Denunciato il GanjaPop. I controlli anti abusivi promessi non ci sono. Sciopero confermato per l’11 giugno

Google-on-420ilgiornale.it F. autista fai da te di Uber Pop è stato denunciato a piede libero. Ieri mattina gli agenti della polizia hanno fatto irruzione nella sua casa e hanno trovato la «ganja buona buona» che offre ai suoi clienti. Nel video pubblicato sul sito de Il Giornale e raccontato ieri sulle nostre pagine si vede F. autista Uber Pop (pagato a prezzo dell’Uber black, ovvero la versione berlina dell’app) che alla fine della corsa offre droga ai clienti. «Oh raga, se avete bisogno di bamba (cocaina), cose…ganja (marjiuana) ganja buona buona…».

«A quanto la fai?» chiede allora un cliente. «Il solito, cinquanta (euro) la busta» risponde F. Non solo, nel video che accompagna la corsa di tre ragazzi verso piazza Duomo l’autista fai da te racconta che la patente gli è stata sospesa due volte «una volta per bamba, l’altra per alcol» e che nonostante ciò riesca a fare l’autista per Uber». Una confidenza che stride con le dichiarazioni dell’azienda californiana che aveva assicurato di svolgere le opportune verifiche sui suoi autisti prima di autorizzarli a entrare nel circuito Uber pop, la versione economica dell’app che consente a cittadini privati con patente e in regola con assicurazione di improvvisarsi autisti.

La general manager di Uber, Benedetta Lucini non ha voluto replicare, mentre ha partecipato in serata a Matrix «dove non ha accettato il contraddittorio con me – attacca Giovanni Maggiolo, della Unica Filt Cgil – e continua a sfuggire a qualsiasi confronto perché sa di avere torto».È proprio il sistema di licenze, in vigore anche nei liberali Usa, a garantire la corretteza di tassisti e autisti professionisti degli autonoleggi: se commettono reati o illeciti rischiano la licenza che attualmente vale circa 170mila euro.

Intanto all’indomani della pubblicazione del video, la categoria ha confermato lo sciopero dell’11 giugno che avverrà in contemporanea in altre metropoli europee come Parigi e Londra e in varie città della Germania e della Spagna. «Le organizzazioni di categoria dei tassisti hanno confermato il fermo del servizio taxi su tutto il bacino aeroportuale lombardo per mercoledì 11 giugno, dalle ore 8 alle ore 22» si legge in una nota. «La manifestazione di protesta – rimarca Pietro Gagliardi dell’Unione Artigiani – si propone di sollecitare le Istituzioni competenti a contrastare il fenomeno delle attività abusive nel settore del trasporto di persone, attraverso l’adozione di opportune misure regolamentari e legislative».

Ma il rischio che «la protesta della piazza dilaghi di nuovo c’è» spiega Giovanni Maggiolo: «Noi ci aspettiamo che le istituzioni tengano fede a quanto annunciato settimana scorsa in Prefettura. Questa settimana avrebbe dovuto essere convocato il tavolo tecnico sul decreto attuativo, ma ad oggi non se n’è avuta notizia». Anche i controlli interforze annunciati dal Questore non sono partiti. «Per il momento si deve dare atto che la collaborazione delle forze dell’ordine con la polizia locale ancora non c’è stata – denuncia Daniele Vincini, segretario regionale Sulpm -: non ci sono arrivate segnalazioni nè pattuglie di supporto». Così continua il fenomeno dell’abusivismo «classico» con gli autisti dei noleggi che aspettano i clienti davanti agli arrivi di Linate, come se fossero taxi. «Non c’è la volontà politica di sconfiggere l’abusivismo» la conclusione amara di Maggiolo.



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6 commenti

  1. subito numero unico x i taxi di milano e provincia con app la tecnologia al nostro servizzio

  2. Sono disposto quel giorno a lavorare anche gratis smenandoci il carburante ed esponendo un cartello sulle porte “taxi gratis” per evitare lanci di uova o altro, qualcuno si aggrega ?

  3. Se le autorità non fanno rispettare la legge abbiamo due possibilità o ci dotiamo di un corpo di vigilantes privato (come le guardie giurate che proteggono dai furti Banche e Supermercati) oppure non rispettiamo più le regole nemmeno noi se non quelle “di mercato”….come fanno gli alberghi. Comunichiamo al Ministero che riteniamo di non dovere nulla per la tassazione dei redditi che non ci sono tutelati dall’erosione dell’abusivismo organizzato comunicando altresi’ che gli studi di settore non sono più da ritenersi validi in quanto ormai distanti dalla reale situazione di crisi congiunturale a cui ha inferto il colpo finale la cosiddetta smart mobility. Disdiciamo il regolamento comunale e comprensorio aeroportuali. Noi a Milano e tutti gli altri a casa loro taxi e Ncc compresi. Punto e poi vediamo. Forza rappresentanze di categoria provvedete a citare per danni il Comune in solido con U… e aziende NCC che lavorano con le scorciatoie da “furbetti”: ormai dovremmo disporre di una imponente mappatura considerato il volume delle segnalazioni fatte alle forze dell’ordine. Chiedere una azione di responsabilità sia nei confronti del Prefetto che del Sindaco. Infine dichiarare ed ottenere i benefici relativi all’evidente stato di difficoltà che le nostre aziende soffrono ormai da anni. E un dato di fatto che gli scioperi non hanno prodotto alcun risultato: le istruzioni si sono completamente disinteressate e continueranno a farlo ne consegue che occorra mettere in atto forme di lotta più efficaci che comunque prevedano il ns presidio della piazza: basta con i regali agli abusivi!

  4. Ragazzi sveglia,sul sito di U… zci sono i prezzi di U…pop per malpensa 60 euro….qui non ci aiuta nessuno,dobbiamo smascherarli noi e denuciarli alle autorita propio come nel video….BASTA farci prendere per i fondelli non posso farmi rubare la vita da una signorina che parla di innovazione e sfrutta la gente che si improvvisa tassista sborsadogli il 20% senza rischiare nulla e evadendo il fisco a tutti gli effetti, ma chi cavolo hanno pagato stavolta????….basta basta e poi basta,ripeto, smascheriamoli noi,non c’e’ altro modo,se aspettiamo i controlli campa cavallo che l’erba cresce.

  5. È proprio vero questa notte sono usciti anche gli NCC e ci caricavano davanti al naso sfacciatamente:dopo le 2 di notte non c’è più in giro nessuno delle forze dell’ordine.

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