Perchè nel paese più motorizzato d’europa si “deve” liberalizzare il taxi

Articolo di Remo Varese 55

varese_55_perchè_nel_paese____Dal 2006 con le lenzuolate di Bersani si e’ coniato il neologismo per l’Italia della liberalizzazione appena dopo che l’Istituto Bruno Leoni di Torino ne aveva dettato la necessita’. Da allora, pur con un consenso plebiscitario dei media e dell’opinione pubblica, nel 2014, noi tassisti siamo qui, ancora proprietari della licenza e del posto di lavoro, rei, comunque, di beneficiare di una rendita di posizione che viene sottolineata in rosso come un errore scolastico .

La legge 21/92 (Governo Andreotti) in un tempo in cui i tassisti furono fotografati dai film di Alberto Sordi con moglie buzzicona e sempliciotti e’ la diga che si cerca di far tracimare per eliminare i tassisti, piu’ o meno fascisti, a seconda del sindaco in carica, esperti di blocchi stradali (unici in Italia!) e sempre corporativisti come ama sottolineare la stampa (anch’essa con un ordine professionale ) la quale addirittura si arroga il diritto di dettare a noi le regole del mercato dimenticando di ricevere corposo sostegno di denaro pubblico senza il quale sarebbe cancellata mezza stampa italiana.

Dal 2006, attraverso Governi e Sindaci, siamo arrivati ad avere liberalizzato attorno a noi  – a quattro ruote –  tutto meno che le vetture fino a otto posti; a Roma 2500 taxi in piu’ del necessario e in compagnia di 5/6/7 mila Ncc (noleggio con conducente) che esercitano il TPL (trasporto pubblico di linea) a loro maniera, ovvero laddove c’e’ lavoro -Roma – e non nel paesello originario della emissione della licenza, vicenda che sarebbe sanata da una legge dello stato mai entrata in vigore (unico caso a memoria d’uomo) che poiche’ arbitrariamente interpretata ” non europeista ” di fatto viene prorogata anno dopo anno, lasciando liberi gli Ncc extra Urbe di inserirsi arbitrariamente nelle curve della domanda e dell’offerta del Tpl Roma.

E dire che appena un paio di mesi la Corte di Giustizia Europea attraverso l’avvocato Juliane Kokott (pubblico ministero) ha giudicato irricevibili le istanze europeiste degli Ncc extra urbe, poiche’ l’Europa delle Direttive, riguardo i taxi , E NESSUNO LO DICE MAI , non impone nessuna liberalizzazione, trattandosi di percorsi urbani (i taxi e gli Ncc) ma lasciando la facolta’ a gli Stati Membri di una eventuale apertura .

Le leggi in un Paese democratico servono per difendere i deboli dai prepotenti  e sembra che nel 1992 la Legge 21/92 l’abbiano scritta i tassisti alla Alberto Sordi mentre  un manipolo di parlamentari votava per  regolamentare due servizi simili ma molto differenti inchinandosi alla lobby dei tassisti? Attenti perche’ c’è chi ci crede.

Cio’ premesso, sempre a beneficio di chi arriva a leggere di taxi, come un disco rotto debbo tornare sul concetto che i taxi non possono essere liberalizzati, poiche’ non ricevendo uno stipendio, unici imprenditori con tariffa imposta dall’alto, se ne conviene che se non si fanno almeno 10 corse da 10 euro nemmeno si coprono le spese di gestione imposte dal Governo (contributi , assicurazione , revisione annuale , tests droga/alcool , corsi primo soccorso ,iva al 23% e – non ultima – carburante  )

Nella civilissima NY , nel Paese che ha inventato il libero mercato ,i taxi sono a numero chiuso , la licenza lì chiamata medaglione costa in borsa (Nasdaq) 1 ML di dollari : guidati da non residenti (i nostri extra-comunitari ) , i taxi , senza guadagno per l’autista,chi li porterebbe ?

Dal 2006 , dunque , noi tassisti siamo cavie da laboratorio del TPL : stretta la cinghia dei pantaloni ( i +2500 taxi di Veltroni 2007  sono l’origine delle interminabili file ai posteggi taxi ) ci hanno liberalizzato tutto il contorno ai taxi.

