GuidaMi o ButtaMi?

Il servizio di “auto condivisa” entra nella “Fase due”: nuovi parcheggi per chi prende la macchina in affitto dal comune meneghino. Inoltre, libero accesso alle corsie preferenziali e nelle Zone a traffico limitato.

>Questo è il nuovo servizio offerto dal Comune di Milano ai cittadini e a chi si avventura, vuoi per lavoro, vuoi per diletto nelle strade milanesi. Bene, ma per l’uso delle corsie riservate ai taxi e ai bus noi siamo stati consultati dal Comune? Possibile che ATM sia d’accordo per l’uso scellerato delle corsie preferenziali? Siamo sicuri che l’uso di queste auto in condivisione porti ad un decremento del traffico cittadino o, come è molto più probabile, porti frotte di maleducati che si buttano nella mischia senza alcun rispetto per le regole "tanto la macchina non è mia"? Staremo a vedere i risultati di questa boutade pre-elettorale. Una previsione? Un casino!<

UN PASSO AVANTI – Il car sharing, letteralmente “auto in condivisione”, è un’alternativa all’acquisto della macchina. In pratica, è una forma di affitto: si usa la vettura solo quando serve, ritirandola (e riconsegnandola) in un parcheggio vicino a una fermata di un mezzo pubblico, e pagando in base a quanto si usa l’auto. È un servizio che favorisce la mobilità sostenibile. Fra le amministrazioni pubbliche più attive in materia c’è Milano: adesso “GuidaMi”, il servizio di car sharing del comune (in collaborazione con l’Atm, l’Azienda trasporti milanesi), entra nella “Fase due”. La novità principale è che arrivano nuove aree di sosta di superficie, con totem visibili anche al buio. Saranno vicine alle fermate delle metropolitane, per favorire il trasporto integrato. Entro giugno 2011, l’obiettivo è di passare dai 65 parcheggi sotterranei di oggi, a 70 aree di sosta in superficie. E, dal 1° dicembre, chi prenderà in affitto una delle 100 “auto condivise” (Euro 4, Euro 5 e ibride) potrà circolare nell’area Ecopass, sulle corsie preferenziali, nelle Zone a traffico limitato; mentre la sosta sulle strisce blu sarà gratuita.

MENO SMOG – Il comune di Milano calcola che, con il car sharing, si possano togliere dalle strade della città automobili private per un totale di 42.000 chilometri in meno percorsi ogni anno, con una diminuzione di 2,5 milioni di tonnellate di emissioni inquinanti. Sempre stando al comune, chi utilizza il servizio di car sharing percorrendo 8000 chilometri l’anno, risparmia fra i 1.000 e i 4.000 euro l’anno: niente costi di acquisto, assicurazione, bollo, manutenzione, carburante. Comunque, il risparmio dipende sia dal tipo di macchina che viene presa in affitto sia da quale veicolo privato si abbandona in favore dell’“auto condivisa”.

COME SI FA – Ci s’iscrive al servizio (già 3000 gli abbonati) attraverso internet (www.guidami.net) o il numero verde Atm 800 808181: 120 euro l’anno; la metà per over 65, disabili e abbonati annuali Atm. Le auto sono prenotabili 24 ore su 24, per 365 giorni l’anno. Le tariffe di utilizzo variano a seconda del modello scelto, a partire da 2,2 euro l’ora, più 42 centesimi di euro al chilometro. Per lanciare il car sharing, ora c’è una promozione: tre mesi di abbonamento a 20 euro.

LE “ELETTRICHE” – Intanto, spunta anche una forma di car sharing “privato” a basso impatto ambientale. Intesa Sanpaolo ha stretto un accordo con la Peugeot, che fornirà ai dipendenti del gruppo bancario auto elettriche, ma anche scooter e bici. Si parte con Milano: se l’esperimento darà buoni risultati, verranno coinvolte altre città. A seconda del tipo di spostamento (casa-lavoro, pausa pranzo, tempo libero), i lavoratori potranno utilizzare un mezzo diverso: è uno speciale tipo di car sharing, attraverso l’intranet aziendale (ci si prenota usando i computer degli uffici).

fonte: alvolante.it 18/11/2010

5 commenti

  1. Considera che “Guidami” è proprio una società di ATM che ha di recente acquisito “Car Sharing” la concorrente che era sostenuta e promossa da Legambiente e Coop. Ribadisco la mia proposta di protest ( scusate il bisticcio) : disertare le corsie preferenziali fino a quando non saremo presi in considerazione sull’uso delle stesse da parte di chi dovrebbe starne fuori

  2. direi che l’atm sta oltrepassando i limiti che le competono in ogni modo,pur di strapparci clienti,con ogni mezzo.poi quella del radiobus di quartiere se non è un radiotaxi comunale mi devono dire cos’è.servizi che poi sono pesantemente in perdita,pagati da tutti noi.recentemente so che qualche associazione di taxi sta cominciando a lamentarsi e,ribadisco,perchè un certo tipo di servizio può essere effettuato solo da intestatari di licenza taxi e basta!! se avessi saputo mi comperavo un tram o un autobus,no il taxi,sempre che l’atm me l’avesse ceduto..robytaxi

  3. Roby ce lo compriamo un tram in società? Magari dal rottamaio facciamo qualche affare, ci facciamo mettere un contatore dell’enel e….VAIIII !

  4. Nel 2007 ATM S.p.A. assume il controllo della Società e, nel gennaio 2010, attraverso l’acquisizione anche dell’altra società di car sharing presente in Milano, “Car Sharing Italia Srl”, diventa l’unico gestore del servizio in area milanese e il più grande a livello nazionale.
    Ecco svelato l’arcano: GuidaMi è ATM, quindi è un sistema per tappare i buchi che stanno diventano voragini. Prevedo tempi cupi per tutti, noi e loro.

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