Roma: approvate le nuove tariffe taxi

Dopo un braccio di ferro durato mesi, la commissione tecnica, nominata ricordiamo in ritardo rispetto ai temini fissati dalla delibera di luglio, ha dato parere positivo all’aumento delle tariffe taxi. L’annuncio lo ha dato l’assessore alla Mobilità, Antonello Aurigemma, che ha chiarito come «le nuove tariffe, che rispondono a un adeguamento dovuto da maggio 2009 in base a quanto stabilito da una delibera del 2007, entreranno in vigore dopo essere state approvate dalla Giunta e non appena saranno espletate tutte le procedure necessarie al corretto funzionamento dei tassametri e alla dovuta comunicazione per l’utenza. Sarà la giunta a ratificare definitivamente il piano tariffario dando esecuzione al nuovo regolamento taxi. Oltre all’inasprimento delle sanzioni per chi non rispetti le regole, sino alla sospensione in alcuni casi e alla revoca della stessa licenza, sono previsti anche importanti provvedimenti per il decoro, per la cortesia verso l’utenza e per la lotta contro l’abusivismo». Soddisfatto anche il consigliere Pdl che ha lavorato alla delibera, Maurizio Berruti che pone l’accento sull’introduzione «per la prima volta del controllo delle tariffe dei taxi, come previsto dalla legge. Una trasparenza reale, a partire dal dibattito in Assemblea capitolina per l’indicazione della tariffa e la determinazione dei criteri da demandare alla Commissione di congruità stessa».

Un plauso alla trasparenza arriva anche da Angelo Mele dell’Assoforum, mentre non si placano le critiche di alcuni sindacati, delle associazioni dei consumatori e dell’opposizione. A partire dal presidente di Uritaxi, Loreno Bittarelli che punta il dito sulle numerose inadeguatezze del nuovo sistema tariffario, così come il nodo irrisolto delle corse da e per Fiumicino (45 euro se il taxi è di Roma, 60 euro se è di Fiumicino). Il capogruppo del Pd in Campidoglio, Umberto Marroni parla di «un parere della commissione pilotato, dettato più dall’imposizione di una scelta politica che da una razionale analisi del contesto in cui tale misura viene adottata». Anche il capogruppo Udc Alessandro Onorato, ha parlato di «giudizio annunciato», mentre i consumatori, primi fra tutti Codacons, hanno già annunciato ricorso al Tar. Nell’attesa di sapere quando entreranno in vigore le nuove tariffe, ecco quanto aumenteranno: Il vero salasso arriverà sulle corse brevi, vale a dire quelle entro i cinque chilometri. Il costo di percorrenza dei primi 5 km passerà infatti da 0,92 a 1,42 euro (+ 54%), per poi andare a scendere dagli attuali 1,52 a 0,98 euro (- 35%), tra il trentacinquesimo e il quarantacinquesimo chilometro. Aumenta di cinque euro la tariffa fissa da e per gli aeroporti: 45 euro da e per Fiumicino e 35 euro da e per Ciampino. Viene poi introdotta la tariffa fissa da e per Civitavecchia a 120 euro.

fonte: iltempo.it 25/01/2011

6 commenti

  1. Penso che la cosa migliore sia che incentiva le corse lunghe.
    Di certo non si può dire che sia un salasso per le corse brevi come dicono i tromboni della stampa.
    Per me è un passo avanti per delle tariffe eque, ma ci sarebbe molto ma molto da disquisire su un tema così complesso.

  2. Pensate che da noi a milano succedera’ qualcosa del genere prima o poi ?

  3. Prendiamo esempio e convinciamoci prima di tutto tra noi che non siamo l’assistenza sociale, che non dobbiamo risolvere noi a nostro danno (economico) il problema inquinamento il congestionamento e le carenze ATM. E poi che il taxi è solo per chi ha la forza economica( i danè) per pagars un servizio esclusivo di trasporto. Lo dico in polemica con i colleghi “ribassisti” che si fanno lo scrupolo della “vecchietta” che poi in farmacia quando ci và, lì non hanno nessuno scrupolo.

  4. Le tariffe dovrebbero prevedere un costo minimo per le corse brevi, così evitiamo di andare da S. Babila a C.so Venezia 8, mentre dovrebbero incentivare l’uso del taxi da più utenti con destinazione sulla medesima direttrico (tariffa cumulativa). Propongo il voto di castità per i tassiti: chissa se le associazioni di categoria farebbero ricorso al tar..magari certe signore si!!

  5. Attilio secondo me hai centrato il punto. La corsa breve, brevissima direi,a meno che non ci sia un botto di lavoro, non è remunerativa per i motivi che ben sappiamo.

I commenti sono chiusi.