Per esempio i Bus Gran Turismo che dovrebbero mostrare le bellezze dei paesaggi italiani e che invece operano come Bus shuttle a prezzi ridicoli sulle tratte città aeroporti ; puzzolenti Open-Sky che girano per il centro di Roma a 10 km orari per turisti che in un giro vedono la citta’ .

ArcheoBus,Navette Cinema,auto dello sponsor per eventi . Oppure assistiamo ai tentativi delle Ape tre ruote e , con la sospensione dell’1-quater , gli Ncc extra Urbe che oramai fanno i trenini di 5/6/7 minivan aggirando le leggi comunali sulla sosta dei bus turistici ( i passeggeri invece che nel Bus viaggiano sui minivan ) e parcheggiano in attesa dei clienti visitatori dove gli pare e quanto gli pare .

Eppure , ad ogni giro di Governo , torna il tormentone dei taxi da liberalizzare. Il partito dei negazionisti ( quelli che il taxi manca sempre) sembra arricchirsi sempre di piu’ numericamente negando l’evidenza dei posteggi pieni : la spiegazione che danno e’ che “il taxi costa troppo” o che ” non ci piace la periferia ” . E che, anche se gli mostri rapporti indipendenti sulle tariffe europee dove siamo a centro classifica nella lista dei cattivi ( notare che le prime posizioni sono dei Paesi liberalizzati ), pur di non dover ammetterlo,ti dicono che ” bisogna considerare il differente tenore di vita ” .

Dal 2006 ad oggi , i tassisti hanno fatto un balzo tecnologico non indifferente: centrali radiotaxi hi-tech , tempi di risposta telefonica rapidi . Eppoi : vetture sostituite mediamente ogni 4 anni , Pos di nuova generazione con operazioni rapide : c’e’ chi offre wi-fi , tablet , affiliazioni mille miglia , chiamata al radiotaxi con SMS , e una perla tecnologica a cui non si fa’ abbastanza pubblicità , la geolocalizzazione del mio radiotaxi 3570 ( scaricata la App , con il tasto geolocalizzami -chiama- arriva il taxi senza bisogno di parlare o scrivere l’indirizzo citta-via ! ) che da sola fa’ arrossire la start-up americana .

Detto cio’ , seguendo le vicende attorno al modo taxi attraverso il blog e in assonanza con i colleghi sui social network in maniera piu’ attenta anche al nuovo che arriva , il problema dei taxi , della corporazione , della rendita di posizione ,la promessa che il prezzo della corsa scenderebbe sono cavalli di Troia per abbattere il muro che “protegge” questa professione ( a febbraio il sottoscritto spegnera’ trenta candeline ) ,addirittura messa in discussione dal neo Assessore alla Immobilita’ del Comune di Roma che ha sollevato il “problema ” della componente etnica degli autisti alla guida dei taxi romani , ” una anomalia da rimuovere” ( siamo gli unici autisti indigeni alla guida in un mondo dei taxi multietnico ).

L’1/ quater , che ci fa’ sopportare Ncc extra Urbe ,dunque la chiave per aprire la porta del mondo taxi : unica legge considerata anti- europea e dunque mai applicata ancora prima di essere stata applicata . Sorprendente no ? Non tanto : Giovanni Giolitti diceva che le leggi per gli amici si interpretano e per i nemici si applicano.

Volete una fotografia della situazione attuale ?  Eccola : noi tassisti siamo esattamente come gli indiani d’america che ostacolano il progresso,dunque da eliminare ( economicamente ).

In questo ultimo anno ,abbiamo dovuto fare controinformazione sul nuovo che arriva , raccontato in maniera sdolcinata da decine e decine di fonti stampa nazionale e siti web : un coro di consensi ottenuto con un formidabile  viral marketing (il marketing virale è un tipo di marketing non convenzionale che sfrutta la capacità comunicativa di pochi soggetti interessati per trasmettere un messaggio a un numero elevato di utenti finali. La modalità di diffusione del messaggio segue un profilo tipico che presenta un andamento esponenziale.È un’evoluzione del passaparola, ma se ne distingue per il fatto di avere un’intenzione volontaria da parte dei promotori della campagna    -WiKi fonte – ).

