In dubbio la liberalizzazione dei taxi in Grecia

victoryGli esperti della troika, la delegazione della Unione Europea, del Fondo monetario internazionale e della Banca centrale europea, continua oggi l’esame dei conti pubblici greci con una visita al ministero dei Trasporti di Atene. Secondo fonti del ministero, il focus della valutazione sarà l’apertura del settore dei taxi e la situazione del trasporto pubblico e merci. Si tratta di riforme contestate da camionisti e tassisti che si oppongono alla liberalizzazione del settore e hanno scatenato una ondata di scioperi e manifestazioni che nei giorni scorsi è tornata a bloccare il paese. I tassisti sono scesi in sciopero per 19 giorni nel mese di luglio e ieri sera sono tornati a protestare, minacciando lo "spargimento di sangue.

fonte: adnkronos.com 30/09/2011

16 commenti

  1. Speriamo di essere uniti come loro quando Ma********a&co inizieranno a farci sentire realmente il loro fiato sul collo…

  2. È chiaro che furti del genere sono inaccettabili e provocano, giustamente, la dura reazione dei derubati. Da noi Confindustria e Sora Emma stanno impazzendo. Vogliono salvare il paese. Dio ce ne scampi!!!!!

  3. Si qualcuno con la palle ancora esiste, dobbiamo guardare molto attentamente a quello che succede li, avra’ grandi riflessi sul nostro futuro. Se riescono a bloccare la liberalizzazione sara’ un buon precedente, nel caso contrario un esempio che molti vorranno imitare

  4. la cosa ASSURDA e’ che stanno facendo la 3′ guerra mondiale x non far fare una cosa che tanto nn gioverebbe a nessuno,INCREDIBILE!.

  5. come li capisco …spero che per loro tutto vada bene come spero lo andrà per noi tra un po…cmq pronti a combattere,SEMPRE.

  6. Beh! Chapeau per i colleghi greci…..una protesta simile non si era mai vista nel resto d’Europa, se riusciranno nel difendere i loro sacrosanti diritti e conviceranno la Troika del grave errore che commetterebbe il Governo Greco se liberalizzasse il loro settore, soprattutto a scapito degli utenti (altre esperienze europee hanno dimostrato che il servizio viene completamente deregolamentato, le tariffe non si abbassano, la qualità del servizio va a farsi benedire con vetture meno accoglienti e autisti sicuramente meno disponibili). Quindi incrociamo le dita perchè una tale vittoria costituerebbe un bel deterrente per qualsiasi altro malintenzionato (Ma*******a in primis) e lo costringerebbe a rivedere i propri loschi programmi finalizzati unicamente ai propri sporchi interessi e mai all’intresse della gente, come invece vuol far credere.

  7. perchè poco o niente in Tv sugli scioperi in Grecia? hanno paura che la protesta dilaghi?


  8. Majin:

    Si qualcuno con la palle ancora esiste, dobbiamo guardare molto attentamente a quello che succede li, avra’ grandi riflessi sul nostro futuro. Se riescono a bloccare la liberalizzazione sara’ un buon precedente, nel caso contrario un esempio che molti vorranno imitare

    gia’,PER ORA e’ in quei lidi che si sta’ giocando la finale!

  9. Grandi!!!!!!! Siete grandi!!!!!! Sarò pessimista, ma se mai dovesse succedere anche da noi, ho i miei dubbi che ci fermeremmo DICIANNOVE giorni di seguito….. Prima dello stop (al momento), della liberalizzazione, ho visto troppi colleghi indifferenti alla situazione sia nostra che della Grecia. Colleghi greci, tenete duro, siate d’esempio. E comunque, da sempre, la storia la fanno i popoli!

  10. Informazione: In Grecia un titolare può avere max. due licenze e fino a, tre collaboratori ( oltre a se stesso) perchè ci sono solo due turni A e B di dodici ore ciascuno. In questa condizione tutto manca in Grecia tranne i taxi, in tempi normali, figuratevi adesso con la crisi che c’è. Eppure BCE, FMI e Ue, la troika insistono… sembra ideologia pura, protocapitalismo demenziale, ma è li che si sta decidendo il nostro futuro. Se i colleghi non si alfabetizzano, se non iniziano a leggere i giornaLI, SE NON CERCANO DI CAPIRE DOVE SONO, SI SVEGLIERANNO MOLTO MALE.

  11. La Grecia è l’ennesimo esperimento sociale neoliberista. I paladini dell’ortodossia neoliberista ora si fanno chiamare “rigoristi”. L’unica vera novità è nell’ imposizione delle loro fallimentari ricette economiche, non a un paese in via di sviluppo, ma a un membro dell’Uniune Europea. Sono pessimista, ma spero che i colleghi greci possano in qualche modo uscire vittoriosi da questa lotta terribile.

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