Torino. I taxisti di Usb attaccano l’assessore Ricca e la Regione: “Solo parole, nessun aiuto concreto”

torinoggi.it A Natale non tutti sono più buoni. I taxisti torinesi appartenenti al sindacato Usb hanno attaccato l’assessore Fabrizia Ricca e la Giunta regionale, denunciando scarsa attenzione e nessun aiuto concreto ad una categoria messa in ginocchio dall’emergenza coronavirus.

“Ringraziamo l’assessore Ricca per aver menzionato nel suo post su Facebook il bell’episodio in cui il nostro collega Luca è stato coinvolto”, inizia con toni morbidi la lettera. “Niente di meglio poteva accadere a pochi giorni da Natale se non la nascita di una bambina su uno dei taxi della città. Ci associamo pertanto ai complimenti, però all’assessore ricordiamo le promesse fatte ormai da qualche anno in merito alla sicurezza. A più riprese (Giugno 2020 e Luglio 2021) si è come dato per imminente l’arrivo del bonus telecamere per i taxi, ma ad oggi fine dicembre 2021 ancora nulla”.

“Questione sicurezza fondamentale”
I taxisti di Usb fanno notare che la “questione sicurezza è fondamentale, ma sembra che al di là delle parole non ci sia mai un impegno concreto in questo senso. Citiamo alcuni episodi, anche se sono molti di più, di cui l’ultimo risale a Novembre: tassista aggredito e malmenato. Andando indietro al 2018 troviamo un rapinatore seriale che mette a segno decine di colpi. Ancora più indietro nel tempo, circa 20 anni, ricordiamo addirittura l’assassinio di Sestilio Cottini. Anche allora grande solidarietà da parte delle istituzioni, ma non una virgola è cambiata da allora in tema sicurezza”.

“Aspettando il bonus di 500 euro”
“Quindi festeggiamo pure il lieto evento sopra descritto, con l’augurio che sotto l’albero di Natale i tassisti torinesi possano trovare il famigerato bonus di €500 per l’acquisto delle telecamere”, sottolineano in conclusione i taxisti torinesi di Usb. “Un piccolo passo verso quello standard di sicurezza e civiltà degno di una città europea. Altrimenti ci troveremo fra qualche mese o anno a lamentarci nuovamente dell’ennesima aggressione o peggio ancora di un altro lavoratore morto per la sciatteria nel gestire un servizio pubblico essenziale per la cittadinanza”.