Un dubbio sulla (presunta) liberalizzazione dei taxi

Immediatamente abrogate le restrizioni esistenti per l’esercizio delle attività economiche. Il governo accelera il processo avviato col decreto legge 138/2011 (convertito nella legge 148/2011) e rende immediatamente operativa e senza deroghe la liberalizzazione, che avrebbe dovuto decollare tra una settimana. Ovvero quattro mesi dopo l’entrata in vigore del dl 138/2011, in base a quanto dispone l’articolo 3, comma 8 dello stesso decreto. L’art. 34 del decreto legge Monti (n. 201/2011) pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale integra (mantenendone complessivamente l’impianto) il decreto sviluppo che il governo Berlusconi aveva approvato la vigilia di Ferragosto. La vecchia norma e il decreto Monti. Il decreto 138 agiva in funzione della competenza prevista in capo allo stato (ai sensi dell’art. 117 Cost.) su livelli minimi delle prestazioni e tutela della concorrenza. Non solo. Il comma 11 dell’articolo 3 del dl 138/2011 prevede che singole attività economiche possano essere escluse, in tutto o in parte, dall’abrogazione delle restrizioni all’attività d’impresa, attraverso un dpcm varato su proposta del ministro competente, di concerto con quello dell’economia; decreto che andava varato nei successivi quattro mesi all’entrata in vigore della legge di conversione del dl 138/2011. Ovvero entro il 17 gennaio prossimo. Questa disposizione viene però superata dal nuovo decreto Monti. Peraltro, il decreto di Ferragosto aveva subito alcune deroghe nella legge di conversione, con l’esclusione della liberalizzazione per farmacie e taxi, mentre vi era entrata, a pieni mani, la liberalizzazione alla vendita di quotidiani e periodici.

 emoticons-3d-07Liberalizzazione, questa, che per quanto riguarda i taxi è stata nuovamente esclusa, in forza del fatto che la restrizione relativa «alle limitazioni del numero di persone che sono titolate a esercitare un’attività economica » è scomparsa dall’ultima versione del decreto Monti. Mentre era presente nelle bozze precedenti. Inoltre, i limiti all’esercizio dell’attività non rientrano nei motivi imperativi di interesse generale. Ciò in quanto il servizio di trasporto è escluso dalla direttiva 2006/123/Ce.

Il governo, in sostanza, col dl pubblicato ieri ha deciso di eliminare non solo gli oneri amministrativi, ma anche i presupposti per l’esercizio dell’attività d’impresa previsti dalla disciplina di settore, nell’ipotesi in cui gli stessi non siano collegati ad un motivo imperativo di interesse generale. Di più: questo concetto nel decreto Monti viene perfino ribadito in ben due commi dello stesso articolo: il comma 2 e il comma 4 dell’articolo 34. Le esigenze o «motivi» imperativi di interesse generale sono quelli stabiliti dalla direttiva comunitaria Servizi e recepiti dall’art. 8 del dlgs 59/2010. In tal modo escono dall’ordinamento, ad esempio, i requisiti professionali per l’attività di somministrazione per i locali non aperti al pubblico, quali le mense e l’attività di catering. L’Autorità antitrust. Il decreto legge Monti, infine, prevede al comma 5 dell’art. 34, che l’Autorità antitrust sia tenuta a rendere parere obbligatorio, nel termine di trenta giorni dalla ricezione del provvedimento, in merito al rispetto del principio di proporzionalità sui disegni di legge governativi e i regolamenti che introducono restrizioni all’accesso e all’esercizio di attività economiche.

fonte: italiaoggi.it 7/12/2011   grazie a Pg10 di Firenze per la segnalazione in tempo reale

53 commenti

  1. Il problema ( se l’interpretazione di Italia Oggi è esatta) è capire se gli NCC sono liberalizzati o meno. Trovarsi 200.000 o anche più “minicab” o limousine che scorrazzano affamati o che si riuniscono in cooperative di radioNCC, sarebbe come essere salvati dalla fucilazione e finire salla graticola per cuocere a fuoco lento.

  2. riuga » Dicono che NON siamo liberalizzati. Purtroppo però per ora è solo un loro (autorevole) parere. Vedremo nelle prossime ore lo svolgersi della questione. Io sono ottimista.

