Abbiamo bisogno di una strategia comune

di Roberto Martano

federtaxi_cisal_milanoCome da recenti articoli di stampa e trasmissioni radio siamo di fronte ad un nuovo ennesimo assalto per occupare i nostri spazi di lavoro. Una breve cronistoria di quanto è successo nel tempo alla nostra categoria: la legge quadro 21/92 nacque per l’esigenza di mettere ordine nel nostro settore, delineando in modo preciso la distinzione tra la licenza del taxi e l’autorizzazione ncc. Nel ‘97 con la legge 422 lo stato dismise il servizio pubblico trasporto e lo affidò alla competenza delle regioni, la Regione Lombardia emise una legge e affidò alle provincie il compito di valutare i bisogni di ciascun comune assegnando ad ogni territorio comunale un numero virtuale di licenze taxi e autorizzazioni da emettere se richieste, tali dati sarebbero dovuti essere aggiornati annualmente. Successivamente la famosa Bersani, spinta in prevalenza dalle cooperative che volevano ingrandirsi a dismisura, deliberò fumose interpretazioni di offerta innovativa di servizi e la creazione di nuovi soggetti.

Durante questi anni l’evoluzione della società, la possibilità di un unico fornitore di servizio e la dismissione dell’autista personale favorirono la richiesta della vettura di noleggio che, lavorando in modo diverso dal taxi e cioè con prenotazione e con buon sistema di autoorganizzazione, favorì la proliferazione di grandi aziende con autorizzazioni extracomunali (a Roma li chiamano ncc burini) e  di mono autorizzazioni tra di loro interconnessi, riuscendo inoltre a diminuire i tempi morti di attesa. Di conseguenza per i taxi i tempi morti in questi anni si sono molto allungati, soprattutto perché sono relegati alla disposizione dell’utenza indifferenziata. Tali mutamenti resero più appetibile l’autorizzazione ncc e aiutò la loro espansione.

Purtroppo nel trasporto persone ad ogni azione ne corrisponde ogni volta una contraria che muta l’equilibrio che regola i soggetti che compongono l’universo del trasporto. Il mercato sì è notevolmente diversificato e la ristrutturazione del servizio è necessaria pena la sua scomparsa sia per fattori economici, che per l’insorgenza di figure diverse, quali i professionisti delle manifestazioni di interesse pubblico, i gestori delle linee turistiche, sia ferroviarie che aeree, i fornitori di servizi web tramite app, mentre è palese la divisione della categoria che non ha una comune strategia di difesa.

Credere che come al solito dopo il temporale venga il bel tempo è un’illusione che rischiamo di pagare cara, già a Milano la linea 4 del metro, anche se è previsto si fermerà a inizio Forlanini, sottrarrà migliaia di potenziali utenti, oltretutto dissuasi dalle difficoltà di carico previsto con l’apertura di nuovi cantieri.

Quale suggerimento per uscire dalle ipotesi prospettate di difficoltà oggettive previste per la nostra attività: a mio parere un forte richiamo alla categoria di mobilità e grande attenzione per l’avvicinarsi del 2015 Expo, che se non ben gestito lascerà un segno rilevante nel 2016, iniziando poi un colloquio con le autorità preposte per avere un sostanziale contributo in termini di alleggerimento dei costi fiscali e di gestione.

Ritengo infine che tanto per cominciare sarebbe auspicabile una denuncia per “omissioni di atti di vigilanza” alle autorità preposte che hanno permesso in questi anni l’emissione di tante autorizzazioni ncc, che non hanno operato sul loro territorio, ma grazie alla loro connivenza hanno invaso le città ove è nato di fatto un  abusivismo incontrollato che ora sarà difficilissimo debellare.

7 commenti

  1. L unica strategia che potrebbe pagare e vedere la giustizia trionfante su questi abusivi con cravatta è Mercedes è la via legale, che sarebbe nell individuare i danni prodotti al servizio taxi da abusivi e compari chiedendo risarcimenti in termini economici sia ai soggetti fuorilegge che alle istituzioni che non controllando il territorio violano le leggi in corso..

