La vergogna -di Davide Pinoli

Nella Milano dei selfie, dove un sindaco da social network sembra pensare più all’albero di Natale di Gucci che alla sicurezza dei suoi concittadini, capita di dover assistere ad un grave incidente automobilistico in pieno centro e dover attendere per quasi sei ore l’uscita della Polizia Municipale per non dover lasciare solo l’autista traumatizzato.

Francesco Z. (questo il nome del collega) stava percorrendo la scorsa sera alla guida del suo taxi l’ultimo tratto di strada che da corso di Porta Nuova porta in piazza Principessa Clotilde quando all’improvviso, all’altezza di via Parini, sbuca alla sua destra una Citroen rossa che gli piomba davanti senza frenare e senza dare la precedenza dovuta. L’impatto con il taxi (un monovolume Seat Alhambra) è violentissimo, la Citroen viene distrutta nell’impatto tanto che per estrarre il suo conducente sarà necessario non solo l’intervento di un’ambulanza, ma addirittura dei Vigili del fuoco.

Sono circa le 23, piove e fa freddo. Il tassista viene assistito dai colleghi arrivati sul posto e da chi come me abita a qualche decina di metri di distanza dal punto dell’impatto, così che anche chi si trova casualmente a dover vivere un incidente, debba essere suo malgrado testimone del mancato arrivo della Polizia Municipale se non come detto, dopo ben sei (SEI) ore di attesa per un intervento con feriti in una via del centro città.

Ciò che delude e fa arrabbiare i milanesi è la negazione palesata ad ogni pie sospinto da questa Giunta Comunale per ciò che viene ogni giorno denunciato in una Milano più che mai vittima di quella violenza,degrado e inadeguatezza che, per ciò che è la sua storia, assolutamente non merita.

A chiudere il tutto una dichiarazione del giovane consigliere comunale di opposizione Francesco Rocca di FDI: “Dopo le continue negazioni per ciò che denunciamo da tempo in fatto di sicurezza, se addirittura in una via del centro bisogna attendere l’arrivo di una pattuglia di Vigili dalle h. 23:00 alle h.5:00 del mattino successivo, vuol dire che il presidio sul territorio è totalmente inesistente e che le paure della cittadinanza sono tutt’altro che percepite ma assolutamente fondate”.