Proposte per eventuale adeguamento straordinario

I nuovi adeguamente tariffari per l’anno in corso sono già stati definiti, ma, date le attuali condizioni di crisi e di aumento sconsiderato dei costi, potrebbe essere necessario un adeguamento straordinario. Quindi vi chiediamo di votare un’eventuale richiesta che gireremo ai sindacati di categoria:

 

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Potete dare max due risposte, inoltre se preferite potete lasciare dei commenti.

SONDAGGIO CHIUSO IL 30 maggio 2011

26 commenti

  1. Chissà se a qualcuno sta suonando qualche campanella? Cari voi la capite o no che stiamo scoppiando?

  2. Visto che si andrà al ballottaggio e pertanto sono TUTTI alla ricerca di VOTI,io credo che possa essere il momento buono per chiedere incontri specifici per la Nostra Categoria. Cosa ne pensate? Gianni

  3. Gianni » No non mi sembra proprio il momento più adatto, non puoi pensare di trattare con l’arma del ricatto. Se sarà il caso ci penseranno le associazioni a richiedere un eventuale incontro con le Istituzioni, cosa di cui dubito fortemente.


  4. Marco:

    Gianni » No non mi sembra proprio il momento più adatto, non puoi pensare di trattare con l’arma del ricatto. Se sarà il caso ci penseranno le associazioni a richiedere un eventuale incontro con le Istituzioni, cosa di cui dubito fortemente.

    E invece gli incontri ci sono. E’ una prassi comune.
    Ovviamente, non con l’arma del ricatto o quello spirito, perché anche se superficialmente potrebbe far pensare ad ottenere qualcosa in modo facile, in realtà alla prima occasione il politico “ricattato” si vendica.

  5. Giusto per commentare le proposte…

    La bandiera e la corsa minima (quella che mi piace di più, come idea, intendiamoci) sono due parametri che incidono in maniera peasnte sulle classifiche europee dei prezzi. Aumentarle troppo, significa scalare la detta classifica, con le conseguenze che questo comporta in sede di qualsiasi trattativa, per qualunque argomento (in primis, la necessità di liberalizzare per contenere i prezzi).

    Il supplemento bagagli, ingarbuglia le tariffe, ottenendo un effetto simile ai due precedenti, anche se limitato in sede nazionale. Ed essendo stato compreso nel tassametro a suo tempo (se non sbaglio), andrebbe scorporato (riducendo la bandiera), il che non mi pare un’idea geniale.

    Quello per il quarto passeggero (quante volte ne carichiamo più di tre?) serve solo per renderci ancora più odiosi (ed a ragione, considerando il punto di vista delle controparti, che vedrebbero un “complicare” le tariffe come un “ingarbugliar ai fini di fregare”). Valuterei i costi coi benefici.

    Non fraintendetemi, come ho già detto, a me un tariffario “alla Genovese” piace molto, e non vado certo in estasi facendo una corsa “Hilton-Centrale” con due Americani e sei valige di cui due armadi… ma partendo da una situazione di tipo milanese, non lo reputo (purtroppo) politicamente proponibile, in quanto avrebbe più costi (ad esempio, licenze) che benefici. La politica, al di là dei partiti, resta, secondo me, l’arte del possibile.

    A parer mio la via migliore è quella di agire sulla prima progressione, mantenendo se non fisso, almeno vicino il punto di ingresso.
    In attesa di portare i meccanismi di adeguamento tariffario ad un ancoraggio ad un indice costruito su misura, come a Londra.

    In ogni caso, l’idea di questo sondaggio mi piace molto: è questa la via che mi piace per un blog come questo (molto differente da quello su cui scrivo io, esattamente come sono differenti un quotidiano ed un mensile). Non ululare né critica fine a sé stessa, ma proposte concrete da portare alle Associazioni.
    Mi piace!


  6. Marco:

    Lucone vuoi dire che è in vista un incontro per ridiscutere le tariffe?

    Non sulle tariffe, che io sappia (soprattutto adesso che è appena stata chiusa la vertenza con Cattaneo)… Sono incontri informali sulle idee e le intenzioni di giunta uscente e candidati nuovi. Sono incontri che tutte le parti sociali (nostre incluse) fanno abitualmente in tutte le campagne elettorali.
    Come hai scritto tu “non puoi pensare di trattare con l’arma del ricatto”.

  7. Incasso il complimento (penso di interpretare anche Leonardo) gongolando di piacere, però devo farti notare che l’eterno ricatto delle liberalizzazioni o dell’aumento del numero di taxi non serve a smorzare il malumore di un’intera categoria che si trova con le spalle al muro, oberata da costi crescenti ben superiori alle tabelle ISTAT (non devo farti esempi perchè fai il mio stesso mestiere) e con questa crisi che non accenna a passare.

    i numeri del sondaggio parlano chiaro, molto ma molto chiaro e, ribadisco, è possibile votare una sola volta perchè il blog rileva automaticamente (con un piao di artifici informatici molto simpatici) chi ha già votato una volta e gli impedisce la “furbata” del voto doppio.

