I taxi non hanno più confini E preparano la rivolta

Con le misure previste dal governo Monti non esisterà più il vincolo dell’attività in un solo Comune: le licenze saranno valide ovunque

taxi--190x130Si chiama un taxi, e invece che Napoli (o Brescia) 21, ti arriva direttamente un’auto di Napoli o di Brescia. Non è neanche un’esagerazione, perché già adesso, raccontando i tassisti, «abbiamo segnalato a Comune e polizia abusivi che arrivano da fuori regione». Ma con la manovra Monti, anche se non si liberalizza completamente il sistema taxi, cade un tabù: i confini comunali. E chi ha una licenza, potrà lavorare ovunque, arrivando da tutta Italia. Fino ad oggi, a meno di accordi specifici, un tassista era costretto a partire dal Comune che gli ha rilasciato la licenza, poteva portare il cliente ovunque, ma non poteva prendere chiamate o altri clienti fuori dal suo «territorio» di competenza.

Per intenderci: se si chiama l’unico radiotaxi abilitato al servizio extracomunale, cioè il 4242, a Sesto, prima vengono cercate le auto di Sesto, solo se non sono disponibili qualche tassista fiorentino può rispondere alla chiamata. E viceversa. Ma nella manovra Monti è caduto il «divieto di esercizio di una attività economica al di fuori di una certa area geografica e l’abilitazione a esercitarla solo all’interno di una determinata area; il divieto di esercizio di una attività economica in più sedi oppure in una o più aree». Tradotto: si può sconfinare. «Non si creda — dicono i sindacalisti del settore e le cooperative — che sia tanto campata in aria l’ipotesi di taxi con licenza data in altre città, anche mediamente lontane, in arrivo a Firenze».

«Già adesso — racconta Maurizio Ciardi della Socota — abbiamo denunciato due abusivi: uno veniva dalla Provincia, l’altro dal meridione. Il secondo aveva un taxi di un colore diverso dal nostro e un cartone con su scritto "taxi" sul cruscotto. Mentre i cinesi si autogestiscono pulmini». Il primo effetto, quello più probabile, della liberalizzazione è però che le 33 licenze date dai Comuni confinanti con Firenze e le 37 di Prato si spostino verso il capoluogo. Al momento, quelli dell’hinterland concentrano la loro attività principalmente sulle aziende. «Se si facessero il loro radiotaxi, magari aperto anche ad altre licenze di paesini dove si lavora molto meno che nel capoluogo?» si domandano i tassisti fiorentini. «Non è una liberalizzazione completa, anche se i nostri avvocati stanno studiano gli effetti delle norme introdotte da Monti con quelle approvate nell’ultima manovra dal governo Berlusconi — spiega Claudio Giudici della sigla sindacale Uritaxi — mentre lo sarà per gli Ncc, i noleggio con conducente».

Da giorni Giudici sta contattando e mobilitando la categoria per protestare: e c’è già stato un incontro con governo. «Siamo ottimisti, anche se restiamo preoccupati» dice. «Ma se dovessero restare queste norme anche per i taxi — aggiunge Ciardi — succederà a Firenze, legalmente, quello che già succede a Napoli o Roma, con l’80 per cento di abusivismo». E sarà, aggiunge il presidente Socota, «anche un problema per il Comune, che vuole mantenere alti standard di servizio che ci sono stati riconosciuti dall’ultimo sondaggio che ha commissionato l’amministrazione comunale, ma anche problemi per gli utenti, che avranno meno garanzie». Perché questo è un mercato che fa gola: «Ci sono siti internet che propongono "viaggi" dagli hotel del centro all’aeroporto spacciandosi per taxi: solo che li fanno pagare 50 euro a corsa, mentre la nostra, concordata con il Comune, è di 20 euro».

fonte: corrierefiorentino.corriere.it 8/12/2011

32 commenti

  1. Non riesco a starvi dietro… Comunque così sarà *****!
    Allora quando ci toccherà Civitavecchia aspetteremo al molo per tornare a Roma carichi

  2. Ragazzi basta e dico basta farci prendere in giro da questi sciacalli di giornalisti questo articolo scrive che non esiste piu la territorialità e confini per tassisti stamattina il corriere della sera diceva che una licenza di un comune non puo lo stesso andare a esercitare in un altro comune che non sia quello che ha lasciato l’autorizzazione.Quindi dico basta crediamo a quello che dico le persone che contano no a questi giornali che uno dice una cosa e quel altra testata un’altra.I giornali di stamattina sono la conferma.

  3. Io credo che la storia della territorialità riguarda noi come gli NCC, e proprio per loro che questa norma viene inserita, in quanto in passato hanno fatto un sacco di pasticci ultima ma non ultima il decreto milleprorogre ed oggi non sanno più come riparare. E qui secondo me il Sig. Catricalà lo sa bene.