 Insomma , si , proprio gli americani di Uber,una piattaforma internazionale di servizi richiedibili attraverso App :nel nostro caso , lo strumento messo in mano al cliente per avere un autista personale  ( e soprattutto agli autisti aderenti ) al costo appena del 20% superiore a quello del taxi

Che poi non e’ proprio cosi’, guardando a quello che accade fuori dei confini nazionali , per esempio gli States dove le tariffe si moltiplicano a seconda dei picchi di chiamata )

Ma cominciamo dal primo problema ,i tassisti che osano ribellarsi .

L’evoluzione della storia parlamentare dal 2006 ha generato l’istituzione di una Authority sui trasporti : di tanta Italia e tanta Roma ministeriale , la sede -casualmente ?- e’ stata decisa a Torino ( n.d.r.  stessa area geografica dell’istituto Bruno Leoni ) . Solo il potere di pareri non vincolanti ,per ora : il comando del tema taxi & ncc e’ delegato alle Regioni attraverso il titolo V della Costituzione ,uno dei temi delle grandi riforme da fare per sbloccare l’Italia ( se Bersani 2006 non avesse avuto il titolo V ci avrebbe asfaltato )

E che le leggi a protezione della democrazia siano esse stesse un ostacolo al capitalismo ce lo dice anche lo sconsolato  Amministratore Delegato (CEO ) di Uber, Travis Kalanick, che ha lasciato intendere che l’azienda puo’ iniziare l’espansione oltre il car sharing e in ” qualsiasi cosa a richiesta”…..tuttavia ,  – non la tecnologia –  sara’ il piu’ grande ostacolo all’espansione on-demand  di servizio e di trasporto condivisi .

Infatti ,Uber,è in buona compagnia di aziende gemelle come Relays Rides e Sidecar che hanno affrontato importanti blocchi stradali e contestazioni in Stati in cui la regolamentazione non e’ compatibile con i servizi offerti : questa estate Uber girava con un camioncino gelati stoppato dai VVUU . Ma la ciccia non e’ tanto l’autista privato: attraverso la deregolamentazione ,sono i servizi di consegna in giornata un ricco terreno per i piu’ grandi giganti di internet ( Amazon,Fortune 500 ,eBay e Google che ha appena donato a Uber  258 MLN di $ ) .

 Sara’ un caso allora che la Luiss in un recente seminario ha indicato  noi tassisti come probabili futuri corrieri espresso ?

 A Parigi le auto Uber hanno 15 minuti come tempo di prelievo del  il cliente contro i 5 di adesso.

 Un grazie a Uber e’ comunque dovuto

Sprovvista di tassametro ,la vettura ncc aderente alla start-up , ha un prezzo indicativo formato da una salita + costo km + costo tempo visualizzabile sullo smartphone  .Esattamente la stessa combinazione taxi ma con prezzi stabiliti dai comuni e validi pero’ 24h e 365 gg

 La tariffa base , cambia all’insu’ nei momenti di punta .

 Se l’autista non trova il cliente , dalla carta di credito gli toglie 10€

La genialita’ di Uber consiterebbe nel prendere il 20% della prestazione pagata all’autista ma intanto incassata tramite carta di credito da Uber : ovvero,da dietro una scrivania ,dirigere le chiamate e incassare l’intermediazione : geniale !

 Le domande scomode che nessun media fa’  :

– come fa’ a garantire una vettura a 5 minuti se per regolamento l’ncc deve aspettare in un garage la chiamata ?

– considerato che l’autista personale ncc deve obbligatoriamente emettere fattura del 10% e che deve il 20% a Uber , come fa’ a sopportare economicamente i suoi servizi ?

Diciamocelo , noi tassisti non siamo simpatici : quindi quella patina di italico dolore che ci avvolge quando chiude una fabbrica o vediamo lavoratori che lottano per difendere il loro lavoro ,nel nostro caso , scatena il Dna del Colosseo nei nostri confronti.

