Figuccia: “Liberalizzare le licenze taxi”

da palermo.blogsicilia.it  Palermo. “Oggi, in Terza Commissione abbiamo incontrato l’ingegnere Nunzio Salfi, responsabile per il Comune del Piano urbano del traffico. Durante l’incontro, si è discusso delle linee guida dell’importante strumento che tra qualche settimana esamineremo in Consiglio comunale”. E’ quanto riferisce Angelo Figuccia, capogruppo del Partito dei Siciliani-Mpa a Sala delle Lapidi. “Intanto – prosegue Figuccia – abbiamo parlato anche dell’istituzione delle isole pedonali e delle zone a traffico limitato, dove, in quest’ultime, potranno circolare esclusivamente i mezzi di soccorso e quelli pubblici, tra cui i taxi.

Chiudendo, quindi, gran parte delle strade del centro storico, i privati cittadini lascerebbero la propria automobile a casa o nei grandi parcheggi attualmente quasi del tutto inutilizzati lungo la circonvallazione, come quello nei pressi dell’Università, in via Nina Siciliana e a piazzale Giotto. Qui, il palermitano, o chi viene dalla provincia, potrebbe utilizzare il taxi per recarsi in centro pagando pochi euro per una corsa, grazie al fatto che le auto pubbliche lavorerebbero in continuazione e non soltanto a chiamata, come avviene quasi sempre oggi”.

“In sostanza, come capita nelle altre grandi città italiane e europee, sarà sufficiente alzare una mano per chiamare un taxi e recarsi in qualsiasi punto del nostro centro storico, uno dei più grandi d’Europa – conclude l’esponente autonomista -. Ma per fare questo, è indispensabile allargare il più possibile il numero dei taxi, liberalizzandone il numero e concedendo la relativa licenza a chiunque ne faccia richiesta, sia pure possedendo requisiti minimi. Si raggiungerebbero, quindi, più obiettivi: creare numerosi nuovi posti di lavoro, di cui la città ha gran bisogno, abbattere notevolmente l’inquinamento atmosferico e, nello stesso tempo, combattere la potente lobby dei tassisti, una sorta di casta che tiene in mano il trasporto pubblico, considerata anche la crisi che attraversa l’Amat”.


 

Angelo Figuccia e le sue idee rivoluzionarie sul tpl è raggiungibile sul suo profilo Facebook: Angelo Figuccia


 

 

3 commenti

  1. Semplicemente geniale: se l’Amat è in crisi, i tassisti tegono in mano il trasporto pubblico… Se non si è capaci di far funzionare il trasporto pubblico, si devono chiamare in causa i tassì (che per definizione sono integrativi)… Ancora più geniale: sostituire le auto con altre auto, così in circolazione (non in parcheggio) ci sarebbe lo stesso numero di veicoli: a che serve la ztl?
    Aveva ragione il Prefetto di Milano Lombardi, nel gennaio 2012. Uno dei motivi per NON liberalizzare i taxi è che la mafia lo vuole, per riciclare i soldi. Si vede che la mafia lo vuole… Perché i problemi della Sicilia sono quelli indicati in Johny Stecchino. LA mafia? Non è una lobby, non esiste, o va aiutata…
    Ho il sospetto che su Falcone Figuccia la pensi tale quale a Miccoli.
    Grazie, Figuccia, per ricordarci cosa vuole l’onorata società.

    PS: se serve aumentare le licenze taxi, si può, a norma della Legge esistente, emetterne semplicemente di nuove, a seconda del fabbisogno. Per non avere problemi legati alle note questioni del trasferimento, nel caso fosse poi necessario diminuirle, è sufficiente rilasciarle a titolo gratuito, non trasferibili e da riassegnare. Perché non vorrei che cambiata la giunta, si riaprisse la ztl, è un film già visto a Milano. Ogni anno si valuta se riemettere quelle ritirate o meno o aumentarle, a seconda delle esigenze.
    La Regione Sicilia, assieme al Comune di Palermo, hano tutti i poteri pr farlo.

    Baciamo le mani, don Angelo.

  2. Don Angelo, complimenti x la splendida idea!
    Invito Figuccia a cambiare i ruoli x fargli capire a questo signore cosa vuol dire fare il tassista a Palermo!
    La città di Palermo non può mai essere come New York, dove basta alzare la mano x prendere un taxi, qui a Palermo x fare una corsa bisogna attendere in media 2 o 3 ore, specialmente in questo periodo di crisi nera!
    Allargare il più possibile il numero delle licenze significherebbe i posteggi taxi strapieni, ammesso che ci sia lo spazio, e la paralisi totale semplicemente perché NON C’E’ LAVORO!
    Vorrei inoltre chiedere a questo signore le moto ape calesse? Sono riusciti a regolalizzare una situazione assurda, anomala ma soprattutto fuori dalle regole!
    Incredibile, questo signore lo trova stimolante giocare con il pane degli altri???
    Noi siamo 320 taxi che ogni giorno percorriamo la città in lungo e in largo x cercare di mantenere una casa, con un minimo che ti permette di andare avanti, altro che lobby!!!!

  3. Sono Paolo, taxista a Torino da molti anni. Esprimo la mia più piena solidarietà ai colleghi di Palermo (città nella quale trent’anni fà ho vissuto per un mese e che ho sempre portato nel mio cuore)Come al solito chi decide sulla nostra pelle non sà nulla del nostro lavoro e ha le spalle ben coperte economicamente. Un abbraccio a tutti i colleghi di Palermo.

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