverso tempo anche i francesi ne vogliono uscire. Solo la Germania che ormai detta legge a tutti insiste per dettare da sola le regole. Ma già nella crisi del ’38 dare il timone decisionale ai tedeschi abbiamo visto dove ha portato…. Bisogna mantenere la calma; combatterli in caso di tentativi di liberalizzare selvaggiamente e avere la pazienza di aspettare perché piano piano tutti i cittadini europei stanno letteralmente iniziando ad odiare UE e BCE


  31. Novanta:

    Ho l’impressione che ci sia una grandissima confusione su tutto e organi non ufficiali (come ad esempio blogtassista) emettano sentenze troppo frettolose.Mi pare strano che i nostri sindacati più grandi non siano già al lavoro per capire ed effettuare controproposte, ma soprattutto che non abbiano modo di sapere esattamente come stanno le cose e comunicarle in qualche modo a noi tassisti.Inoltre mi chiedevo,e ,mi piacerebbe aver risposta da qualcuno: ma tutta questa preoccupazione è solo qui a Milano? Qualcuno ha scritto da Roma, Firenze Palermo o chissà dove?In Italia ci sono quanti Taxi? 40- 50.000?Mi dicono anche che le licenze di altre città sono molto più costose di quelle di Milano. Possibile buttare tutto al vento??

    Beh, guarda, cosa vuoi che ti dica… Il decreto è una integrazione del precedente. Il dubbio principale sul fatto che i taxi entrassero o meno nella lenzuolata di liberalizzazioni, nel DL predcedente, era dato dall’esistenza della legislazione sulla categoria. “Le professioni non regolamentate saranno libere”. Essa, con questo DL, viene spazzata via (Art.3, c.1), togliendo ogni dubbio. Ecco perché sono così sicuro.

    Quanto alla preoccupazione che sia solo a Milano… Come dirlo in modo elegante… Ecco, a Milano non ci sono caporioni proprietari di Società per la gestione di taxi liberalizzati, che aspettano con ansia le liberalizzazioni…
    Assenza di comunicazione: tutti hanno gli uffici chiusi e sono “al mare”.


  32. Leonardo:

    Lucone » Dalle parole dette in conferenza stampa, il DL 12.8.2011 sarebbe complementare a quello precedente e non sostitutivo. La sicurezza di “esserci dentro” a mio avviso non è assoluta e in ogni modo esistono tempi tecnici del decreto che possono scongiurare la cosiddetta “sorpresa d’agosto”: Pubblicato sulla gazzatta uff. con l’esame al senato il 22 agosto, l’obiettivo è quello di portare il decreto a palazzo Madama dal 5 settembre, poi la manovra dovrà passare al vaglio della Camera.

    Infatti. Concordo, che è complementare. E, infatti, “complementa”, e come! Col vecchio Dl, poi DdL, qualcuno non era sicuro che i taxi rientrassero automaticamente nei settori liberalizzati perché esiste una regolamentazione del settore. Ebbene, questo DL spazza via la Legislazione precedente. Se c’erano dei dubbi, questo DL “complementa ed integra”: li toglie.
    Secondo me, rispetto all’altro, non cambia nulla (io penso che c’eravamo dentro anche prima), tranne la specifica dei requisiti da fornire per non essere liberalizzati (Art.4 c.2). E questo è un favore che ci hanno fatto.
    Concordo anche che i tempi tecnici ci sono, e come. Come la “sostanza” per portare argomentazioni. Il problema si sposta sul tavolo della politica. Il problema sarà vedere chi comanda davvero in Italia: la politica o i poteri economici? Perché un conto è avere argomenti, un conto è che essi vengano accolti.

  33. non ci siamo capiti leonardo. non intendevo dire che saremo noi a dover retrocedere. volevo dire che nessun parlamentare sarà mai disposto a votare contro le liberalizzazioni. ci mancherebbe altro che fossimo noi a cedere….

