Milano. Due tassisti rapinati in poche ore: “Sotto choc, non riesco a dormire”


ilgiorno.it «Non riesco a togliermeli dalla testa, non sono riuscito a dormire nemmeno un po’. In tanti anni di lavoro non mi era mai capitata una cosa simile». Parla un tassista di 66 anni del servizio 6969 che ieri notte è stato minacciato e rapinato da tre giovani dopo averli accompagnati da Porta Genova fino a una stradina laterale a ridosso del cimitero Maggiore. Arrivati a destinazione, in un posto isolato, i tre sono usciti allo scoperto minacciando l’uomo e rubandogli ** euro, oltre agli oggetti personali. Lui chiede l’anonimato «perché sono ancora molto provato».

E non è l’unica vittima, perché il giorno prima un altro tassista era finito nel mirino di tre balordi, sempre alla periferia nord ovest della città. Che siano gli stessi? Non si può escludere, anche se dalle descrizioni effettuate dai due emergono delle differenze a livello di corporatura e di dettagli. Impossibile però fornire un identikit, perché i tre hanno sempre tenuto le mascherine sui volti. Il tassista derubato ieri, che è già in pensione e che ha maturato un’esperienza di decenni, racconta di aver caricato i tre in macchina in zona Porta Genova attorno alle 2.

«Ci porti in una traversa di via Triboniano», la richiesta. E lui ha obbedito. Ma una volta arrivati in una stradina senza uscita a pochi passi dal cimitero, i tre sono diventati aggressivi. «Dacci tutto quello che hai», gli ha intimato uno, spalleggiato dagli altri due. Non hanno tirato fuori armi. Ma non ce ne sarebbe stato bisogno, perché, vedendosi accerchiato, l’uomo ha comunque consegnato i soldi che aveva, cellulare e documenti. Arraffato tutto, i tre si sono dileguati. Sono stati ripresi dalle telecamere interne del taxi e pure da quelle di un collega che stava raggiungendo via Triboniano al quale, dopo l’allarme, si sono aggiunti altri due tassisti. «Abbiamo poi consegnato i filmati ai carabinieri intervenuti. Ma era buio e quei criminali indossavano le mascherine. Mi auguro li rintraccino».

La notte prima è avvenuta una rapina-fotocopia. A mezzanotte e un quarto, un tassista del servizio 8585 ha fatto salire tre giovani in piazza Diaz, pieno centro, che gli hanno chiesto di accompagnarli in via Val Lagarina a Quarto Oggiaro. Alla fine della corsa, uno dei tre è sceso, ha raggiunto il lato del passeggero, ha spalancato lo sportello e gli ha puntato un coltello alla gola mentre gli altri due, che in un primo momento si erano attardati fingendo di voler pagare, controllavano che non arrivasse nessuno. Poi sono fuggiti con due cellulari, soldi, catenina, orologio, pos e le chiavi dell’auto.

Dopo la chiamata al 112 (grazie a una cittadina) è intervenuta la polizia, che ha recuperato il telefono, abbandonato a poca distanza, utilizzando il sistema di geolocalizzazione. Le rapine fanno tornare alla ribalta il tema della sicurezza per i tassisti: «Purtroppo andiamo incontro a rischi elevati – commenta Gegè Mazza, direttore del 6969 -. In questo periodo si cerca di lavorare il più possibile, dopo i mesi difficili dell’emergenza sanitaria. Se si incontrano persone armate, il rischio di essere feriti è altissimo. Ci si sente impotenti, si è in preda a un senso di frustrazione. Tutta la mia solidarietà al collega derubato. Plauso anche ai tassisti che lo hanno supportato, dopo la rapina.


7 commenti

  1. …MAI mettere la cintura di sicurezza con tre ” galantuomi” dietro..viene precluso qualsiasi tentativo di difesa e/o fuga ..in pratica ci offriamo quale vittime sacrificali in ottemperanza alle regole ,assurde,del codice della strada quando per decenni ne eravamo esonerati in ambito urbano come altre categorie professionali…ringraziamo anche di questo le nostre associazioni sindacali che nulla hanno obbiettato al momento dell’introduzione dell’obbligo….la telecamera non è un deterrente ..se poi uno è anche travisato da una mascherina!!…Buonanotte!!!!

  2. Armiamoci tutti e stiamo all erta giorno e notte. In Italia la giustizia non esiste più. SIAMO NOI TUTTI CONTRO LORO. Teniamo le armi pronte bei taxi nei bar nei ristoranti, anche negli autobus e nel metro. Ormai nessuno di noi è più al sicuro. Il magistrato assolve il criminale, il criminale viene addirittura assunto dall OMS PER GESTIRE LA SANITÀ EUROPEA. Abbiamo sotto gli occhi quello che è accaduto ieri in duomo. Sapete cosa detto il vicesindaco? POVERINO, MAGARI NON STAVA BENE!!!!!!????????????? E noi vogliamo dei problemi? SPARARE PER PRIMI! Come dice Francesco Facchinetti……non sono io che uccido…..il ladro sa che per un televisore mette a repentaglio la sua vita. SBRIGHIAMOCI TUTTI A RIALZARE LA TESTA!!!!!!!!!!

  3. Grande rabbia e solidarietà per i colleghi che hanno subito le rapine. Anche se abbiamo telecamere e sistemi di allarme installati sulle vetture, purtroppo contro certi delinquenti non serve assolutamente a nulla.
    Un abbraccio
    Sergio PG 27

  4. Pistole ai tassisti, al primo tentativo di rapina spari dritto in testa… Dopodiché ci saranno molti meno rapinatori disposti a rischiare tanto. Ovviamente astenersi ipocriti anti armi e finti perbenisti

  5. La soluzione non sono le pistole o le armi in auto o negli esercizi commerciali… Le armi bisogna saperle usare e soprattutto avere il coraggio di usarle…nel 99 per cento dei casi i delinquenti oltre ai soldi ai cellulari ecc si porterebbero via anche l arma.
    SERVE UNA GIUSTIZIA CHE PUNISCE SERIAMETE CHI DELINQUE.. PUNTO…
    Fai una rapina? 15 anni di galera seria e poi vedi che uno prima di rubare un euro ci pensa 100 volte….

  6. Michele guarda che dopo ci saranno rapinatori che prima ti sparano e dopo ti rapinano…

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