La spada di Damocle

spada-di-damocleCome tutti i tassisti sanno, Damocle era un cortigiano del tiranno di Siracusa, Dionigi I, che regnò sulla Sicilia fra il 405 a.c. e il 367 a.c. (avanti Cristo),  in modo piuttosto deciso visto che Dante l’ha piazzato all’Inferno insieme ad altri violenti condannandolo a stare immerso per l’eternità in un lago di sangue. Comunque sia il buon Damocle, del tutto ignaro del contrappasso eterno che sarebbe toccato al suo Capo, lo invidiava moltissimo e disse a Dionigi che era una persona molto fortunata per l’autorità e il potere di cui godeva su tutti gli altri.

Il tiranno gli propose allora di prendere il suo posto per un giorno affinchè potesse lui stesso assaporare cosa significasse regnare su tutti i suoi sudditi. La sera stessa fu imbandito un grande banchetto con danze, canti, fanciulli e fanciulle, meravigliosi cibi, vini stupendi, insomma  tutte le delizie che spettavano allora, ma anche oggi, ai tiranni e ai potenti di turno.

Damocle si sedette, anzi si sdraiò perchè nell’antichità i banchetti funzionavano così, uno era già pronto per così dire, al posto del Re. Mentre godeva e si rallegrava con se stesso della fortuna che gli era toccata alzando lo sguardo verso il soffitto si rese conto che proprio sulla sua testa penzolava una spada sostenuta solo da un crine di cavallo. Dionigi l’aveva fatta mettere lì per far capire al suo cortigiano i rischi del comando e il prezzo dei piaceri. Immediatamente Damocle scongiurò  il Re di farlo tornare al suo posto perchè aveva perso di colpo qualunque gioia e tremava di paura.

Oggi naturalmente le cose sono cambiate, è arrivata la modernità e la globalizzazione e così, di progresso in progresso, per vivere con una spada che penzola costantemente sulla tua testa non è più necessario  essere un tiranno, basta fare ad esempio, anche solo il tassista.

In questo sciagurato Paese infatti, i vetturini, che non hanno la possibilità di chiedere asilo in Germania o a Londra o a Parigi per mancanza dei requisiti, sono soggetti a una quantità di Autorità, politiche, amministrative, burocratiche, che, pur non avendo mai guidato un giorno in vita loro per guadagnarsi il pane, magari addiritura prive di patente perchè dotate di autista personale, ritengono assolutamente essenziale per il bene della società  italiana far fuori i tassisti.

E piovono relazioni. Della Banca d’Italia, dell’Autorita di Regolazione dei Trasporti, dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. E piovono emendamenti. Di singoli deputati, di senatori, già perchè adesso è li’ il ddl per la concorrenza.

Adesso pioveranno persino studi su incarico niente po’ po’ di meno che dalla Commissione Europea.

Sembra quasi, ma non può essere così naturalmente, che tutte queste Autorità non abbiano niente di meglio da fare che farci vivere nel terrore permanente. Eppure sono certo che ciascuno di noi svolgendo per di più un servizio pubblico a tariffe pubbliche, con tutti i costi però a proprio carico, vorrebbe essere almeno per un giorno un dipendente pubblico, non un tiranno. Non sogna fanciulle o fanciulli, danze canti e cibi e vini, ma solo di essere lasciato in pace. Non vuole ricchezza e neanche potere. Vorrebbe solo che il potere almeno per un giorno si dimenticasse di lui.

Avessimo soldi, avessimo anche noi un’Autorità, potremmo fare almeno una class action per mobbing reiterato ad infinitum. E chiedere danni biologici, morali, patrimoniali per noi e le nostre famiglie. E invece i soldi ci toccherà metterli da parte, ancora una volta, preparandoci come sempre a difendere, se del caso, le nostre vite e quelle dei nostri cari.

Insomma la solita spada di Damocle sulla testa, senza manco essere Damocle.

7 commenti

  1. troppo si! anche se dai, siamo in buona compagnia, ce ne sono un sacco che vivono con la loro spadina, certo che la nostra è più pesante ma anche più affilata, occhio che ci arrabbiamo, non è sempre tutta questione di mercato…..le persone, con questo lavoro, ci campano……

  2. …e’ora di smetterla!
    …tassisti perseguitati dal 2006
    se chiami un muratore artigiano,un idraulico artigiano o un imbianchino artigiano ti sparano 30-40 euro l’ora come ridere…
    Ma quale lobby e lobby?
    Abbiamo solo la COLPA di Aver Acquistato una LICENZA SEGUENDO LA LEGGE.
    (o un autorizzazione ncc con garanzie di territorialita’.)
    Questo si chiama Mobbyng!(persecuzione)
    w i TASSISTI FRANCESI….molto incazzati.

  3. un muratore o un imbianchino decidono il prezzo a cui murare o imbiancare.
    anche un ncc concorda il prezzo con l’utente.
    i taxi invece viaggiano alle tariffe imposte dal comune. giusto per tutelare gli utenti ed evitare facili speculazioni

  4. Venerdì parlando con una cassiera di un supermercato ,appartenente ad un grosso gruppo,mi elencava tutte le motivazioni,per cui lei il giorno seguente avrebbe scioperato.Ognuna di esse mi sono sembrate vicine al mio modo di vedere.Mi spiegava che il nuovo contratto,prevedeva che potevano decidere quando è quante ore doveva lavorare,insomma si sarebbe tornati ad avere un PADRONE,parlava di multinazionali che si arricchiscono,ed alla sua paura di impoverire,alchè le chiesi quante persone avevano deciso di scioperare,le disse che era la sola nonostante il suo mutuo.Noi stiamo vivendo nella stessa era.Facciamo in modo che quando sarà il momento di dimostrare il nostro dissenso ,questo arrivi a chi di dovere in modo uniforme.buon lavoro.

  5. Volendo ,nei confronti di questi qua ,una Class Action si può sempre fare…..ricordatevi che siamo quasi 50000 in tutta Italia…..

  6. Credo sia già ora il momento di far valere le proprie ragioni continuando nella battaglia di sopravvivenza. A quanto pare in questo BEL PAESE troppi pensano di giudicare sempre gli altri e non guardare mai se stessi. Vorrei sentire almeno una volta uno dei nostri governanti ed amministratori spendere una parola a difesa della categoria e spiegare apertamente cosa pensano dei guadagni di un taxista. Eppure è molto semplice conoscere gli incassi e le relative spese,visto che è tutto registrato. BASTA CON LE MENZOGNE!

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