Nuova vita all’Ecopass

Estendere il pedaggio di ingresso nella Cerchia dei Bastioni a tutti i veicoli, ma riducendo le tariffe, con il via libera ai mezzi ecologici e il divieto di circolazione ai più inquinanti. È questo l’unico sviluppo veramente efficace del morituro Ecopass che rischia, entro breve, di non dare più alcun risultato. Non solo. Per migliorare sensibilmente la qualità dell’aria e raggiungere l’obiettivo di rientrare nei parametri fissati dall’Unione europea (massimo 35 giorni di superamento della media di 50 microgrammi per metro cubo l’anno), il Comune deve fare di più. Raddoppiare le aree pedonali in centro, aumentare le corsie preferenziali per i mezzi pubblici, rafforzare la rete dei parcheggi di interscambio puntando a una drastica riduzione della sosta in superficie, intensificare il sistema di multe a strascico (street control) in modo da eliminare le doppie file.

Si può riassumere così la relazione che la commissione Ecopass ha illustrato ai politici. Una sintesi di mesi di lavoro in cui gli esperti analizzano tre possibili alternative a Ecopass: le targhe alterne, il centro storico chiuso al traffico e il potenziamento del ticket con la possibilità di estendere le classi paganti o l’area protetta. Se le prime due, spiegano i saggi, «hanno già dimostrato di avere un’efficacia temporanea», solo la terza può avere risultati importanti, «inizialmente aumentando solo il numero dei veicoli paganti, un domani, quando la rete dei mezzi pubblici sarà sufficientemente estesa, allargando la zona alla circonvallazione della 90-91».

Il modello proposto è un mix tra congestion e pollution charge. Tutti i veicoli, esclusi i mezzi ibridi, elettrici e gpl metano, pagheranno un pedaggio, che sarà uguale per tutti ma suddiviso in due categorie: le auto private e i veicoli commerciali. I saggi non specificano quali dovranno essere le tariffe, ma dicono che l’ideale sarebbe «fissarle a un cifra inferiore alla media di oggi (3,38 euro a veicolo), ma sufficientemente alta per continuare a essere un deterrente all’uso dell’auto». L’area dei Bastioni, invece, sarà vietata ai mezzi Euro 0, e 1, banditi dalla Regione, i diesel Euro 2 (oggi pagano 5 euro) e i veicoli merci Euro 2 e 3 bloccati dal nuovo regolamento carico e scarico.

In questo modo, quantificano gli esperti, dopo un anno si otterrebbe una riduzione del 35 per cento del traffico e del 28 per cento dei livelli di Pm10 rispetto al periodo pre Ecopass (del 27 e del 9 rispetto a oggi). Ma anche un sensibile abbattimento (non calcolato) delle emissioni non exhaust (quelle provocate dai freni e dallo sfregamento delle gomme) che «secondo un recente studio effettuato a Zurigo sono il 40 per cento del totale delle polveri da traffico in città».

I saggi bocciano sia le targhe alterne che il centro chiuso. Le prime perché «a Milano il livello di motorizzazione (548 auto ogni 1.000 abitanti contro le 300 di Pechino) è troppo alto e porta come conseguenza che le famiglie o possiedono già auto con targhe alterne o in breve possano organizzarsi». La seconda perché «nonostante una riduzione del 20 per cento del traffico in centro ha portato a un forte aumento della congestione fuori dall’area chiusa».

fonte repubblica.it 15/03/2011

Un commento

  1. soprattutto ci deve togliere dalle preferenziale i motorini e le biciclette….
    soprattutto sulla cerchia dei navigli già la strada è piccola se poi devi badare anche alle bici e motorini…..

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