  3. è vero, sul sito di assodemoscoop c’era citata una norma, che avevo pure riportato, che parlava di abolizioni di licenze… che era proprio una condanna a morte… così, non lo so…

  4. Ma che palle! Essere qui al freddo fermo ad aspettare qualche cliente mentre la gente dorme beata, perdipu’ sapere che questo lavoro, che gia’ da solo stresserebbe chiunque, lo vogliono anche definitivamente distruggere e in piu’ non avere nessuna certezza sul futuro e neanche sul presente. E, ciliegina sulla torta, parlare con colleghi che non hanno la minima percezione della realta’, unico problema e’ sapere se Tevez verra’ veramente o no al Milan!

  5. Majin » Tevez? Dai, dimmi che non è vero! Non ci credo 😉

    Che ne dici se trasformiamo il blog e ci diamo al calcio e alla f***? Io mi sto stufando, da Agosto a oggi ho perso almeno 5 anni di vita!

    Oggi come gira il lavoro? Io esco alle 12

  6. la norma era questa <> …. questa era proprio una condanna a morte… le norme definitive non mi sembrano riguardarci, però sarebbe opportuno chiarire

    .

  7. Il vero problema è questo ,i colleghi mi guardano come un’alieno quando parlo loro di scioperi liberalizzazioni…mi rispondono ma vaaaaa è vent’anni che lo dicono ma poi non lo hanno mai fatto.cosa gli vuoi rispondere?

  8. marco non mollare sei l unica fonte per cercare di capire qualcosa….io ho passato una notte di……vorrei un po di chiarezza per sapere se questo lavoro ha un futuro…..grazie di tutto

  9. Riporto un passo dell’articolo di sopra: “L’art. 34 del decreto legge Monti (n. 201/2011) pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale integra (mantenendone complessivamente l’impianto) il decreto sviluppo che il governo Berlusconi aveva approvato la vigilia di Ferragosto.”
    INTEGRA. Credo che Khoolas abbia ragione.
    Non credo che siamo liberalizzati, ancora, ma hanno fatto bene i nostri rappresentanti a chiedere un incontro e a dichiarare lo stato di agitazione.
    Più “stato di agitazione di così”!

  10. Il lavoro?? Per ora latita dubito possa migliorare lin giornata… Hai ragione Marco sono mesi che viviamo e lavoriamo senza la dovuta tranquillità

  11. La liberalizzazione non c’e’ piu’ nell’ultima dizione per quanto riguarda i taxi; per gli NCC la cosa appare piu’ fumosa.
    Rimangono pero’ le questioni della territorialita’ e della figura giuridica sia per taxi sia per NCC che se collegate alle privatizzazioni del TPL formano una miscela esplosiva .
    Ce ne e’ abbastanza altro che per il fermo nazionale.
    Deve essere introdotto al comma 8 dell’art. 34 una dizione aggiuntiva che riposiziona quanto gia’ acquisito nella Legge 148/2011. Se questo viene determinato la “partita” normativa rientra nei binari mentre si apre quella della difesa del perimetro della attivita’ che potra’ essere attaccato da aziende TPL di diversa connotazione rispetto a quelle attuali.

  12. E’ giusto stare all’erta così come è stato giusto proclamare lo sciopero(che si può sempre revocare se le cose si chiariranno del tutto).
    Io sono relativamente tranquillo soprattutto perchè penso che quando toccherà a Noi(e ci toccherà,a meno che non cada prima il governo)si tratterà di una norma specifica in stile bersani,visto che questi signori hanno dimostrato di avere piuttosto a cuore il nostro settore e di averlo studiato bene.
    Comunque ci vuole freddezza e determinazione.
    E soprattutto non facciamoci abbattere da questa odiosa forma di MOBBING ormai in atto attraverso i giornali da diversi anni.
    Se siamo stanchi,frustrati e scoraggiati siamo più deboli e indebolirci e demoralizzarci è il loro gioco.
    Questa battaglia la possiamo vincere e secondo me ci sono un paio di cose che invece ci dovrebbero caricare:siamo faccia a faccia con il nostro vero nemico,non combattiamo contro intermediari come in passato,di conseguenza credo che se vinceremo questa battaglia finalmente potremo stare tranquilli per un bel pò di tempo.