    Questa è l’unica strada.

    Attenzione però che questi signori tendono alla provocazione , intendo dire, provocano per aspettare qualche soggetto che sbrocca e che ne manda qualcuno all ospedale per poi essere legittimati sull onda dell indignazione generale già pianificata.

    Stanno offrendo gratis corse a diversi media di rete e radiofonici della città, dove soggetti che hanno fatto trasmissioni sono stati visti scarrozzare con gli abusivi.

    Quindi consiglio la calma loro hanno pianificato anche le provocazioni, una diatriba con questi soggetti farebbe partire una campagna denigratoria orchestrata a doc contro di noi che potrebbe influenzare il legislatore e coloro che devono emettere giudizio a questa infrazione di questi soggetti della legge.

  2. intanto noi dopo 84 minuti di attesa di giovedì pomeriggio(dalle 13,16 alle 14,40)con radiotaxi incluso(che non suona)in un posteggio semicentrale ci facciamo una bella corsa da 5,70€……e la finanza ti dice che incassi 74.000€ all anno…..lascio a voi ogni commento.

  3. Caro Martano, cara elitè di colleghi lettori di taxistory, se si leggono i resoconti ” ufficiali” che finalmente siamo in grado di pubblicare, degli incontri con le istituzioni si nota una situazione sindacale a dir poco grottesca: Mille sigle, i radiotaxi che non dovrebbero proprio entrarci per nulla, fornitori di un servizio a pagamento che si arrogano pure la rappresentanza dei loro clienti ma quando mai?, tanta gente attorno a un tavolo che giocano a ripicche fra loro mentre fuori infuria la crisi, vedi commento di stefano qui sopra. Ma a loro che cosa importa? Qualcuno non fa proprio il tassista, altri dicono di farlo ma lavorano forse due giorni a settimana, altri ancora si fanno vedere nei posteggi a capodanno e natale. E’ un gigantesco conflitto di interessi, una mancanza di professionalità che va avanti da quarant’anni e che quindi pensa correttamente di proseguire per i prossimi quaranta, il perchè basta andare al postegggio di Linate o in Centrale per capirlo: i cosiddetti rappresentanti sono esattamente ahimè lo specchio dei rappresentati ed ecco perchè le “conquiste” sono spesso elargizioni spontanne e caritatevoli dell’istituzione più o meno amica. TRE elementari cose da fare subito, da cui partire per costruire una piattaforma o come dice Roberto una strategia comune:

    1. IMMMEDIATA REVISIONE TARIFFARIA, CARBURANTE PROFESSIONALE, ASSICURAZIONI A PREZZO AGEVOLATO CON CONVENZIONE DIRETTAMENTE STIPULATA DA REGIONE O COMUNE
    2. COPERTURA ASSICURATIVA PER MALATTIE PROFESSIONALI , INFORTUNI, E DECESSI: VISITE ANNUALI checK up a carico Comune o Regione, BANCA DATI SU MORTI E MALATTIE PROFESSIONALI, RICONOSCIMENTO IMMEDIATO LAVORO USURANTE
    3. FINE DELLA PERSECUZIONE FISCALE

    Saluti

  4. Martano unirsi tutti o gran parte in un consorzio e un unico radiotaxi non sarebbe la cosa migliore….si potrebbe trattare su prezzi auto,assicurazione,cambi gomme e tante altre cose….Martano e Koolaas cosa ne pensate e se si potrebbe fare….

  5. Dovremo essere tutti stipendiati, in regola malattia permessi ferie, che bello!!! Invece nooo!!! Sveglia, 10 anni di culo per cosa , una radio che ci sputtana e allora sveglia facciamocirapresentre da qualcuno con le palle basta essere trattati come il male dell’Italia

  6. Futuro nero forse non sai quanto incassano i radiotaxi a Milano…..piu di xxx milioni….quante cose potrebbe fare la categoria con questa bella cifretta….senza calcolare quelli senza radio…..

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