  4. Fate solo casino.
    1. potenzialmente siamo la categoria più capace di disturbare il manovratore, a condizione di non avere nè paure nè esitazioni e tantomeno autocensure.
    2. in questo momento il problema è l’emendamento che deve chiarire ANCHE IN TERMINI TEMPORALI che noi non siamo parte delle norme esposte dall’art.34 del decreto Monti. Non vogliamo che domani mattina ricomincino. Patti chiari …..
    3. Dobbiamo chiarire alla cosiddetta opinione pubblica, anche con un dibattito sui media, una volta per tutte che il servizio taxiDEVE essere normato se è chiamato a svolgere un servizio pubblico. E che le norme non sono privilegi, ma LA BASE DELLA CONVIVENZA CIVILE E DELLA STESSA LEGITTIMAZIONE DEGLI STATI.
    4. Se si ha buona fede, nella fretta si possono fare ERRORI MATERIALI nella stesura dei testi. Ma l’unico modo per dimostrarlo è corregerli.
    5. Nei paesi democratici il governo si interfaccia con le parti sociali, nel nostro caso con i nostri rappresentanti, buoni o cattivi che siano. In caso contrario ovviamente saltano le normali relazioni sindacali come scritto nella lettera inviate dalle organizzazioni di categoria.
    6. Non siamo il centro del mondo, e dobbiamo studiare, e studiare e studiare, oltre naturalmente che guidare, guidare, guidare NEI NOSTRI COMUNI, che già siamo troppo stanchi così.

  5. ebbi a dire qualche giorno fà che ci dovevamo preparare alla madre di tutte le battaglie.
    ci siamo. I commenti non servono, ma i fatti.

    mastrolindo

  6. MANOVRA GOVERNO: DA COOPERATIVE AUTOTRASPORTO ALLARME TAXI

    COMUNICATI STAMPA – Autore WEBMASTER Data Giovedì, 8 dicembre, 2011 – 11:16
    Il coordinamento cooperativo autotrasporto chiede ”un urgente confronto con il governo” per i necessari chiarimenti sulla reale portata delle novita’ previste dal nuovo decreto Monti.

    Il capitolo ‘concorrenza e liberalizzazione delle attivita’ economiche’ sembra voler innovare anche sul fronte del settore taxi, dicono le cooperative (Agci Servizi, Federlavoro Servizi – Confcooperative Legacoop Servizi).

    Esprimendo ”sorpresa e disappunto sul metodo scelto del mancato confronto preventivo”, le cooperative ricordano che ”il settore taxi come altre realta’ economiche e produttive, ha risentito del difficile momento che attraversa il paese con particolare riferimento alla crisi finanziaria, alla riduzione dei consumi e di capacita’ di spesa delle famiglie e oggi ancora piu’ di ieri settore esposto a crescenti costi generali a fronte di tariffe verso l’utenza imposte e regolamentate dal potere pubblico”.

    Annunciando che verranno prese le iniziative necessarie per dare ”una forte risposta sindacale unitaria”.

    Tuttavia al momento le cooperative dei tassisti giudicano non adeguata la decisione del fermo nazionale per il 16 dicembre.

  7. Khoolaas » Già siamo stanchi e con il decreto Salva Italia abbiamo la possibilità di riposarci cedendo il passo a chiunque abbia voglia di spazzarci via le briciole che ci sono rimaste. Mi spiace, ma gli ERRORI MATERIALI da un superGoverno di superTecnici come questo non sono ammessi e tantomeno sono credibili. Se ci crogioliamo nella speranza che siano ERRORI MATERIALI possiamo cominciare a scavarci la fossa, quindi è meglio che la buna fede muoia, anzi non nasca proprio.
    Gli errori vanno riparati immediatamente, ci sono venti di rivolta che vanno smorzati subito.

  8. Non penso proprio che ci sia da dormire sugli allori.l’incontro chiarificatore ci deve essere e quanto prima,è giusto che ci diano delle spiegazioni,e poi che ci lascino fare il nostro lavoro tranquilli perchè è giusto cosi

  9. Ciao razazzi scusate ma mi potete aggiornare sulle ultime no vita?
    Grazie a tutti

  10. Scusate Signori, ma il chiarimento che stamani ha dato il Governo (poter “rimpallare” a Roma per un tassista di Milano) denota senza dubbio la loro volontà, non ci sono dimenticanze o errori materiali, ma l’ interesse ad aprire un altro mercato da spolpare, non verificando i dati dove questo é già avvenuto (irlanda e olanda) con la fine del piccolo imprenditore ed a discapito anche dell’ utenza (mai preso un taxi ad amsterdam? Cifre folli….). Subdolamente stanno cercando strade alternative alla classica liberalizzazione servizio taxi (La semi-guerra civile greca insegna), ma l’obbiettivo é lo stesso. Auguro a tutti una buona notte nella speranza che non sia insonne come le mie ultime da Domenica. Grazie ai moderatori per l’ enorme lavoro che svolgono sopportando e selezionando commenti che possono crearci e creargli guai, mantenendo aperto un blog utilissimo per noi uomini di piazza.