  13. Roby » Cassigoli, un’altra voce autorevole. Grazie per il tuo parere.
    Problema importantissimo: la territorialità. Sembra che tutti possano lavorare ovunque.
    La forma giuridica: il ritorno alle “ditte” sarebbe devastante e il pericolo di riciclo di ingenti somme provenienti dal malaffare oscurerebbe per sempre la figura del tassista.
    Al comma 8 si deve aggiungere l’esclusione di taxi e ncc, d’accordissimo con te.

  14. concordo con Carlo, penso anch’io che ora più che mai non possiamo mollare, abbiamo bisogno di rimanere uniti e cercare di superare le divisioni del passato. A nessuno importa della nostra categoria, anzi se potessero ci eliminerebbero dal panorama nazionale per sostituirci con tanti bei “soldatini” assunti come dipendenti a contratto , così che non rappresenteremmo piu una categoria di “outsiders” e “indipendent”.

  15. Buongiorno a Voi tutti,
    all’art.37 del testo della manovra si parla esplicitamente della liberalizzazione dei trasporti, ma relativamente a trasporto aereo, ferroviario e marittimo. E’ un buon segno?

  16. La cosa triste e scusate lo sfogo… Che tutto questo e per colpa nostra!
    Ringrazio quelli che si VANTAVANO ai posteggi dei propri incassi!
    I tiratori, chi ha truffato i clienti fino a ieri! Chi mi dava dello scemo quando dicevo non tiriamo troppo la corda o ci strozzano con la corda! Ebbene ci sono riusciti!
    Il fatto triste e uno solo e mi duole dirlo, tra noi ci sono troppi ” paesani” scesi dal paesello e venuti in città a fare i tassisti , non c’è cultura tra i tassisti sono troppi quelli che a malincuore hanno la terza media.. Che non sanno leggere un decreto legge!
    Che l’unico pensiero loro é la tariffa o il calcio…
    Ragazza siamo una categoria come numero importante… Ma che non sa parlare… E quindi perde in partenza!

    Scusate lo sfogo

  17. bravo Rimini 21, concordo con te… troppi colleghi pensano solo agli incassi… pensano che il BENE sia aumentare la tariffa (come se significasse guadagno proporzionale automatico), e avere più gente a terra possibile…. gente che passerebbe 24 ore in auto a cercare clienti, se potesse, alla faccia dei colleghi….nessuno ha il senso dell’equità, dell’altro…..soprattutto nessuno ha il senso “del domani”…. a tirare troppo la corda, poi si rompe

  18. Salve sono un collega di Palermo e non vi nascondo la preoccupazione in questo periodo.
    Leggendo questi post mi sono in po’ confortato ma rimango anche io Dell oPinione che non bisogna abbassare la guardia secondo voi ce la faremo?

  19. Marco non uscire se hai qualcosa da fare in famiglia, oggi e’ da suicidio. E mi sono rotto di parlare anche con i colleghi, mi considerano un portasfiga. Sono incazzato

  20. Concordo in toto con Rimini21 questo e’ uno dei motivi per cui nei parcheggi preferisco restare in macchina a leggere che sentire stron.ate vaganti. Per quanto riguardo lo sciopero dobbiamo farlo in ogni caso, dobbiamo far vedere alla gente che siamo nella cacca, oggi la benzina e’ aumentata di altri 11 centesimi al litro, sono tanti soldi che stiamo pagando in piu’ e a noi la benzina serve per lavorare, dobbiamo pretendere agevolazioni altro che liberalizzazioni!