  34. non vorrei insistere sui soliti tasti dolenti. però a questo punto una considerazione sui nostri sindacati vorrei proprio farla. senza entrare nel merito di ciò che stanno o non stanno facendo concretamente, bisogna dire che sul fronte comunicazione sono totalmente assenti. per quel che ne so potrebbero essere duramente al lavoro, ma allora perché non metterci al corrente di quanto stanno facendo per fronteggiare una calamità come quella che si sta abbattendo sulla categoria? come dimostra questo blog, molte persone richiedono ‘informazione’ e strumenti per capire. e proprio taxistory dimostra anche che molti di noi usano internet come fonte di notizie. perché i sindacati di categoria non istituiscono canali ‘ufficiali’ di comunicazione? non sarebbe più semplice? e ora che c’è un’emergenza, perché non prendere atto della rilevanza di taxistory e chiedere spazio per illustrare al meglio l’evoluzione della situazione? tutte cose che si possono peraltro fare comodamente anche dai luoghi di vacanza. mi pare che sul fronte della comunicazione abbiamo avuto una drammatica conferma dello stato in cui versa la rappresentanza sindacale nel comparto taxi. rivoluzioni ora non se ne possono fare, ma occorre farci sentire e premere sui rappresentanti perché forniscano risposte adeguate alla sfida che rischia di rovinarci tutti. ognuno di noi ha una parte di responsabilità, non dimentichiamolo, e stiamo sotto a chi deve giocare la partita.

  35. Fabio » L’ Italia ha fatto spesso il gioco delle tre carte con la UE: è facile fare credere di dare il via a chiunque voglia improvvisarsi tassista dall’ oggi al domani. Nella realtà credo che nessun comune (in particolare quelli più grossi) dedideri farsi carico di una rogna che dovrà poi grattarsi da solo. Una sovrapopolazione di tassisti incazzati che rischiano di passare le giornate a girarsi i pollici deve essere gestita come emergenza.
    Se è possibile evitare di tirarsi la zappa sui piedi o darsi bottigliate sui maroni come Tafazzi, valuteranno ben bene il da farsi, ma questo come al solito, è una mia valutazione del tutto personale

  36. Lucone » Per ora l’italia viene comandata dalla UE-BCE-FMI e vattelapesca- I poteri economici li conosciamo per nome e cognome, il quanto alla politica, stendiamo un velo pietoso. Il probelema non è solo “tassistico” a mio avviso, ma generalizzato e strutturale

  37. luca » c’è stato un doppio misunderstanding: giammai ho pensato a una remissione da parte nostra!!! Vai tranquillo, non penso assolutamente che tu lo abbia ipotizzato… ci mancherebbe altro.

  38. luca » un collega di un grosso sindacato si è iscritto a taxistory, quindi ci conosce e ci legge. Spero tragga numerosi spunti dalle nostre / vostre osservazioni relazionando a chi di dovere. Per ora non posso dire di più.

  39. i sindacati devono dire cosa sta succedendo,siamo preoccupati ed è uno dei loro doveri informarci….. quando tornano dal mare?


  40. Leonardo:

    luca » un collega di un grosso sindacato si è iscritto a taxistory, quindi ci conosce e ci legge. Spero tragga numerosi spunti dalle nostre / vostre osservazioni relazionando a chi di dovere. Per ora non posso dire di più.

    …questa può essere una buona notizia… voglio dire una cavolata,MA RACCOGLIERE FIRME E PRESENTARLE AL NOSTRO SINDACO PER CAPIRE LA SUA IDEA?? ( NON TOCCHEREBBE A LUI,EVENTUALMENTE RILASCIARE LICENZE??)

  41. cmq….mettendomi nei panni degli amministratori,a lasciar libera tutta la faccenda taxi,perche’ poi o,lasciano cosi’ o tutto libero,nn un po’ di piu’,dicevo…..domani,tolto il costo della licenza x fare il tassista investimento…..zero,in una settimana avrei,sempre come amministratore,minimo 3000-4000….(in base alla citta’)macchine bianche in giro,e dove me le metto?tolgo i parcheggi a pagamento?solo a genova,con 3000 macchine bianche in + da “posteggiare”,la genova parcheggi perderebbe 43.000 euro al giorno e la ge-parcheggi e’ una societa’ dove uno dei soci e’ il marito della sindachessa e un’altra la moglie dell’ex assessore al traffico,43.000 al gg x 30gg=1.290.000 euro al mese in meno.
    poi….ad esempio,quelli dei mercati rionali?sono +o- come noi come tipologia di numero di utenza ecc,anche x loro se togli il costo della licenza l’investimento…..un furgoncino…1 banchetto….2 ombrelloni…..ma lo sapete il giorno dopo quanti marocchini sono li che vogliono farsi largo?
    x me,daranno MOLTO spago agli ncc,quello si che x noi sara’ un problema serio,cercheranno di levarci la “torta” gia’ piccola che abbiamo.

