Bestie rare

"Chi è la bestia", titolava Marco nel post precedente, per delineare la brutalità del dialogo, l’odio represso manifestato velenosamente e uno sconfinato cinismo. Navigando su  Internet ci si incontra spesso con bestiacce brutte, sporche e cattive, ma talvolta e con immenso piacere, si incontrano bestiole deliziose che poco hanno di umano, alle quali potresti affezionarti  grazie alla loro dolcezza, al modo in cui ti osservano e ti giudicano, così come fanno il tuo cane o il tuo gatto. Stiamo parlando di Dilwika – cacciatrice di anime uniche, blogger scoperta per caso grazie ad un articolo riportato su noitassisti.com che ha saputo dipingere, con semplicità e genuinità, un gradevole affresco sulla categoria dei tassisti romani. Forse un giorno altre dolci bestiole – se nel frattempo non si estingueranno – racconteranno qualcosa anche sui tassisti milanesi e di altre città… avremo la pazienza di aspettare,  di ricercarle di tanto in tanto, continuando ad essere "spugne umane" e servizio pubblico con eguale dignità. Leggete e gustate.

Insieme rappresentano un vero e proprio esercito […] sono i Taxi pubblici della città che con le loro armature bianche sfrecciano veloci in ogni vicolo di Roma. […] Come eroi epici possiedono i nomi più fantasiosi e bizzarri…che vanno dalle costellazioni celesti alle città terrestri, e i numeri che li affiancano sembrano essere i numeri dei loro trofei vinti sul campo di battaglia. […] Uomini e donne che si guadagnano da vivere onestamente per se e le loro famiglie. Checchè se ne dica, sta di fatto che se non esistessero sentiremmo la loro mancanza fortemente. Basta pensare ai loro trasporti notturni (ma non solo) che puntuali si presentano dopo una prenotazione telefonica e ti permettono di arrivare a destinazione in breve tempo.
Quando passo vicino alle loro stazioni spesso mi soffermo a riflettere sul loro lavoro. Stressante e duro senza dubbio. Immersi nel traffico caotico ogni giorno per diverse ore al giorno, a contatto con persone di ogni tipo e con i caratteri più impossibili, si trasformano in spugne umane che assorbono assieme allo smog le storie dei tanti che incontrano compresi i loro nervosismi e le loro confessioni. Senza pensare poi ai momenti di magra, quando fermi in attesa del loro turno e del cliente, attendono in compagnia dei loro pensieri, problemi e ansie. Alcuni li vedo con lo sguardo perso nel vuoto in ascolto di musica e radio, altri intenti a leggere giornali e libri. Alcune auto sono delle biblioteche mobili dove pile di libri e giornali stazionano sui loro cruscotti. Non appena però un cliente li contatta, accantonano ogni pensiero, con cortesia lo lasciano salire spengono la luce premono l’acceleratore e via….di corsa verso una nuova meta. 
Ogni volta che mi tagliano la strada li maledico con il cuore, ma in realtà li ammiro e li rispetto. Un’ammirazione profonda legata al fatto che loro ogni giorno realizzano un mio sogno nascosto: ossia quello di conoscere la mia città a menadito, ogni strada e vicolo di ogni quartiere, a occhi chiusi.
(leggi il post originale)

Fonte: dilwica.ilcannocchiale.it

3 commenti

  1. Ho curiosato sul blog di Dilwika, oltre che molto positiva, mi pare un’ottima osservatrice. Grazie per il suo tributo

  2. Una ragazza molto sensibile. Di solito questa sensibilità la dimostrano i poeti, quelli veri.

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