Concorrenza, ok Senato. I taxi: “Pronti a mobilitazione generale”

metronews.it Ok del Senato al ddl Concorrenza, che contiene anche la norma sui balneari. I voti a favore sono stati 180, i contrari 26, gli astenuti uno. Il provvedimento, licenziato in prima lettura, passa all’esame della Camera dei deputati.
Concorrenza, taxi sul piede di guerra
«Se il governo non stralcia l’articolo 8 del ddl Concorrenza, siamo pronti alla mobilitazione generale», afferma Nicola Di Giacobbe, coordinatore nazionale di Unica Filt Cgil, sindacato dei tassisti, assicurando che sulla questione c’è unità di tutte le sigle del settore. «Il governo deve scegliere: con noi o con le multinazionali – afferma – noi stiamo difendendo un servizio pubblico». «Vediamo in questi giorni che il governo si sta prodigando nei confronti dei balneari – prosegue Di Giacobbe – ma non apre con noi al dialogo e al confronto, dialogo e confronto che possono avvenire solo con lo stralcio dell’articolo 8».

 I tassisti aspettavano dall’esecutivo dei chiarimenti sull’articolo 8, che «invece non è stato discusso al Senato ed è passato di competenza alla decima Commissione alla Camera». «Confermiamo la nostra posizione – prosegue Di Giacobbe – nettamente contraria alla delega in bianco che il governo chiede; riteniamo urgente salvaguardare il diritto alla mobilità dei cittadini attraverso il servizio pubblico dei taxi gestito dai Comuni, rivolto ad un’utenza indifferenziata che va dal soggetto turistico al soggetto sociale. Ci aspettavamo dal governo un confronto sull’uso delle applicazioni tecnologiche che aiutasse il servizio a crescere non una deregolamentazione che lo fa diventare merce». «Se si trova una strada per i balneari – insiste – non è difficile trovare un’intesa per i tassisti che difendono il servizio pubblico».

Ncc soddisfatti
«Siamo soddisfatti del via libera del Senato al Ddl Concorrenza». Così commenta Francesco Artusa, presidente di Sistema Trasporti, associazione per il trasporto persone di Ncc e bus turistici l’approvazione del testo da parte di Palazzo Madama e, in particolare, dell’articolo che delega il Governo ad una riforma complessiva del settore del trasposto pubblico non di linea (prima 8, ora 10). «Auspichiamo che alla Camera possa completarsi l’iter senza modifiche a questo articolo che consentirà una riforma non più procrastinabile del settore: dopo una sentenza della Corte Costituzionale e i pareri di ben 3 Commissioni permanenti riteniamo di buon senso mettere la L.21/1992 al passo coi tempi», aggiunge Artusa. «Quasi tutte le forze politiche hanno supportato questo importante articolo, nella consapevolezza che nessuno vuole una liberalizzazione selvaggia o una riforma ispirata alla Bolkenstein. Il Governo sa – dice – come più volte segnalato dalle Associazioni di categoria, che non è tecnicamente possibile adottare i decreti attuativi della precedente riforma e che è necessario adeguare la legge quadro alla richiesta di mobilità nazionale». «Per questo motivo – conclude Artusa – saremo sempre a disposizione per confrontarci con tutti i deputati che vorranno ascoltarci con l’obiettivo di migliorare l’offerta di mobilità del Paese ad opera di un settore indispensabile alla crescita e al raggiungimento degli obiettivi italiani e dell’Unione Europea».

 

 

 

Un commento

  1. Aretusa ma Lei si rende conto di quello che stà dicendo ?
    Un conto è difendere la propria categoria , un conto è dire delle stupidaggini come quelle che Lei ha detto.
    Stiamo ancora aspettando i decreti attuativi della riforma iniziata nel 2019 nella quale era già stata fatta agli NCC ” il regalo ” di avere la propria rimessa dall ambito comunale all ‘ambito dell intera provincia e che si dovevano regolamentare l ‘uso dell app e del foglio elettronico degli NCC che collaborano con varie multinazionali . E Lei sig. Aretusa adesso continua con la solita filastrocca della modernità ecc ecc ecc….
    La realtà è che nelle grandi città ci sono NCC che vengono a lavorare con la varie app da tutta Italia senza un minimo controllo da parte delle forze dell Ordine, per cui questa riforma sembra essere una “” SANATORIA ” per tutti questi soggetti che in maniera illegale operano prendendo corse al di fuori della provincia di autorizzazione.
    SIg. Aretusa Lei si dovrebbe vergognare delle fesserie che stà dicendo !!!!!

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