  21. In effetti c’è un punto nel quale si parla di criteri di proporzionalità per alcune attività così come vi é un punto che parla di attività regolamentate da direttive comunitarie. Il motivo di allarme é dovuto al fatto che rispetto agli ultimi 2 decreti in questo non veniamo citati in modo esplicito. Questo motivo unito al momento di confusione generato da ben 3 manovre nel giro di meno di 4 mesi ha giustamente messo in allerta la categoria che da ormai troppo tempo paga un prezzo altissimo in termini di riduzione del lavoro e contemporaneo aumento dei costi di gestione (carburanti, tasse, assicurazione, manutenzione auto etc). Chiarire questo punto minacciando in caso contrario uno sciopero può sembrare pretestuoso ma é in ogni caso un punto fermo nei confronti di presenti o futuri tentativi di deregolamentare un settore che nella maggioranza dei paesi civili deregolamentato non é (Spagna, Francia, Germania etc)

  22. Ciao a tutti,
    innanzitutto grazie a Leonardo e Marco…questo blog credo che sia la prima fonte di VERA informazione riguardo al nostro lavoro.Nei posteggi la maggioranza dei colleghi non sa nulla…deprimente!!!
    Comunque personalmente non mi sento per nulla ottimista fino a quando non inseriranno anche l’art.6 del dlgs 59/2010 nell’art 34 comma 8 del decreto Monti.

  23. Concordo pienamente con rimini21.. Molti di noi non sono in grado. Addirittura qualcuno vorrebbe approfittare dello sciopero per fare un incasso record!

  24. Se questi signori che si riempiono la bocca di Europa, non ci hanno escluso può essere una dimenticanza,(Art. 6 della legge 59/2010), se così non fosse, allora sono in malafede,quindi siamo più che legittimati a confrontarci con tutti i mezzi legali che possiamo avere

  25. @rimini 21: non sono d’accordo quando dici che è colpa nostra. Casomai è anche colpa loro, dei molti ignoranti che ci sono in categoria. Ma l’annientamento della figura del tassista, come una delle ultime professioni realmente indipendenti, a mio avviso fa parte di un progetto più ampio. Oscuro. Ecco perché io personalmente sento di non avere nessuna colpa. Piuttosto cosa abbiamo fatto x risvegliare i colleghi? Con alcuni assai modesti c’è ben poco da fare ma gran parte di noi non sono così stupidi come vogliono farci credere. Le opinioni scambiate su questo blog lo dimostrano.

  26. grazie roby e grazie a marco e leo già siamo ansiosi come categoria ma senza voi ci sarebbe ancora più ansia!!!

  27. daniele_giove75 » No Daniele/Giove75, non sei un guastafeste, hai intercettato perfettamente il discorso pronunciato da Catricalà e l’ho pure evidenziato in grassetto (sul tuo commento precedente), in modo che possa essere letto con maggiore attenzione. Attualmente Catricalà svolge il ruolo di sottosegratario alla presidenza del consiglio, ma dal 29 novembre 2011 non è più Presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Al suo posto troviamo Giovanni Pitruzzella

  28. Antonio de Palma

    Manovra/ Alemanno: categoria tassisti esclusa da liberalizzazioni

    “Non saltano le licenze né la regolamentazione delle tariffe”
    postato 1 ora fa da TMNews

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    Roma7 dic. (TMNews) – “Per quello che mi risulta, la norma sulle liberalizzazioni” contenuta nella manovra economica “non riguarda le categoria dei tassisti: quindi non saltano le licenze né la regolamentazione delle tariffe”. Lo ha voluto ribadire questa mattina il sindaco diRomaGianni Alemanno che, parlando a margine della presentazione del numero unico ‘chiamataxi’ diRomaCapitale, ha aggiunto: “Il regolamento varato ultimamente dalla nostra amministrazione deve rimanere, altrimenti avremmo un mercato selvaggio che finirebbe per agevolare soltanto le grandi cooperative distruggendo la logica del tassista come imprenditore autonomo”.

  29. E Bravo Alemanno, propongo uno scambio alla pari tra Sindaci…a Roma Renzi (che tanto è l’unico suo scopo anche se lui ha in mente il bersaglio grosso) a Firenze Alemanno, anzi quasi quasi vi si dà un tanto!
    Speriamo abbia ragione il mio omonimo, nel caso dobbiamo lottare per la territorialità degli NCC per evitare invasioni barbariche che peraltro non sarebbero altro che la legalizzazione di quello che accade ora in maniera abusiva.