  11. ragazzi questi qui sono partiti e spazi di discussione ce ne e’ pochi anzi a mio giudizio sono azzerati, parliamo lingue diverse, il progetto e’ scassare il patto sociale in europa, su cui si e’ basata nel 900 la convivenza tra le diverse classi, questo e’ un processo che arriva da lontano, i ricchi dalla caduta del muro non hanno piu paura del comunismo e ci vogliono tutti disgraziati e ricattabili. un dato incredibile: negli stati uniti le 400 famiglie piu ricche hanno un patrimonio uguale ai 150.000.000 di persone piu povere sempre degli stati uniti, questo e’ il modello che preparano per noi e i nostri figli in tutto il mondo. tra questi disgraziati ci saremo anche noi tassisti italiani non possiamo scappare, soprattutto se ai nostri scioperi andiamo a fare casino per fare casino magari contro i poliziotti, mentre i veri nemici nostri e anche dei celerini sono in qualche convegno a Cernobbio o Saint Vincent,

  12. e il peggio e’ che magari li ammiriamo anche i montezemolo i tronchetti provera e i Marcegaglia

  13. Quello che mi lascia sconvolto é che di fatto é una riforma in legale, se mi portano a Milano che mi metto al posteggio alla stazione a battermi una corsa per Roma? Scarto le corse? O lavoro con le tariffe di Roma? Di fatto in tutte e tre le opzioni commetto un reato, dal rifiuto di corsa ad alterazione di tariffa che fatti specie é un reato penale, non posso credere che un governo di cervelloni non ci abbia pensato, ci deve essere altro sotto e mi piace ancor meno.

  14. Ma noi speriamo in un emendamento? Gli emendamenti vanno scritti e presentati a me risulta che nessuno abbia scritto nulla

  15. Marco, nelle relazioni con un altro soggetto contraente, è sempre buona norma per diversi motivi ipotizzare anche la possibilità di un errore materiale, indipendentemente da cosa tu o io possiamo pensare. Preciso anche che il reinserimento dell’esclusione dei taxi al comma 8 dell’art.34 è di per sè definitivo, ma solo all’interno del decreto legge. Si tratterebbe allora di trovare una forma SCRITTA a parte con cui venga riconosciuto da QUESTO GOVERNO che le norme vigenti in materia taxi sono ritenute adeguate alle esigenze del servizio pubblico. Non so cosa ne pensino i nostri rappresentanti.


  16. bob rock:

    ragazzi questi qui sono partiti e spazi di discussione ce ne e’ pochi anzi a mio giudizio sono azzerati, parliamo lingue diverse, il progetto e’ scassare il patto sociale in europa, su cui si e’ basata nel 900 la convivenza tra le diverse classi, questo e’ un processo che arriva da lontano, i ricchi dalla caduta del muro non hanno piu paura del comunismo e ci vogliono tutti disgraziati e ricattabili. un dato incredibile: negli stati uniti le 400 famiglie piu ricche hanno un patrimonio uguale ai 150.000.000 di persone piu povere sempre degli stati uniti, questo e’ il modello che preparano per noi e i nostri figli in tutto il mondo. tra questi disgraziati ci saremo anche noi tassisti italiani non possiamo scappare, soprattutto se ai nostri scioperi andiamo a fare casino per fare casino magari contro i poliziotti, mentre i veri nemici nostri e anche dei celerini sono in qualche convegno a Cernobbio o Saint Vincent,

    Vero che il processo arriva da lontano (Tatcher e Reagan) ma è anche vero che lo sciopero è una delle poche forme di lotta utili, e che non è detto che la protesta e il fermo del servizio, anche manifestando in piazza, debbano sfociare in guerriglia armata. Anzi, se si è furbi, mantenendo un contegno civile e utilizzando i nuovi mezzi di comunicazione, si può avere, forse, anche qualche consenso. Le liberalizzazioni non stanno simpatiche alla maggioranza della gente. Deve essere sbandierato ai quattro venti che ogni liberalizzazione vuol dire povertà per i lavoratori, prezzi aumentati per l’utente e sovvenzioni dello stato ai vampiri alla guida di banche e grandi compagnie.

