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Inviato da: Sem il Mercoledì, 15 Dicembre 2010
Milano ne è piena. Non rispettano le strisce pedonali, non mettono le frecce alle svolte e se provi a dirgli qualcosa scendono e ti minacciano pure. Sicuramente non sono tutti così ma una buona parte si.
Inviato da: caronte il Mercoledì, 15 Dicembre 2010
solo loro? dai, Milano sta migliorando allora.
Inviato da: Osky il Mercoledì, 15 Dicembre 2010
E’ un po’ come sparare sulla croce rossa.
Inviato da: acterun il Mercoledì, 15 Dicembre 2010
Ma no poverini, sono vittime, sono stressati dal traffico. Soprattutto quelli che sorpassano i mezzi atm sulla prefernziale rischiando di causare frontali gravissimi. Io sono contento quando scioperano i taxisti e i tramvieri, in città si circola meglio e più sicuri. Purtroppo gli autisti delle auto NCC non scioperano mai.
Inviato da: Andreone il Giovedì, 16 Dicembre 2010
io ho un metodo tutto mio per prevenire inconvenienti: basta guardare la scritta luminosa sul tetto.
Se è spenta, il taxi ha un cliente a bordo, quindi rispetterà in modo paranoico qualunque prescrizione relativa a velocità, semafori (si fermano con il "quasi giallo"!), precedenze… più ci mette e più paghi.
Se la luce è accesa, invece… alla larga! il taxi è il padrone della strada, tanto se anche dovessi avere ragione, di fronte allo "stile" lascio perdere e faccio prima (ed evito un ulteriore aggravamento della mia gastrite).
L’alternativa sarebbe un uso improprio del bloccasterzo, ma questo non è consentito…
fonte: forum.milano.corriere.it
se il cervello di certa gente scioperasse ad oltranza, si vivrebbe in un mondo migliore
questi sono quelli che ti viaggiano a cento allora attaccati al baule dell’auto, che ti fanno i fari ogni due per tre, che se ne fottono di tutto. quelli che quando guidano sono assatanati e pericolosi, ma quando sono in giro a piedi nella loro pausa pranzo e leccano il gelatino con i colleghini attraversano sulle strisce alla velocità di un bradipo zoppo. che schifo di mondo: sempre a darci addosso, incapaci di comprenderci. che palle.
Ci sono troppi pregiudizzi da parte degli utenti della strada nei confronti dei tassisti, personalmente rispetto tutti: dalle moto che sorpassano e vanno come matte sulla cerchia della filoviaria (loro forse i frontali non li causano?), alle biciclette contromano, ai pedoni che attraversano con il rosso, a chi ha preso la patente da poco e guida come abbiamo fatto tutti da neo patentati.
Una categiria sola mi infastidisce: i clienti che ti chiedono di commettere infrazioni perchè hanno fretta, ma sono i primi poi a salire in cattedra come paladini della correttezza quando possono parlere male di noi tassisti.
Ma si sa noi vivendo perennemente nel traffico siamo pazienti…magari in po’ in****ti, ma pazienti!
Io sono corretta rispetto il prossimo e le regole molto più di quanto vedo fare dalla stragrande maggioranza degli utenti della strada : automobilisti, ciclisti, pedoni, scooteristi, ecc…e sia che io abbia un cliente a bordo o meno procedo con prudenza perchè ci tengo alla vita sia mia che, soprattutto, DEL PROSSIMO!!!
Prima di giudicare gli altri guardate quello che fate voi sulla strada… chi è innocente scagli la prima pietra come si suol dire
Il tassista che rallenta o allunga, non guadagna di più. A fine turno fa una o due corse di meno. Per venti/cinquanta centesimi? Manca il movente… Il mio motto è “arrivo il più velocemente possibile, compatibilmente col Codice della Strada”. — Ciò detto sottoscrivo il post di Rachele.
forse sarò di parte essendo un tassista ma devo dire che coi colleghi non ho mai problemi e mi sembra che nel 99 per cento e più dei casi guidino tutti in modo corretto. Gli altri piuttosto sono come i bambini a scuola, quando c’è una telecamera tutti rispettosi delle preferenziali se no se ne fregano e se dici qualcosa ti mandano anche a quel paese………
Noto che negli ingorghi provocati da chi si ferma in mezzo ad un incrocio, non c’è mai un tassista; di solito prevedendo l’intralcio si ferma prima, pur avendo il verde a suo favore. Chiaramento io sono un tassista. Un privato queste cose non le nota.