Lavori MM5 v.le Scarampo deviato

logo_metro5_nero_lillaPartono domani 12 luglio i lavori relativi alla linea 5 della metropolitana milanese, lavori che permetteranno il collegamento fra Stazione Garibaldi e Stadio Meazza. E’ l’ultimo di dieci cantieri per le dieci stazioni che comporranno la nuova linea: Monumentale, Cenisio, Gerusalemme, Domodossola, Tre Torri, Portello, Lotto, Segesta, San Siro Ippodromo e San Siro Stadio. La serie di lavori in zona Portello comporterà una serie di intoppi e cambi di viabilità, in special modo fra circa un mese quando la via Colleoni verrà chiusa al traffico per un periodo di quaranta giorni circa. Al momento si segnalano i seguenti cambi di viabilità. In viale Lodovico Scarampo, deviazione per il traffico in arrivo a Milano verso l’area precedentemente occupata da parcheggio Fiera tra via Paolo Uccello e intersezione con via Silvia, svolta a sinistra, proseguire su via Flavio Gioia e rientro su viale Eginardo in direzione centro. Per il traffico in uscita da Milano invece deviazione sull’area precedentemente occupata dalla carreggiata di senso opposto.

Su via Silva si viaggia in senso unico di marcia con direzione via Flavio Gioia e via Tempesta. Saranno coinvolti nelle modifiche di viabilità anche i mezzi Atm, ad esempio sono modificati i percorsi delle linee 48 e 78 per la durata di 40 giorni Sul sito Atm tutte le informazioni relative, disponibili anche chiamando il numero verde  800 80.81.81.  fonte: ilsussidiario.net 11/07/2011

2 commenti

  1. mi sono sempre chiesto perchè in una città relativamente piccola come MIlano facciano le fermate della metro a 500 metri di distanza l’una dall’altra, ne basterebbero la metà…poi ho guardato il nome delle imprese che fanno i lavori ed ho avuto la risposta.

  2. una vecchio motivo in dialetto cantava i cantieri della linea 1 come esempio della modernità milanese. altri tempi. ora questa povera città è solo martoriata da abissali cantieri. devastata in ogni suo angolo, senza rispetto per il bello, né delle persone. è vero, sono in progetto opere che in futuro dovrebbero migliorare la vita di tutti. ma è possibile che tutte le lacune infrastrutturali accumulate in decenni di inattività debbano essere colmate tutte insieme? la mancanza di una visione d’insieme non è deleteria quanto l’assenza d’iniziativa? pianificare gli interventi e realizzarli secondo un calendario razionale mi sembrerebbe il minimo per un paese civile. perché è vero che domani avremo più metropolitane, più parcheggi, strade migliori, ma è pur vero che, in attesa di domani, viviamo un oggi impossibile.

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