Taxi, arriva la circolare sblocca-licenze: regole più semplici

ilsole24ore.com Regole semplificate che permettono ai Comuni di rilasciare licenze taxi aggiuntive, temporanee, e che consentono ai comuni capoluogo di Regione, sede di città metropolitana e quelli sede di aeroporto, di incrementare il numero delle licenze in misura non superiore al 20% di quelle già rilasciate, con un concorso straordinario con procedura accelerata. Sono alcune delle precisazioni arrivate con la circolare congiunta di ministero delle Imprese e del Made in Italy e dei Trasporti che chiarisce i termini di come procedere per le licenze aggiuntive.

Le nuove regole semplificate
La circolare Mimit-Mit, inviata ai comuni, all’Associazione Nazionale Comuni Italiani, all’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, all’Enac, e alle associazioni di categoria, «fornisce tutti i chiarimenti necessari sulle nuove norme introdotte dal Decreto Asset, approvato il 10 agosto scorso e convertito successivamente in legge il 9 ottobre», ricorda la nota. Le nuove regole semplificate permettono ai Comuni di rilasciare, in via sperimentale, licenze aggiuntive a chi è già titolare di una licenza per fronteggiare lo straordinario incremento della domanda legato a grandi eventi o a eccezionali flussi di presenze turistiche. Le nuove licenze hanno carattere temporaneo o stagionale e una durata, comunque, non superiore a dodici mesi, prorogabili per un massimo di ulteriori dodici, su esigenze di potenziamento del servizio emerse dalla ricognizione dei dati.

Una settantina i Comuni interessati
La durata di 12 mesi non esclude la possibilità che l’amministrazione comunale, per motivi di esigenze economiche e turistiche, ne preveda un utilizzo anche frazionato nel tempo, fermo restando il limite temporale previsto. Semplificate le regole anche per i comuni capoluogo di Regione, sede di città metropolitana e quelli sede di aeroporto, che possono incrementare il numero delle licenze taxi in misura non superiore al 20 per cento di quelle già rilasciate, con un apposito concorso straordinario con procedura semplificata e accelerata. Sono una settantina i Comuni interessati, tra cui Roma, Milano, Napoli, Firenze, ma anche Bergamo, Verona, Trapani. I Comuni possono indire subito i concorsi straordinari per aumentare le licenze senza ulteriori interventi normativi, richieste o autorizzazioni, con incentivi raddoppiati per l’acquisto di auto sostenibili. I tassisti che ne fanno domanda potranno anche avere con una semplice comunicazione la doppia guida sulla stessa auto: basterà chiederla ai Comuni e sarà automaticamente concessa. «Abbiamo semplificato le procedure, sbloccando una vertenza che dura da oltre dieci anni», ha detto Urso.

Le perplessità dei sindaci
Il decreto infatti aveva suscitato perplessità e proteste dei primi cittadini, con i sindaci di Roma, Roberto Gualtieri e Milano Beppe Sala che avevano accusato il governo di uno scaricabarile sui Comuni e di aver messo a punto regole non chiare per risolvere l’emergenza. Un’emergenza sempre più evidente (sia a Roma sia a Milano i sindaci avevano comunque individuato in 1.000 il numero di taxi necessari in più) tanto che nei giorni scorsi si era mossa anche l’Antitrust.

L’intervento dell’Antitrust
L’Autorità è intervenuta con una segnalazione ai Comuni di Roma, Milano e Napoli «sulle criticità riscontrate nell’erogazione del servizio taxi a danno degli utenti, in termini di qualità ed efficienza del servizio reso». E aveva sollecitato i tre Comuni ad adeguare il numero delle licenze alla domanda sottolineando «una diffusa e strutturale inadeguatezza del numero delle licenze attive» che ha generato «un numero molto elevato di richieste inevase e di tempi eccessivamente lunghi di attesa».

Le regole stabilite nel decreto Asset
Le regole previste dal Dl Asset riguardano tutte le città sedi di aeroporto. Per le licenze straordinarie, a differenza del passato, non occorre nessuna istruttoria prima di bandire la procedura purchè il tetto dell’aumento sia contenuto entro il 20%; le auto dovranno essere a basso impatto ambientale ed il rilascio della licenza è a titolo solo oneroso con gli introiti destinati al 100% a compensare i tassisti già autorizzati nel Comune. Una indicazione, quest’ultima, contro la quale si erano schierati al momento dell’approvazione del dl i sindaci visto che in precedenza il 20% di quella cifra andava ai Comuni.

I tassisti e la riforma
Intanto proprio nella Capitale a battere cassa sono i tassisti che hanno chiesto un aumento delle tariffe di 3 euro a causa del traffico. Il ministro ha ricordato che la riforma «prevede tre cose. La prima è la possibilità di ottenere la seconda guida in sole 24 ore», la seconda che «rende più chiara la normativa sulle licenze temporanee. Gli attuali tassisti potranno avere una ulteriore licenza per un massimo di due anni in vista di importanti eventi come il Giubileo a Roma, o le Olimpiadi Milano-Cortina. Poi le licenze straordinarie con i concorsi che si aggiungono a quelli ordinari». «Ci aspettiamo – sottolinea- che i sindaci utilizzino questi nuovi strumenti più veloci e semplici».