Madrid: comunicato stampa della Federazione Professionale Taxi

union y fuerzaPer i media della comunicazione:
Dopo l’Assemblea Generale Straordinaria della Federazione Professionale Taxi tenutasi il giorno 31 maggio 2014 alle 10:30, vi informiamo in relazione alle manifestazioni convocate a livello nazionale ed europeo per il prossimo 11 giugno 2014.
L’Assemblea della Federazione Professionale Taxi, forte di una  maggioranza schiacciante di consensi, sostiene la manifestazione organizzata dalla Organizzazione Nazionale del Taxi (CTE, FEDETAXI, UNALT) nel settore a Madrid e proclama il fermo di categoria  di 24 ore, e un’assemblea aperta per il pomeriggio dello stesso giorno 11 giugno 2014, dove discutere e pianificare le misure di pressione e le manifestazioni che dovranno proseguire oltre tale data, se il governo non darà una diretta, forte e inequivocabile risposta al divieto di impiego di Centrali di Prenotazioni e intermediazione di trasporto  tramite le applicazioni digitali come Uber, che infrangono la legge sui trasporti, così come qualsiasi veicolo potrebbe (ora a accade a Barcellona, ​​Milano, Amburgo, Londra, Parigi, ecc.) svolgere un lavoro di trasporto senza la necessaria abilitazione, costituendo una frode economica in un settore già legalmente regolamentato.
Questa piattaforma (Uber) consente a veicoli privi assicurazione di responsabilità civile sottraendosi alla responsabilità sulla  sicurezza sociale senza contribuire alle finanze pubbliche, di svolgere illecita concorrenza a forme legalmente riconosciute di trasporto pubblico.

(…)
Il Consiglio di Federazione professionale di Taxi a Madrid il 31 maggio 2014.

Cordialmente,
Julio García Sanz
Presidente Federazione Professionale  Taxi  di Madrid

** leggi l’articolo in lingua originale **

2 commenti

  1. Non è un caso che U… sia nato negli Stati Uniti. La mentalità americana continua ad essere quella di una nazione nata dallo sterminio di un popolo innocente e pacifico, quello dei pellerossa, usando i sistemi più subdoli. Gli stessi giornalisti che oggi tessono le lodi di U… in un sistema economico come quello americano rischierebbero di trovarsi senza lavoro dall’oggi al domani e senza garanzie assistenziali. Come accade agli autisti di U…, che s’illudono di aver trovato un occupazione, ma che in qualunque istante possono essere cacciati via, come è accaduto con la liberalizzazione del piccolo commercio, che ha illuso migliaia di persone di essere in grado di gestire un attività commerciale e che invece ha creato un sacco di morti di fame che stanno ancora pagando tasse per negozi aperti e chiusi quasi subito. L’Europa non ha bisogno degli americani e di prendere dagli americani lezioni di economia, mettiamocelo bene in testa!

I commenti sono chiusi.