  42. Non dimenticate che le tasse che ci fanno pagare sulla cessione della licenza di fatto ha reso legale e ufficializzato il fatto che la nostra è un’attività a tutti gli effetti privata con tariffe gestite di volta in volta tramite accordi con le istituzioni locali. Nell’accezione più ampia del termine tutto può essere considerato servizio pubblico: dal vigile al medico al notaio al teamviere

  43. Oops scappato il dito sul maledetto iPhone concludo: ben diverso è distinguere chi l’attività la svolge da dipendente e chi ci investe e ci ha investito denaro per avviarla e portarla avanti

  44. Scusate, ma dire che siamo 30.000 in tutta Italia è alquanto riduttivo. Siamo molti di più. A Milano tra licenze ufficiali, doppie guide e conturbati abbiamo abbondantemente superato i 5.000 e se già non ci siamo siamo avviati a 6.000. Per restare solo nelle grandi città aggiungete Roma, Torino, Napoli, Firenze, Genova e non dimentichiamo realtà più piccole sparse su tutto il paese come Cagliari, Parma, Bologna etc. Ma dove vogliono andare sti sciacalli liberalizzatori? La cifra di solo 30.000 l’ha detta quell’economista i…a (mi autocensuro) sparando a caso. E comunque un minimo di informazione in più sul nostro lavoro non ci farebbe male; cerchiamo di non vivere su Marte

  45. Paolo » Considera che nei piccoli centri il servizio taxi è assimilato al servizio ncc. I 30000 sarebbero tassisti “puri” e non assimilati


  46. Paolo:

    Scusate, ma dire che siamo 30.000 in tutta Italia è alquanto riduttivo. Siamo molti di più. A Milano tra licenze ufficiali, doppie guide e conturbati abbiamo abbondantemente superato i 5.000 e se già non ci siamo siamo avviati a 6.000. Per restare solo nelle grandi città aggiungete Roma, Torino, Napoli, Firenze, Genova e non dimentichiamo realtà più piccole sparse su tutto il paese come Cagliari, Parma, Bologna etc. Ma dove vogliono andare sti sciacalli liberalizzatori? La cifra di solo 30.000 l’ha detta quell’economista i…a (mi autocensuro) sparando a caso. E comunque un minimo di informazione in più sul nostro lavoro non ci farebbe male; cerchiamo di non vivere su Marte

    …. ti sbagli,non siamo trentamila, siamo almeno centomila,le nostre famiglie non le conti?🙂

  47. Ciao mandami il numero
    All indirizzo email (rimosso)

    nota del webmaster: scusa se ho offuscato l’email.Ti consiglio vivamente di non mettere online indirizzi email privati, potrebbere essere usati in modo improprio da persone con pochi scrupoli

  48. E’ comunque tutto scritto abbastanza male secondo me.
    C’è una prima parte dove si parla di professioni (cioè quelle degli ordini professionali , non credo siamo noi ma avvocati notai ecc) e una seconda dove si parla di attività economiche regolamentate (cioè quelle degli albi minori , tra cui il trasporto persone?) dove si dice:

