Catturato a Linate tassista spacciatore

Aveva scelto il turno notturno. E con il suo taxi si piazzava sempre sulla rampa di uscita dell’area partenze dell’aeroporto di Linate. Ma non aspettava clienti da portare a destinazione con corse regolari che gli avrebbero fruttato qualche decina di euro. Lui, G.P.L., 48 anni, incensurato, piazzava cocaina, anche ad alcuni colleghi. Decisamente un business più lucroso e meno faticoso. Fino all’altra sera quando i carabinieri del nucleo investigativo di via Moscova lo hanno bloccato, perquisito e, sbrigate le formalità di rito, accompagnato a San Vittore con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. (…) «Mi auguro sia un caso isolato – dice Raffaella Piccinni, segretaria generale del Sitp (Sindacato italiano tassisti professionisti) – perché non bisogna fare di tutta un’erba un fascio. Quella della cocaina è una piaga sociale che colpisce tutte le categorie.  Mi è capitato di portare in giro ragazzini di 13, 14 anni che raccontano dove l’hanno comprata, quando e come. (…) La trappola per G.P.L, residente a San Donato, scatta qualche sera fa, quando i detective dell’Arma vengono a sapere di un tassista che spaccia droga. Di lui conoscono solo il nome, ma è sufficiente. Lo trovano alla guida della sua Toyota nel parcheggio dell’area partenza dell’aeroporto di Linate. Dopo aver inserito la scritta «Fuori servizio», «l’osservato speciale» supera i colleghi in colonna e si posiziona davanti alla fila. Un comportamento che obbliga i militari dell’Arma ad un controllo: in tasca ha sei involucri di carta stagnola contenente sei grammi di cocaina. In auto vengono rinvenuti altri 6 grammi di «neve». A questo punto i carabinieri decidono di procedere alla perquisizione nella sua abitazione. E anche qui trovano 83 grammi di cocaina, 50 grammi di sostanze da taglio, un bilancino di precisione, carta stagnola, bustine in cellophane e più di 23 mila euro in contanti. «Bisogna stigmatizzare l’uso esagerato della cocaina – dice Giovanni Maggiolo, presidente UnicaFilt-Cgil – che raggiunge tutti i livelli, anche attraverso i tassisti. Quindi non mi stupisce più di tanto. Ormai costa meno una dose di cocaina che un bianchino spruzzato. Ci vogliono controlli più severi, non solo ai tassisti ma a tutti i cittadini, proprio a tutti». (vedi articolo completo)

Fonte:  Corriere della sera – M.Focarete – 30/11/2010
 

5 commenti

  1. Ci mancava anche questa. E adesso chi le ferma più le rotative degli sciacalli?

  2. Sugli sciacalli si accettano scommesse. Non si vince denaro ma cure disintossicanti

  3. Non facciamo di ogni erba un fascio, certo queste notizie danneggiano la categoria, ma noi siamo forti!

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