  30. Robby ritengo anche io giusta la riflessione di rimini 21 , forse pero’ ultimamente con il ricambio generazionale il livello medio si sta alzando. Per il fatto che qualche collega possa provare a fare lo “sciacallo” penso che sia doveroso per chi di noi lo vedesse non dagli la possibilita’ di partire in maniera civile o meno!

  31. Esco un attimo dal tema: hanno inaugurato il nuovo numero unico per la chiamata alle colonnine taxi di Roma. Anche noi a Milano l’abbiamo o l’abbiamo avuto, non so se è ancora attivo. Auguri!!!!

  32. I buri a Roma stanno facendo ancora ricorso e Alemanno con l’ennesimo provvedimento superciale non salva nemmeno lui.

  33. urge tenere altissima la guardia e chiedere un chiarimento… ma proviamo a vedere il bicchiere mezzo pieno… avessero inserito la norma che vietava le licenze, o avessero parlato di liberalizzazione di trasporto “stradale” l’attacco contro di noi sarebbe stato molto più diretto… o magari hanno evitato di attaccarci così frontalmente perchè temevano uno sciopero… boh, cerchiamo di tenere un minimo minimo di ottimismo… però ci sono punti oscuri da chiarire, spero che i sindacati siano in grado…

  34. I precedenti governi italiani a Monti, troppo spesso inadempienti e troppo spesso sanzionati dall’Unione Europea, a causa dei continui ritardi nell’attuazione delle direttive (Leggi) comunitarie (vedi Quote Latte o Rifiuti, nord e sud per non fare torti). Questa inadempienza verso la U.E., spiega il fatto che da settembre ad oggi, c’è questa improvvisa necessità di applicare d’urgenza le direttive adottate dall’U.E., infatti l’art. 34 del d.l. 4.12.2011, è solo una rapida accelerazione della l. 148/2011 che, in alcuni casi, aveva tempi attuativi più lunghi. In sostanza il d.l. Monti è l’applicazione immediata della Legge 376/38 dell’Unione Europea (conosciuta come Direttiva 2006/123/CE o Bolkestein), entrata in vigore in Europa il 27.12.2006 e che l’Italia (come gli altri stati membri) aveva l’obbligo comunitario di adottarla subito o entro il termine massimo del 28 dicembre 2009.
    Ecco spiegato perché nelle ultime ore, alle richieste dei tassisti, alcuni esponenti politici e alcuni siti giornalistici rispondono escludendo il taxi dalla liberalizzazione del decreto legge Monti.


  35. daniele_giove75:

    carissimi colleghi, vedo e sento in piazza molti di noi che son continui che nulla accadrà. Vorrei rispolverarvi i ricordi. Catricalà è colui che nel 2006 ci voleva liberalizzati dandoci il contentino di regalarci 4 o 5 licenze. Questo s***** nel 2006 poteva solo suggerire al governo prodigherà cosa era meglio per la miglior concorrenza e l’ipotetica diminuzione dei prezzi. Ora se l’antitrust dal poter consigliare arriva al potere imporre ci spanano. Quindi anche se siamo fuori dall’art 34 saremo in continua balia di sti s***** dell’antitrust. Poi Io son convinto che in meno di 2 anni manderanno a farsi fotter la nostra realtà ed arriverà poi la santissima società privata (madame scarpe ed il figlio di nessuno) che si prenderà l’onere di far tornare splendente il servizio taxi privatizzando. Quindi dobbiamo sperare sull’inserimento della nostra esclusione dall’art 34 ed una profonda modifica dell’art 43. Consapevoli comunque che fino al 2013 saremo sempre sotto assedio.

    condivido in toto.

  36. Dire che Passera non ha conflitti d’interesse è una barzelletta. È pronto da tempo con i compagni di merende Mlntezemolo e Della Valle a spartirsi i treni. Ma dove vivi. Questo governo non eletto è legato a doppio filo ai poteri forti del Paese ed è stato messo apposta per dividersi la torta. Finita l’operazione spezzatino torneranno alle loro cattedre e poltrone ancora più ricchi e grassi di prima. Sta a tutti gli italiani con in briciolo do cervello e ai politici che ancora siano degni di questo nome fermare questo golpe

