Uber, ora arriviamo su Repubblica

Era dai tempi delle lenzuolate di Bersani che la categoria non si schierava così unita contro qualcosa. Il nemico di oggi dei tassisti milanesi non ha la faccia di un ministro pro-liberalizzazioni ma si scarica con un’app dal telefonino. È l’autista personale offerto da Uber, che fa impazzire conducenti di auto bianche e Ncc, le aziende di noleggio con conducente. Che assieme, in un’improbabile alleanza, denunciano «la concorrenza sleale» del nuovo arrivato sul mercato. Non è l’unica inquietudine, per i tassisti: a preoccuparli c’è anche l’arrivo, previsto dopo l’estate, di operatori privati nel settore del car sharing che rischiano di sottrarre altri clienti. E ora c’è chi chiede di precludere le corsie preferenziali a tutti i privati, compresi i nuovi car sharing.

Nato a San Francisco, da febbraio Uber è sbarcato anche a Milano e fornisce un autista personale a chiunque e in qualsiasi momento, solo con il tocco sullo schermo di uno smartphone. Un servizio appena più “lussuoso” del taxi, che costa in media il 20-30 per cento in più ma quasi la metà di un noleggio. Uber, in pratica, fa da tramite tra il cliente e il “padroncino” che mette a disposizione la sua berlina. Un servizio che suscita ira tra le auto bianche: «Violano la normativa, sono fuorilegge—denuncia Luca SalvatoreCome noi tassisti: ma noi siamo servizio pubblico, loro dei privati».

Unione artigiani—quando ricevono una prenotazione dovrebbero partire dalla rimessa dell’azienda di noleggio e invece, per arrivare prima, sostano per strada.

In più, è la stessa intermediazione tra il cliente e l’autista a generare più di un dubbio. In una lettera al Comune il sindacato Satam chiede all’amministrazione «di svolgere opera di repres sione verso chiunque esegua noleggio con conducente fuori dalla legge 21 del 1992». Gruppi sui social network, sit in, la guerra è appena cominciata: «Fate i vip, che a darvi degli schiavi ci pensiamo noi.» si legge su Facebook: l’immagine è quella di un autista appoggiato alla sua auto con una palla al piede stile carcerato. La pagina stessa è intitolata «Uber, no thanks». E mercoledì scorso si è tenuto in piazza Castello un “aperitivo del Primo maggio” con tanto di striscione «Uber go home».

Mercoledì si terrà un incontro in Comune con i sindacati e anche questo tema verrà affrontato: «Le leggi vanno rispettate, stiamo andando verso una deregolamentazione rischiosa che alla fine danneggerà l’utente» avverte Giovanni Maggiolo della Cgil. Pronti a tutto, i tassisti. Il senso: già ora perdiamo il 30-40 per cento di incassi, ci mancava anche questa. Anche gli avvocati si stanno attrezzando: «Li abbiamo incaricati di verificare gli estremi per un esposto» dice Raffaele Grassi, consigliere comunale nonché rappresentante del Satam.

Ma a preoccupare i tassisti c’è anche l’apertura ai car sharing privati, decisa dal Comune in aggiunta a “Guidami” di Atm. Centinaia di utilitarie pronte a invadere la città da dopo l’estate, 29 centesimi al minuto, vetture disponi-bili su strada e non solo nelle aree sosta, gestione tramite smartphone, riconsegna della vettura dov’è più comodo. «Ci preoccupa molto perché temiamo ci rubino altre fette di mercato», dice Grassi. L’importante, dicono tutti, è mettere paletti. La richiesta: precludere le corsie preferenziali a tutti i privati. «Siamo a favore del car sharing, come di tutte le modalità che spingono le persone ad abbandonare l’auto privata – aggiunge Maggiolo della Cgil – ma servono regole precise»

(Ilaria Carra, La Repubblica Cronaca di Milano – 3.5.2013)

