Il Milleproroghe prosegue senza modifiche

cameraSarà in aula da domani alla Camera in terza lettura il MIlleproroghe, nel testo già approvato da Montecitorio e modificato al Senato, in entrambi i casi con la fiducia. Nessuna modifica è stata introdotta nel corso dell’esame delle commissioni Bilancio e Affari costituzionali. Il governo potrebbe già porre domani la questione di fiducia. Il dibattito in aula avrebbe dovuto iniziare già stasera, ma il vicepresidente di turno, Rocco Buttiglione, ha annunciato che, secondo le intese fra i gruppi parlamentari, l’avvio dell’esame è stato rinviato alla seduta di domani mattina. Tutti i circa 600 emendamenti presentati in commissione sono stati respinti e è probabile che questi saranno ripresentati in Aula (oltre 500 sono firmati dalla Lega, una ventina dall’Idv) per questa ragione il governo porrà la fiducia.
Hanno votato contro Lega e Idv. Il via libera delle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera al decreto legge Milleproroghe è giunto con il sì di Pdl, Pd e Terzo Polo, che hanno votato il mandato ai relatori, Gianclaudio Bressa (Pd) e Gioacchino Alfano (Pdl) a riferire in Aula. Hanno votato contro la Lega Nord e Italia dei valori.

fonte: ilsole24ore.com 25/02/2012

6 commenti

  1. AGGIORNAMENTO DECRETO LIBERALIZZAZIONI
    Lunedì 20 Febbraio 2012 17:45 | Author: Alessandro |
    Il Presidente TAM Claudio Severgnini  in una nota riassume le novità in merito al percorso parlamentare del Decreto.
     
    Anche questa settimana, sarà una settimana di attese e di contatti diretti o indiretti verso i relatori e i componenti della X Commissione al Senato. 
    Oggi Non abbiamo notizie certe e, soprattutto, come abbiamo già visto in un recente passato, anche le notizie che ci giungono vengono facilmente smentite da altre.

     Difficile, quindi, fare il punto della situazione, proviamo però a buttare li delle ipotesi.

    In merito all’esclusione dal processo di liberalizzazione, mediante l’accoglimento dell’emendamento 1.28 che recita: “sono esclusi dall’ambito di applicazione del presente articolo i servizi di trasporto pubblico di persone e cose non di linea” possiamo dire che è praticamente cosa fatta, facendo gli scongiuri. 

    Il contenuto previsto dall’articolo 36 del decreto è invece molto complesso e ancora tutto da definire; proviamo allora ad immaginare alcune ipotesi di accoglimento.

    La figura dell’authority, così come abbiamo letto nel testo del decreto, prima che entrasse in commissione, a mio avviso ne uscirà ridimensionata. Bene, anzi benissimo, hanno fatto le associazioni milanesi a sollecitare la Regione, a prendere posizione in merito, proprio alla luce delle ultime novità possiamo dirci moderatamente ottimisti. 

    Sempre al comma 1 dello stesso articolo, in merito alle competenze della famigerata Authority, bisogna fare molta attenzione e sopprimere anche le possibili competenze sulla “ mobilità urbana collegata a stazioni porti e aeroporti”  non vorrei certo trovarmi domani con un Authority depotenziata ma competente “solo” per Stazioni e Aeroporti….il lavoro delle competenze sarebbe  stato quasi inutile.Titoli compensativi, in particolare il punto che recita:”….con adeguate compensazioni…prevedere la possibilità di rilasciare licenze part-time ..” rimane il tema più problematico. Abbiamo letto, scritto e dibattuto intorno ad ogni tipo di ipotesi, e abbiamo registrato accuse, neanche troppo velate, verso soprattutto il sistema cooperativo che si sta rivelando più propenso, rispetto le posizioni più intransigenti, a trovare una soluzione mediatrice. La verità è che ad oggi neanche chi ha scritto questo passaggio legislativo sa cosa vuole.A mio avviso si intende sostenere l’accesso alla professione, senza sapere da che parte iniziare. Tutti dimenticano che i servizi (e noi siamo certamente un servizio ) ripartiranno solo dopo la ripresa della produzione. Prima bisogna far ripartire l’economia e poi, ma solo dopo, adeguare i servizi ad una maggior richiesta. Oggi anche il più sfrenato dei liberisti sbaglia bersaglio se crede di fare ripartire l’economia partendo dai servizi, sarebbe come costruire una casa partendo dal tetto.Cercare di fare breccia nel nostro settore per creare occupazione è una forzatura impropria.Diverso sarebbe immaginare di costruire strumenti adeguati per allargare l’offerta del servizio in tempi e modi definiti; in sintesi non mi sento di essere contrario a priori a forme di miglioramento del servizio se costruito in prospettiva.Non posso non ricordare che il decreto Bersani è un ottimo prodotto, che, la dove applicato correttamente, ha portato pregevoli risultati di miglioramento dell’offerta. Proprio per questo ritengo che sia possibile lavorare su ciò che di buono è già stato fatto nel 2006, favorendo l’innovazione  senza, però produrre sconvolgimenti deleteri.

     

  2. Oggi si sono Risvegliati i cani rabbiosi, solito delirio su twitter contro i tassisti che ” stanno vincendo” qualche giornale ci ha ripuntato il faro addosso, che stress

  3. Copia e incolla dal sito repubblica…

    che parlano di ennesima vittoria delle lobby.

    Secondo le associazioni dei consumatori aderenti a Casper (Comitato contro le speculazioni e per il risparmio che riunisce Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori), “si tratta dell’ennesima sconfitta per il Governo Monti, nuovamente battuto dalla lobby dei tassisti. Una liberalizzazione dei taxi come quella che si starebbe profilando -spiegano le quattro associazioni – con una Autorità dei trasporti di fatto inutile e che non può decidere un bel nulla, e il potere di stabilire licenze e tariffe in capo ai sindaci, di fatto annulla qualsiasi beneficio in favore degli utenti”. “In sostanza – spiegano Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori – se passerà l’emendamento che ammorbidisce le liberalizzazioni nel settore taxi, non ci sarà alcun cambiamento rispetto alla situazione attuale: le licenze non aumenteranno, le tariffe continueranno ad essere le più alte del mondo, e lo strapotere della lobby dei tassisti aumenterà, a tutto danno dei consumatori fruitori del servizio”.

    Sull’accordo raggiunto con i tassisti che, che, in seguito a una serie di limature è diventato più morbido rispetto alle intenzioni iniziali, è intervenuto anche il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. “E’ un mese e mezzo che dico che il governo non può essere forte con i deboli e debole con i forti”, ha detto.

    Secondo l’emendamento al decreto Liberalizzazioni, l’aumento delle licenze dovrà avvenire in base alle analisi della nascente Autorità dei trasporti il cui parere non sarà comunque vincolante. L’Autorità avrà la facoltà di ricorrere al Tar nel caso le decisioni di Comuni e Regioni agiscano in maniera difforme dai suoi pareri.

    La cosa irritante è che ci definiscono ancora come il servizio taxi più caro al mondo…..

  4. Sarebbe ora che le OOSS unite *prendessero di petto* queste associazioni sedicenti “dei consumatori”, in pubblico, possibilmente in televisione, possibilmente in prima serata, per umiliare le loro falsità con le nostre verità.
    Avete sentito di quel giornalista che, in solido con la RAI, è stato condannato a pagare 5000000 di €uro alla FIAT perché, nella trasmissione di Santoro, si è permesso di “parlar male” di un modello di auto?
    Ecco, una cosa del genere…

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