Siamo soli , con il conforto delle Direttive Europee e delle Leggi  Nazionali che ci dicono che la ragione e’ dalla nostra parte . Ma il nuovo che arriva interpreta il tutto in maniera strettamente personale : come dice la simpaticisima Benedetta Arese Lucini di Uber ” noi continuiamo a lavorare finche’ non c’e’ un giudice che prende una decisione,nessuno puo’ decidere se hanno ragione i tassisti o noi ! “

C’e’ da considerare che il suo CEO afferma che dal momento che è un fornitore di software e non un taxi o un operatore limousine, non è tenuto alla stessa supervisione regolamentare e che la responsabilità ricade sui suoi partner di rispettare le regole.

Dunque , facciamocene una ragione ,o perlomeno domandiamoci come nel terzo millenio ci siamo cugini ncc disposti a fare i tassisti con vetture da 40.000 euro pagando il 20% di commissione ,sottraendo alla corsa il 10% con il listino 2014 a Roma inferiore del 20 % al 2013 : un chiaro sintomo di sofferenza della start-up in una città che fa’ della macchina uno stile di vita,dell’uso delle carte di credito un primato negativo europeo……

Ma ecco che ,causa introiti diversi come manna dal cielo , arriva la ennesima tegola che non puo’ che non interessarci : il car sharing

Quello tradizionale in mano al Comune non genera soldi al Comune stesso,ma,se affidato ai concorrenti , ecco che , per esempio a Milano , scorrendo le note caratteristiche del servizio , ci si accorge del perche’ tanto interesse a immettere altre auto nella ZTL .

1.100 € a veicolo e nel 2014 saranno 1.400 , ovvero 1.900.000 euro per il Comune al netto del compenso per l’operatore .

Paese curioso l’Italia : abbiamo i centri storici ammalati di traffico , e mentre a Roma uno solo va’ in bici , per fare cassa basta pagare per entrare nella Ztl.

Quelli che vanno in bus , adesso possono scendere e guidare il car-sharing a 0,29 centesimi al minuto , lasciare la vettura dove vogliono .Cosi’ che’ ,pagando ,i bus turistici possono –  qui’ a Roma – percorrere 4 corsie preferenziali…intasando la lista dei privilegiati delle corsie gialle.

Immettendo sempre piu’ soggetti economici che rosicchiano il 5% del popolo che usa i taxi e senza chiudere al traffico la citta’ ,come potremo continuare a a fare 10 corse al giorno  e mantenere una soglia di decoro per le nostre famiglie ?

Questo e’ uno dei temi a cui saremo chiamati in questo 2014 : gia’ dal prossimo 13 gennaio ,con l’annunciato sciopero di 24 ore di tassisti e ncc limitatamente agli scali aeroportuali .

Buon Anno !

17 commenti

  1. spero che lo sciopero sia nazionale.a milano si lamentano però lavorano sempre anche 20 ore di seguito col turno libero(ieri alle 17 erano ancora in giro i 20 ed alle 23,30 c erano i 9, ed il lavoro era penoso).nessuno si rende conto che questo sarà un lavoro che andrà a morire anzi sta già morendo.

  2. Complimenti Remo Varese 55 hai perfettamete ragione su tutti i punti. Marco Sirio 14

  3. Non sono riuscito a leggerlo tutto xchè mi sono fermato al collegamento da voi fatto tra Tpl e ncc, prima di scrivere sarebbe opportuno informarsi. il noleggio con conducente non può essere incluso nel Tpl percCon l’espressione trasporto pubblico locale (TPL) si intende l’insieme delle diverse modalità di trasporto pubblico (autobus, filobus, metropolitana, tram, treno, translohr, GLT, O-Bahn, Phileas, sistema ettometrico) che, su scala urbana ed extraurbana, consentono l’esercizio del diritto alla mobilità dei cittadini su scala locale (urbana, provinciale e regionale). La gestione è in diversi casi in mano a comuni (aziende municipalizzate), province e regionichè come indica Wikipedia : Grazie, Giulio

