Taxi a Bologna, accordo col Comune: 72 licenze in più. Ma due sigle sindacali non firmano

corriere.it Dopo un anno e mezzo di trattative, anche molto dure, la giunta Lepore porta a casa l’accordo con i tassisti di Bologna. Al termine del vertice di ieri pomeriggio, durato due ore e mezzo, il sindaco ha firmato il protocollo assieme a quattro sigle sindacali (Ascom, Cna, Unica Cgil e Confartigianato) sulle sei presenti. «Siamo soddisfatti per il risultato raggiunto — spiega Lepore all’uscita — adesso possiamo andare avanti con le nuove licenze, la riorganizzazione dei turni, perché Bologna ha bisogno di un servizio efficiente 24 ore su 24, sette giorni su sette. Andremo avanti insieme».

Il nodo tariffe
Al di là della nuova app, dei servizi per i disabili, del monitoraggio del servizio e del tavolo permanente sui cantieri, i nodi del contendere erano proprio il numero delle licenze, la riorganizzazione dei turni di servizio e, quello più delicato, l’adeguamento delle tariffe. Ma se le nuove concessioni saranno 72, la rimodulazione dei turni dovrà essere discussa e così pure il nuovo tabellario delle tariffe, che è rimasto fuori dall’accordo e rimandato ad un tavolo tecnico che dovrà essere convocato entro la fine di novembre: «È importante adeguare le tariffe, ma anche migliorare il servizio — spiega Lepore —. Il mancato inserimento nel protocollo è motivato dalla necessità di discutere dei numeri e al momento c’è ancora molta distanza su questo punto».

I sindacati spaccati
Il via libera al protocollo ha di fatto spaccato i sindacati: UriTaxi e UilTrasporti, le sigle che non hanno firmato l’accordo, rappresentano infatti la maggior parte dei tassisti. «L’accordo non ci dà garanzie — attacca Letizia Iorio di UriTaxi — le specifiche che avevamo chiesto non sono state inserite. È un anno e mezzo che chiedevamo di affrontare il tema delle tariffe, non lo si è voluto fare e le ultime dichiarazioni del sindaco che ha definito il servizio taxi a Bologna caro, non ci fanno ben sperare». Deluso anche Mirko Bergonzoni della Uil: «Non si può firmare un accordo a scatola chiusa — spiega — il Comune ci dice intanto di firmare, che poi delle tariffe si parlerà. Ma non è questo il modo».

Tensione con il Comune
La giornata a Palazzo d’Accursio è stata lunga: nel cortile comunale si è presentata una rumorosa delegazione di circa 70 tassisti che si sono fatti sentire con il lancio di numerosi petardi. Un po’ di tensione, intorno alle 16, al passaggio del sindaco che è stato accompagnato dalla base presente al grido di «buffone, buffone». Quella stessa base che ha criticato la firma dell’accordo da parte dei quattro sindacati: «Gli accordi sono sempre frutto di una mediazione — si difende Salvatore Vrenna di Cna — e questa ci è parsa la mediazione migliore. Le licenze? Anche per noi 72 sono un numero eccessivo, ma il Comune era partito da numeri ben più alti. Credo sia sostenibile. Le tariffe? Ha ragione il sindaco, le distanze sono notevoli. La garanzia è che nel protocollo si dice che tutti i punti sono essenziali, se non si dovesse trovare un accordo, il protocollo non potrà proseguire». «Per noi è importante e positivo si sia arrivati a un accordo — gli fa eco Andrea Matteuzzi della Cgil — le tariffe saranno decisive, per noi questo è dirimente».