  17. Colleghi cerchiamo di chiarirci almeno noi.
    Per quanto riguarda il decreto salvaitalia si può interpretare in diverse maniere, la parte che ci potrebbe riguardare.
    Dice tutto e il contrario di tutto.
    Ma sono nostre iterpretazioni.
    In realtà non si comprende bene dove vogliono andare a parare.
    Ricordo che poi ci sara una commissione per i trasporti dell’Antitrust, e qui ci sarà il viceprimoministro catricalà che come è noto ha una particolare simpatia per noi.
    Ho grande fiducia nei taxsisti romani (io sono di milano).
    In quel decreto deve essere scritto chiaramente che
    noi siamo esclusi, cosi come dalla direttiva bolkestain.
    Una volta per tutte, perchè ogni 2×3 non possiamo
    essere ingiustamente riccattati con questa storia.
    Ho già detto , non contano più le parole ma i fatti.
    e stiamo buttando via del tempo.

    mastrolindo

  18. mstrolindo » Mastro ci troviamo a Linate, io so chi sei ma tu non mi hai inquadrato: per darti un indizio ti ho fattto una foto a Linate con Mazza……. un paio di mesi fa 🙂

  19. Ok io ci sarò lunedì mattina, domanda pratica: nel polmone o in aeroporto ? e se nel polmone dove lasciamo le macchine se tutte le file saranno occupate? E’ magari il caso di pensare ad altro luogo logisticamente più adatto ?

  20. qui dentro si fa troppo catastrofismo….voi andreste a roma a cxaricare avendo una vita a milano? affittereste una casa al mare per fare il tassista due mesi e pagarne la meta per l’affitto? andreste tutti i giorni da como a milano pagando 20 euro di benzina più autostrada ,un panino e una bibita per lavorare???…dai su non fate catastrofismi.

  21. Sierra96 » Linate è un luogo di forte agglomerazione, più ancora della centrale. Non poniamoci ora questo problema, ma consideriamo che in nome del diritto di riunione, occupare qualche fila sarebbe tollerabile. Le giustificazioni di certo non mancano.


  22. baccala:

    qui dentro si fa troppo catastrofismo….voi andreste a roma a cxaricare avendo una vita a milano? affittereste una casa al mare per fare il tassista due mesi e pagarne la meta per l’affitto? andreste tutti i giorni da como a milano pagando 20 euro di benzina più autostrada ,un panino e una bibita per lavorare???…dai su non fate catastrofismi.

    Se vai nel “Paese Delle Meraviglie” magari trovi Alice e il Cappellaio Matto. Sono divertenti.


  23. baccala:

    qui dentro si fa troppo catastrofismo….voi andreste a roma a cxaricare avendo una vita a milano? affittereste una casa al mare per fare il tassista due mesi e pagarne la meta per l’affitto? andreste tutti i giorni da como a milano pagando 20 euro di benzina più autostrada ,un panino e una bibita per lavorare???…dai su non fate catastrofismi.

    Esempio Roma – Frascati sono 15 km Roma Fiumicino sono 35 km e così via… Tu se abiti in un paese e non riesci a guadagnare bene ti sposteresti in un grande centro per guadagnare di più se ti danno la possibilità ? Ebbene io lo farei e come me tanti…

    Ecco perché é un dramma!

  24. MANOVRA, ROBILOTTA (PDL): «BENE NORMA SUI TAXI»
    9 dicembre, 2011 – 18:53 |  noitassisti.com
    OMR0111 3 POL TXT Omniroma-MANOVRA, ROBILOTTA (PDL): «BENE NORMA SUI TAXI» (OMNIROMA) Roma, 09 DIC – «La norma della ‘Manovra Montì contenuta nell’articolo 34, comma 3, Lettera A, in cui si abroga il divieto di esercizio di una attività economica al di fuori di una certa area geografica e l’abilitazione a esercitarla solo all’interno di una determinata area, è un primo segnale, seppur timido, di liberalizzazione di un settore come quello dei Taxi». Lo dichiara in una nota Donato Robilotta, Coordinatore dei Socialisti Riformisti del Pdl. «Questo conferma – continua – la bontà della così detta ‘norma Robilottà, contenuta nella Legge Regionale 58/93 sul trasporto pubblico Locale, che va nella stessa direzione». red 091713 DIC 11 

  25. Per chi non avesse chiara la situazione: il problema non è solo per i taxi esistenti di chi risiede anche lontano, ma quello che potebbe succedere con gli acquisti futuri di licenze di comuni lontani.
    Vi faccio un esempio: se io ho una seconda casa a Roccaraso e abito a Milano, se prendo la residenza a Roccaraso e poi la licenza laggiù, pagandola 2 euro, indovinate dove vado a lavorare poi?
    A Roccaraso non sanno nemmeno più che esisto e a Linate e in Centrale cominciano a vedere i contrassegni di Roccaraso, con le tariffe di Roccaraso e i turni relativi, magari di 16 ore e avete voglia a dirmi che commetto un’infrazione: andate al comune di Roccaraso a protestare!
    (Ovviamente Roccaraso è solo un esempio, Milano Roma Firenze ecc. sono piene di proprietari di seconde case)

I commenti sono chiusi.