  4. A sì, Giulio? Allora che ci fate nelle corsie preferenziali e nelle ZTL? Fuori, grazie.

  5. Perdonami gli ncc , come i taxi, possono accedervi perchè esiste UNA LEGGE SPECIFICA , LA 21/92 originale e ancora in vigore che lo permette ma non in quanto TPL.CARO GIGE DEVI STUDIARE UN POCHINO PER EVITARE BRUTTE FIGURE

  6. Io non penso che liberalizzare i taxi sia una soluzione valida, sicuramente liberalizzare il noleggio con conducente avrebbe un senso visto chwe a differenza dei taxi gli ncc sono delle vere e propie imprese. Mettendo dei paletti seri si eviterebbero molte storture che oggi si verificano con il mercato delle autorizzazioni che fanno far soldi ad amministratori comunali senza scrupoli.IN QUANTO AI TAXI NO ALLA LIBERALIZZAZIONE MA UNA SERIA RIFORMA DELLA LEGGE PER DARGLI MODO DI FARE CONCORRENZA AGLI ALTRI SERVIZI PUBBLICI NON DI LINEA.

  7. Nonostante lo scritto di Remo ponga l’indice su temi interessanti, devo riconoscere che anche io ho avuto più volte la tentazione di sorvolare, ma ho fatto uno sforzo nel rispetto della persona che lo ha scritto con tanta passione. Sono altresì convinto che il vittimismo non aiuti i tassisti a risolvere i problemi di cui sono i principali artefici e colpevoli.

    Fermandoci al collegamento sul TPL, devo riconoscere che alcuni anni fa, ritenevo che l’unica soluzione possibile che consentisse di risolvere l’annoso problema “taxi ncc”, fosse liberalizzare questi ultimi escludendoli definitivamente dal TPL. Poi il tempo, l’esperienza acquisita nelle leggi e l’ingiusta violenza subita dai lavoratori del servizio taxi, mi ha fatto rivedere le mie convinzioni a riguardo.

    Allo stato delle cose rilevo una palese concorrenza sleale e dei favoritismi che contravvengono a qualsiasi regola sulla percezione di una GIUSTA giustizia. La costituzione afferma il principio della libertà dell’iniziativa privata, consentendo a qualsiasi persona di svolgere una attività economica. Ma questa attività deve svolgersi nel rispetto di alcune regole e da alcuni limiti stabiliti dalla legge a tutela degli interessi generali.

    I tassisti oggi non si sentono tutelati da questa parte della costituzione e per essere ancora più chiaro, nessuna legge, nessuna sentenza favorevole o contraria potrà mai ridurre l’ostilità innescata fintanto che il prevaricatore non farà quei passi necessari per rivedere la sua posizione di privilegio.

    Cordialmente,
    Marco

  8. 1. CONCETTI BREVI PER MENTI PIGRE
    2. META’ DEI TASSISTI VIVE NEGLI ANNI ’80: NON SA E NON VUOLE IMPARARE INFORMATICA. INGLESE, ITALIANO. A RIPOSO E SUBITO.
    3. SINO A QUANDO NON COMUNICHEREMO CHE NOI E I NOTAI VIVIAMO SU DUE SISTEMI STELLARI DIVERSI SAREMO SEMPRE NELL’IMMAGINARIO COLLETTIVO LOBBISTI E PRIVILEGIATI ANZICHE’ PEZZENTI E IPER SFRUTTATI
    4. SINO A QUANDO NON CAMBIEREMO RAPPRESENTANZA E SOPRATUTTO RAPPRESENTANTI SIAMO FOTTUTI
    5. SENZA UNITA’ E DISPONIBILITA’ A LOTTARE SENZA SE E SENZA MA E SENZA FINO A QUANDO TREMEREMO A OGNI CATRICALA’ DI TURNO
    6. GRAZIE REMO

  9. Siamo diventati vittime sacrificali di una politica che va da destra a sinistra senza trovare ostacoli,alla destra ,che ora si dice liberale non par vero che la sinistra voglia liberalizzarci,per fare un favore alle coop che vogliono espandersi.Nessuna difesa se non una veloce unione nazionale,che non vedo all’orizzonte per ragioni a me sconosciute,forse che pensano che la loro città scampi al massacro?é ora di mostrare che ci possiamo unire nazionalmente,non come il “parlamentino”,che mi pare una barzelletta,ma in un nuovo comitato di lotta nazionale che studi le mosse future,persone capaci ve ne sono,basta volerlo.

