Adesso parlo io. Intervista a Giovanni Maggiolo

Maggiolo_Giovanni_Unica_Filt_Cgil_MilanoDopo l’articolo di Loreno Bittarelli (link) pubblicato il 14 ottobre, ci è parso utile continuare ad ascoltare la voce dei rappresentanti sindacali sullo stato dell’arte della lotta all’abusivismo e cercare di fare il punto sul “tavolo” romano che è stato aperto presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT) con l’obiettivo dichiarato di arrivare finalmente all’emanazione da parte del Ministero dei Decreti Attuativi del famoso articolo 29 – 1 quater, diventato legge nel lontano 2010. Dopo i primi due incontri che si sono svolti rispettivamente il 31 luglio e il 3 settembre era stato programmato un terzo incontro per il mese di ottobre, a cui il rappresentante del governo avrebbe dovuto presentarsi con una bozza di testo che però a tutt’oggi non ha ancora avuto luogo.

Siamo andati a chiedere il parere di Giovanni Maggiolo, di Unica Filt Cgil Milano. 

T.S. Il 2014 ha visto i tassisti, in particolare a Milano, lottare risolutamente contro l’abusivismo dilagante e la multinazionale Uber che da tempo opera impunita nell’illiceità più assoluta. Dopo l’incontro in Prefettura e l’apertura del tavolo romano si pensava che finalmente si sarebbe riusciti a far applicare le leggi vigenti e a reprimere con durezza gli abusivi, ma l’assenza di informazioni e il perdurare del fenomeno sta generando fra i colleghi una sensazione di impotenza. Ci puoi dire innanzitutto cosa pensi del tavolo romano?

G.M. Benché anche la Cgil nazionale abbia presenziato alle prime due riunioni, personalmente ritengo che quel tavolo, così com’è strutturato non abbia molto senso. Innanzitutto perché è un preciso compito del Ministero elaborare i Decreti attuativi del 1 quater con l’esclusiva finalità di specificare le modalità operative di applicazioni della norma, e non assolutamente di modificare la norma stessa. Quindi una seria interlocuzione con le organizzazioni sindacali non può che iniziare sulla base di un testo ministeriale autonomamente predisposto dai tecnici competenti.

T.S. Sembra però una questione formale: immagino che dal Ministero ti risponderebbero che nulla vieta di acquisire pareri preventivi dalle parti.

G.M.  Non è però un problema formale il fatto che a quel tavolo siano seduti molti di quelli che negli ultimi anni hanno chiesto esplicitamente la modifica della legge 21/92, e sempre a favore di uno dei due soggetti regolati, gli N.C.C. Sorge allora il sospetto che le consultazioni preventive alla stesura della bozza abbiano in realtà il fine di precostituire una sorta di legittimazione per un altro obiettivo: la modifica della legge.

T.S.  Modifiche che tanto per cambiare andrebbero nel senso di una liberalizzazione del settore?

G.M. Non precisamente. Che l’orientamento generale di questo Governo vada in questa direzione è sotto gli occhi di tutti, ma in questo caso penso piuttosto che il tentativo sia quello di arrivare a una deregolamentazione che permetterebbe in sostanza ai noleggi di acquisire le corse come se fossero tassisti. Anzi peggio, perché potrebbero farlo senza dover neppure sottostare agli obblighi previsti oggi dalla legge per i tassisti.

T.S.  Puoi spiegarti meglio?

G.M.  Paradossalmente un “radiotaxi” fatto però dai noleggiatori potrebbe scegliere solo le corse  a maggior contenuto economico e non sarebbe neppure tenuto al rispetto delle tariffe imposte ai tassisti.

T.S. Ma per assurdo l’entrata legalizzata in massa dei noleggiatori farebbe collassare il settore già fortemente ridimensionato da una crisi senza fine e dal calo della domanda.

G.M. In questo scenario chi collasserebbe sarebbero i tassisti (e le loro famiglie) e il valore delle licenze, mentre i distributori delle corse ne trarrebbero solo vantaggi.

T.S. A partire da Uber.

