Taxi [abusivi] in nero a Malpensa, 89 mila euro di multe. Il manuale degli abusivi e le dritte ai clienti: «Se ci fermano dite che siamo parenti»

milano.corriere.it Per portarsi a casa il compenso derivato dalla corsa da Malpensa a Milano, naturalmente in contanti e «in nero», erano disposti ad affittare auto monovolume, o a farsi prestare i mezzi da amici; ma non solo: gli abusivi avevano addirittura la sfacciataggine di chiedere ai clienti di affermare alle forze dell’ordine, nel caso di un controllo stradale, di essere amici o addirittura parenti del conducente.

È il campionario che salta fuori da un anno di attività sul territorio da parte della Finanza di Varese che a Malpensa negli ultimi mesi non ha mai fermato l’operazione «taxi, taxi!» così battezzata proprio per garantire la sicurezza dei trasporti, ma anche per colpire i «furbetti del minivan» che così facendo si intascavano un guadagno (più o meno) sicuro ed esentasse. Gli uomini del generale Crescenzo Sciaraffa hanno così verbalizzato nel corso dell’anno solare 81 tassisti abusivi colti nell’atto di procacciare la clientela in aeroporto in violazione delle prescrizioni previste per lo svolgimento del servizio di piazza o di noleggio con conducente.

 Nel complesso sono state elevate sanzioni amministrative per quasi 89.000 euro, 31 vetture sono state sottoposte a fermo amministrativo dai 2 agli 8 mesi, 8 sono state sottoposte a sequestro finalizzato alla confisca. Sotto il profilo penale 12 persone sono state denunciate per la violazione dell’articolo 76 del codice antimafia, poiché inottemperanti alle misure di prevenzione, cioè il «foglio di via obbligatorio» emesso dalle autorità di pubblica sicurezza, misura prevista a seguito dell’accertamento della pericolosità per l’ordine e la sicurezza pubblica da parte dei soggetti e dell’esistenza di indizi di reato a loro carico.

I controlli si sono concentrati all’esterno del «Terminal 1» e sono partiti anche grazie alle precise dichiarazioni dei passeggeri che venivano adescati con la promessa di tariffe convenienti e spostamenti veloci. «I clienti», spiegano i finanzieri, «venivano istruiti su come rispondere alle forze di polizia in caso di controllo su strada ed invitati a qualificarsi come amici o parenti del guidatore. I tassisti [abusivi] fermati, di varie nazionalità, assicuravano il proprio servizio in coincidenza dei voli internazionali a lungo raggio. Alcuni automezzi utilizzati per il trasporto abusivo di passeggeri sono risultati di scarsa cura e quindi anche con evidenti rischi per l’incolumità dei passeggeri». «Inoltre», aggiungono dalla Finanza, «sono state elevate sanzioni ad autisti tornati in azione con diversi metodi di elusione, talvolta utilizzando auto a noleggio, oppure usufruendo di conoscenti per il trasporto dei passeggeri».