UberPop, dal Comune: “progetto irresponsabile”

uberpopcorriere della sera – 7.5.2014È polemica sul lancio di UberPop, il servizio di auto a noleggio con conducente, prenotabile tramite una app sul cellulare. Versione low cost, a prezzi popolari, di Uber: stessa formula – sbarcata a Milano un anno fa e contestata dai tassisti, sul piede di guerra contro la «concorrenza sleale» – ma con utilitarie (Volkswagen Golf e simili), al posto delle berline con gli interni in pelle. Vetture più spartane, a costi competitivi: 2 euro e 50 centesimi il prezzo base (contro i 5 del servizio Uber Black), 49 centesimi al minuto con un prezzo minimo di 5 euro. Progetto definito «irresponsabile» dagli assessori alla Sicurezza Marco Granelli e alla Mobilità Pierfrancesco Maran: «Questa novità espone tutte le persone che decideranno di farsi pagare per fare il tassista abusivo, magari in buona fede – il monito degli assessori – alla confisca del veicolo, a una sanzione amministrativa (da 1.761 a 7.045 euro) e alla sospensione della patente da quattro a dodici mesi, così come previsto dal Codice della Strada. Bisogna distinguere in maniera chiara un’organizzazione di car pooling, che porta a un’equa condivisione delle spese tra i passeggeri anche tramite app, da iniziative a fini di lucro (sia per la app, sia per l’autista), che nulla hanno a che vedere con la sharing economy».

«Il problema riguarda Milano così come tutte le altre grandi città italiane ed europee – hanno sottolineato Granelli e Maran – , per questo chiediamo al ministro Lupi di ricevere Anci per confrontarsi sulle possibili soluzioni, perché il sistema di leggi vigente non affronta le nuove opportunità che le tecnologie offrono alla mobilità e, nel contempo, non garantisce più la protezione dei diritti di chi oggi eroga regolarmente il servizio pubblico di taxi e il servizio di noleggio con conducente. Ci piacerebbe che la futura città metropolitana avesse pieno titolo di legiferare in tematiche come questa, cosa che a oggi non è possibile, ed è per questo che serve che il Governo non ignori il tema».

2 commenti

  1. Share economy è condivisione senza scopo di lucro.Chi trasporta qualcuno in cambio di un corrispettivo è un taxista o un noleggiatore. Quindi obbligatoria (giustamente) licenza,vettura omologata(assicurata e controllata perodicamente) e apertura partita iva/posizione Inps-Inail. Non esistono fantasiose “terze vie”.Punto. Non servono nuove leggi serve chi le faccia applicare! Come possiamo pensare che una leggina in più o in meno possa risolvere il problema se poi anche queste nessuno le fa rispettare? E poi i giudici di pace che sospendono i provvedimenti presi nei confronti degli NCC U… che per tutta risposta continuano a reiterare gli illeciti a nostro danno davanti a ns. Posteggi: oltre al danno anche le beffe!
    Il ministro Lupi Gennaro la Carogna l’ha fatto sistemare in 24 ore questi qui sono qui da un anno oramai. Quanto ci si mette a chiedergli l’applicazione?

  2. ma….tutto ciò,mi chiedo io,non lo si poteva pensare prima di votarli questi signori….guardate che i presupposti c’erano eccome…sono a sinistra di bersani …….fanno i *************

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