Taxi e NCC unificare o diversificare?

bimba seduta su elefanteE’ interessante il confronto tra le posizioni dell’ Antitrust tradotte nel documento di segnalazione di distorsione della concorrenza S2025 e le proposte contenute in uno studio a cura della Commissione Consiliare Infrastrutture Trasporti Logistica e Mobilità e della Direzione Centrale Politiche e Servizi per il Sistema – Settore Infrastrutture Trasporti Logistica e Mobilità, pubblicato sul sito ufficiale della Camera dei Deputati: da un lato l’Autorità ha auspicato l’abolizione degli elementi di discriminazione competitiva tra taxi e NCC in una prospettiva di piena sostituibilità dei due servizi, dall’altro si propone una riforma che separi la disciplina dei NCC da quella dei taxi. Da un lato la necessità di “aprire” all’ innovazione e alle nuove tecnologie, dall’altro la necessità di fare più chiarezza in un settore con modelli regolatori non omogenei, scarsamente censito e terreno fertile per l’abusivismo.

  • Al capitolo 7, pag. 14 si legge:

Nel corso del 2012 (da ultimo ad opera del DDL stabilità), è stata prorogata per 2 volte l’entrata in vigore della critica riforma del servizio di noleggio auto con conducente, recata dall’art. 29 comma 1 quater del D.L. 207/2008. Si tratta di una riforma anticoncorrenziale, che presenta, anche, significativi profili di criticità rispetto alla normativa europea. Sarebbe pertanto opportuno abrogare definitivamente la disposizione, (senza limitarsi a congelarne gli effetti deleteri prorogandone ulteriormente l’entrata in vigore) e varare una riforma organica della disciplina nazionale (L.21/1992) sui servizi pubblici non di linea taxi e NCC. Tale riforma dovrebbe essere prioritariamente l’occasione per separare la disciplina del noleggio auto con conducente da quella dei taxi, in virtù delle profonde diversità esistenti tra i due servizi, sotto il profilo della domanda servita e delle tipologia di prestazioni di trasporto erogate.

In considerazione di quanto esposto, sarebbe, pertanto, preferibile accostare la normativa degli NCC a quella dei servizi ad essi più simili dei bus turistici (L.218/2003), pur se con alcuni importanti distinguo primo, ed imprescindibile tra tutti, il mantenimento delle caratteristiche di trasporto pubblico. In particolare, le attività di NCC dovrebbero essere liberalizzate sull’impronta della richiamata L.218/2003, prevedendo, esclusivamente, un esame selettivo e moderno per l’accesso alla professione. Le autorizzazioni all’attività non dovrebbero, più, essere rilasciate dai singoli Comuni, ma possibilmente a livello meno decentrato-ideale il Ministero dei Trasporti. Inoltre, per superare il ginepraio territoriale di discipline e adempimenti per l’accesso nelle aree urbane (ZTL) e l’uso delle relative infrastrutture (corsie preferenziali), evitando ogni forma di discriminazione tra imprese, in base alla mera sede di stabilimento, occorrerebbe promuovere, su scala nazionale, un comune modello regolatorio, che segua la recente buona pratica del Comune di Firenze. (telepass dal costo annuale di 8 euro per la sola copertura dei costi di registrazione e che, senza distinzione, è obbligatoria per TUTTI gli NCC italiani, anche quelli con sede a Firenze). A tal proposito, sarebbe di sicuro ausilio la creazione di un database Nazionale all’interno del quale i singoli Comuni potranno attingere per avere le informazioni sul possesso, o meno, da parte dei veicoli NCC, dei prescritti requisiti per poter accedere nei relativi ambiti urbani. Essenziale sarà, inoltre, prevedere efficaci meccanismi di lotta al crescente fenomeno dell’abusivismo nel settore (pseudo trasporti di cortesia, noleggio di veicoli senza autorizzazione al trasporto persone). Sarebbe, infine, opportuno prevedere, anche per i trasporti pubblici non di linea di persone, meccanismi di recupero delle accise pagate sui carburanti.

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2 commenti

  1. Ah, bene… Noleggi liberalizzati con accesso garantito a ztl e preferenziali… Cosi avremo centinaia di migliaia di italiani che faranno l'”esame” da noleggiatore solo per entrare in preferenziali e ztl.
    Il peggio dei 2 mondi mi sembra.
    Ce l’avete presente il “taxi” di O’Leary?…

  2. Ops!…leggo “buona pratica del Comune di Firenze”…..ma di dove è originario il nostro Premier? Dove ha fatto il Sindaco il nostro attuale Premier? A Firenze la situazione è grottesca….frotte di NCC provenienti dalle più disparate località d’Italia parcheggiati su suolo pubblico senza pagare nessuna tassa di Occupazione (i taxi pagano oltre 700 € l’anno), davanti agli Hotel con il portiere di turno che chiede chi è il primo……certo chiamano anche il servizio taxi ma per le corse poco convenienti..ma è naturale, si sa, il tassista non paga il “pizzo”…
    Qui si va dalla padella nella brace….

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