Altra simpatica logorrea scritta da tale Rodotà Maria Laura (chissà perchè mi suona di già sentito questo nome, sarò paranoico?) e pubblicata sull’amico Corriere della Sera circa la galanteria vera, presunta, o imposta (eh, sì i loro amministratori hanno pensato bene di imporgliela) dei tassinari romani.
Come il solito il "Corrierone" (così lo chiamava mio nonno, ma quelli erano altri tempi, altri giornalisti ormai passati) ha opposto una postilla impedendo la riproduzione dell’articolo, quindi per profondo rispetto al loro inca**atissimo ufficio legale vi proponiamo solo un piccolo estratto rimandandovi al link per la lettura dell’intera sbrodolata di inchiostro.
Grazie ancora a Varese 55 e al suo blog che, più veloce di google, riporta un commento all’articolo. Vai Remo, cominci a piacere anche ai milanesi!
Dal corriere del 26/11/2010
Secondo punto, l’ attesa. Davanti al portone, per controllare che la cliente entri sana e salva. E uno dei punti chiave del nuovo codice; la stragrande maggioranza di voi già lo applica (il maschilismo tradizionalista a volte serve a qualcosa). Una minoranza sgomma felice appena mollata la signora; diffidateli, la cliente non va osservata solo quando scavalla le gambe per scendere (lo fate, lo fate).

3 commenti

  1. non parlare, non tacere, non ascoltare, non fischiare, non cantare, non guardare, non sudare, non profumare, non telefonare, non tollerare
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    per ora sono 10! Qualcuno vuole aggiungere qualcosa?

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