…bla…bla…bla…

Ecco che, dopo la geniale sperimentazione di blocco del traffico in zona Carrobbio/Magenta (ZTL in centro: un flop), il Comune di Milano cala l’asso del “test sulla circolazione dei veicoli nella zona di Milano Romana”. Posso sbilanciarmi (novello Nostradamus) nel preconizzare il risultato finale del test: “bla…bla…bla… non si può fare… bla…bla…bla… le condizioni del flusso… bla…bla…bla… Ztl controproducente…bla…

Da domani a giovedì riprendono i test sulla circolazione dei veicoli nella zona di «Milano Romana»: «Conteggeremo sul campo i passaggi dei veicoli e faremo delle interviste campione ai guidatori per conoscere meglio i tipi di spostamento che interessano l’area» ricorda il vicesindaco e assessore alla Mobilità e Trasporti Riccardo De Corato.
«Questa fase di rilevamenti – ricordano da Palazzo Marino – è stata preceduta, da lunedì 18 a giovedì 21 ottobre, dalla chiusura sperimentale al traffico nell’area che ci ha permesso di monitorare, in una situazione reale, la distribuzione spontanea del traffico in caso di modifica degli schemi di circolazione nella zona».
Dal domani all’11 novembre è pertanto in programma una seconda fase di rilevamenti nell’area compresa tra via Correnti-via Torino e Corso Magenta-via Meravigli. L’osservazione non comporterà nessun blocco alla circolazione, ma si concretizzerà con il conteggio da parte dei tecnici Amat, in collaborazione con la Polizia Locale, dei veicoli in transito e della loro suddivisione per tipologia (auto private, moto e mezzi commerciali).
Inoltre, in quattro punti strategici, agenti della Polizia Locale fermeranno circa il 10 per cento dei guidatori per sottoporre loro una veloce intervista in cui verrà richiesta l’origine e la destinazione dello spostamento, il motivo e la frequenza del transito nell’area. «I dati raccolti serviranno per creare un modello per la simulazione dei flussi di traffico veicolare e quindi per la redazione di un possibile progetto – spiega il vice Sindaco – Tra le ipotesi tecniche possibili vi sono: nessuna limitazione al traffico nella zona, qualora i rilevamenti dovessero evidenziare la non sostenibilità dell’intervento; la possibile realizzazione di una Ztl di ampie dimensioni; di una Ztl più limitata rispetto alla chiusura di settimana scorsa intervenendo su alcuni sensi di marcia delle vie interne all’area e infine l’eventuale attuazione di un’isola pedonale. Ma si tratta, – conferma De Corato – di ipotesi ancora da definire e successivamente condividere anche con il Consiglio di Zona, i residenti e commercianti».
Dopo la prima parte di test l’ipotesi di un’isola pedonale in via Lanzone sembra ormai tramontata. I quattro giorni di prove sul campo con la chiusura a sorpresa del dedalo di via intorno a Sant’Ambrogio ha scatenato ire e proteste. Ma per completare il lavoro il vicesindaco De Corato aveva già programmato altri tre giorni di sperimentazione, dal 9 all’11 novembre, senza bloccare la circolazione. Una formalità per completare la raccolta dati della settimana scorsa, se non per piazza Pio XI, come prevedeva un vecchio progetto.

fonte: ilgiornale.it 8/11/2010

2 commenti

  1. mi domando e dico, ma perchè non si ritorna come una volta con la chiusura del centro,mi ricordo gente tranquilla che scendeva a fiumi dalle metro, e passeggiava sui marciapiedi, e nelle aree pedonali, traffico regolare, per quello che può essere in una grande città come la nostra, ci si spostava relativavamente in fretta all’interno del centro.. zero moto e bici nelle nostre corsie, zero macchine dei portatori di portatori di handicap..non mi vengano a dire i negozianti che ne sarebbero penalizzati, io ho provato a fare shopping in centro usufruendo del mio taxi(privilegio???)ma è un macello, zero posto,se non quello sui parcheggi taxi, doppie file, corri salta gira,,quattro frecce, inversioni vietate retro..etc..etc.. nooo grazie..capolinea metro e via in giro per milano , tram, bus, e taxi..rilassato e contento..

  2. E’ cambiata la gente, sono cambiati i governanti, siamo cambiati noi. Sembra che whitecab stia parlando di 50 anni fa o anche di più, ma basta andare indietro di 15 anni e tutto era come dice lui… era la Milano da bere, secondo un famoso spot pubblicitario; ora è la Milano da digerire… e si fa pure fatica.

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