    Come dicevano i latini: Vox Populi.

    P.S. ottima l’idea della modifica della progressione, si vede che “vedi oltre”.

  8. Non mi piace mettere sul piatto della bilancia le liberalizzazioni da una parte e la dignità umana dall’altra. L’ago della bilancia non deve per forza stazionare sempre dalla stessa parte, la solita che mi fare stare zitto, mi fa sentire inferiore, che mi fa ingoiare bocconi amari o mi fa vedere nero il futuro. Non mi illudo di potere vivere sempre sereno e sorridente per gli anni a venire, perchè se non da una parte o da un’altra, la vita ci riserva a volte sorprese poco gradite. Conscio di questo mi preparo mentalmente alla possibilità di dovere un giorno lottare per qualche cosa. Se dovesse essere per le liberalizzazioni? C’ è forse qualcuno che me lo vieta? Sarei forse l’unico o troverei al mio fianco tantissime persone che la pensano come me?

  9. Salve,
    mi sono imbattuto in questo sito grazie anche al fatto che sto reperendo informazioni in rete per diventare tassista (non mi dispiacerebbe, anche se sono all’Università) e lo status quo italiano e lombardo sulla professione e l’accesso ad essa non lo condivido affatto. Trovo inaccettabile l’imposizione del numero chiuso di licenze, che se poi fosse proporzionato ci si potrebbe rassegnare senza eccessivo sforzo ma poco più di 5000 licenze per un’area come quella di bacino aeroportuale che conta svariati milioni di abitanti è assolutamente negativa, vedasi la voce nella Wikipedia inglese su Milano ove si legge che il numero basso di taxi è imposto dalla lobby dei conducenti. L’accesso alla professione senza numero chiuso di licenze previo superamento di un esame (esattamente come è in vigore a Londra, ove per superare le prove e diventare tassista servono circa tre anni) è per me sacrosanto. Dove sta il diritto inoppugnabile corporativo che per diventare tassista devo comprare a prezzi da trilocale la licenza? Allora se il numero chiuso è non abrogabile per scelta politica io dico che si vieti la cessione (a titolo oneroso o gratuito) delle licenze e quando esse tornano all’Ente (per morte, pensione o rinuncia del titolare) che vengano messe a concorso pubblico con esami alla londinese (molto impegnativi, tre anni in media per diventare taxi driver lo dimostrano). Poi ci sarebbe da discutere se una vettura utilitaria piccola e scomoda (non voglio fare esempi) possa essere esclusa per legge dall’essere di piazza, la norma contempla la necessità delle quattro portiere solamente, da tassista io non mi sognerei mai di lavorare con una vettura 1000 cc lunga 3 metri e 80 con bagagliaio piccino e da cliente le evito perentoriamente (il costo del tassametro è identico, sicchè i vetturini avari di comfort da me non hanno una lira).
    Di nuovo saluti

  10. Caro Francesco da Affori,
    come si vede che hai passato gli anni più belli della tua vita chino sui libri a studiare per un futuro incerto e traballante.
    Cosa vuoi che ti dica, vuoi sfatare i miti da carta straccia di cui ti sei infarinato la testa? Fai un giro per i posteggi dei taxi e parla coi tuoi futuri colleghi, vedrai che ti si aprirà un mondo nuovo e inaspettato, un po’ deludente (anzi tanto), ma incrollabilmente vero: quello reale.

  11. Caro Francesco da Affori, non sei bene informato, studia i regolamenti e poi magari, chiedi scusa per le bestialità che hai detto. Saluti.

  12. Francesco,se è vero (non ci credo assolutamente) che vuoi intraprendere il mestiere e ti auguri uno stravolgimento/liberalizzazione come hai scritto,i casi sono 2:

    – sei un gran autolesionista alla Tafazzi
    -parli in piena libertà di cose che non conosci minimamente

  13. Francesco da Affori » Ti sei presentato con un buon inizio, predicando bene prima e razzolando male poi. La pazienza del mio moderatore è maggiore della mia: io ti avrei cancellato subito!
    PRIMO: perchè non credo che tu voglia fare il tassista, sputi troppo sul piatto in cui presumi di mangiare un giorno.
    SECONDO: perchè lasciare un indirizzo email inesistente è indice di cattiva fede.
    Vai a lasciare il segno e soprattutto la tua propaganda da qualche altra parte. Contraccambio i saluti

  14. caro francesco da affori non meriti neanche risposta credimi…..alla prossima bestialità


  15. Leonardo:

    Francesco da Affori » Ti sei presentato con un buon inizio, predicando bene prima e razzolando male poi. La pazienza del mio moderatore è maggiore della mia: io ti avrei cancellato subito!PRIMO: perchè non credo che tu voglia fare il tassista, sputi troppo sul piatto in cui presumi di mangiare un giorno.SECONDO: perchè lasciare un indirizzo email inesistente è indice di cattiva fede.Vai a lasciare il segno e soprattutto la tua propaganda da qualche altra parte. Contraccambio i saluti

    data la mail inesistente, sottoscrivo.

