Bloccare Uber pop per concorrenza sleale

azione_legale_u

COMUNICATO STAMPA SINDACATI, ASSOCIAZIONI E RADIOTAXI
RICORSO URGENTE AL TRIBUNALE CIVILE CONTRO UBER
“Bloccare Uber pop per concorrenza sleale”

I sindacati e le associazioni di categoria, uniti contro Uber, hanno presentato al Tribunale Civile di Milano un ricorso cautelare urgente, ai sensi dell’art. 700 del Codice di Procedura Civile, contro la multinazionale americana per ottenere l’immediato blocco del servizio UBER-POP in Italia per concorrenza sleale e per violazione della disciplina amministrativa che regola il settore taxi, regole imposte dal legislatore a tutela dell’utenza. 

I ricorrenti sono assistiti da un team di legali composto dagli avvocati Marco Giustiniani, Nico Moravia e Giovanni Gigliotti dello Studio Legale Pavia e Ansaldo e dall’avvocato Alessandro Fabbi. “Questa azione – spiegano i ricorrenti – è da considerarsi un atto dovuto nei confronti della nostra categoria e dell’utenza. È oramai da oltre un anno, infatti, che la categoria continua a ricevere rassicurazioni dalle Istituzioni di ogni livello (dal Governo centrale ai singoli Comuni) sul fatto che il servizio UBER-POP è illegale e in contrasto con tutte le disposizioni che regolano il settore del trasporto pubblico locale non di linea.

Nonostante ciò, nessun reale intervento ha fatto seguito a tali parole e nessuna efficace azione repressiva è mai stata messa in atto da quelle stesse Autorità amministrative pubbliche”. Pertanto, queste OO.SS e AA.CC. sono state nuovamente costrette a intervenire direttamente, decidendo di investire della questione l’unica Autorità che si ritiene possa intervenire immediatamente prima del possibile caos nell’oramai prossimo grande evento EXPO 2015: ossia l’Autorità giudiziaria civile.

Le scriventi sono consapevoli che questa sarà la prima battaglia di una lunga guerra legale e sono altresì consapevoli che dall’altra parte c’è uno dei più grossi e potenti Gruppi societari multinazionali, ma non si poteva fare altrimenti. Nell’inerzia delle Autorità amministrative e legislative pubbliche, l’unica nostra chance restano i Tribunali: ossia quei luoghi in cui la legge non può non essere che applicata, reprimendo qualsiasi comportamento o azione che si ponga in contrasto con la normativa vigente, posta a tutela dell’utenza”.

Sindacati e Associazioni della categoria comunicano che il Tribunale di Milano si pronuncerà i primi giorni di maggio confidando che quella costituisca la prima vera occasione per la riaffermazione di un principio in cui noi vogliamo continuare a credere: la legge è uguale per tutti e deve essere rispettata.

L’azione è stata proposta dalle organizzazioni sindacali e di categoria locali e nazionali delle regioni maggiormente interessate dal fenomeno, Lombardia, Piemonte e Liguria.
I Sindacati, le Associazioni di Categoria e i Radiotaxi.

Milano, 17 aprile 2015

S.A.Ta.M./C.N.A. – T.A.M./A.C.A.I. – UNIONE ARTIGIANI – UNICA MILANO E LOMBARDIA – ASSOCIAZIONE TUTELA LEGALE TAXI – FEDERAZIONE NAZIONALE UGL/TAXI – ITALTAXI SERVICE SRL – CONSORZIO TAXIBLU 024040 – COOP. PRONTO TAXI 011.5737 – RADIO TAXI TORINO 011 5730 – COOP. RADIOTAXI GENOVA 010 5966

Originale Comunicato_Stampa_UberPop_17aprile 2015 

7 commenti

  1. Sarebbe una bella idea se i tribunali fossero il luogo dove sono tutelati i diritti di tutti.
    Ma chi ha qualche esperienza in proposito, e parlo degli avvocati, sa che qui in Italia questa è solo una bella teoria per gli ingenui e che contribuirà ad arricchire gli studi legali di entrambe le parti.
    Inoltre le cause civili nei tre gradi di giudizio superano abbondantemente i 10 anni, e questa è già una sconfitta.
    Comunque in parallelo possiamo sempre attuare una protesta simile a quella francese, o a quella dei nostri colleghi di Torino che ritengo abbia più possibilità di successo per svegliare il governo. Non capisco perché i sindacati non si adoperano in tal senso.

  2. io dico la mia e se facciamo come ne 2012 un bel sit in a roma contro monti a funzionato oggi renzi e l’italicum è un po’ traballante in politica la cadrega è sacra l’opposizione non aspetta altro che un pretesto e oggi renzi non vuole una cattiva pubblicità il sit in del 2012 era su tutti giornali anche stranieri e alla fine monti ha ceduto

  3. Alberto i sindacati servono come una forchetta nel brodo… i governi hanno fatto strage dei diritti dei lavoratori su ordine di BCE e FONDO MONETARIO e loro che hanno fatto? Una beata minchia (scioperi al sabato, scioperi di mezze giornate ecc.) Collusi anche loro purtroppo. Sono in procinto di acquistare una licenza ma, date le circostanze, forse sarebbe meglio aspettare…

  4. Bravi. Che tempestività . E soprattutto che strategia. Abbiamo perso due anni. Avevamo raccolto una valanga di prove più che sufficienti per portare in tribunale chi ci danneggia e investire del problema l’unica autorita’ che puo ordinare di chiudere qualcosa e di rimuovere qualche applicazione discutibile. Bhe’ dopotutto siamo in linea con l’ avanzamento lavori per il sito espositivo.

  5. Taxidriver ha ragione, il momento è fondamentale, a dieci giorni dall’Expo abbiamo ancora il pallino in mano, leggete i volantini esposti a Linate e in Centrale per Lunedi 20

I commenti sono chiusi.