  37. Ignorantemente chiedo una cosa:liberalizzando (a quanto pare) gli NCC non stanno creando un servizio taxi parallelo?

  38. Si vede che a S. Ambrogio non lavorate e perdete tempo a leggere il blog, cari colleghi O eravate alla prima della scala?. Leporello, il servo di Don Giovanni chiarisce subito ” Voglio fare il gentiluomo..e..non voglio più servir, no non voglio più servir,no,no,no, io non voglio più servir…” Impariamo amici impariamo: E tu caro Marco, non spaventarti troppo per il Grande Fratello elettronico. Noi siamo in stato di agitazione per i nostri diritti e diciamo quello che ci pare, perchè fino a prova contraria non siamo ancora in Siria. E la Costituzione garantisce pur sempre la libertà di opinione e di sciopero, anzi di un mese di sciopero, di tre mesi di sciopero, di un anno di sciopero. Siamo infinitamente più forti di quanto crediamo. Basta per l’appunto crederci. Quanto ai colleghi beatamente idioti di cui vi lamentate, non vi preoccupate: anche loro tengono famiglia e se gliela uccidi si incazzano, e come se si incazzano. Su con la vita amici, si sono svegliati perfino i nostri rappresentanti, è una bella giornata!

  39. I ncc scrivono ai tassisti: Egregi Delegati, permettetemi di presentarmi, sono Francesco Artusa Vice Presidente FAI Trasporto Persone aderente alla CONF TRASPORTO/CONFCOMMERCIO.

    Fatta questa breve presentazione vengo al motivo che mi ha spinto a scrivere questa lettera indirizzata a chi come me svolge la professione di conducente, non sarà’ sfuggito ai più che il decreto cosiddetto Salvaitalia, contenga norme che da anni vengono richieste da tutte le associazioni del noleggio auto con conducente, ovviamente le norme inserite raccolgono i suggerimenti che ci siamo permessi di illustrare al nuovo Governo, e di questo ne siamo enormemente grati al Presidente del Consiglio Sen. Mario Monti, al Ministro Passera, al Sottosegretario Catricala’.

    Non vi sarà’ sfuggito, cari rappresentanti della categoria taxi, che le norme NON VI ESCLUDONO dalla liberalizzazione. Tutto ciò a causa di una politica ingorda che ha cercato di tenere l’NCC sotto controllo dei Taxi. Sempre senza fare troppo rumore il DL 59 ha escluso nella conversione della direttiva 123/06 i taxi (come nella direttiva) e gli Ncc (settore di cui la direttiva NON SI OCCUPA). Quest’ atto scellerato ci ha legato a doppio filo e spero possiate iniziare ad intuirne gli effetti nefasti per la Vostra Categoria. Non vi sarà’ sfuggito che le norme contenute, abrogano definitivamente l’obbrobrio giuridico del 29 1 quater, e che tali norme permettono finalmente alle nostre imprese di avere quel sano e giusto sviluppo di crescita e di qualità’. Il Governo ha scelto di spazzare via quelle norme attraverso questa prima,parziale liberalizzazione. Se non ci fosse stato lo sconfinamento del DL 59 il Governo avrebbe potuto scindere i campi di applicazione. Invece se toccano noi, toccano anche voi. A differenza di un certo modus operandi non ci siamo permessi di suggerire norme che avrebbero penalizzato fortemente il vostro lavoro, non era questo il nostro obiettivo, l’unico obiettivo che avevamo era di salvare le nostre 50.000 imprese composte in larghissima parte di piccoli artigiani che traggono le risorse necessarie per mantenere le loro famiglie da questo lavoro. Non ci siamo permessi di chiedere vincoli e vessazioni come voi avete fatto con la complicità’ di una certa politica che vivaddio e’ stata spazzata via grazie alla sua inefficienza.
    Avremmo potuto chiedere il rispetto delle norme che regolano il nostro settore come ad esempio vietare la possibilità’ alle centrali radio taxi di effettuare prenotazioni specifiche e a lungo termine ( mi permetto di ricordarvi che il taxi si rivolge ad una utenza indifferenziata, questa prenotazione viola questo principio snaturandolo), avremmo potuto chiedere per una sana e giusta concorrenza di far dotare i vostri tassametri dello scontrino fiscale (quest’ultimo aspetto avrebbe potuto avere molta presa, vista la necessita’ del governo di fare cassa).