  16. Carissimi, quanto ai complimenti, dico da sempre che non mi piace chi critica e fa il disfattista, mi piace invece chi critica quel che non gli piace proponendo nuove idee. Idee che possono essere differenti dalla mie, ma non è importante: la discussione propositiva è alla base di un’attività che porti buon frutto.
    Grazie per il “vedi lungo”. Ma ti dirò che non sono esattamente l’unico a pensarla così (tant’è che nell’accordo questo metodo è stato utilizzato), anzi sono il pesciolino più piccolo: si cerca di ottenere qualcosa senza farsi male.

    Quanto al “ricatto”, non è ad un ricatto che penso. La mia è solo una considerazione politica, su costi/benefici e su quelle che sono delle conseguenze.
    La domanda che mi pongo non è “andrebbe fatto”, ma “siccome facendo questo si ottiene questo effetto, il gioco vale la candela?”. I politici non sono i nostri avversari, ma sono tra l’incudine (delle notre richieste) e il martello del populismo dilagante. Loro devono prendere voti. Guardate Roma, dove, dato un metodo di trattativa e un certo tipo di richieste, sembra che i mali della città siamo noi. Di lì a diventare capri espiatori, è un attimo. Specie con le solite aziende che non attendono altro e dirigono la sinfonia. Sono tempi difficili, bisogna certo non star fermi, ma muoversi con circospezione.
    Credo che quando presenterete il sondaggio ai vari sindacati e ne discuterete, la discussione verterà su questo argomento.

  17. Lucone » Beh, per presentarlo il sondaggio lo presenteremo, anzi mi sa tanto che non ci sarà neanche il bisogno di presentarlo visto che è lì in bella vista. Per il discuterlo… non spetta a noi: non avendo alcun mandato non possiamo arrogarci il diritto di discutere niente, al limite possiamo fare da spillo. Hai presente quello spillo che si metteva sulla sedia della maestra?

  18. Non credo pensiate davevro che “metter lì in bella vista” abbia la stessa forza di una presentazione ufficiale.
    Credo che possiate fare ben più che da “spillo”: presentare e discutere non vuol dire trattare (lì un mandato ci vorrebbe), ma semplicemente dar conto e chiedere una risposta, che poi verrà pubblicata. Il “mandato” a chiedere e ottener risposta l’avete, ve lo abbiamo dato in (per ora) 126 rispondendo ad un sondaggio che ha lo scopo di venir girato alle Associazioni.
    La cosa fantastica di questa iniziativa, secondo me, è proprio l’aspetto di ponte tra una parte della base (che in gran parte non frequenta le Associazioni) e le stesse Associazioni. Più che uno spillo “dispettoso”, o “provocatorio” (sempre in senso positivo, sia chiaro), può essere un “pungolo” a lavorare meglio per le Associazioni, e a interessarsi sempre più delle sorti del nostro lavoro per noi tutti. Anche per questo l’idea mi è piaciuta moltissimo!
    Sarà certo interessante comparare e commentare le risposte.

  19. Per Francesco da Affori: 5000 licenze sono solo della città di Milano, NON per l’ intero bacino aeroportuale lombardo come dici tu! A coprire le esigenze del bacino ci sono le licenze di Milano, di Varese, di Bergamo e le licenze di svariate decine di comuni limitofi a queste tre città nonchè le licenze di svariate decine di comuni che hanno chiesto ed ottenuto la cosiddetta conurbazione (ossia il diritto di prestare servizio nel bacino aeroportuale lombardo)

  20. Lucone sei veramente geniale!! Alla tua proposta non ci avevo proprio pensato ma mi sembra la cosa più saggia da poter chiedere in un eventuale incontro.
    Una modifica netta, pulita, senza possibilità di ingarbugliamenti, interpretazioni arbitrarie o fraintendimenti, fa tutto il tassametro, noi non tocchiamo nulla… perfetta!

  21. Bene, possiamo far partire la progressione dalla bandiera (giochino di parole per soli addetti) 😉

  22. Mi piacerebbe che Francesco da Affori, finalmente arrivato a ottenere un mutuo eterno e compratosi un bel Taxi , si trovasse un messaggio come il suo, o addirittura un governo che minaccia liberalizzazioni. Nel momento della agognata soddisfazione, qualcuno dall’ alto annulla i tuoi sacrifici e distrugge il tuo settore. Caro Francesco, vagli poi a spiegare che PRIMA eri d’accordo con loro….

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