NCC e autotrasportatori contro Salvini: vada via dal MIT, sennò proteste importanti

radiocolonna.it Tutti (o meglio, molti) vorrebbero Matteo Salvini fuori da Ministero dei Trasporti. Lo vorrebbero fuori i suoi colleghi di partito, che nel congresso della Lega di qualche giorno fa l’hanno riconfermato segretario nazionale e lo vorrebbero non a Porta Pia ma al Viminale. Ma lo vorrebbero fuori dal MIT – in questo caso non per finalità premiali – anche alcune categorie che con il leader leghista hanno più di un conto in sospeso. Parliamo dei noleggiatori con conducente di Anitrav e gli autotrasportatori di Trasportounito, che oltre ad auspicare l’addio di Salvini al MIT prospettano la possibilità di proteste dirompenti che lancino un segnale forte al governo guidato da Giorgia Meloni.

“Al Presidente del Consiglio ci preme ricordare che l’80% delle merci prodotte o necessarie per il nostro Paese, viaggia su gomma, e che il rischio derivante dai dazi americani, se posto in confronto con un possibile blocco della mobilità delle merci, potrebbe risultare ridicolmente basso – spiega Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito – e il fatto che il governo per mesi abbia delegato a chi non se ne è occupato il settore maggiormente strategico per il Paese, risulta eufemisticamente incomprensibile”.

Rincara la dose a Radiocolonna Giulio Aloisi, segretario nazionale di Anitrav-NCC che sposa la battaglia di Longo e lancia un aut aut a Matteo Salvini. In sintesi: se il leader leghista non lascerà il posto al MIT, autotrasportatori e noleggiatori potrebbero manifestare “pesantemente” sotto alla sede del dicastero.

“Gli autotrasportatori hanno problematiche diverse dalle nostre, ma anche loro pongono giustamente l’accento sull’inadeguatezza del ministro Salvini – tiene il punto Aloisi a Radiocolonna – un ministro che invece di valorizzare e tutelare le categorie produttive, composte da imprenditori che generano occupazione e che fanno girare l’economia, opera in maniera insensata. Una battaglia insieme a Trasportounito avrebbe un significato pratico e simbolico molto forte: noleggiatori e autotrasportatori, coloro che trasportano persone e merci, che scendono in piazza per denunciare insieme le azioni di un ministro che sta creando grandi problemi a entrambe le categorie”.