Delirio romano, taxi fuori dalla Ztl nella notte di capodanno, maxi-ingorgo e traffico paralizzato

Deliriorassegnastampa.comune.roma.it Traffico paralizzato per ore e lunghe file di pedoni in attesa ai posteggi. “Nessuna informazione sulle auto bianche” Pochi vigili e Ztl chiusa anche ai taxi dopo il brindisi maxi ingorgo in centro In tilt anche i trasporti con migliaia di romani bloccati, 2 del mattino del primo giorno de12014. Un elicottero scruta dall’alto la città paralizzata dal traffico. Rumore di clacson e sirene del 118. In sella al suo scooter Francesca sbuffa, intirizzita del freddo: «Non si passa neppure facendo lo slalom», esclama sconsolata. Complici lo stop al servizio degli autobus a partire (dalle 21) , la chiusura al transito delle auto in tutto il centro storico (dalle 22) unitamente ai numero inferiore di vigili urbani in strada, solo 278 (su 443 di turno), gli oltre 600mila romani che hanno partecipato al Capodanno in piazza sono rimasti prigionieri di un’interminabile coda che si è snodata dal Circo Massimo alla stazioneTermini. E non è andata meglio a chi l’auto non l’ha presa. Perché l’accesso alla Zona a traffico limitato quest’anno è stata vietata anche ai taxi, costringendo centinaia di turisti, ignari della nuova misura, ad attendere per ore, invano, ai parcheggi del Tridente.

I problemi maggiori si sono verificati però nelle stazioni della metropolitana oggetto di atti vandalici: alla fermata Colosseo la folla ha forzato il cancello d’ingresso prima dell’orario di apertura, mentre alla stazione di GiulioAgricola è scattato l’allarme bomba per il lancio di un petardo. «Non sono mancate neppure le aggressioni, la metro resta ferma per un petardo lanciato alla fermata Giulio Agricola e gli sputi contro i 280 macchinisti e agenti di stazione in servizio — assicura l’assessore ai Trasporti Guido Improta—Desidero ringraziare personalmente tutti i 3.400 dipendenti del trasporto pubblico al lavoro l’ultimo dell’anno».

Non sono stati sufficienti però, la bellezza dei fuochi pirotecnici sparati dal Celio, le note di Fabi al Circo Massimo, i giochi di luce che hanno illuminato via dei Fori Imperiali, per far passare ai romani la rabbia ai romani per la disorganizzazione della mobilità. «Ma non apre? — domanda all’una Luca Glisenta, immerso tra la folla che ha atteso l’apertura della metro al Colosseo — è quasi un’ora che aspetto, devo arrivare all’altro capo della città: come faccio a tornare a casa?».

Poco dopo un gruppo di vandali ha forzato le sbarre di accesso, la stazione era chiusa per motivi di sicurezza: in molti hanno creduto che il servizio fosse ripreso. È andata peggio sulla linea B, dove un gruppo di ubriachi ha scassinato la porta della cabina di coda di un vagone: l’hanno imbrattata con i graffiti e inondata con la schiuma di un estintore. «In altri casi — spiega Improta — la gente ha azionato senza ragione i freni di emergenza dei convogli, rallentando il servizio».

Intanto in via Zanardelli Pasquale Malva, 68 anni, napoletano, in vacanza a Roma, attende con pazienza un taxi: «oltre mezz’ora che siamo qui al freddo — dice indicando le altre 30 persone intorno a lui — Non è passata neppure una macchina e al centralino del 3570 non risponde nessuno. Siamo a Roma o in una città del terzo mondo?». I tassisti si sono infuriati contro il divieto di accesso alla Ztl. «Ho passato la serata imbottigliato sul Lungotevere — si arrabbia Roberto Ciciani, 40 anni — dalle 22 hanno chiuso i varchi e noi abbiamo lavorato la metà degli anni passati. Una decisione assurda, che è andata prima di tutto a scapito dei turisti». Loro, i turisti, erano tantissimi. A passeggio per le vie del centro fin dalle 22. Con lo sguardo perso nei giochi di luce proiettati nell’area dell’Anfiteatro Flavio. Ma neppure per i pedoni è stato semplice muoversi. All’una il Tridente trabocca di gente. Su via dei Fori Imperiali la folla avanza lentamente in ogni direzione, ondeggia come risacca calma. Mentre qualche chilometro più in la, alla stazione Termini, è già il delirio.

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