Intervista a Alessandro Casotto, presidente Radiotaxi 028585 -di Davide Pinoli

Uno sciopero che fa parlare quello dei tassisti, parte fondamentale del trasporto di grandi e piccole città a nord e sud della penisola. Da tanti anni Presidente di Radiotaxi 02.8585, Alessandro Casotto è anche Presidente dell’App Nazionale In Taxi e ormai prossimo Rappresentante Sindacale di un settore, quello dei tassisti, che lo vede dal lontano 1993 titolare di licenza e impegnato a più riprese e in vari ruoli a favore della categoria. Nel primo dei due giorni di fermo contro l’art. 10 del DDL concorrenza, decide di rilasciare  un’intervista, come nel suo stile, parlando apertamente senza nascondersi.

Cominciamo dalla fine: cosa si sente di dire agli utenti taxi milanesi che si troveranno a piedi in questi due giorni di sciopero ?
Innanzitutto le scuse per i disagi arrecati dalla mancanza di un servizio che eroghiamo in modo veloce e puntuale 24H su 24H 365gg l’anno. Pur nella consapevolezza di ciò, sono convinto della bontà della lotta che la categoria sta conducendo, non per mero interesse, ma a difesa dei diritti dei tassisti, della salvaguardia dei lavoratori del settore e di tutta la clientela; se il legislatore non capirà l’importanza del trasporto taxi, a pagare il prezzo più alto potrebbe essere proprio quella clientela che si troverebbe di colpo ad essere servita da un servizio non più regolamentato.

Perché sembrano tutti accanirsi contro i tassisti ?
Non mi risulta esserci un accanimento verso la categoria se non da parte di una certa stampa vicina agli interessi, o peggio ancora al soldo, dei grossi gruppi e delle multinazionali. Di blogger e singoli giornalisti che vivono sulla critica e sul pettegolezzo non mi interessa parlare in quanto, troppo spesso, divulgatori del nulla.

Il suo pensiero su Uber ?
Lo ritengo un servizio non adattabile al taxi in quanto viene svolto senza l’ausilio di un tassametro e pertanto senza la garanzia di quelle tariffe determinate e calmierate che sono decise dagli organismi preposti; basti pensare che in taluni momenti le tariffe applicate dall’algoritmo della suddetta app possono raddoppiare e addirittura triplicare. Il tutto va a sfavore della nostra utenza abituata ad avere un servizio di qualità ad un costo congruo rispetto al servizio che viene dato.

E sull’eterna diatriba tra taxi e ncc  cosa ne pensa ?
Nessuna diatriba (almeno da parte nostra) almeno fino a quando le due categorie si impegnano ad erogare il servizio nel rispetto di norme e leggi attualmente vigenti, norme e leggi pensate per dare servizio all’utenza mettendo a disposizione due servizi complementari. In sintesi, se nessuno invade le competenze dell’altro non vedo i motivi per una diatriba.

Cosa si sentirebbe di dire ad un giovane che si avvia a fare il tassista?
Ad oggi non sarebbe facile dare il giusto consiglio in quanto si ha l’impressione che una parte politica si stia attivando pensando a ridurre i tassisti da “padroncini” titolari di licenza a lavoratori precari a favore di grandi gruppi esteri, interessati più al profitto che alla ricerca di un’idea di pubblico servizio a discapito di utenza, entrate fiscali e appunto gdeli operatori del settore. Un vero peccato per tutti.

Un’ultima domanda: che critica  si sentirebbe di fare al settore?
Onestamente nessuna. Si possono valutare e anche criticare singoli casi come per tutte le categorie del mondo, ma visto che siamo spesso definiti lobby da chi ha interesse a soffiare sul fuoco, io penso a difendere e non a criticare.

Onestamente penso sia arrivato il momento di far valere i nostri diritti di piccole imprese artigiane, di realtà cooperative e di radiotaxi, nell’interesse della nostra e delle altre categorie a noi collegate e nella regola e nel rispetto degli abitanti, delle imprese e dei turisti di questo nostro bellissimo paese.

 

 

 

 

Un commento

  1. Un’ultima domanda: che critica si sentirebbe di fare al settore?
    Onestamente nessuna.

    Con questa risposta la Bellanova e il governo festeggiano e vanno giustamente avanti tutta!

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