De Corato: un taxi su cinque diventerebbe cinese

duomoGli immigrati non possono fare i tassisti a Milano. Lo prevede il regolamento comunale che concede la licenza per guidare i taxi solo a italiani o cittadini comunitari. Secondo l’Asgi (Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione) è una situazione del tutto illegale, una discriminazione, e ha chiesto al sindaco e al consiglio comunale che venga tolto il requisito della cittadinanza. Altrimenti ricorrerà al Tribunale di Milano.

Immediata la reazione di Riccardo De Corato, vicepresidente del Consiglio comunale e capogruppo in Regione di Fratelli d’Italia.”La missiva inviata al sindaco e all’assessore Maran dall’Associazione studi giuridici sull’immigrazione in merito al diritto di licenza taxi a cittadini extracomunitari confidiamo non trovi alcun seguito a Palazzo Marino“. Scrive. “Questa Giunta ha già creato troppe tensioni verso la categoria e ulteriori strappi sarebbero benzina sul fuoco.

C’è il rischio reale che un taxi su cinque diventi cinese, come accaduto per i bar della città. Se il Comune proporrà la modifica del Regolamento taxi – come richiesto dall’Associazione – saremo a fianco della categoria e daremo battaglia ,facendo ostruzionismo, presenteremo inoltre anche un’ interpellanza in Regione Lombardia chiedendo l’intervento dell’Assessore Cavalli. In un momento di crisi non vogliamo si creino ulteriori tensioni“.

13 commenti

  1. Un Permesso di Soggiorno può scadere, la Cittadinanza no, cosa succede alla licenza se all’immigrato non viene rinnovato, per qualunque motivo, il permesso di soggiorno?

  2. Meno male che un bar su cinque e cinese, il caffè’ costa di media 0.10, 0’20 centasemi meno del bar Italiano.. Invece dal parucchiere cinese si risparmiano di media 10 euro.. De Corato dove vive?

  3. A proposito di tensioni! Ieri sera mi e’ …….***……..

    (nota di Marco: ho rimosso il commento per motivi che puoi facilmente immaginare, la faccenda è già sui tavoli “giusti”)

  4. Scustate correggo, volevo dire se nessuno ne sa niente e se eventualmente e’ stato fatto presente a chi di dovere?

  5. Valentina, nessuno ti vieta di andare dal parrucchiere cinese portando, come fa il 90% delle donne, shampoo e altri prodotti da casa perché non si fida. Continua pure anche a bere il caffè nei bar cinesi (lo faccio anch’io quando mi capita di entrare in un bar e trovare la sorpresa). Se speri, così, che i prezzi dei taxi diventino “prezzi popolari” in stile tram, allora portati anche la macchina e la benzina.

  6. allora portati anche la macchina e la benzina.

    ci stanno gia’ tentando: u.pop!

  7. Che problema ci sarebbe se io vendessi la mia lic. A un cinese, italiano o norvegese..

  8. ammiro profondamente la capacità di Marco di rispondere alle stron.ate con calma ed educazione

  9. Marco mi spiace ma non ho mai visto una ragazza andare dal mio parrucchiere cinese pulitissimo e gentilissimo, a differenza di certi parucchieri Italiani , con shampo o altri prodotti.. Il caffè spesso me lo offre lui dal bar di cinesi che e’ di fianco.. ( Buonissimo il caffè’) per quanto riguarda il prezzo popolare dei taxi, mai immaginato.. Ma se salgo su un taxi e ogni tanto trovo un cinese o un africano o un russo che guida a me importa poco .. Ma realmente non vedo il problema

  10. Ma veramente il regolamento obbliga ad avere la cittadinanza italiana? Qualcuno ha verificato o ci fidiamo dei giornali?
    Il regolamento di Bologna (art.9 lettera a) prevede la cittadinanza italiana, ovvero di un Paese UE, ovvero di un Paese che permetta al cittadino italiano di fare il taxista sul suo territorio. Questa è reciprocità e non discriminazione. Se il regolamento del Comune di Milano prevede solamente la cittadinanza italiana è effettivamente “attaccabile” da questo punto di vista

  11. Cara Valentina, le teste sono uguali in tutto il mondo.
    La toponomastica di Milano è UNICA al mondo.
    Il prezzo di un’acconciatura di capelli è lasciato al libero mercato.
    Il tassametro di un taxi “cammina” a tariffe imposte dal Comune.
    Guarda che questo è un VANTAGGiO proprio per tutelare te cliente.
    Ed infatti agli “innovatori” del cliente non gliene frega nulla tant’è che si sentono “liberi” di fare il prezzo che gli pare, come gli pare, quando gli pare.
    In più non pagano un cent di tasse.
    E poi hanno il fegato di parlare di “concorrenza”.
    Se poi a te piacciono i driver col turbante in testa, ne puoi ingaggiare uno a tua completa disposizione 24/24 per poche centinaia di euro al mese.
    A casa mia questo si chiama schiavismo.
    Altro che melting pot e buonismo da salotto.
    Last but not least, attenta perchè a seguire il tuo ragionamento fino in fondo, un bel giorno arriverà il tuo datore di lavoro, che ti dirà:
    cara Valentina, sai che c’è? da domani il tuo lavoro lo farà un immigrato (qualificato quanto te e anche di più) che mi costerà la metà di te e lavorerà il doppio di te.
    Quindi by by e chiudi la porta quando esci.
    E’ questo il modello sociale che desideri?

  12. 1) Non prendiamoci la briga di rispondere a personaggi come Valentina (ammesso che si chiami Valentina e che non si nasconda dietro ad uno pseudonimo) Sono quei personaggi che oggi troviamo sul nostro blog, domani su qualche altro, dopodomani li troviamo dal panettiere mentre gli chiedono uno scontrino di 50 centesimi (che và fatto per carità) con un tono cafone che non userebbero nemmeno davanti ad uno stupratore seriale e così via. Sono povere persone che vivono col gusto di provocare il prossimo per coprire qualche loro carenza, mancanza o disfunzione.
    2) Ma chi ha detto che i taxisti non vogliono colleghi stranieri? Dove vivo e lavoro, ad esempio, i taxisti di origine extracomunitaria sono più di uno. Persone correttissime, che pagano regolarmente le tasse nel nostro Paese e non come farebbe U… che non verserebbe all’erario italiano manco un centesimo, e che col loro duro e onesto lavoro mantengono le loro famiglie.
    3) Il problema non è italiano si, straniero no, il problema è che vi sono delle leggi ben precise che regolamentano il trasporto persone e vanno rispettate Stop.
    4) Ma la gente si rende conto che viviamo in un paese allo sfacelo? Un paese nel quale se piove due ore avvengono dei disastri inimmaginabili in qualunque altro paese europeo, un paese nel quale chi ruba e delinque viene premiato magari con un posto in Parlamento, un paese nel quale si pagano fior di tasse senza avere in cambio servizi degni di un paese civile…la gente pensa davvero che il problema principale di questo sfacelo di paese sia il servizio taxi? Un servizio a costo zero per la collettività, in quanto se non lo usi non lo paghi, a differenza di qualunque altro servizio pubblico? Boh! Grazie Bersani per aver innescato nel 2006 l’odio verso la nostra categoria per distrarre l’opinione pubblica e coprire altre magagne…

  13. Valentina comincia a studiare il cinese se non lo sai già, vedrai che ti servirà a breve.

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