    6. Fermo quanto previsto dal comma 5 per le professioni, l’accesso alle attività economiche e il
    loro esercizio si basano sul principio di libertà di impresa. diventiamo delle imprese , non piu’ servizi pubblici in senso stretto
    7. Le disposizioni vigenti che regolano l’accesso e l’esercizio delle attività economiche devono
    garantire il principio di libertà di impresa e di garanzia della concorrenza. Le disposizioni relative
    all’introduzione di restrizioni all’accesso e all’esercizio delle attività economiche devono essere
    oggetto di interpretazione restrittiva.
    8. Le restrizioni in materia di accesso ed esercizio delle attività economiche previste
    dall’ordinamento vigente sono abrogate quattro mesi dopo l’entrata in vigore del presente decreto.
    9. Il termine “restrizione’”, ai sensi del comma 8, comprende :
    a) la limitazione, in forza di una disposizione di legge, del numero di persone che sono titolate
    ad esercitare una attività economica in tutto il territorio dello Stato o in una certa area
    geografica attraverso la concessione di licenze o autorizzazioni amministrative per l’esercizio,
    senza che tale numero sia determinato, direttamente o indirettamente sulla base della
    popolazione o di altri criteri di fabbisogno; cioè ci possono essere infinite persone che esercitano l’attività di taxi e vengono aboliti i criteri di fabbisogno , il mercato poi si autoregolerà da solo cioè rimarra’ chi puo’ sopravvivere , gli altri chiudono. quindi magari al’inizio 100000 taxi in piu’ in italia poi 90000 fallimenti perché non c’è ciccia per tutti. tipica ricetta da regime sudamericano che stanno già provando a far passare in grecia
    b) l’attribuzione di licenze o autorizzazioni all’esercizio di una attività economica solo dove ce
    ne sia bisogno secondo l’autorità amministrativa; si considera che questo avvenga quando
    l’offerta di servizi da parte di persone che hanno già licenze o autorizzazioni per l’esercizio di
    una attività economica non soddisfa la domanda da parte di tutta la società con riferimento
    all’intero territorio nazionale o ad una certa area geografica abolito il sistema di concessione licenze , basta una dichiarazione di inizio attività , rimarrà comunque l’obbligo di dare l’esame all’albo per dare una parvenza di professionalità al tutto
    c) il divieto di esercizio di una attività economica al di fuori di una certa area geografica e
    l’abilitazione a esercitarla solo all’interno di una determinata area chiunque porta la sua impresa a esercitare la sua attività economica dovunque

    .
    11. Singole attività economiche possono essere escluse, in tutto o in parte, dall’abrogazione delle
    restrizioni disposta ai sensi del comma 8; in tal caso, la suddetta esclusione, riferita alle limitazioni
    previste dal comma 9, può essere concessa, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su
    proposta del Ministro competente di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentita
    l’Autorità per la concorrenza ed il mercato, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della
    presente legge qualora:
    a) la limitazione sia funzionale a ragioni di interesse pubblico; cioè per farsi escludere bisogna convencere Catricalà che è meglio escludere i taxi dalle liberalizzazioni per interessi pubblici , dopo che lui da anni vuole moltiplicare le licenze per far abbassare le tariffe , a suo dire. Mi pare impossibile riuscirci .

    Comunque mi è partita una colite della madonna , non so a voi.

    Buon ferragosto

  49. Io sempre credo che per noi non cambi niente visto la reazione di molti colleghi e da informazioni prese da internet in quanto il servizio taxi non potrebbe essere liberalizzato ma se così fosse libero per libero Via turni e via tassametro e innutile ripetere le solite cose ma ripeto per me noi non ci riguarda .


  50. 6969:

    15/08/2011 ….. ecco che cominciano…… http://www.dailyblog.it/bersani-precursore-di-berlusconi/15/08/2011/comment-page-1/

    Ho pubblicato la seguente risposta sul blog qui riferito ed è in attesa di moderazione, vedremo

    Premetto che sono un tassista milanese che tre mesi fa ha ipotecato la casa dei suoceri per comprarsi la licenza ed ora ha quindici anni di mutuo davanti, avevo perso il lavoro da due anni.
    Perchè la liberalizzazione dei taxi intesa come licenze per tutti sarebbe dannosa:

    – invito a fare una ricerca su Google con la chiave “liberalizzazione taxi Amsterdam” troverete commenti anche non Italiani e quindi “meno di parte”

    – chi si trova nella situazione economica simile alla mia (mutuo) partirebbe con un pesante svantaggio economico a fronte di chi la licenza l’ha avuta gratuitamente, sarebbe opportuno quindi che per legge qualcuno si facesse carico del mio debito verso la banca, e chi sarebbe questo qualcuno se non lo stato che ha percepito il 27% di tasse sul valore reale della transazione , non un euro di nero e posso anche dimostrarglielo!!!

    – il valore economico elevato della licenza ed il relativo rischio che essa possa essere revocata e/o sospesa in caso di gravi scorrettezze (cfr, Regolamento autopubbliche di Milano e ricerca su Google per “revocata licenza taxi”) fa si che il tassista debba comportarsi bene e ciò tutela fortemente il cliente.

