GanjaTaxi

Una raffica di controlli al deposito di via Messina, ai parcheggi stradali e ai posti di blocco notturni. Ogni volta test sul consumo di alcol e droga. Il comando dei vigili urbani rilancia la campagna «salute e sicurezza» sui taxi: negli ultimi giorni ha intensificato gli accertamenti. Un tassista 50enne è stato fermato venerdì, stava aspettando clienti al posteggio, s’è rifiutato di sottoporsi agli esami. I colleghi giurano che «era pulito, si è spaventato, si sottoporrebbe ai prelievi anche oggi», ma gli agenti hanno avviato le procedure di confisca della vettura.
I blitz dei ghisa erano partiti nel 2009, sembravano archiviati ma hanno ripreso slancio. Nel bilancio di questi due anni, rivelano fonti sindacali di polizia, ci sarebbero solo 2 casi di tassisti risultati positivi all’alcol: «Le attività di controllo Ma l’altro pomeriggio, denunciano i conducenti, nessuno ha difeso un tassista in piazzale Cadorna: è stato aggredito da un automobilista, s’è preso due pugni al volto per una precedenza.

fonte: milano.corriere.it Armando Stella 11/01/2011    — termine ganja

18 commenti

  1. Il solito dire-non-dire-allarmare-terrorizzare del Corriere! Ma si può iniziare così un articolo? Hai ragione ZioTaxi, “Mer.a” , ma non mi riferisco ai tassisti. Quando i sigg politici (non UNO, ma un numero imprecisato) si riufutarono a suo tempo di sottoporsi al tampone antidroga, ricordo un atteggiamento più morbido da parte della stampa.
    “Mer.a” e ancora una volta NON MI RIFERISCO AI TASSISTI

  2. Scusate la mia ignoranza ma è regolare se ci fermano per un controllo? Cioè sono in Cavour arriva il vigile e mi porta al PS a farmi un prelievo, lo può fare?

    Ma caspita ma non abbiamo proprio più diritti!!

  3. La confisca poi??? Ma ha causato incidenti, ci sono feriti o cosa??

    Io rimango senza parole..

  4. Non so come vengano fatti i controlli, se sul posto con kit monouso o se si viene “deportati” in qualche distaccamento medico o di PS. Inizialmente si parlava di inviti nominali calendarizzati per TUTTI presso strutture ospedaliere (spesa a carico del tassista), ma a quanto pare preferiscono metodi più plateali. Se qualcuno conosce i dattagli, ce li faccia conoscere.

  5. Scusate, ma io sono del parere che BEN VENGANO i controlli.
    Il collega si è “spaventato”?? Si è spaventato perchè doveva soffiare in una cannuccia??? “Pulito” cosa significa? Noi dobbiamo essere a 0. Punto.
    ps: venerd’ sera c’erano controlli a tappeto dappertutto, soprattutto nella zona 24 maggio e ho visto fermare decine di auto “civili”, se mi avessero fermato non avrei avuto alcun problema a fare i controlli, anche quelli del sangue (visto che c’era un’ambulanza).

  6. Se mi dovessero chiedere di sottopormi al test io non risponderei mai di no, è la cosa più insensata da fare.

  7. Anch’io non direi di no… ma il problema sono i nostri diritti, siamo sempre sotto accusa o perlomeno sotto la lente di ingrandimento! Non ricordo di tassisti che sotto l’effetto di droghe o alcool abbia causato devastazioni, mentre in altri ambiti accade. Comunque vada siamo sempre sotto…

  8. Sono d’ accordo con Thomas e Marco, perchè non sottoporsi al test se non si ha nulla da temere, io se esco a cena e bevo, abitualmente non bevo, non guido, non solo il mio taxi fuori servizio, ma neppure l’auto privata di mia moglie, non si sa mai.
    Tuttavia mi trovo d’accordo con Leonardo: noi guidiamo un taxi e dobbiamo sapere l’inglese, avere il pos, essere sobri e santi, mentre chi guida un paese può fare quello che vuole.
    Mi viene una battuta: bevo solo quando guido.
    Naturalmente scherzo sono quasi astemio….