  10. Buon giorno sg Morana, vi ostinate a voler decidere per le sorti della categoria. Ncc. Comprendo e ammetto che alcuni ncc invadono il campo taxi ma sarebbe utile ammettere da parte vostra l inasione di campo che avviene anche da parte vostra con i Radio Taxi che prendono prenotazioni anche di giorni, prerogativa degli ncc. Per riportare le due categorie sui propi binari bisogna fare un bagno di umiltà tutti quanti.Non potete insistere sulla storia del Tpl di cui gli ncc non ne fanno parte e forse mi farei anche qualche domanda sull appartenenza dei taxi allo stesso Tpl. Come da me già riportato wikipedia chiarisce molto bene i trasporti appartenenti, forse prendere coscienza del propio status potrebbe fare bene a tutta la categoria taxi,

  11. Buongiorno sig. Aloisi, come ho scritto poco sopra:”…l’esperienza acquisita nelle leggi e l’ingiusta violenza subita dai lavoratori del servizio taxi, mi ha fatto rivedere le mie convinzioni a riguardo…”; anche lei conferma i miei dubbi ammettendo: “Comprendo e ammetto che alcuni ncc invadono il campo taxi…”; personalmente non posso che plaudire su quanto letto, rilanciando l’immediata necessità di riportare entrambe le categorie sui propri binari.

    Allo stato attuale mi pare chiaro che il sevizio taxi nella Capitale è il più penalizzato e merita un immediato riequilibrio tra i due soggetti nel rispetto delle regole vigenti e della legalità.

  12. Buona sera Sg Morana , con piacere noto che ha riconosciuto l equilibrio nelle mie argomentazioni, purtroppo non posso ravvedere lo stesso equilibrio nelle sue visto che nel virgolettato che lei riporta correttamente del mio pensiero non inserisce l anomalia delle centrali taxi…….cmq riportare le due categorie sui binari corretti è sicuramente una mia/nostra(Anitrav) prerogativa, ovviamente prescindendo dalla provenienza dell autorizzazione , visto che le regole vigenti lo permettono, come peraltro tutti i Tribunali d Italia hanno confermato.Credo che se si instaura un dibattito centrato sul rispetto da parte di tutti della legge 21/92 (Originale e in vigore)le due categorie possono uscire da questo tunnel che ha portato solo tensioni e purtroppo anche la morte di un nostro collega. Del resto l Unica Cgil circa un decennio fà
    era al fianco degli ncc a prescindere dalla provenienza dell autorizzazione, guardando a loro solo come imprese di lavoratori e un bacino di occupazione.

  13. egregio sig.Giulio Aloisi ho ben presente gli articoli in cui chiedeva la completa liberizzazione del servizio ncc senza territorialità,e naturalmente come ora vincoli di orari e numeri,essendo voi impresa.Forse in queste dissennate richieste non si è accorto che sarebbe stata la morte ,oltre che dei taxi,del servizio ncc come è ora strutturato aprendo l’ingresso alle grosse società che essendo in grado di offrire grandi numeri e un unico intelocutore facilmente si appripierebbero del nostro e vostro lavoro.Già U… ne sta dando dimostrazione regalando buoni gratuiti poer entrare nel mercato,figuriamoci con soggetti come ITALO,Trenitalia,Alitalia,grandi aziende e tutte le compagnie aeree che già hanno provato a inserire nel pacchetto viaggio il trasporto door to door.Credo che Lei debba ripensare alle sue strategie se vuole evitare la scomparsa e il suicidio dei vostri piccoli imprenditori ncc che sicuramente non reggeranno l’impatto.La parte finale scritta da Marco Morana è la più adatta a risolvere i nostri scontri nell’interesse di entrambe le categorie.

