Roma: ecco come cambia la mobilità con il neo Sindaco Ignazio Marino

marinoda omniauto.it Roma ha un nuovo sindaco: Ignazio Marino. Il chirurgo 58enne ex senatore del Pd ha battuto il candidato di centrodestra ed ex-sindaco della Capitale Gianni Alemanno ottenendo il 63,93% dei voti al ballottaggio. E’ la prima volta che il centrosinistra trionfa in tutti e 15 i Municipi, ma è anche eccezionale che a recarsi alle urne sia stato soltanto il 44,93% degli aventi diritto al voto. In pratica su oltre due milioni e trecentomila romani, Ignazio Marino è stato scelto da 664.490 elettori. “Questa città la dobbiamo cambiare tutti insieme”, ha detto il nuovo sindaco di Roma dal palco allestito in piazza di Pietra per i festeggiamenti.

E la mobilità dovrebbe cambiare come ha promesso in campagna elettorale: meno auto private e più mezzi pubblici. A Roma, dice il Partito democratico, il caos del traffico deve essere battuto pianificando, ad esempio, parcheggi di scambio. “Esplicativo a tal riguardo è il caso della stazione Anagnina: questo nodo dispone di un parcheggio di circa duemila posti – si leggeva sul programma -. Da Anagnina, per arrivare con la metropolitana A alla stazione Termini occorre mezz’ora; invece, dalla stazione di Ciampino che è più lontana occorre con il treno la metà di questo tempo, ma la stazione di Ciampino non ha parcheggio di scambio. Ecco, quindi, l’esigenza di realizzare nodi di scambio più ampi, più esterni e diffusi attraverso il nuovo ruolo attribuito alla città metropolitana e specifici accordi con i comuni di competenza”. Ed ecco di seguito che cos’altro ha promesso agli automobilisti romani il neo sindaco Ignazio Marino.

ROMA COME MILANO: SI PAGA PER USARE L’AUTO IN CENTRO
Il Pd sostiene la possibilità di avviare la sperimentazione, in linea con le migliori pratiche adottate già dal Comune di Milano, della congestion charge con orari di accesso flessibili e a tariffa variabile con l’obiettivo di diminuire il numero di automobili private che accedono alla ZTL. Per il Pd occorre inoltre un sistema di semafori intelligenti: “Si tratta di una concreta applicazione anche a Roma di innovazioni tecnologiche che consentono di rendere più fluido il traffico cittadino sulla base di una puntuale analisi dei flussi della mobilità”. E sarà prezioso “potenziare il servizio di rimozione dei veicoli privati. Oggi sono pochi i carri attrezzi a disposizione della città. Servono più mezzi e più personale”. Altro obiettivo, “regolarizzare e limitare la presenza di bus turistici nel centro storico e nelle aree monumentali pregiate, a esempio ridefinendo insieme agli operatori turistici itinerari e aree di sosta”. E poi c’è la lotta all’abusivismo delle licenze taxi. “Il servizio di trasporto pubblico non di linea esercitato dai taxi deve divenire protagonista della progettazione della nuova mobilità urbana. Per questo occorre valorizzare tutte le sedi di ascolto e condivisione delle scelte politiche dell’amministrazione capitolina anche con le associazioni di rappresentanza degli operatori taxi. La prima sfida da affrontare insieme agli operatori sarà il pieno ripristino della legalità, al fine di eliminare l’abusivismo e l’uso difforme di autorizzazioni e licenze”.

LA RIVOLUZIONE DEI PARCHEGGI
Secondo il centrosinistra a Roma bisogna aprire una fase nuova di realizzazione dei parcheggi, prevedendo nella progettazione servizi e spazi funzionali per favorire la mobilità sostenibile, come: colonnine di ricarica elettrica, parcheggi per il car sharing, luoghi di custodia delle biciclette, sistemi intelligenti per informare sullo stato di occupazione dei parcheggi. Il Pd ambisce anche a creare aree diverse per la sosta di lunga durata (affitto mensile, annuale, pluriannuale) e la sosta breve (sosta oraria, giornaliera). Per i posti destinati alla sosta di lunga durata, mira a un affitto per i residenti o per i titolari di attività economiche presenti nell’area. Il Pd parla anche di parcheggi vicino agli ospedali: intende restare particolare attenzione alla mobilità e al sistema dei parcheggi auto intorno agli ospedali per facilitarne la fruizione da parte dei pazienti e dei familiari. E vuole avviare insieme ai cittadini e ai comitati un nuovo Piano urbano parcheggi per ripensare i criteri di localizzazione, di gestione nonché degli effetti di riqualificazione che devono rispondere alle esigenze effettive della collettività e dell’accessibilità garantita al trasporto pubblico. Infine, il Pd dichiara lotta dura contro gli abusivi: è necessario fermare coloro che “taglieggiano” gli automobilisti romani, chiedendo in maniera illecita soldi per il parcheggio.

LIMITE DI VELOCITA’ MASSIMA A 30 KM/H
Per favorire la circolazione lenta a piedi e in bicicletta, su alcune strade, il Pd vuole introdurre il limite massimo di velocità di 30 km/h. Questo abbassamento della velocità massima avrà ripercussioni minime sugli effettivi tempi di percorrenza e garantirà, invece, maggiore sicurezza stradale, meno rumore e una migliore qualità dell’aria. Inoltre, intende potenziare il servizio per mettere Roma in linea con le migliori esperienze europee: a Londra il car sharing denominato “London Car Clubs” conta oltre 1.100 veicoli per più di 60.000 utenti, a Parigi si stanno istallando 6.600 punti di ricarica per 3.000 auto elettriche. Il Pd mira a creare centrali di ricarica dei mezzi elettrici presso edifici opportunamente dotati di sistemi di cogenerazione per la produzione di calore ed energia elettrica, attraverso i sistemi fotovoltaici. L’obiettivo è quello di utilizzare l’energia autoprodotta e non utilizzata per ricaricare i mezzi e ridurre, così, l’impatto sulla rete locale di distribuzione e i relativi investimenti. C’è poi la voglia di potenziare la rete dei tram, “sull’esempio di quanto accade a Parigi e a Barcellona, senza inquinare, riducendo i costi unitari di gestione, migliorando il comfort dei passeggeri, limitando l’impatto visivo o acustico e riqualificando i quartieri, come già accaduto con il tram 8”.

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