Termini nel caos totale

caos_termini_VA55«Sei euro di taxi per percorrere neanche cento metri, una follia». C’è da pensarlo davvero se la denuncia, come in questo caso, non è di qualche passeggero che contesta il nuovo tariffario ma degli stessi tassisti, che ogni mattina per uscire dai «box» della stazione Termini posso impiegare fino a 15 minuti: «I clienti hanno ragione a protestare, la situazione è insostenibile». Il record negativo, rimbalzato anche sulle frequenze 88.100 di Radio Taxi Driver, è stato raggiunto ieri mattina intorno alle 9,20 sull’auto bianca di Silvano Fioravanti, che nel mostrare il tassametro ammette che, in realtà, non si tratta di un’eccezione: «Ho caricato i clienti davanti alla stazione in piazza dei Cinquecento, tariffa di partenza 3 euro – racconta – per raggiungere il semaforo all’altezza di via Cavour, credo siano neanche 100 metri, ho impiegato 16 minuti e raggiunto i 6 euro stando praticamente fermo».

La fascia di fuoco, spiega, è tra le 8 e le 12, praticamente durante l’intera mattinata ed è presto detto perché. È il momento in cui i pendolari del bus e del treno arrivano a centinaia e, insieme, si affolla anche la banchina dei taxi: «Dovrebbero pensare un’altra viabilità in attesa che chiuda il cantiere della metro». I problemi sono tanti e non nuovi, ma la situazione è precipitata lo scorso giugno quando, con l’apertura della fermata della metropolitana lato via Giolitti, anche il percorso pedonale è stato deviato su piazza dei Cinquecento: «Così ci ritroviamo – incalza il collega Ivan Tirapani – mandrie di persone, anche provenienti dal piazzale del bus, che invadono l’area destinata alla nostra sosta». Strisce pedonali, due precedenze prima di immettersi su via Giolitti, un semaforo all’incrocio con via Cavour e intanto i minuti volano: anche Leonardo Guerra ha raggiunto i 4 euro e 50 di costo della corsa quando ancora doveva imboccare via Giolitti: «In estate c’era meno gente, la novità si sentiva meno, ma ora è incredibile l’ingorgo che si crea.

L’abbiamo fatto presente sia ai vigili sia alla nostra Squadra Vetture, ma sono tutti appelli caduti nel vuoto». Il cantiere della metropolitana su piazza dei Cinquecento ha ridisegnato, circa un anno fa, anche l’itinerario dei tassisti: «Prima potevamo sfruttare lo spiazzo in cui si trovano le pensiline dei bus e immetterci direttamente su viale Enrico De Nicola – continua un altro tassista a Termini, Enrico Ceci – poi l’hanno interdetto e da allora è un caos, una soluzione potrebbe essere un sottopassaggio su via Giolitti». Insomma oltre a denunciare, i taxisti hanno pure pronte le alternative. Basterebbe solo ascoltarli. Mario Campati, un altro conducente, suggerisce «la presenza di un vigile fisso che regoli almeno gli attraversamenti pedonali prima che investiamo qualcuno», oppure come Enrico «la riapertura del percorso che attraversa lo spiazzo dei bus».

Se si «autodenunciano» i tassisti, è facilmente comprensibile l’irritazione dei clienti: «Io ogni mattina cammino fino a piazza della Repubblica – si è rassegnata Maria Locinto – altrimenti tra attesa di 10 minuti sulla banchina e tempo per uscire dal posteggio, oltre al prezzo assurdo, si arriva anche tardi al lavoro».

fonte: iltempo.it 18/09/2012   -   foto di Varese 55

5 commenti

  1. Se Roma piange, Milano non ride. Ci sono strozzature della viabiltà mai risolte anche da noi.

  2. Il posteggio della stazione di Bologna, non a quei livelli, è un altro posteggio a ostacoli.
    La verità è che siamo l’ultima ruota del carro della mobilità, e si vede.

  3. come qui a milano posteggio duomo,se il cliente deve andare verso pt. genova dopo 10 minuti e 6 euri di tassametro sei ancora al punto di partenza.

  4. …. e poi dicono che siamo cari ma mai nessuno che dice che non riusciamo a dare il servizio(mi riferisco alla stampa) a causa della splendida viabilita

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