Come siamo ridotti!

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Linate ore 22, i taxi non riescono ad entrare nel “polmone” (foto di alexdriver)

La crisi stringe in una morsa pazzesca, forse mai vista negli ultimi 30 o 40 anni. L’aeroporto di Linate conta qualcosa come 120/130 posti riservati ai taxi, ma l’afflusso di passeggeri è talmente esiguo che i taxi stazionano in doppia fila perfino all’esterno sul viale Forlanini. Qualcuno dei più “avveduti” dirà: ma perché non ve ne tornate in città? Semplice, perché in città la situazione non cambia, anzi a volte è peggiore.

10 commenti

  1. Non e’ possibile, ho visto i taxi gialli di new york caricare tranquillamente la gente , a milano… ditemi che ho sognato!

  2. Cristiano la settimana della moda è da iniziata da un pezzo!!! Ormai è da un pezzo che non va più di moda prendere il taxi!

  3. Oggi il direttore tecnico dell’aereoporto di Napoli mi ha confidato che dalla loro fondazione le low cost non erano mai scese sotto il 90% della capienza per volo. Oggi viaggiano sotto al 70%. Avete idea di cosa significhi? E’ tutto il settore del trasporto che sta andando a rotoli e noi con lui. Sta diventando imperativo ridurre i costi se no moriamo liberalizzazione o non liberalizzazione. Non è possibile continuare a pagare chi ci fornisce i servizi a questo livello e urge la dichiarazione di stato di crisi del settore.

  4. khoolaas » Tra un po’ cominceremo a risentire della mancanza di liquidi e la qualità dei taxi italiani potrebbe calare. Meno male che non voliamo!

  5. Nella formazione di Monti ci deve essere anche John Maynard Keynes, oltre a Friedman e ai neo liberisti. Ma il punto è che se lo deve essere dimenticato. Aumentare il gasolio aveva effetti positivi sul bilancio pubblico perchè fa entrare nelle casse statali soldi subito e questo è successo anche oggi, e accende l’inflazione ma questo non fa più calare il valore del debito pubblico perchè oggi è espresso in euro e non in lire. E dato che questa è una crisi di sopravvalutazione della moneta nzionale e di consumi per una recessione che potrà durare anche 10 anni, aumentare la benzina significa anche immediatamente un calo dei consumi: tutti quelli che prendevano l’auto la lasciano a casa, tranne quei …… dei tassisti o dei camionisti che ci dovrebbero campare e non a caso sono gli unici a essersi ribellati. Inoltre l’aumento a cascata dei prezzi su tutti i generi deprime ulteriormente i consumi come ben sapete voi pezzentoni che non comprate più neanche le caramelle figuriamoci le gomme termiche.

  6. Marco » Se potessi volare andrei in zone strategiche, aprirei il finestrino, guarderei giù e mi prenderei qualche piccola soddifazione

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