    No, non ci siamo abbassati a questo livello, non ci siamo incamminati in un percorso che non ci appartiene, no non abbiamo tentato di eliminare la concorrenza, anzi, vi rivolgiamo un appello, uniamo le nostre forze per eliminare veramente chi vive di abusivismo, chi stiracchiando le norme svolge abusivamente la nostra professione ( navette HTL, parking GO, servizi di cortesia, case automobilistiche, presunte onlus nel trasporto disabili ecc…), uniamo le nostre forze per abbattere i RAS locali del noleggio con conducente e del mondo Taxi, che speculano sulla pelle di poveri cristi, che speculano sul mercimonio delle licenze e delle autorizzazioni. Di lavoro da fare ve ne’ tanto, da parte nostra non temete altri suggerimenti invieremo al governo per abbattere i furbetti del quartierino.
    Questo Governo non fa norme per un mero ritorno elettorale, come e’ stato il caso dei vostri supporter politici, uno per tutti Alemanno, che si e’ addirittura vantato di aver fatto approvare una norma che avrebbe eliminato 50.000 imprese, un politico che e’ stato Ministro della Repubblica dovrebbe avere altro senso dello Stato e altro rispetto per i suoi cittadini. Il Governo attuale e’ composto da veri tecnici e ragionano con i codici e le leggi, non ragionano per tornare a casa con un risultato elettorale a loro favorevole, troviamo pertanto pericoloso e sciocco il tentativo di alcune sigle Taxi di insistere sulla strada che lega indissolubilmente i Taxi agli NCC. Anche se il Governo tornasse sui suoi passi, dovrebbe necessariamente abrogare il 29/1 quater in quanto non saremo più’ disponibili a cedere; sciocco perché’ le nostre richieste sono dettate dal buon senso e dall’evolversi della scena mondiale. Il mondo e’ cambiato, i monopoli non hanno più’ possibilità’ di esistere.Ancor più sciocco è dimenticare che questi sacrifici ci vengono richiesti per restare in Europa. Europa fatta da moltissimi Stati dove l’NCC è già stato liberalizzato. Poichè in Europa vige il Divieto di doppia autorizzazione, incatenare i piccoli artigiani NCC italiani non farà altro che spalancare le porte alle grosse società straniere di cui già soffriamo la cospicua presenza in occasione dei grandi eventi.

    Abbandonate pertanto coloro che vi promettono norme impromettibili, norme inapplicabili (l’ultima proroga del 29 1 quater recitava che la norma in questione era difficilmente applicabile perché presentava evidenti profili di incostituzionalità delle norme Italiane ed Europee), la base dei tassisti onesti e dei noleggiatori onesti stanno finalmente realizzando che gli incantatori di serpenti hanno mentito, attenzione a non abusare della loro onesta’, anche i più’ docili potrebbero avere pericolose reazioni.

    Faccio ancora appello alle parti sane del nostro settore uniamoci per abbattere coloro che in questa lunghissima disputa hanno tratto lauti ed enormi benefici. Possiamo unirci e arrivare facilmente all’obiettivo di avere due Categorie ben distinte che si rivolgono ad utenze diverse contribuendo allo sviluppo di un sistema Italia attraverso una Legge che fissi molti e qualificati requisiti per l’accesso alla professione. Oppure possiamo continuare a scontrarci lasciando che altri invadano prima il nostro settore e subito dopo il vostro. Noi non abbiamo alternativa, voi si.

    Con cordialità’

    Francesco Artusa

  40. Bisogna leggere attentamente questa lettera, mi piacerebbe una risposta dei nostri rappresentanti.


  41. riuga:

    bisogna rispondergli di andare in pensione se non hanno più voglia di difendere il nostro settore.. perchè è il menefreghismo di molte persone a far si che ci mettano in croce con provincialità e liberalizzazioni!! io non ho ammenettato nessuno per prendere una licenza taxi e non capisco perchè un territorio vuole entrare in un altro ,hai voluto concorrere per una licenza di un paese piccolo ??? cavoli tuoi nessuno ti ha obbligato

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