    – le tariffe ci sono praticamente imposte, dopo una trattativa con le nostre parti e la regione, e questa che piaccia o non piaccia è un’ ulteriore garanzia per l’utente, Immaginatevi la capacità contrattuale di un anziano o di un disabile in situazioni critiche, il tassametro e le tariffe concordate, che magari non piacciono ai tassisti ed agli utenti, sono uno strumento democratico. Un ipotetico scenario: state perdendo il treno ed avete fretta di arrivare in stazione ed io sono l’unico tassista disponibile il quel momento e comprendo la vostra necessità siete, quindi, preda della mia possibile avidità …

    – mantenendo come punto fisso le tariffe obbligatorie questo fa venire meno ogni discorso di concorrenza perchè il servizio di taxi è quello punto e basta, non siamo baristi, questi non me ne abbiamo, che possono attirare clientela con caffè e cappuccini eccellenti.

    – Ora divento un po’ provocatorio ma se vogliamo aumentare i posti di lavoro e diminuire il costo del lavoro dimezziamo gli stipendi oppure meglio ancora applichiamo la contrattazione libera, anche questa è liberalizzazione!

    -E’ agosto e non sono andato in ferie, le strade sono libere e fare corse normali superiori ai dieci euro è difficile perchè i tempi di decorrenza sono ridotti del 60% e questo a vantaggio del cliente.

    – Il Comune di Milano sta spendendo Milioni di euro, che non ha, per trasferire la corsia preferenziale di V.le Umbria, Piceno, Mille e Abruzzi perchè su quella delimitata dalle linee gialle la gente parcheggia e sottraendo molti spazi sosta regolari e comunque già carenti ai residenti, ma non si poteva applicare il “serpentone” di gomma come un via De Amicis o C.so XXII Marzo, oppure semplicemente punire con fermezza anche le soste più brevi. Quanto denaro risparmiato oltre ai ricavi mancati delle eventuali contravvenzioni.

    Sig. Pardo, a proposito di liberalizzazioni io ho due figli entrambi vorrebbero diventare fisioterapisti ma le università applicano un draconiano numero chiuso, fanno il test tutte lo stesso giorno rendendo di fatto impossibile tentare presso diverse università. Questo realmente blocca l’accesso alla professione perchè senza la laurea specifica non potranno intraprendere la professione e misurarsi sul mercato al limite comprandosi una ipotetica licenza per aprire uno studio.
    Questo sistema del numero chiuso universitario quante possibilità sta negando ai giovani ed ai futuri pazienti, perchè solo un idiota può ammettere che i test di accesso alle facoltà siano specifici ed utili.
    Banalmente per diventare tassista serve una patente ad uso privato, successivamente si sostiene un esame per ottenere una patente professionale e poi si sostiene un non banale esame per essere iscritti al ruolo di conducenti autopubbliche o auto a noleggio.
    Non esiste alcuna barriera per acquisire i titoli per diventare un tassista o NCC ( che semplificando potremmo equiparare ad una laurea in questo contesto) e poi si deve trovare la licenza ed i soldi per questa.
    Quindi chiunque lo desideri può diventare tassista se studia, ma pochi possono diventare avvocati, odontoiatri, medici (che scarseggiano), infermieri se lo vogliono grazie al numero chiuso ed a quiz di accesso demenziali, tipo cosa significa la sigla NCIS o chi ha vinto il campionato di calcio.

    Sig. Pardo come vede ho messo molta carne al fuoco ed esposto argomenti che per lei che svolge un’ attività professionale diversa dalla mia possono essere misconosciuti, del resto io non mi sognerei mai di parlare e sparare a zero sulla categoria dei giornalisti, categoria, alla cui non ritengo di appartenere pur avendo scritto diversi articoli tecnici per riviste del mio ex settore di appartenenza , lo stesso dovrebbe fare lei perchè prendere un taxi non significa sapere tutto di quello che c’è dietro ad una scritta taxi.

    Se lo desidera io e molti miei colleghi saremo sicuramente disponibili ad un incontro dove civilmente esporre i pro e i contro delle diverse posizioni e lei avrà sicuramente modo di scrivere un pezzo utile, ricco di informazioni corrette in un periodo in cui le macchine del fumo mass-mediatiche funzionano a tutto vapore.