G.M. Certo. Uber è la minaccia più grossa come hanno ben capito i colleghi, perché opera su scala mondiale e dispone di risorse talmente ingenti da riuscire a ottenere una legittimazione anche legislativa che oggi non ha. In questo caso diverrebbe implicitamente uno degli operatori concorrenziale ai vari radiotaxi

T.S.  Nello scenario che proponi sarebbe allora meglio lasciar proprio perdere i decreti attuativi.

G.M. L’esatto contrario. Abbiamo più che mai bisogno di norme certe che definiscano con assoluta precisione il rispetto degli obblighi di tassisti e ncc, nei loro ruoli distinti. I decreti devono fornire procedure certe per la repressione di tutte le pratiche illecite. In questo senso vedo anche con grande favore l’inasprimento delle sanzioni previste dal codice della strada.

T.S.  A proposito di Codice della Strada cosa pensi di quel che dice Bittarelli sulla definizione del car pooling prevista nella delega del Governo?

G.M. A mio parere il car pooling deve essere ben definito e circoscritto come lo è in altri paesi proprio per evitare che Uber giochi sulle incertezze normative. In Francia, dove il car pooling è ben definito e normato, ad esempio sono riusciti  a comminare Uber una multa di 100.000 euro per violazione di quelle norme.

T.S. Riassumendo: ci aspetta un altro anno di pioggia e di passione?

G.M. L’orientamento liberista del Governo, la potenza economica di Uber sono indubbiamente fonte di preoccupazione, così come lo è la frammentazione della strategia sindacale a volte troppo “sensibile” agli interessi costituiti. Non dobbiamo percio’ farci ingannare dall’apparente bonaccia, né farci incantare dalle false informazioni. Abbiamo un punto fermo, una ottima legge, un eccellente punto di equilibrio, la 21/92. Si tratta di darle piena attuazione e di non permettere a nessuno di stravolgerla.

Filt-Cgil-Lombardia

Un commento

  1. La legge c’è già anche adesso se volessero potrebbero reprimere il fenomeno. ..ma certi personaggi sono della stessa “risma” e non vogliono reprimere alcunché con questa gente non cambierà assolutamente nulla anche nella remota ipotesi che siano varati questi decreti attuativi. Due soli vigili uno pure col mal di schiena orari da impiegati….ferie permessi sindacali e giorni di riposo settimanali….dove sono i sequestri? Con tutte le segnalazioni che gli abbiamo fatto. …qui avrebbero dovuto svolgere indagini e non l’hanno fatto! Abbiamo dedicato tempo denaro per documentare l’attività di questi abusivi e loro che fanno? Niente evidentemente se ce li ritroviamo sempre in giro. Per non parlare degli altri abusivi in centrale che vanno in mezzo alla fila dei clienti alle 19.30 in centrale o ai pulman di Malpensa proprio sotto ai nostri occhi. Vogliamo parlare di Linate…ero in rampa e sono entrato per andare in bagno e cosa vedo li? Uno con il suo cacchio di tesserino attaccato alla giacca che fuori dalla porta 6 proponeva: “taxi per fuori milano”……..capirai quelli della cooperativa ncc si prendono i collegamenti per gli alberghi cittadini al modico prezzo di €. 45 a corsae poi quello screma le corse alla fonte. Normale se poi a noi non resta che la corsa iin via fantoli. Per non parlare dello schifo del racket dei portieri d’albergo alimentato da ncc “ruba valigie” e tassisti “furbi”…quelli che i soldi preferiscono darli all’amico portiere che spederli per la radio o per il sidacato.
    Ma a chi la vogliamo dare a bere la storiella che con i decreti attuativi torna la legalità? La situazione è talmente degenerata a nostro danno oltre l’immaginabile e noi invece di pretendere che si mettesse ordine siamo qui a sorbirci questi “brodini insipidi” buoni buoni con il giogo al collo perché ci sono le scadenze e non sappiamo se anche questo mese ce la faremo ad onorarle, allora lavora anche il sabato la domenica e tutte le feste anche ad Agosto. ….quando non basterà più. …e magari si rompe l’auto o arriva una cartella da equitalia cosa faremo? Gireremo i turni e lavoreremo 24 ore su 24?
    Svegliamoci andiamo in Prefettura: vediamo se ci tirano le manganellate anche a noi.

I commenti sono chiusi.