6 commenti

  1. Copio da Facebook per essere sicuro che chi deve leggere legga.

    Inizio ad averne le tasche piene di giornalisti e sindacalisti taxi. Compreso l’amico Maggiolo. Chi ha iniziato ad attaccare U… (ormai sappiamo che leggete, ma a voi i fatti non interessano) sono stati gli NCC che NON ci stanno a trasformarsi in taxi Abusivi e a foraggiare un gruppo di squali che non paga tasse in Italia, sfrutta degli ingordi o dei disperati, specula col tassametro illegale anche in caso di disgrazie come l’uragano di NY. Abbiamo aperto questa pagina (noi NCC) e sulla strada trovata la collaborazione preziosissima di molti tassisti. Per 40 tassisti abusivi che lavorano per U… ce ne sono almeno 5000 che non ne vogliono sapere. E cosa fanno i soliti pennivendoli? I tassisti di qui, un Maggiolo di la, un Grassi di su e via minchionando sul nulla. Citano questa pagina salvo non sentire nessuno dei suoi ispiratori. Daniele Ercoli, Francesco Artusa, Fabio Ferrario, Max Marra(e altri) tra gli Ncc. Stefano, i blogger Marco e Leonardo (e altri) tra i taxi. Chi ha mai visto Grassi qui? Se ci citate sentite noi ecchediamine! Che vuol dire alleanza improbabile? Ma chi diavolo pensate di essere? Ho molti amici tra i tassisti e pure un padre e un fratello. Solo perché spargete mer.a da mane a sera siete convinti che tutti debbano raccoglierla? No grazie. Idem il tg3 tassisti hanno paura di perdere il lavoro? Ma se vengo in redazione a rubare le telecamere voi mi denunciate per furto o perché avete paura di non andare in onda? È come vi permettete di far passare l’idea che noi Ncc siamo tutti complici delle illegalità commesse da U…? Gli unici complici siete voi giornalisti. La Signora Fernandes ha pagato la sua corsa? Oppure sono i 50 milioni che tanto sbandierano a farvi gola visto che senza i finanziamenti pubblici sareste tutti falliti da un pezzo? In ultimo, con molta franchezza, cari sindacalisti taxi, avete rotto le palle con le preferenziali e le rimesse. Siamo nel 2013 ed è ora che impariate a comunicare. Gli utenti hanno il diritto di fregarsene delle leggi che devono interessare le autorità competenti. Ma a questi potrebbe interessare il fatto che U… sfrutta l’Italia senza versare un euro di tasse qui lasciando a loro la stupidità di pagare per scuole e ospedali. Oppure gli potrebbe interessare il fatto che il tassametro è senza controllo e può raddoppiare le tariffe in qualsiasi momento com’è successo anche a NY grazie ad un uragano. Se riusciste a far vedere questi squali in azione durante i recenti terremoti italiani, forse la gente non vedrebbe voi come lobbisti che è la ragione per cui questi giornalisti (esagero) evitano accuratamente di citare gli Ncc CONTRO U…. Il problema e’ che probabilmente nemmeno questi sindacalisti sono preparati come noi. Non lo sanno e non lo dicono. Ma se vogliono un microfono lo usino come si deve o indichino altri meglio attrezzati. Ci sono soprattutto gli Ncc a contestare U…. Lo rivendico con forza e orgoglio. Salvatore, Maggiolo, Grassi e chi volete voi NON mi rappresentano. Probabilmente, sul caso specifico, non rappresentano nemmeno i tassisti che si sono mossi in prima persona.

  2. In effetti i nostri sindacalisti arrivano sempre per l’apertura dello Champagne. La ****** la lasciano sempre mangiare agli altri. Ma verrà il giorno che le tessere scompariranno e le casse saranno belle vuote!!!!

  3. @ Franceso Artusa: non essendo mia la paternità del tuo commento lo chiedo a te: non sarebbe meglio indirizzarlo anche a Repubblica, in particolare all’ autrice dell’ articolo, sig.ra Ilaria Carra?
    In tal modo si arriva direttamente a chi di dovere per mettere i puntini sulle i.
    E’ vero che nell’ aricolo citano la pagina facebook U… No Thanks… ma poi continueranno a leggerla o lo hanno fatto solo occasionalmente per scriverci sopra un’ articolo?
    Io, da parte mia, le scrivero’ che non è questione di una battaglia fatta per non perdere fantomatiche fette di mercato e restare arroccati su inesistenti privilegi da lobbysti, è una questione di lavorare rispettando le leggi. Se si rispettano le normative vigenti ci può essere una concorrenza leale, ma se uno dei concorrenti di una gara non segue le regole è facile vincere, tanto ci sono gli altri poveri co****oni che le seguono!!
    O le regole le seguono tutti o non le segue nessuno

  4. @ Franceso Artusa: e-mail spedita 🙂 . L’ ho indirizzata ad Ilaria Carra usando l’ indirizzo della redazione larepubblica@repubblica.it.
    Mettere l’ accento sul fatto che non è una battaglia di lobby ma una lotta per la legalità non guasta mai, l’ho anche invitata a continuare a seguire “U… no grazie” su facebook

  5. Ti ringrazio Rachele. Resto scettico sulle intenzioni della giornalista. Va su u no thanks e riporta il nome e l’immagine. Nessun riferimento ai Likes o ai contenuti della pagina . Poi quello del CAR sharing unito a R-U… è stato un trappolone (che poi ci son cascati non è colpa sua) e fatico a credere sia stata una coincidenza. Cmq se hai ragione la Signora tornerà sul pezzo ma tu non farti illusioni. Qualcuno ha avuto il diritto di replica, purtroppo quel qualcuno l’ha sprecato.

  6. Se metteste i numeri delle licenze regolari disponibili su un sito web sarebbe un gioco da ragazzi per un’app se un tassista è regolare o meno. Se non lo fate non potete prendervela con nessuno, se lo fate le app che non si adeguano dimostrano immediatamente la loro natura.

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