  14. Caro Giulio, prima di dare dell’ignorante ad uno sconosciuto è meglio sempre contare fino a 100. Se tu pretendi di non fare parte del TPL è chiaro che non puoi avere il diritto delle preferenziali, cosa di cui effettivamente non se ne vede il bisogno visto che ncc è trasporto di privato da privato con autorizzazione e non licenza. Per il resto… la liberalizzazione del vostro settore farebbe morire tutti, voi compresi. Una pena commentare.

  15. Buonasera sig. Aloisi, come detto questa mattina, condivido il pensiero di riportare entrambe le categorie sui propri binari (ovviamente incluso il servizio prenotazioni).

    Non mi è chiaro cosa intende dire quando scrive: “prescindendo dalla provenienza dell’autorizzazioni”.
    Le leggi sono leggi e tutelano gli interessi generali. Ovviamente le leggi consentono alcune operazioni nel mercato mentre altre operazioni non sono consentite. Questo giusto equilibrio, fatto di regole comuni, mantiene vivo il mercato e la concorrenza leale. Prevaricare o eludere le regole comuni porta inevitabilmente allo scontro sociale.

    Mi soffermo con interesse su come si potrebbe uscire dal tunnel, su questo si deve andare avanti proprio per evitare altri disastri o peggio disgrazie. Serve responsabilità, volontà per poter uscire dal tunnel, ma soprattutto la volontà di comprendere dove si è superato il limite.

    Unica Filt CGIL è un sindacato nazionale e territoriale. Da sempre si batte al fianco dei noleggiatori e dei tassisti oggi come dieci anni fa nella difesa dei lavoratori (sia tassisti sia noleggiatori), contro l’abuso e l’abusivismo a prescindere dalla provenienza della licenza o dell’autorizzazione: ma mai negli interessi corporativi e dei padroni.

  16. Per il Sg GIGE: io non ho dato dell ignorante a nessuno, se lo è detto da solo, ho solamente detto che prima di parlare e scrivere sarebbe bene conoscere la materia. isto che lei insiste io non posso far altro che richiamare la sua attenzione sul fatto che le corsie preferenziali sono diritto dei taxi quanto degli ncc di tutta Italia e questo diritto proviene dalla legge 21/92 e non già dall appartenere al Tpl.Nella stessa legge non si fà mai riferimento all appartenenza appunto al Tpl, tuttalpiù possiamo avere una funzione complementare o integrativa al trasporto pubblico di linea . Visto che il noleggio con conducente, come da legge sopra riportata, non ha l obbligo della prestazione a differenza dei taxi , anche questo aspetto di complementarità viene a cadere. Spero di essere stato esaustivo anche perchè non tornerò più su questo argomento. Grazie e buona giornata

  17. Buon giorno Sg Morana , ” prescindere dalla provenienza delle autorizzazioni” intendo che deve essere punito chi opera in maniera illecita , partendo dal principio ,ormai confermato dalle molteplici sentenze,che le autorizzazioni ncc possono lavorare su tutto il territorio nazionale con rientro nelle rimesse dopo i servizi effettuati. Credo che sappia perfettamente perchè la legge quadro identifichi le rimesse al plurale, quindi uscire da questo equivoco sicuramente sarebbe un gran primo passo per uscire dal tunnel.In quanto al “servizio prenotazioni taxi” ad oggi non ho mai sentito tuonare l Unica contro questo illecito , ma potrei sbagliare quindi registro positivamente la vostra posizione in merito.Se posso permettermi i taxi sono visti e vissuti come una potente corporazione quindi sarebbe utile fare dei passi concreti per smontare questa visione popolare. In quanto ai “Padroni” forse è un termine che ad oggi ha fatto il suo tempo e richiama a momenti storici troppo anacronistici dove i sindacati hanno avuto le loro responsabilità nell affrontarli.Per poter sopravvivere il Sindacato ha portato allo scontro molte categorie di lavoratori e molte volte se ne sarebbe potuto fare a meno, ottenendo forse risultati migliori in quanto a competizione in Europa e nel mondo. Spero che le mie parole incontrino un interlocutore che anche se non in accordo sia consapevole che arroccarsi su posizioni ormai datate non porti a nulla come del resto l esperienza degli anni passati ci insegna. Nel ringraziarla per la sua attenzione e pazienza le auguro una buona serata. Giulio

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