Scioperi a raffica in Grecia

Atene, 23 set. – Secondo giorno consecutivo di scioperi oggi ad Atene, di metro, tram e filobus contro l’inasprimento delle misure di austerity. Traffico paralizzato nelle strade della capitale greca: gli ateniesi sono andati al lavoro in macchina, anche se autobus e taxi circolavano, a differenza di ieri in cui i trasporti pubblici erano tutti fermi, compresi i taxi.
Il sindacato di autobus e filobus ha annunciato due astensioni dal lavoro per lunedì mentre i taxi hanno previsto un altro sciopero di 48 ore mercoledì e giovedì prossimi. Le proteste dovrebbero culminare il 19 ottobre con uno sciopero generale del pubblico e del privato contro le nuove misure di austerity annunciate per evitare il rischio del ‘default" e garantire il versamento ad ottobre della sesta tranche del prestito internazionale concesso l’anno scorso alla Grecia. Tra i provvedimenti figurano i tagli del 20% alle pensioni superiori ai 1.200 euro mensili, la cassa integrazione per oltre 30mila dipendenti pubblici e un ulteriore abbassamento della soglia minima per l’imposizione fiscale che passerà degli 8mila euro annuali (contro i 12mila dello scorso anno) a 5mila.

Intanto oggi il ministro delle Finanze, Evangelos Venizelos, ha smentito alcune dichiarazioni a lui attribuite dalla stampa greca, secondo le quali il debito greco poteva subire un annullamento del 50% del suo valore. Il ministro ha ribadito in un comunicato che la Grecia "ha preso la decisione definitiva di fare tutto ciò che è necessario per applicare le decisioni della zona euro del 21 luglio" e che "qualsiasi altro scenario non contribuisce per nulla allo sforzo comune europeo". I leader dell’Eurozona hanno deciso a luglio un secondo prestito alla Grecia e una ristrutturazione del debito su base volontaria del 21% attraverso la partecipazione del settore privato, soprattutto delle banche, detentrici di obbligazioni greche.

Fonti Afp – TM News – 23/11/2011