  51. la settimana prossima pare che le sigle sindacali si riuniscano a roma.come più volte sottolineato su questo stesso blog occorre calma e monitorare la situazione.il link postato da 6969 dovrebbe indurci a capire che l’opinione nei ns confronti non è cambiata.è cambiato,rispetto a bersani,il contesto sociale politico e le categorie colpite da questa manovra creando fra le stesse malumori.da noi,agli operai,al pubblico impiego la scure del governo ha colpito tutti.questo è per dire che ritengo,nel caso ve ne sia bisogno e ce ne sarà,che dobbiamo unirci a tutte le altre categorie.lo sciopero o protesta solo nostro,avrà in buona parte l’effetto di farci odiare ancora di più.la mobilitazione deve essere totale e collettiva perchè in gioco non c’è solo il nostro lavoro ma la stessa idea di società.

  52. ciao a tutti
    ho avuto una visione: vuoi vedere che,visto che liberizzare il comparto taxi porterebbe a dei “moti” sociali di tutto rispetto,i genialoidi al governo,potrebbereo agire in maniera piu’ subdola.
    non liberalizzando il servizio adducendo motivi di sicurezza per il cliente,non rintracciabilita’ del conducente ecc. ecc. (ognuno puo’ scrivere e pensare altri mille motivi),ma piu’ semplicemente liberizza il servizio ncc.
    cosi’ facendo aprirebbe la strada a “nuovi”posti di lavoro,a montepippa,e al mocassinaro,ed in piu’ non avrebbe menate di sorta da parte di chi ha comprato da poco una licenza.
    e’ ovvio che i vantaggi per noi sarebbero(per quanto riguarda il fatturato) disastrosi,basti pensare ai vari accordi che farebbero con le aziende(ovviamente al ribasso) contando sui grandi numeri,ma, almeno potremo dire di avere salvato la nostra licenza,sperando in un futuro lontano di riuscirne a ricavarne qualcosa quando andremo in pensione.
    in piu’ non toccherebbero gli studi di settore (se non in alto ovviamente) l’inps e tutte le gabelle,salvando capra e cavoli.
    VOI COSA NE PENSATE?

  53. Per Mauro:
    secondo te gli attuali NCC resterebbero con le mani in mano anche loro hanno pagato la licenza, magari meno però….


  54. mauro:

    ciao a tutti
    ho avuto una visione: vuoi vedere che,visto che liberizzare il comparto taxi porterebbe a dei “moti” sociali di tutto rispetto,i genialoidi al governo,potrebbereo agire in maniera piu’ subdola.
    non liberalizzando il servizio adducendo motivi di sicurezza per il cliente,non rintracciabilita’ del conducente ecc. ecc. (ognuno puo’ scrivere e pensare altri mille motivi),ma piu’ semplicemente liberizza il servizio ncc.
    cosi’ facendo aprirebbe la strada a “nuovi”posti di lavoro,a montepippa,e al mocassinaro,ed in piu’ non avrebbe menate di sorta da parte di chi ha comprato da poco una licenza.
    e’ ovvio che i vantaggi per noi sarebbero(per quanto riguarda il fatturato) disastrosi,basti pensare ai vari accordi che farebbero con le aziende(ovviamente al ribasso) contando sui grandi numeri,ma, almeno potremo dire di avere salvato la nostra licenza,sperando in un futuro lontano di riuscirne a ricavarne qualcosa quando andremo in pensione.
    in piu’ non toccherebbero gli studi di settore (se non in alto ovviamente) l’inps e tutte le gabelle,salvando capra e cavoli.
    VOI COSA NE PENSATE?

    penso anch’io una cosa del genere.


  55. lumachino:

    Per Mauro:
    secondo te gli attuali NCC resterebbero con le mani in mano anche loro hanno pagato la licenza, magari meno però….

    ma vogliamo mettere il confronto del capitale di rischio?
    la resistenza e’ in funzione alla somma investita!

  56. lumachino:

    Per Mauro:
    secondo te gli attuali NCC resterebbero con le mani in mano anche loro hanno pagato la licenza, magari meno però….
    ma vogliamo mettere il confronto del capitale di rischio?
    la resistenza e’ in funzione alla somma investita

    e poi cosa potrebbero fare di clamoroso?
    staccare il mirino dalle mercedes?

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