  9. Ma di come ha posto la notizia il Corriere non commenta nessuno? Sono solo mie paranoie?
    Ovvio che sono d’accordo con i controlli, basta che non somiglino a delle retate.

  10. Scusate ma che discorso è “io sono pulito e non ho problemi a fare il test”? Ma i miei diritti allora dove sono?
    Allora intercettatemi le telefonate da domani tanto non dico nulla di illecito. Controllate anche il mio conto in banca tanto non ci sono bonifici sospetti. Cominciate pure a seguirmi durante il giorno tanto oltre a lavorare non faccio altro!
    Vi ricordo il casino che è venuto fuori con i parlamentari e Le Iene..
    Pensare che tutto questo non sia un problema solo perchè tanto io sono pulito è un ragionamento limitato e mi meraviglio di voi.

  11. I tuoi diritti finiscono dove comincia la Legge e la Legge dice che i tutori dell’ordine hanno il diritto/dovere di fare quello che hanno fatto se il conducente manifesta evidenti alterazioni psico-fisiche.
    Se queste alterazioni ci fossero io non lo so, ma ne dubito fortemente.
    Però non c’ero e se c’ero… dormivo e mi facevo i ca**i miei!

  12. Andrea, per i parlamentari e le iene vedi il commento #2. Se per te i commenti rilasciati finora sono limitati, hai offerto lo spunto per affrontarne o approfondirne altri. Esistono più opinioni e più verità: il dibattito è sempre aperto.

  13. Si Marco ma intanto qua si dice che il collega era fermo, al posteggio che aspettava clienti. Cosa può aver fatto per attirare l’attenzione degli agenti lo sanno solo loro. Inoltre non stava guidando e non ha causato incidenti. Questo vuol dire che chiunque può essere fermato anche se non sta guidando? e questo che mi domando! Poi mi pare ovvio non bere o fare altro durante il servizio, ma il punto, per me, e che ci possono fare tutto quello che gli viene in mente?

  14. Andrea, la Legge dice che se ti rifiuti di sottoporrti agli esami e i Tutori ravvisano che sei “fatto”, hanno il dovere di toglierti la patente, sequestrarti il veicolo e (naturalmente) sospenderti la licenza.
    Che poi il collega abbia avuto il comportamento o meno dello “strafatto” io non lo so e ne dubito tantissimo, però a loro si vede che è bastato il “legittimo sospetto” e se lo sonon inchiappe**ato a dovere.
    La domanda però è sempre la stessa: CHI LO DIFENDERA’ IL COLLEGA???

  15. Solo al sentire parlare della parola “diritti” inizio a ridere…per non piangere.
    Io non voglio altri diritti, mi sembrano già più che sufficienti quelli che ho adesso, anzi forse il problema è che in questo paese di pulcinella ci sono troppi diritti e troppa gente che pensa ai diritti e non ai doveri.
    Noi tassisti di doveri non ne abbiamo mica così tanti, soprattutto rispetto agli impiegati (nel PRIVATO) da 1000 euro al mese che subiscono mobbing quotidianamente.
    Un anno fa mi sentivo soffocare ed ero nella mer.a, ora mi sento rinato, e di certo non credo che i problemi della vita siano il pos (che peraltro ho subito preso) o il conoscere la lingua inglese (nel 2011 mi sembrerebbe il minimo, altrimenti vai a fare il tassista a oristano e vedi che il problema non si pone). Anzi per me non sarebbe un problemone esistenziale nemmeno avere una divisa o perlomeno un abbigliamento decente in comune, visto il modo alquanto incivile che hanno tanti (troppi) colleghi di affrontare la calura estiva.
    Io pretendo da me stesso il DOVERE di avere i riflessi pronti al 100 %, nel rispetto della MIA vita e di quella dei MIEI clienti. Gradirei fosse lo stesso per tutti, ma evidentemente non è così.

  16. Di “presunti” doveri ne abbiamo anche fin troppi Thomas, mi riferisco a quelli che certi pulcinella ci vogliono affibbiare per puro protagonismo. Per il resto concordo con te.

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