Tutti contro Uber: dopo l’India anche Spagna, Thailandia e Brasile vietano l’app della discordia

uber_nolastampa.it Tutti contro Uber. Dopo l’India, dove venerdì una donna sarebbe stata violentata da un tassista affiliato al servizio, anche Spagna, Brasile e Thailandia hanno deciso di bandire la popolare app della start-up californiana che mette in contatto tramite smartphone passeggeri e autisti, facendo concorrenza ai taxi (l’applicazione era già stata vietata a settembre in Germania).  

L’ufficio trasporti di Rio ha annunciato di aver presentato una denuncia alla polizia contro Uber e altre società simili, sostenendo che operano illegalmente in città, non avendo una licenza adeguata per il servizio taxi, mentre un tribunale di Madrid ha proibito l’app a titolo cautelativo in tutta la Spagna. Lo stesso ha fatto Bangkok.  

2 commenti

  1. E gli italiani che fanno ?
    Probabilmente sono impegnati a controllare gli evasori fiscali ( quei contribuenti che fanno fatica ad arrivare a fine mese) OVVIAMENTE
    Non certo gli abusivi sempre più numerosi.w l’Italia

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